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Saturday, September 12, 2009

Premio Caligola - Speciale Estate '09: Souza!

Bene, superati alcuni inconvenienti “logistici,” eccoci finalmente all'attesa premiazione del Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa “Special Summer Edition,” un'edizione che ha registrato la più alta percentuale di votanti dall'istituzione del Premio, e questo mi rende particolarmente lieto perché dimostra l'alto senso civico degli e/lettori del Gongoro così come il buon funzionamento dello strumento democratico.

Ma andiamo a rendere omaggio al vincitore di questa speciale tornata elettorale – davvero combattuta e incerta fino all'ultima scheda – il “ragazzo venuto dal Brasile,” il signor Wallace Souza, che con un ragguardevole 22% si aggiudica il Premio Estate 2009. Un giusto riconoscimento per l'impresa di questo esemplare di politico moderno, diviso tra studi televisivi e sottobosco criminale, accordato dal pubblico del Gongoro senza dubbio per la potenza evocativa dello “schema Wallace" – un piano che pare uscito dalla cinepresa di Tarantino – una perfetta rappresentazione del potere: più criminalità = più repressione, così come più crisi economica = più regolamentazione di governo. Se dunque morte e miseria garantiscono il potere, ci si sorprende se il potere stesso ne elargisce a piene mani?

In definitiva, quindi, ottima scelta del nostro corpo elettorale, che dimostra una volta di più maturità e lungimiranza fuori del comune. Nota di merito per i concorrenti nostrani, i caramba di Acervia, braccio armato di quella legge che punisce la spontanea solidarietà tra esseri umani, che conquistano la piazza d'onore a soli due punti percentuali di distacco dal vincitore. Ci ricordano, se mai ce lo fossimo dimenticati, che anche la solidarietà è monopolio di governo, e che il non rispetto del suo dominio verrà punito con l'esproprio e/o la galera.

E veniamo alfine al premio, che questa volta, con il kit
Do it yourself: Suicide! e la targa ricordo comprende il tomo “Castrazione Chimica, Come e Perché.” Infatti, data l'appurata ritrosia ad usare il nostro kit, vogliamo offrire un'alternativa ai nostri campioni: almeno non diffondete il vostro DNA!

Tuesday, September 1, 2009

Premio Caligola - Speciale Estate '09

A grande richiesta, riprende il Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa con uno “Speciale Estate” da lasciare senza fiato. Sei i concorrenti in gara per un'edizione senza precedenti: sarà il caldo, sarà la voglia di accaparrarsi l'ambito premio, ma in questi mesi i nostri benefattori hanno davvero superato sé stessi. Ce n'è per tutti i gusti: politici-presentatori tv che commissionano omicidi per aumentare l'audience, incursioni della polizia in pacifici barbecue, le immancabili richieste di controllo della popolazione, la guerra al golf di Chavez, espropri di abitazioni e mistificazioni dei media per parare il culo di Obama. Non vi dico altro per questa volta, e vi lascio alle imprese di questi fuoriclasse. La scelta è difficile e la responsabilità è grande, ma confido, come sempre, nella sacralità della volontà popolare.
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Presentatore e politico brasiliano ordina omicidi per aumentare l'audience


SI investiga su un politico brasiliano che presenta un popolare programma sul crimine per aver ordinato una serie di esecuzioni allo scopo di aumentare gli ascolti.
Wallace Souza, un ex ufficiale di polizia che ha usato il suo spazio televisivo all'ora di pranzo per fare campagna contro la violenza che imperversa nella città di Manaus, è sospettato di aver commissionato almeno cinque omicidi per dimostrare la sua tesi che la regione è sommersa dal crimine violento.

“Manaus non può più vivere con questa ondata di crimini,” ha detto frequentemente Souza, 50 anni, al pubblico del suo show quotidiano Canal Livre. “Al giorno d'oggi tutti uccidono.”

In un discorso del 2008 al parlamento locale di Manaus, Souza si vantò che Canal Livre godeva di completa libertà editoriale ed era condotto con “responsabilità giornalistica.”

Ma i procuratori nella remota città dell'Amazzonia dicono che le azioni del politico sono andate molto al di là del dovere giornalistico, accusando Souza di legami con il traffico di droga, gli squadroni della morte, il crimine organizzato ed il possesso di armi illegali.

“Le nostre indagini indicano che è arrivato fino a creare i fatti,” ha detto Thomaz Augusto Correa, il capo dell'intelligence della polizia locale, ad un canale di notizie brasiliano. “I crimini erano commessi per generare notizie per il gruppo e per il programma.”

Souza è stato il politico più votato nelle ultime elezioni nello stato amazzonico ed è al suo terzo mandato. Ma la sua trasformazione da politico e presentatore TV a sospettato è cominciata l'ottobre scorso quando la sua ex guardia del corpo Moacir Jorge da Costa, una ex-agente di polizia, è stato arrestato ed accusato di nove omicidi. Da Costa, secondo come riferito, ha confessato che almeno uno degli omicidi era andato in onda nel programma del suo datore di lavoro.

L'arresto ha dato il via ad un'incursione della polizia nella casa di Souza che ha scoperto più di 100,000 sterline così come un arsenale che comprendeva parecchi fucili d'assalto di grosso calibro. Finora quasi 20 persone sono state arrestate in relazione al caso, compreso il figlio di Souza e parecchi alti funzionari di polizia.

Francisco Balieiro, avvocato di Souza, ha detto che il suo cliente ha negato le accuse, attribuendole ad una campagna politica contro di lui. Il segretario personale di Souza, Isabella Siqueira, ha detto ieri al Guardian che Souza è stato preso di mira a causa della sua partecipazione alle ricerche sul contrabbando di droga e armi nelle prigioni di Manaus.

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Chavez chiude i campi da golf: è uno sport borghese


«È uno sport borghese». Questa è la ragione della chiusura nei prossimi giorni di due campi da golf annunciato dal presidente venezuelano Hugo Chavez, il cui governo non esclude d’altra parte di occupare temporalmente una delle fabbriche del gruppo farmaceutico Pfizer.

«Solo un piccolo borghese può giocare a golf», ha precisato Chavez. Pronta la risposta alle dichiarazioni fatte alla radio dal presidente bolivariano da parte del direttore della federazione di golf, Julio Torres: «Se Chavez farà veramente quello che ha promesso, saranno in totale nove i campi di golf chiusi nel paese negli ultimi tre anni».

A Washington, un portavoce del dipartimento di Stato ha commentato che «ancora una volta, il presidente è andato fuori dai limiti».
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Assumono due badanti clandestine
Scoperti, ora rischiano la casa



Nei guai madre e figlio che hanno dato lavoro a 2 albanesi non regolari. Se si dovesse giungere a una condanna per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, la loro casa potrebbe essere confiscata e venduta

Ancona, 30 luglio 2009 - Due persone di 83 ed 61 anni, rispettivamente madre e figlio, sono state denunciate dai carabinieri della stazione di Arcevia per favoreggiamento all’immigrazione clandestina poichè avevano assunto due badanti albanesi senza permesso di soggiorno.

Inoltre l’abitazione, del valore di 500.000 euro, nel caso si dovesse giungere ad una condanna per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, sarà oggetto di confisca e, nel caso sia disposta la vendita, il ricavato potrebbe essere destinato al potenziamento delle attività di prevenzione e repressione dei reati in tema di immigrazione clandestina.

Il tutto è accaduto nella piccola frazione di Piticchio dove le due cittadine albanesi, prive di permesso di soggiorno, avevano trovato occupazione come badanti in una famiglia del posto. È bastato poco ai carabinieri per verificare la fondatezza della notizia, così da approfondire alcuni aspetti della vicenda. Dagli accertamenti svolti è stato appurato che, a partire dai primi giorni del mese di luglio, le due albanesi erano state assunte dai due arceviesi come badanti, condividendo con queste la casa di proprietà.

Le due extracomunitarie, dopo essere state fotosegnalate, sono state accompagnate alla questura di Ancona per i provvedimenti di espulsione mentre nei confronti dell’uomo e dell’anziana donna pende un’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e assunzione di lavoratori extracomunitari privi del permesso di soggiorno, reati punibili rispettivamente con la reclusione fino a 4 anni e con l’arresto fino ad un anno.

