Wednesday, December 24, 2008

Premio Caligola - Dicembre '08

Edizione allegra e festosa, come si addice al periodo, quella del Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa, di dicembre, e ultima dell'anno in corso: i nostri tre concorrenti, infatti, si presentano con tre perfette performance di quella che potremmo chiamare “gonzo-politics,” ovvero quel tipo di delirio da potere che sconfina nel mondo dei sogni psichedelici e che farebbe la sua figura in ogni istituto per l'igiene mentale del mondo. Ma dal momento che – ormai è chiaro – è il mondo stesso ad esser stato trasformato in una casa di matti, giustamente questi fuoriclasse della demenza occupano posti di governo, offrendo a tutti noi un viaggio premio sull'ottovolante delle loro psicosi.

Ma bando ai sentimentalismi, e procediamo con la presentazione di questi campioni. I primi due arrivano entrambi da un paese relativamente nuovo per il nostro concorso, ma che sembra davvero promettere bene: l'Australia. Il primo dei due è il ministro della salute Nicola Roxon, dell'Australian Labor Party, che, pensate, se la prende con la penna rossa delle maestrine. Pare infatti che tale colore, oltre ad eccitare eventuali tori vaganti, provochi pericolose turbe psichiche nei giovani studenti. E poiché non tutti potranno poi diventare presidenti o ministri della repubblica l'ovvia soluzione è di bandire le correzioni in rosso dai compiti in classe. Geniale.

La dott.ssa Helen Szoke, della commissione per le pari opportunità australiana, combatte invece più tradizionalmente contro il maschio bianco dominante – non è specificato se in questa definizione rientrino o meno i gay, ma non essendosi levato il solito coro di proteste è possibile ne siano esclusi. La proposta è, un po' banalmente, bisogna riconoscerlo, di discriminarli “positivamente,” per rimediare – ci sarete già arrivati da soli – alle discriminazioni subite dai gruppi minoritari. Quando arriveranno ad estirpare gli occhi ai vedenti per garantire le pari opportunità dei ciechi, avvertitemi: ho già pronto il premio speciale “Harrison Bergeron” per l'egualitarismo terminale.

E per chiudere degnamente il 2008 non poteva mancare la partecipazione del buon vecchio George Dabliu Bush, uno che non delude mai, e che chiude in bellezza il suo doppio mandato, pronto per essere a sua volta chiuso a doppia mandata in una confortevole cella imbottita. Il vecchio ubriacone si segnala per una delle sue migliori esternazioni di sempre: ho rinunciato al libero mercato per salvare il libero mercato, dice il povero demente, suscitando l'ilarità generale, e l'estensore dell'articolo che riporta le sue parole rincara la dose blaterando del suo sostegno di lunga data per un mercato totalmente libero (a questo punto in molti si rotolano sul pavimento e alcuni necessitano delle cure degli infermieri).

Chiudiamo allora l'anno in bellezza dedicandoci alla più alta attività di cui l'umanità è capace: votare, votare, e ancora votare! Se votiamo abbastanza, vedete, forse anche la crisi economica scomparirà. Basta crederci.
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L'Australia dice stop alle correzioni con la penna rossa


Sydney - In Australia, nei nuovi provvedimenti decisi dal Ministro della Salute, viene specificata la necessità di evitare di correggere gli errori delle prove scolastiche con penne di colore rosso.

In particolare nel Good Mental Health Rocks kit, destinato a 30 scuole dello stato del Queensland e finalizzato a smorzare il disagio sociale e l’aggressività nei giovanissimi, si offre ai docenti una serie di strumenti e consigli per migliorare lo stato psicologico degli allievi e si bandisce la penna di color rosso, considerato un colore che stimola la violenza e amplifica lo stress.

Le decisioni sono state prese alla luce del crescente stato di disagio vissuto tra i giovani australiani. Infatti la quota più significativa di malattia mentale viene riscontrata soprattutto tra i ragazzi che vanno dai 18 ai 24 anni e il 14% dei giovanissimi soffre di una qualche forma di disagio psicologico, con una percentuale maggiore tra i maschi che tra le femmine e una prevalenza delle sindromi depressive.

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Presto incoraggiata discriminazione contro i maschi bianchi


La discriminazione contro i maschi bianchi dominanti sarà presto incoraggiata allo scopo di migliorare la condizione delle donne, delle minoranze disabili, culturali e religiose.

Tale discriminazione positiva – trattare le persone diversamente per ottenere uguaglianza per i gruppi emarginati – è pronta per essere legalizzata nell'ambito dei cambiamenti previsti alla legge delle pari opportunità preannunciata la settimana scorsa dal procuratore generale dello stato Rob Hulls.

La legge inoltre è pensata per proteggere il diritto al lavoro di persone con precedenti giudiziari, quando i loro misfatti passati sono irrilevanti rispetto al lavoro cercato.

La dott.ssa Helen Szoke, a capo della Commissione per le pari opportunità, ha detto che i maschi sono stati “la più grande storia di successo negli affari, nei beni e servizi.”

“Chiaramente, la loro posizione cambierà perché competeranno in un modo diverso con queste persone tradizionalmente emarginate,” ha detto.

“Procediamo così che tutti possano avere una giusta partenza.”
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Bush ha sacrificato i principi del libero mercato per salvare l'economia


Il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha dichiarato martedì in un'intervista di esser stato costretto a sacrificare i principi del libero mercato per salvare l'economia “dal crollo.”

“Ho abbandonato i principi del libero mercato per salvare il sistema del libero mercato,” ha detto Bush alla CNN, dicendo di aver preso la decisione “per assicurarsi che l'economia non sprofondasse.”

Le osservazioni di Bush riflettono un allontanamento straordinario dal suo lungo sostegno per un mercato completamente libero, allorché la sua amministrazione ha disposto un intervento del governo senza precedenti di fronte ad una crisi finanziaria terribile.

“Mi spiace doverlo fare,” ha detto Bush.

Ma Bush ha detto che l'azione governativa si è resa necessaria per limitare gli effetti della crisi, offrendo forse la sua più dura valutazione finora dell'economia del paese.

“Mi ritengo obbligato verso il mio successore di assicurare che non ci sia, sapete, un'enorme crisi economica. Guardate, noi siamo ora in una crisi. Voglio dire, questa è – siamo in un'enorme recessione, ma non voglio renderla ancora peggiore.”

4 comments:

Orso von Hobantal said...

L'utenza del Gongoro non mi delude mai, sono sempre con la maggioranza...

Orso von Hobantal said...

Ah, buon Natale a tutti!

Paxtibi said...

Banda di maschilisti impenitenti!

Anonymous said...

Chi riflette troppa luce contribuisce al global warming!