I carabinieri poi, nell’applicare le norme contro l’immigrazione clandestina, hanno proceduto al sequestro dell’immobile di proprietà dell’uomo, nel quale hanno alloggiato le due clandestine. L’immobile ha una superficie di circa 250 metri, con circa 1.500 metri di giardino annesso.
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La polizia chiude un Facebook-barbecue di 15 persone


Quando Andrew Poole ha organizzato la sua trentesima festa di compleanno ed ha inviato gli inviti sul network sociale Facebook, prevedeva solo 17 ospiti compresi i suoi familiari.

È rimasto quindi un po' sorpreso quando otto agenti di polizia, alcuni coperti da armatura, sono arrivati con il supporto di un furgone antisommossa e di un elicottero.

Il sig. Poole, un autista di pullman, non stava facendo altro che accendere un barbecue per festeggiare con alcuni suoi amici, ma la polizia ha temuto che potesse trasformarsi in un rave su vasta scala provocato dagli inviti su Internet.

Il problema dei party di Facebook sfuggiti di mano è sempre stato in gran parte solo un problema per i genitori di adolescenti che, tornati a casa, scoprivano che un invito ad una festa di compleanno è stato accettato da un po' troppi ospiti.

Il sig. Poole aveva organizzato il party in un campo di Sowton, a Devon, di proprietà di un amico.

Ha detto: “Aveva cominciato piovere così siamo andati sotto il gazebo e c'è stato improvvisamente questo rumore nel cielo. Onestamente non potevo crederci.

“La cosa (l'elicottero) si è librata sopra di noi per circa 25 minuti, guardando mangiare 15 persone. Ci hanno detto di portar via lo stereo e che dovevamo andarcene. Erano le 4 del pomeriggio e non avevamo ancora acceso la musica.”

“Quello che la polizia ha effettivamente fatto è stato di fermare 15 persone che mangiavano degli hamburger.”

Il sig. Poole ha detto di aver speso 800 sterline per il generatore, la tenda e il cibo.

Ha aggiunto: “I poliziotti avevano pantaloni mimetici e armature. Era ridicolo. Ho detto loro che era il mio trentesimo compleanno, che questo accadeva una volta solo nel corso della vita e che non avrebbero dovuto rovinarlo. Ma hanno insistito che io lo avevo pubblicizzato come rave all-night su Internet.”

“Ho creato un evento e 17 persone hanno confermato come ospiti. Ho messo l'orario su tutta la notte nel caso la gente volesse fermarsi a dormire.”

Tuttavia, gli agenti hanno detto che i residenti locali li avevano avvertiti per un possibile rave. L'azione dalla polizia di Devon segue precedenti preoccupazioni circa i rave-party in altre zone che hanno fatto pubblicità sui siti Internet.

La polizia della Cornovaglia e di Devon ha dichiarato che la decisione di interrompere un rave-party “non è stata presa alla leggera.”

“Quando queste riunioni sono tenute al di fuori della legge possono diventare pericolose per i presenti se le precauzioni contro il fuoco vengono disattese e l'accesso al sito per i veicoli di emergenza è limitato.

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Parlamentare laburista richiede controllo della popolazione


Un parlamentare di secondo piano del governo federale dice che l'aumento della popolazione mondiale è la causa dei più seri problemi globali.

Il membro del Partito Laburista Kelvin Thompson ha detto al Parlamento che il riscaldamento globale, la scarsità d'acqua e perfino il terrorismo e le guerre possono essere fatti risalire alla sovrappopolazione.

Il sig. Thompson ha recentemente collegato il terrorismo con il livello d'immigrazione australiano, suggerendo che una minore quantità di immigrati concederebbe più tempo per valutare le richieste.

Dice che c'è un argomento convincente per il controllo della popolazione se i governi del mondo devono occuparsi efficacemente dei problemi ambientali, economici e sociali.

“È tempo per i governi ed i responsabili politici in tutto il mondo di rendersi conto della situazione e di intraprendere delle azioni per stabilizzare la popolazione mondiale,” ha detto.

“Deve accadere in ogni paese, anche qui in Australia – specialmente qui nell'asciutta e arida Australia.”

Il sig. Thompson inoltre ha preso ad esempio la sua propria città, Melbourne, dicendo che i pianificatori hanno cercato di impedire l'espansione urbana con lo sviluppo in altezza per trovar posto alla crescente popolazione.

“Ciò che non capiscono è che questo non sta fermando affatto l'espansione urbana – la periferia continua ad allargarsi sull'orizzonte,” ha detto.

“Melbourne sta diventando un'obesa e arteriosclerotica parodia di sé stessa.”

“C'è qualcosa di intangibile ma importante nello spazio personale di un cortile.”

“Credo che i bambini che crescono in una periferia che è una giungla di cemento siano soggetti a più bullismo e soprusi e siano più vulnerabili a trappole come il crimine e la droga.”

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Storie false sulle armi


Molti mezzi di comunicazione hanno sbagliato il tiro sulle armi. Innumerevoli giornali e reti televisive – dalla CBS alla MSNBC – hanno riportato falsamente che dimostranti conservatori avrebbero minacciato il presidente Obama con le armi in eventi pubblici. Non è mai accaduto.

A Portsmouth, nel New Hampshire, un uomo che portava una pistola, William Kostric, ha preso parte ad una protesta contro la sanità l'11 agosto. Questo a vari isolati di distanza ed ore prima del meeting al comune del sig. Obama in quella città. Al sig. Kostric è stato dato il permesso di stare nella proprietà della chiesa dove la protesta ha avuto luogo e non era nel luogo che il presidente ha visitato. Ciò che cosa la maggior parte dei resoconti hanno omesso è che il sig. Kostric non ha portava la pistola solo per la protesta; la porta sempre, legalmente, per protezione.

Mentre i media hanno usato regolarmente termini quali “teste calde” per mistificare la situazione, hanno ignorato che i sindacalisti che si opponevano alla protesta hanno attaccato il sig. Kostric ed un suo amico, con calci, spintoni e sputi. Malgrado la violenza usata contro di lui dai sostenitori di Obama, Kostric non ha estratto la pistola né ha minacciato qualcuno.

Sull'Evening News della CBS, Katie Couric ha chiesto, “stiamo davvero ancora discutendo della sanità quando un uomo porta una rivoltella in una chiesa in cui il presidente sta parlando?” Deliberatamente o no, ha distorto i fatti. Come sappiamo, Kostric ha portato una pistola in chiesa, ma il presidente non doveva recarvisi e non lo ha fatto. Obama ha parlato in un evento separato in una High School locale in un altro momento. Non lasciando che i fatti ostacolassero la sua isterica storia, la Couric ha collegato la pistola del sig. Kostric alla “paura e pura ignoranza che sommerge il serio dibattito che deve avvenire su una questione che interessa le vite di milioni di persone.”

In un altro caso in Arizona, un uomo di colore ha organizzato un evento con un ospite di una radio locale ed ha portato con sé un fucile semiautomatico ad alcuni isolati di distanza da un'altra riunione comunale di Obama. Secondo la stazione radio, l'evento organizzato “è stato parzialmente motivato dalla polemica che circonda William Kostric.” Questo avvenimento non era il caso di un dimostrante armato inferocito contro Obama, ma un evento per attirare l'attenzione. Naturalmente, questa verità inopportuna è stata ignorata dalla maggior parte dei notiziari.

La MSNBC ha travisato i fatti per cercare di sostenere una falsa accusa del razzismo che starebbe dietro l'opposizione all'agenda di Obama. Nel programma del 18 agosto di Donny Deutsch sul meeting locale in Arizona, la produzione ha mandato in onda una clip dell'anonimo uomo di colore con il cosiddetto fucile d'assalto – ma la rete ha editato il nastro così che la razza dell'uomo fosse oscurata. Sia maledetta la verità, ha detto Contessa Brewer della MSNBC, “ci si chiede se questo ha un tratto razziale. Voglio dire, qui avete un uomo di colore alla presidenza e dei bianchi che appaiono con delle alla cintura.” Un altro commentatore nello stesso programma si è preoccupato per “la rabbia contro un presidente nero.” Il presunto risultato: “Sapete che vediamo aumentare questi gruppi di odio.”

Il comportamento irresponsabile della MSNBC è più del semplice cattivo giornalismo; semina diffidenza fra le razze. Ernest Hancock, il presentatore radiofonico che ha organizzato l'evento, sperava di ottenere una certa pubblicità gratis per sé e il suo show. Qualunque cosa si possa pensare di questa prodezza, non aveva niente a che fare con la razza. La MSNBC ha rappresentato un uomo di colore armato come uomo bianco per inventare una dinamica razziale che non è esistita.

La disinformazione dei media sulle armi è un triste segno delle azioni drastiche che i liberal prenderanno per insidiare il supporto al diritto di portare armi per i cittadini rispettosi delle leggi. È inoltre un'indicazione di estrema disperazione dei liberal mentre si rivela l'agenda di Obama.

Monday, September 1, 2008

Premio Caligola - Agosto '08: Maroni!

Poca suspence anche questa volta, nell'assegnazione del Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa di agosto: Roberto Maroni, il portabandiera italico, ha letteralmente stracciato la concorrenza, ottenendo un impressionante 72% di preferenze. La polizia del Kent (20%) e l'agenzia delle entrate argentina (6%) si sono spartite le briciole rimaste.

Del resto era prevedibile, il florilegio di leggi e norme assurde a cui il nostro eroe ha dato vita con la semplice firma su un decreto ha del fantascientifico, e la fama di questo riuscito esperimento alchemico – la trasformazione di poche gocce di inchiostro in un incubo totalitario – ha superato i confini nazionali sorprendendo il mondo. Non è una cosa che capita spesso, e giustamente gli elettori del Gongoro hanno voluto premiare la meritoria opera del nostro ministro. Se prima eravamo in pochi a sapere quanto siamo coglioni, ora è cosa nota in tutto il mondo.

Grosso distacco, dicevamo, per la polizia del Kent, la cui eroica impresa di sequestrare un gioco da tavolo – nuovo, apprezzabile record nell'infinita “Guerra al Terrore” – non è forse stata giudicata nel suo giusto valore. Anche se, è vero, più di un caso di perdita della testa si è trattato di assenza a priori della stessa: a meno che qualcuno non creda di sentirsi più al sicuro ora che la Evil Balaclava è nelle mani delle forze dell'ordine.

Poca gloria, infine, per la new entry Argentina. Un malinconico ultimo posto, ma che serva da incoraggiamento, dopo tutto l'idea del videogame
per indottrinare la gioventù sulla bellezza della rapina, come in un Grand Theft Auto statalista, non era affatto male, ha probabilmente giocato a suo sfavore la mancanza di novità perlomeno agli occhi di chi ha avuto per ministro delle finanze un Padoa Schioppa.

Festeggiamo allora il ritorno del premio nella nostra triste penisola, dove a occhio e croce ci sono parecchie probabilità che rimanga a lungo. Sentiti ringraziamenti a Maroni, che riceverà la meritatissima targa ricordo e l'ancor più meritato kit Do it yourself: Suicide!, confidando che ne sappia fare buon uso.

Sunday, August 24, 2008

Premio Caligola - Agosto '08

Più atteso della consegna di un oro olimpico, è arrivato il momento dell'edizione agostana del Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa, il riconoscimento mensile ai campioni dello sport più amato e praticato al mondo: l'abuso di potere. Ed è un'edizione dal sapore squisitamente estivo, una vera e propria incursione nel mondo dei giochi e della fantasia, quella che andiamo a presentare.

Il primo concorrente (già segnalato su Era Volgare) arriva dal Sudamerica, precisamente dall'Argentina, dove il fisco, preoccupato evidentemente dalla scarsità delle entrate, ha deciso di spenderne una parte per convincere i giovani della bellezza dell'essere derubato. Detto che il metodo scelto è un videogioco, è da vedersi se i giovani argentini troveranno il tempo da dedicarci: difficile immaginare che preferiranno trastullarsi pagando soldi virtuali per sussidiare l'agricoltura piuttosto che sterminare allegramente armate di alieni. Forse rendere il gioco materia obbligatoria di studio potrebbe migliorarne l'efficacia, oltre a rafforzarne la candidatura per il nostro ambito Premio.

Abbiamo poi un campione nostrano, l'ineffabile ministro (dei) Maroni, selezionato dalla giuria per il suo decreto sui superpoteri dei sindaci, che ha già provocato un'insorgenza di norme e divieti degni di Gotham City, ciascuno dei quali sarebbe di per sé meritevole di premiazione. Ma è giusto riconoscere al ministro il merito di questa fantasmagorica esplosione che rende ormai difficile distinguere l'Italia da Gardaland.

Non poteva mancare, infine, un concorrente dal Regno Unito, un luogo che ci dà sempre grandi soddisfazioni. Anche in questo caso, l'evento segnalato è alquanto frivolo, ma il sequestro nell'ambito di una delle tante operazioni anti-terrorismo – sempre indirizzate verso innocui manifestanti, of course – di un gioco da tavolo sulla guerra al terrorismo è una coincidenza così esilarante che i giurati non hanno avuto esitazioni nell'includerla nel trio delle meraviglie.

È il grande gioco del potere, e noi, pur essendo semplici ed ininfluenti pedine, possiamo dare il nostro piccolo contributo nell'unico modo possibile: esprimendo il nostro voto, gioia e dovere di ogni fedele suddito democratico.
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Argentina: videogioco educa giovani a pagamento tasse


L'Agenzia per le entrate fiscali argentina (Afip) ha lanciato un videogioco interattivo per educare i giovani a pagare le tasse. Denominato Perfil de Riesgo (Profilo di rischio), il videogioco affida ad una giovane ed avvenente Martina dai capelli rossi la missione di abbattere i pregiudizi esistenti fra il cittadino e il pagamento delle tasse. Destinato ai ragazzi tra i dieci e i 16 anni, il videogioco e' gratuito ed e' scaricabile da internet a partire da settembre.
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Tolleranza zero, è l'estate dei divieti


Attenti ai piccioni. A Lucca, dargli da mangiare può costare caro: fino a 500 euro di multa. Frenate, poi, le vostre effusioni: per un bacio in auto a Eboli si sborsano 500 euro. Organizzate una festa con fuochi d'artificio? Ricordate che a Positano sono vietati ogni giorno, tranne il sabato. E poi, dite addio ai massaggi sui litorali. Ogni estate ha i suoi divieti, si sa. Ma questa del 2008 rischia di diventare un percorso a ostacoli. Complice il decreto Maroni, che incoraggia la "creatività" dei sindaci a colpi di ordinanze.

In effetti i primi cittadini, ora "ufficiali di governo", stanno dando prova di grande fantasia. I divieti? Dai più seri, ai più futili. Tra i primi, quelli che colpiscono l'accattonaggio (ad Assisi, Verona, Venezia, Firenze), la prostituzione di strada con maximulte ai clienti (a Padova, Verona, Silvi, Pescara), gli ambulanti abusivi e il trasporto di merce in borsoni (a Venezia, Alassio, Roma, Cortina d'Ampezzo, Forte dei Marmi).

Un pacchetto d'ordinanze, questo, che è direttamente figlio del decreto legge del 5 agosto scorso, relativo ai nuovi poteri dei sindaci. Altri divieti, che colpiscono a pioggia i comportamenti più vari, sono invece usciti dai cassetti dei Comuni ben prima del via libera dato dal Viminale. Capostipite, l'ordinanza anti-lavavetri di Firenze, del 27 agosto 2007.

A Positano, da fine giugno scorso i "botti" sono vietati nelle feste private, tutti i giorni a eccezione del sabato dalle 20.30 alle 23. Le multe? Da 50 a 500 euro. Il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, invece, ha deciso di vietare l'uso del rumoroso tagliaerba nel pomeriggio e durante il weekend. Ben oltre si è spinto il 2 agosto scorso, il sindaco di Eboli: ha infatti deciso di istituire una multa fino a 500 euro per chi viene trovato in auto in atteggiamenti amorosi.

A Lucca, il nemico è il piccione e chi gli dà da mangiare: la multa può andare da 25 a 500 euro. Sotto attacco sono poi le panchine di mezza Italia: a Voghera, il vicesindaco Graziano Percivalle (Udc) le vieta a partire dalle 23 a gruppi composti da più di tre persone; a Viareggio, invece, nei mesi di luglio e agosto è vietato appoggiarvi sopra i piedi. A Novara, il primo cittadino Massimo Giordano proibisce la sosta notturna nei parchi a più di due persone.

Attenti anche in spiaggia: a Massa Carrara non si può cucinare dentro le cabine degli stabilimenti; ad Eraclea, guai a costruire castelli di sabbia; a Is Aruttas (Olbia) multa fino a 360 euro per chi fuma in spiaggia. Non va meglio in città: a Genova dall'8 agosto scorso, non si può passeggiare con una bottiglia di bevanda alcolica in mano, tra i carrugi del centro storico. Vietato, poi, in molte città (ad esempio Capri) girare a torso nudo o in bikini.

Per non essere da meno degli enti locali, anche il governo nazionale impone i suoi divieti estivi. Con un'apposita ordinanza, infatti, il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, ha proibito qualche giorno fa i massaggi lungo i litorali, per "prevenire gli effetti pericolosi che possono essere generati dalla pratica sulle spiagge di prestazioni estetiche o terapeutiche, da parte di soggetti ambulanti non in possesso di adeguata preparazione e competenza".

C'è invece chi i divieti decide di toglierli. Il 13 agosto, un uomo che leggeva un libro sdraiato sul prato di Campo Marzo a Vicenza è stato multato di 50 euro, in base a un'ordinanza del 2002, che vietava di adagiarsi sull'erba di alcuni giardini pubblici. Divieto, che il Comune ha deciso però di togliere per permettere di "stendersi sull'erba: cosa che tranquillamente avviene in tutti i più bei parchi del mondo".
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Gioco da tavolo bollato come criminale


Potrebbe non essere un divertimento per tutta la famiglia – bene, non come il Monopoli, il Trivial Pursuit o il Mousetrap, diciamo. I temi della costruzione di un impero e degli attacchi terroristici agli avversari probabilmente potrebbero far andar di traverso il pranzo di Natale.

È raro, tuttavia, che un gioco da tavolo sia sequestrato dalla polizia. Questa settimana questo è quello che è accaduto con War on Terror: The Boardgame; un esemplare è stato confiscato ai dimostranti per il clima nel Kent.

A seguito di una serie di incursioni nell'accampamento dei dimostranti vicino alla centrale elettrica di Kingsnorth, gli ufficiali hanno esposto un campionario delle presunte armi strappate ai dimostranti: lame, scalpelli, trinciatrici, una stella da lancio – e una copia del gioco satirico, che satirizza la “guerra al terrore” di Washington.

Per i creatori del gioco, Andrew Sheerin ed Andy Tompkins, web designer di Cambridge, l'inclusione del loro gioco è stata uno shock.

“Quando ho visto le foto sui giornali sono andato in confusione,” ha detto il 32enne Sheerin; ho pensato: chi può credere che un gioco da tavolo possa essere usato come arma?” [...]

Proprio come in giochi quali il Risiko o Diplomacy, in War on Terror i giocatori creano imperi in competizione ed intraprendono guerre aperte per le risorse e la terra. La sua controversa funzione è la possibilità di “istruire” cellule terroriste che attacchino i vostri nemici o, se siete sfortunati, potrebbero rivolgersi contro di voi – come alcuni gruppi terroristici anti-occidentali hanno fatto.

C'è uno “Spinner” dell'asse del male inteso a parodiare la diplomazia internazionale designando a caso quale giocatore sarà il terrorista. Il prescelto allora deve portare un passamontagna (incluso nella scatola) con la parola “Evil” cucita sopra. La polizia del Kent ha detto di aver confiscato il gioco perché il passamontagna avrebbe potuto essere usato per celare l'identità di qualcuno o nel corso di un azione criminale. Sheerin non è convinto. “È irragionevole,” ha detto. “Anche una barba può celare l'identità di qualcuno. La polizia comincerà a vietare le barbe?”

Wednesday, February 20, 2008

Il nemico fedele

Fidel Castro si è infine dimesso per raggiunti limiti di età, abdicando in favore del fratello e rivelando in questo modo la natura ormai dinastica del sistema di potere a Cuba. Resta da spiegare la sua longevità politica e la sorprendente durata di una dittatura comunista sopravvissuta persino a quella sovietica, che non si può certo accreditare al successo del suo sistema economico, che è riuscito a sopravvivere solo grazie al consistente aiuto sovietico ed è infatti entrato in grave crisi non appena questo è venuto a mancare. Perduto il sostegno di Mosca, il tavolo cubano ha cominciato a traballare vistosamente mostrando tutte le pecche tipiche di un'economia comunista:
L'Avana annunciò nel 1995 che il P.I.L. era calato dal 35% durante il periodo 1989-93, il risultato della perdita del sussidio sovietico e di inefficienza domestica. Il calo nel P.I.L. si è fermato apparentemente nel 1994, quando Cuba ha segnato uno sviluppo dello 0.7%, seguito dagli aumenti di 2.5% nel 1995 ed di 7.8% nel 1996. Lo sviluppo ha rallentato ancora rispettivamente nel 1997 e nel 1998 al 2.5% e 1.2%. Uno dei motivi chiave è stato il non accorgersi che la produzione di zucchero era diventata drammaticamente antieconomica.
E se negli ultimi dieci anni il turismo ha consentito una certa timida ripresa, questa ha però comportato un costo sociale non indifferente per un paese comunista:
Merci importate limitate – e perfino alcune di fabbricazione locale, come rum e caffè – potevano essere ottenute soltanto in negozi “dollars-only,” ma erano difficili da trovare o non disponibili in pesos. Di conseguenza, i cubani che guadagnavano soltanto nell'economia del peso, fuori del settore turistico, erano svantaggiati economicamente. Quelli con redditi in dollari basati sul terziario hanno cominciato a vivere più confortevolmente. Ciò ha allargato le differenze fra la qualità della vita dei cubani, in conflitto con le politiche socialiste di lunga termine del governo cubano.
Nonostante tutto ciò, il potere dei Barbudos è rimasto ben saldo e, forte di un vasto sostegno popolare, è stato capace di contenere il malcontento entro limiti accettabili per il regime. Cosa ha reso possibile questa situazione? La risposta potrebbe essere inaspettata: lo strumento principale nelle mani di Castro è stato, con ogni probabilità, l'embargo economico imposto e mantenuto fino ad oggi su Cuba dagli Stati Uniti. L'ombra onnipresente dell'irriducibile Nemico che “costringe” lo stato in una condizione di perenne emergenza, di guerra continua, che consente di definire traditore ogni dissidente, e di sacralizzare qualsiasi sacrificio da parte del popolo, come in una distopia orwelliana. Scriveva Randolph Bourne:
Nel momento in cui la guerra è dichiarata, tuttavia, la massa della gente, attraverso una certa alchimia spirituale, si convince di aver voluto ed eseguito l'atto di sua volontà. Allora, con l'eccezione di pochi scontenti, procede permettendo di venir irregimentata, costretta, scombussolata in tutti gli aspetti della sua vita e si trasforma in una solida fabbrica di distruzione verso qualunque altra persona può rientrare, nello schema definito delle cose, nel campo di disapprovazione del governo. Il cittadino si libera del suo disprezzo e della sua indifferenza verso il governo, si identifica con i suoi scopi, fa rivivere tutte le sue memorie e simboli militari e lo Stato una volta di più marcia, augusta presenza, con l'immaginazione degli uomini. Il patriottismo diventa il sentimento dominante e produce immediatamente quella confusione intensa e disperata fra le relazioni che l'individuo sostiene e dovrebbe sostenere verso la società di cui è parte. Il patriota perde ogni senso della distinzione tra lo Stato, la nazione ed il governo.
Il collettivismo trova la sua perfetta realizzazione nello stato di guerra, lo stato di guerra trova giustificazione nella presenza del Nemico, e tanto più è efficace tale giustificazione quanto più grande e visibile è il Nemico. La psicologia alla base di questo meccanismo sociale è fondamentalmente di carattere religioso: un Bene supremo che può essere raggiunto solo superando le minacce e le tentazioni del Male assoluto, la cui presenza è a sua volta la prova dell'esistenza del Bene. Solo in cambio di sofferenze e sacrifici – la lotta contro il Male – gli uomini approderanno al Bene assoluto che li attende in un certo lontano futuro. Rivelatrice di questa condizione di guerra permanente è l'apparenza stessa del Lider Maximo: non è un caso, probabilmente, che l'abdicazione si sia concretizzata nel momento in cui Castro ha dovuto smettere la divisa per indossare la tuta del lungo degente. Non potendo più essere un leader militare perde anche tutta la sua utilità di leader politico.

Immensa dovrebbe quindi essere la gratitudine di Castro per i presidenti che si sono succeduti alla Casa Bianca e che mai hanno mancato di rinnovare l'embargo. Temevano forse che senza di esso una piccola nazione nei Caraibi potesse costituire, con la sua economia comunista, una minaccia per la poderosa economia capitalista occidentale? Erano davvero così ottusi da non rendersi conto che ogni azione intrapresa contro Cuba non faceva altro che rafforzarne il regime? Difficile crederlo. In realtà è molto più probabile che abbiano applicto lo stesso principio specularmente, mantenendo vivo lo spettro della minaccia comunista per rafforzare e giustificare il loro stesso potere.

Sunday, February 10, 2008

La pesca miracolosa

In questi tempi in cui si parla molto di crisi globale della pesca, ho trovato oltremodo curiosa la storia di Bluefields (segnalata da Cryptogon), una cittadina sulla costa del Nicaragua che con la pesca si sta arricchendo oltre ogni fantasia: si costruiscono nuove, lussuose case, si edificano scuole, addirittura si ripara il tetto della chiesa. Ma non pescando molluschi, pesci o cetacei, bensì... cocaina!

Proprio così: basta inoltrarsi nelle lagune che bagnano la costa per imbattersi, presto o tardi, in qualche bel pacchetto di coca di ottima qualità. Il mistero è presto svelato: la località si trova proprio sulla rotta dei motoscafi che dalla Colombia trasportano la bianca polvere verso l'insaziabile naso dello zio Sam, e quando le autorità statunitensi riescono ad intercettarli, i trafficanti gettano tutto o parte del carico, per eliminare le prove o anche solo per alleggerire i veloci scafi e sfuggire alla cattura. Il gioco di correnti trasporta i pacchi verso le spiagge di Bluefields, dove i pescatori li raccolgono e li vendono poi ad altri trafficanti sulla costa o anche a turisti di passaggio:
L'applicazione di legge in Bluefields è praticamente invisibile “una turista svizzera mi ha appena detto che quando è andata al supermercato hanno provato a venderle cocaina,” dice Orozco.

La polizia e la marina hanno poche risorse e ancor meno fiducia dal pubblico locale. Bluefields è effettivamente una nazione anarchica: nessun governo, nessuna istituzione organizzata e le regole sono fatte dai gruppi della comunità.

Considerata la grande quantità di cocaina in città, la violenza è sorprendentemente rara. Gli scontri a fuoco sono quasi assenti e la maggior parte della città sembra gironzolare o giocare a baseball tutto il giorno per esplodere di energia la sera, fornita dal Flor de Cana, un rum nicaraguense, dal pesce fresco, da una fornitura infinita di ostriche locali, e “dall'aragosta bianca”.
Se non altro, c'è almeno un posto al mondo in cui la grande truffa della “guerra alla droga” è sicuramente un bene. Chissà come sono le leggi per l'immigrazione, a Bluefields...

Friday, February 1, 2008

Premio Caligola - Gennaio '08: la California!

California dreamin'! Ad aggiudicarsi la prima edizione del 2008 del Premio Caligola - “Il potere gli ha dato alla testa” è proprio lo stato governato da Arnold il barbaro, dopo un appassionante testa a testa con il barbaro nostrano, l'ineffabile Totò Cuffaro.

Eh sì, non è stata una vittoria facile, l'ormai ex-governatore della Sicilia con la sua reazione ad una condanna ha conteso fino all'ultimo il premio al Governator: forse se avessero partecipato i giudici capaci di partorire il concetto per cui favorire dei mafiosi non equivale a favorire la mafia, chissà, avrebbero potuto farcela. Ma quel che è fatto è fatto, come si suol dire, rendiamo omaggio alla California che con il progetto di controllare il termostato dei cittadini ha meritatamente conquistato il 48% dei consensi aggiudicandosi la tornata elettorale con 4 punti di vantaggio sul simpatico favoreggiatore siculo. Solo le briciole invece per Chavez, l'idea di eliminare gli zeri per combattere l'inflazione, per quanto balzana, non è parsa degna della sua fama e gli è valsa un misero 8%. Pazienza, si consolerà con la sua scorta di coca boliviana di prima qualità e con la bella Naomi, che – Briatore docet – dove c'è coca appare come d'incanto. Del resto la Revolución Bolivariana aveva giusto bisogno di un'eroina...


Spedita quindi in California
l'usuale targa ricordo e il kit Do it yourself: Suicide! Prima o poi qualcuno si deciderà ad usarlo!

Saturday, January 26, 2008

La Habana - Cuba

Come preannunciato, il dispaccio telepatico di questa settimana arriva dai Caraibi: il nostro Giovanni Pesce non si fa davvero mancare nulla! A noi non resta che lasciarci trasportare nelle atmosfere esotiche e avventurose di Cuba, mentre l'inviato speciale da Laputa cerca di dipanare un'intricata matassa di sotterfugi e provocazioni, un balletto di finte e controfinte degne di campioni pallonari di altre epoche.

Militari, spie, capi di governo e capitani d'industria sono i protagonisti di eventi di un passato non troppo lontano che hanno segnato la storia del mondo ma dei quali ancora non sappiamo probabilmente tutta la verità. Il nostro esperto di cospirazioni scopre qualche tessera, ma su quale sia il disegno rappresentato nel mosaico possiamo solo fare supposizioni.

Difficile districarsi tra le false piste e le false bandiere, in compenso la lettura per il week-end è servita, da gustare, è ovvio, con un freschissimo Cuba Libre. Buon fine settimana a tutti!
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Di Giovanni Pesce


La squadra dei Barbudos ha da poco (1959) conquistato il potere e già si trova a fronteggiare una delle più spettacolari crisi della Guerra Fredda: i Missili Cubani.

Tutto inizia il 14 Ottobre 1962, quando un aereo da ricognizione “evergreen” Lochkeed U2 degli Stati Uniti scatta delle fotografie, nelle quali si può notare la presenza di basi missilistiche sovietiche nel territorio cubano.

A soli 150 Km dal territorio statunitense queste postazioni missilistiche rappresentano una minaccia intollerabile per i contribuenti USA, specialmente dopo che gli stessi erano stati scaldati a puntino con eventi mediatici dai titoli roboanti come “I missili in giardino”.

La tecnologia missilistica in campo è molto simile a quella delle V2 tedesche e degli Honest-John americani, missili tattici.

Osserviamo i Front-Men scesi in campo:

Sulla vostra destra potete ammirare i fratelli John e Bob Kennedy con il loro Gruppo Speciale Allargato composto dal consigliere militare (il generale Maxwell Taylor), dal consigliere per la Sicurezza nazionale (McGeorge Bundy), dal Segretario di stato (Dean Rusk), assistito da un consigliere (Alexis Johnson), dal Segretario alla difesa (Robert McNamara), assistito da un consigliere (Roswell Gilpatric), dal nuovo direttore della CIA (John McCone), dal capo di stato maggiore interforze (il generale Lyman L. Lemnitzer) e dall’ambasciatore Adlai Stevenson .

Schierati sulla vostra sinistra Krusciov assistito da Gromiko, Anatoly Dobrynin, i fratelli Castro ed il comandante “Che” Guevara che presiede l’economia nazionale cubana a mo’ di un Padoa Schioppa.

Da quando Fidel Castro è salito al potere i rapporti tra Cuba e gli Stati Uniti sono andati via via peggiorando e si sono interrotti totalmente nel 1961.

Un tentativo Usa di far insorgere il popolo cubano era fallito platealmente; questa azione, conosciuta con il fantasioso nome “La Baia dei Porci”, fu un vero spettacolare Smack-Down a favore del Líder Máximo.

“Goal mancato = goal subito” e Krusciov non perde l’opportunità di reagire in contropiede trasferendo in avanti di 12.000 miglia verso i Caraibi i suoi missili tattici.

Dopo la disastrosa azione offensiva, JFK mostra i muscoli, decretando l'embargo a Cuba a partire dal febbraio 1962.

Torniamo sul ring; prima scazzottata diplomatica: l'Uomo della Casa Bianca chiede spiegazioni a “Faccia di Bronzo”; malgrado la presentazione delle fotografie il ministro degli esteri sovietico Andrej Gromiko schiva il colpo negando la presenza di missili sul territorio cubano ed il Pentagono risponde il 22 ottobre con una mossa creativa: “la quarantena” per le navi dirette all'isola.

Non pensate che quest’ultima sia una danza caraibica con figure dinamiche, la quarantena è solo un eufemismo per invocare una mossa internazionalmente proibita classificata sotto la voce “blocco navale”.

Ogni tentativo di forzatura del blocco stesso avrebbe provocato una ritorsione immediata; alla data fatidica del 23 ottobre, Kennedy si rivolge al pubblico e con toni estremamente duri dice che ogni lancio di missili cubani verrà considerato un attacco portato dall'Unione Sovietica verso gli Stati Uniti.

Il 24 inizia la danza operativa della quarantena.

Saltando con eleganza, le corde entra in azione, il 25 ottobre, Adlai Stenveson che mette K.O. l'avversario ed il pubblico ostentando all'ONU una serie di fotografie con rampe di missili a Cuba; anni dopo Colin Powell avrebbe organizzato un remake mediatico.

Mentre il complesso militar-mediatico-industriale incomicia a respirare a pieni polmoni, il mondo trattiene il respiro.

A porre fine a questa situazione di stallo ci pensa l'Uomo Rosso che cede di schianto ed ordina lo smantellamento delle cosiddette rampe missilistiche cubane.

Il giorno dopo tutte le navi sovietiche si allontanano dalla zona del blocco.

Come previsto nelle causole della “resa condizionata”, JFK si impegna pubblicamente affinchè gli Stati Uniti non invadano mai l’isola, né appoggino altri tentativi di invasione.

Il p.r. dell'Uomo Rosso rende pubblica una seconda lettera, nella quale si specifica un'altra clausola: la rinuncia americana ai suoi missili Jupiter installati in Turchia e a Gioia del Colle, vicino Bari.

L'uomo della Casa Bianca telefona privatamente in Puglia e annuncia: “pronto, Gioia, ti dovrei dire una cosa...” ma in pubblico risponde, accettando il contenuto della prima lettera di Krusciov ed aggiungendo una proposta di accordo riguardante altri armamenti, come proposto nella seconda lettera.

Il 28 ottobre, la crisi termina, e così vissero tutti felici e contenti, penserete voi.

Manco nell'anticamera del cervello, direbbe nonna mia.

“Dobbiamo stare attenti a non permettere che uno di questi rifugiati cubani rovini l'affare” fu la frase, pronunciata da JFK a suo fratello RFK la notte del 28 ottobre 1962, che costituì il trampolino di lancio per l’altra operazione di spettacoli caraibici “Cuba-Miami-Dallas-LasVegas”, con eliminazioni di presidenti ed esiliati.

Invece a Milano, lontano dai Caraibi, sotto una triste pioggia, furono organizzati, sabato 27 ottobre, cortei a favore di Cuba e durante gli scontri tra dimostranti e la Celere morì il giovane Giovanni Ardizzone; il giorno prima a Bescapè su un Morane-Saulnier 760 erano morte tre persone: un tal Enrico Mattei, un certo pilota Irnerio Bertuzzi e William McHale giornalista USA.

Uccisi da un improvviso aumento di pressione dovuto all’aggravamento della Guerra Fredda.

Un tempaccio, meglio berci un pò sopra... Bacardi?

Thursday, January 24, 2008

Premio Caligola - Gennaio '08

Riprende il Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa, con la prima edizione del 2008. Innanzitutto comunico che il vincitore assoluto per l'anno appena trascorso è – invero non sorprendentemente – il presidente dello Zimbabwe Robert “The Curse” Mugabe, grazie al primo posto nell'edizione di agosto e al piazzamento in quella di ottobre. Qua sotto un'immagine dell'elegante pistola spedita a Mugabe, completa di caricatore di scorta (non si sa mai).

Detto questo, passiamo a presentare i candidati di gennaio, mese ricco di avvenimenti tanto da mettere in difficoltà la giuria del Premio: veramente difficile scegliere di fronte a tanta abbondanza di malati di potere. Ma vediamo chi l'ha spuntata. La prima candidatura se l'è aggiudicata il folkloristico caudillo Hugo Chavez, che oltre a rivelarsi insospettato tombeur de femmes scopre un rivoluzionario sistema per combattere l'inflazione: togliere gli zeri. La re
altà è quel che sembra, pare suggerire il casanova indio. Infatti lui sembra un panzuto imbroglione, e probabilmente lo è.

Il secondo candidato è ancora una volta un nostro illustre connazionale, l'ineffabile presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro, che condannato a cinque anni per favoreggiamento e rivelazione di segreti d'ufficio non si dimette, anzi, festeggia: la sua reazione all'annuncio della sentenza è riuscita a commuovere profondamente i severi membri della giuria, che fin da ora preconizzano una sua futura affermazione nell'edizione annuale 2008.

Infine, una chicca da oltreoceano. Dallo stato che meglio di altri incarna il sogno americano, per la precisione, quello che tutti sognavano di raggiungere negli spensierati anni sessanta. In questo periodo di tempo parecchie cose sembrano essere cambiate, soprattutto sembra non essere molto più di moda la libertà. In compenso ci si preoccupa molto per il bene comune, tanto che il torrido stato governato da Schwarzy, il Governator, ha deciso di perseguirlo prendendo il controllo del riscaldamento. Non potendo per il momento controllare quello globale, ha pensato bene di occuparsi di qu
ello dei suoi contribuenti: non sia mai che qualcuno pensi di soffrire il caldo – o il freddo – più di qualcun altro!

Non c'è che dire, il nuovo anno nasce sotto i migliori auspici. Votate dunque, ricordate che ogni voto è un piccolo passo verso la perfezione democratica, e che nessuno deve rimanere indietro: salite sul treno in file ordinate e senza spingere!













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Venezuela: Nuova Moneta Per Il Paese, Nasce Il ''Bolivar Fuerte''


Caracas, 2 gen - Con il nuovo anno, il Venezuela ha lanciato una nuova moneta, il ''bolivar fuerte'' (bolivar ''forte''), che toglie tre zeri a quella attualmente utilizzata, nel tentativo di semplificare le operazioni finanziarie e accrescere la facilita' d'uso di una moneta che ha perso moltissimo valore nel tempo a causa dell'alta inflazione che affligge il paese. Da ieri, le banche e gli sportelli automatici sono stati riforniti con la nuova divisa, che potra' essere utilizzata sin da subito insieme alla vecchia, per poi sostituirla gradualmente. Secondo il Governo venezuelano del presidente Hugo Chavez, il ''bolivar fuerte'' rendera' piu' facili le transazioni ed e' parte di un disegno piu' ampio di misure mirate a rafforzare l'economia e a contenere la crescita dell'inflazione. ''Stiamo per dire addio ad un ciclo storico di instabilita' nei prezzi'', ha detto lunedi' scorso il ministro delle Finanze, Rodrigo Cabezas, aggiungendo che la novita' punta a ''riabilitare il bolivar che ha una forte capacita' di acquisto''. In Venezuela i prezzi sono cresciuti ulteriormente da quando Chavez ha impiegato gli introiti derivanti dalla vendita del petrolio in programmi di carattere sociale, il che ha rafforzato pero' il sostegno di cui il presidente gode tra le fasce piu' povere della popolazione, e facendo raggiungere al paese un tasso di crescita, nel 2007, dell'8,4%. La banca centrale venezuelana sta promuovendo la nuova moneta con una campagna d'informazione basata sullo slogan ''un'economia forte, un bolivar forte, un paese forte'', ma non e' stato ancora chiarito quali misure saranno varate per contenere l'inflazione, che nel 2007 ha raggiunto circa il 20%, il tasso piu' alto di tutta l'America latina. Dal febbraio 2003, il Venezuela ha un tasso di cambio fissato per legge. Il Governo di Caracas ha fatto sapere di non avere in programma, nel breve e medio periodo, una svalutazione della moneta. Ma mentre il tasso di cambio ufficiale col dollaro e' fissato a 2,15 bolivar per $, il tasso praticato nel mercato nero gira attualmente intorno a 5,60 bolivar per $.
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Cuffaro: condannato e contento


Il Tribunale di Palermo ha ritenuto il presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, colpevole di favoreggiamento semplice e rivelazione di segreto d'ufficio, e per questo lo ha condannato a 5 anni di reclusione.

Basterebbe questo (e a dire il vero, troviamo che sia già troppo) per mettersi una busta di carta in testa e non far vedere in giro, per molto tempo, la propria faccia per la vergogna. E invece no, il Governatore della Sicilia è contento.
A Totò Cuffaro, nel processo alle ''talpe nella Dda di Palermo'', sono stati contestati quattro capi di imputazione: due per il favoreggiamento personale e altri due per la rivelazione e l'utilizzazione di segreti d'ufficio, tutti con l'aggravante di avere favorito la mafia che però non è stata riconosciuta dai giudici della terza sezione del tribunale. Per l'accusa, il Governatore avrebbe appreso nel 2001 dall'ex maresciallo dei carabinieri, Antonio Borzacchelli, poi eletto deputato regionale, dell'esistenza di microspie sistemate dagli investigatori del Ros nell'abitazione del boss di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro. Il salotto del boss, già condannato all'epoca per mafia, era frequentato da un amico di Cuffaro, il medico Domenico Miceli, ex assessore comunale alla sanità, anche lui Udc, condannato nel dicembre 2006 a otto anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Gli inquirenti sostengono che Borzacchelli avrebbe avvisato Cuffaro dell'esistenza delle cimici a casa Guttadauro e che il presidente della Regione lo avrebbe a sua volta comunicato a Miceli. In questo modo il boss di Brancaccio avrebbe scoperto le microspie, bruciando l'inchiesta.

Favoreggiamento semplice e non a con l'aggravante perché diretta a Cosa nostra. Poi, Cosa nostra ha usufruito della ''semplicità del favoreggimaneto'' del presidente della Regione, ma per altre vie. Non è stato lui a favorire direttamente... Quindi, secondo Cuffaro, non c'è nulla di cui vergognarsi, anzi.
Per il presidente quella passata è stata una notte insonne, per via della tensione accumulata in questi giorni e per la commozione provata ieri in tribunale quando ha sentito di essere stato condannato solo a cinque anni. Stamane Cuffaro è apparso più disteso; quando è sceso da casa sua, in strada ha trovato ad attenderlo un gruppo di fedelissimi che lo aspettavano fin dalle prime ore dell'alba. Anche qui Cuffaro non è riuscito a trattenere la commozione, mentre abbracciava a uno a uno amici e conoscenti. "La cosa che mi dà più gioia - ha detto - e quella di avere finalmente riportato la serenità nella mia famiglia".
Dopo avere preso un caffè nel bar vicino casa, davanti a Villa Sperlinga, sempre assediato dai suoi sostenitori Cuffaro ha rilasciato alcune interviste nelle quale avrà manifestato tutta la sua contentezza per essere stato condannato solo a cinque anni di carcere. In mattinata ha già annunciato che si recherà a Palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione, per "tornare al lavoro", come aveva dichiarato ieri subito dopo avere assistito alla lettura del verdetto che lo scagiona dall'accusa di mafia.

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Chi controllerà il vostro termostato


In California, abbiamo 236 pagine di direttive statali per l'efficienza energetica degli edifici, conosciute come Title 24. Queste prescrivono i metodi per il calcolo del formato delle vostre finestre domestiche, la capacità del vostro condizionatore d'aria e dei termosifoni, lo spessore dell'isolamento nella vostra soffitta. Una piccola industria di villette si è sviluppata per effettuare questi calcoli di ingegneria richiesti per ogni nuova costruzione commerciale o residenziale o cambiamento strutturale. Anche se non sono mai stato coinvolto personalmente in questo ramo di ingegneria professionale al dettaglio, ho avuto colleghi che facevano notte con i calcoli di Title 24. È ormai parte del lavoro di ufficio obbligatorio nel business edilizio nella California di oggi.

Tra le revisioni proposte a Title 24 c'è il requisito di ciò che viene chiamato “termostato comunicante programmabile” o PCT. Per ogni nuova casa o cambiamento alle case esistenti sarà richiesto che il riscaldamento centrale e i sistemi di aria condizionata vengano adattati con un PCT dall'inizio dell'anno prossimo a seguito dell'emissione della revisione. Ogni PCT sarà dotato di una ricevente FM “non removibile” che permetterà alle autorità energetiche di aumentare il valore di temperatura della vostra aria condizionata o diminuire quello del vostro riscaldamento al valore da loro scelto. Durante gli “eventi dei prezzi” quei cambiamenti sono limitati a +/- quattro gradi fahrenheit e potreste escludere manualmente la variazione. Durante gli “eventi di emergenza” i nuovi valori possono essere qualsiasi l'autorità energetica desideri e non potrete alterarli.

In altre parole, la temperatura della vostra casa non sarà più sotto il vostro controllo. I vostri desideri e bisogni potranno essere e saranno superati dallo stato della California con le sue organizzazioni pubbliche e private. Tutto questo, naturalmente, è per il bene comune.

Saturday, December 1, 2007

Premio Caligola - Novembre '07: Nasty!

Anche stavolta il Premio Caligola - “Il potere gli ha dato alla testa” rimane in Italia: la spunta quasi a sorpresa l'assessore napoletano Gennaro Nasti, detto “Nasty”. C'è chi vede la pagiuzza e non la trave, e c'è chi come lui si spaventa di più per il fumo di una “paglia” che per le fumanti pendici di Monte Monnezza. È quindi una fortuna che Nasty sia investito di una qualche autorità: in caso contrario il suo sarebbe rimasto un delirio privato, e noi avremmo perso una rara occasone di sollazzo.

Così Nasty conquista il 44% dei voti, con un buon distacco dall'FBI (37%) e dalla polizia brasiliana (17%). Secondo il giudizio dei votanti, evidentemente, la visione del proprio ruolo e dell'intera società che la
decisione del campione partenopeo lascia intuire è la più adeguata al tipo di personalità che il nostro trofeo intende premiare: la convinzione della propria superiorità e dell'altrui subordinazione, a prescindere dalla realtà e dalla ragione. Sorprende semmai – ma non più di tanto – la scarsa prestazione della sbirraglia brasiliana. Ma è un segno dei tempi se viene considerato un fatto normale che il servizio di difesa dall'aggressione funzioni da servizio-camere per gli aggressori. Menzione d'onore, infine, per gli agenti federali, ai quali la vittoria è sfuggita forse soltanto per essere stati, in questo caso, solo il braccio armato di una catena di decisioni la cui origine sta molto più in alto.

Sugli scudi
allora il Nasty assessore, anche lui riceverà la targa ricordo e il kit Do it yourself: Suicide! sperando che finalmente venga utilizzato. In fondo, per Nasty, sarebbe probabilmente sufficiente passare un paio di giorni sui Monti Immondi per raggiungere lo scopo.

Friday, November 23, 2007

Premio Caligola - Novembre '07

Rieccoci qua, pronti a votare per l'autorità più fuori di testa del mese di novembre, e come al solito la scelta dei candidati non è stata facile. Ma anche questa volta ce l'abbiamo fatta, mettendo insieme un roster tra i più demenziali nella storia del Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa.

Primo candidato, il “glorioso” corpo della FBI, che a quanto pare considera le monete d'oro dei falsi e le monete di carta vere, tanto da irrompere nella sede del Liberty Dollar e sequestrare tutto. Ne deduciamo che gli agenti rifiuterebbero eventualmente di essere pagati in metalli preziosi, preferenza questa che li retrocede subito sotto la gazza ladra nella scala evolutiva, con tanti saluti alla lotta contro il crimine.

Anche la seconda candidatura spetta a dei tutori dell'ordine, la polizia brasiliana dello stato di Para. Secondo il buon Lula “Dio è brasiliano,” ma allora si sarà distratto un attimo mentre la polizia arrestava senza un preciso motivo una ragazzina di 15 anni e la ficcava in una cella con 20 e passa gentlemen, dove è stata usata come bambola gonfiabile finché la notizia non è trapelata. E non era neanche la prima volta, era già successo, con l'unica differenza che in quel caso la poveretta era maggiorenne: a quanto pare le esigenze dei carcerati si sono nel frattempo raffinate. È proprio il caso di parlare di Para-stato!

Last but not least, non poteva mancare una candidatura nostrana, che seppur meno sconvolgente delle precedenti si fa apprezzare per il suo valore umoristico degno della città del principe de Curtis: si tratta infatti dell'assessore alla Sanità di Napoli, il verde Gennaro Nasti che con una mossa a sorpresa ha deciso di vietare il fumo anche nei parchi cittadini. Nella città che è diventata famosa nel mondo per le sue pittoresche montagne di monnezza immaginiamo che il fumo passivo nei parchi debba essere davvero una gran minaccia per la salute delle donne incinte. Livia Turco ha commentato: “
il fumo sia attivo che passivo è uno dei fattori più nocivi per la nostra salute.” Sarà anche vero, ma il più nocivo in assoluto, cara Livia, siete voi culi poltronati!

La scelta è difficile, il Premio ambito, fate quindi pesare il vostro voto!

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I federali irrompono negli uffici della Liberty Dollar
16 novembre 2007

Un'azienda che produce e distribuisce le monete Liberty Dollar in diverse denominazioni ha annunciato la sua temporanea chiusura a seguito di un'incursione della FBI e degli agenti del servizio segreto degli Stati Uniti in cui documenti, annotazioni, monete, oro e argento sono stati confiscati.

La Liberty Dollar produce e distribuisce monete come “valuta di scambio volontaria e privata,” o monete che competono con le banconote della Federal Reserve usate generalmente nella circolazione economica.

Con un comunicato stampa firmato da Bernard von NotHaus, “architetto monetario” per l'azienda a Evansville, Indiana, i funzionari hanno annunciato ieri che “una dozzina di agenti della FBI e del servizio segreto” hanno fatto irruzione nell'ufficio.

Nella lettera sta scritto che “per circa sei ore hanno preso tutto l'oro, tutto l'argento, tutto il platino e quasi due tonnellate di dollari di Ron Paul che erano appena stati consegnati venerdì scorso. Inoltre hanno preso tutti i files ed i computer ed hanno congelato i nostri conti bancari.” [...]

Le informazioni dell'azienda dicono che Von NotHaus ha sviluppato il Liberty Dollar nel 1998 come valuta “a prova di inflazione” alternativa alle banconote della Federal Reserve. Il governo degli Stati Uniti, tuttavia, ha sempre avuto una cattiva opinione di qualsiasi moneta che potrebbe essere percepita come sostituzione delle banconote della Federal Reserve.

Le autorità hanno attaccato tali alternative come contraffazione, mentre i sostenitori di tale strumento di scambio attaccano le banconote della Federal Reserve come false.

Questa opinione è stata condivisa da Lance Haverkamp, che ha partecipato ad un forum sull'argomento al giornale Courier-Press.

“Vi rendete conto di quanto sia stupido dire che i biglietti verdi sono “reali” e l'oro & l'argento sono “falsi”… Sicuramente lavorate per il governo!” ha scritto Haverkamp.

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Ragazza di 15 anni stuprata senza sosta in prigione
23 novembre, 2007

Una ragazza brasiliana di 15 anni accusata di furto è stata messa in prigione in una cella con più di 20 uomini e per un mese è stata stuprata senza sosta e forzata ad avere rapporti sessuali in cambio di cibo, hanno detto giovedì i gruppi per i diritti umani che rappresentano la ragazza appena liberata.

“È stata stuprata fin dal primo giorno nella prigione dello stato di Para” ha detto la portavoce del Centro per la Difesa dei Bambini e degli Adolescenti (Cedeca), aggiungendo che il numero di uomini nella cella variava da 20 a 34 mentre la ragazza vi è rimasta rinchiusa.

“È stata stuprata innumerevoli volte e forzata a scambiare rapporti sessuali per cibo,” ha detto il presidente dell'ordine della Commissione Brasiliana degli Avvocati per i Diritti Umani, Miere Cohen.

I rapporti dei media sul caso hanno provocato oltraggio in tutto il Brasile, particolarmente perché è arrivato a poca distanza dal precedente caso di una donna di 23 anni anche lei imprigionata nello stato di Para per un mese insieme a 70 uomini.

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A Napoli divieto di fumo nei parchi


Napoli, 17 nov. (Adnkronos/Ign) - Fumo vietato da domani nei 43 parchi cittadini di Napoli. Lo ha stabilito un'ordinanza comunale emessa dall'assessore alla Sanità, il Verde Gennaro Nasti. Il provvedimento prende spunto dalla legge Sirchia del 2003, che prevede il divieto di fumo nei locali pubblici. Identiche le sanzioni: da 27,50 a 200 euro.

L'assessore Nasti spiega all'ADNKRONOS di avere ''dato seguito ad un invito della Lega italiana per la lotta ai tumori, che ci ha sensibilizzato all'adozione di questo provvedimento''. Presto il Comune doterà i 43 parchi cittadini della cartellonistica che avverte del divieto di fumo che scatterà nel momento in cui nei parchi pubblici ci sarà la presenza di minori di 12 anni e donne incinte.

Nasti si dice fiducioso sul senso di responsabilità dei napoletani: ''Chi non ricorda i timori alla vigilia della legge Sirchia quando si pensava che a Napoli la legge antifumo non sarebbe stata rispettata. Invece qui è come altrove: nei locali pubblici non si fuma''. L'ordinanza dell'assessore verde presenta anche un altro significato: ''Noi vogliamo che non si fumi più in presenza di bambini e donne incinte anche se ci si trova nella propria auto o in altri luoghi dove non ci siano leggi a proibirlo''.

Il provvedimento antifumo nei parchi pubblici rientra anche nella strategia del ministero della Salute e nel programma 'Guadagnare salute' che il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso febbraio e che concede ai Comuni di intraprendere iniziative di prevenzione contro comportamenti che possano essere dannosi per la pubblica salute. ''Ci auguriamo che si smetta finalmente di fumare nelle case -conclude Nasti- nei luoghi chiusi, davanti ai bambini e alle donne incinte: per noi questa è una questione culturale''.

Monday, October 1, 2007

Premio Caligola - Settembre '07: Prodi!

Sfida tutta italiana per la vittoria nell'edizione di settembre del Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa: i campioni nostrani hanno lasciato solo le briciole al concorrente brasiliano, la miseria di due voti (si sussurra comprati, tra l'altro).

Alla fine l'ha spuntata Prodi, con il 55% delle preferenze (neanche nei suoi sogni migliori...) contro il 33% ottenuto da Mastella. Non sono mancate le polemiche, visto che il voto a Prodi offriva la possibilità di votare contemporaneamente altri due nomi di spicco, Pannella e Kagame. Senza questo innegabile vantaggio chissà se il delirio premiante del nostro presidente del consiglio avrebbe prevalso sull'arroganza decadente del campione di Ceppaloni che ha comunque tenuto testa fino alla fine: la classe non è acqua.

Onore a Prodi, quindi, che riceverà la targa ricordo e il kit Do it yourself: Suicide! – nell'occasione verrà consegnato anche ai suoi “compagni di merende” Pannella e Kagame – ed entra da favorito nella lista di candidati alla vittoria dell'edizione annuale del Premio, mentre Lula si consolerà con un riconoscimento della giuria di qualità: un elegante schedario in legno dell'Amazzonia in cui raccogliere le bustarelle dei produttori di armi.

Sunday, September 23, 2007

Premio Caligola - Settembre '07

Ed eccoci arrivati al momento più atteso, il Premio Caligola di settembre. E, udite: doppietta italiana (po-po-po-poo-poo...), con i campioni nostrani che dimostrano tutta la loro indubbia classe.

La prima candidatura è per nientepopodimenoché Romano Prodi, che consegna il premio di “Nessuno tocchi Caino” a Kagame, uno dei più sanguinari capi di stato africani. La notizia è del 30 agosto, ma non avendo potuto rientrare nell'edizione precedente eccolo qua. Riuscirà ad essere premiato per aver consegnato un premio? Chissà!


Il secondo italiano in corsa, l'avrete già indovinato da soli. È lui o non è lui? Ma certo che è lui! Don Clemente Mastella, il satrapo di Monza e il suo volo galeotto.


Chiude il terzetto il presidente brasiliano Lula. Un pizzico di esotismo con il suo annuncio di aumentare la produzione di armi e di rimodernare e rafforzare l'esercito. Quanto è squisitamente sudamericano tutto ciò! Immagino siano proprio le cose che più servono ai brasiliani, insieme al biofuel. Non male Lula, ma può fare di più, per esempio distruggere la foresta amazzonica... come? già fatto?? Oops.


Votate!
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Che "non si tocchi un Caino, d’accordo, ma che lo si premi..."


“Nessuno tocchi Caino”, l'associazione presieduta da Marco Pannella ha pensato bene di premiare il presidente Kagame, perché ha abolito la pena di morte. Il premio gli verrà consegnato oggi pomeriggio dal presidente del consiglio Romano Prodi. [...]


A questo riguardo, segnaliamo la reazione di padre Aurelio Boscaini, un missionario comboniano che ha lavorato a lungo in quell'area e che ieri ha inviato una protesta agli organizzatori del premio. Ne diamo alcuni stralci.

«Esprimo tutto il mio sdegno nell'apprendere che oggi verrà consegnato il premio “L'abolizionista dell'anno 2007” al presidente del Rwanda, Paul Kagame. È come se mi si volesse raccontare – a me che sono stato missionario in Rwanda – una blague (barzelletta)! Mi sono chiesto se conoscete veramente questo assassino, che dovrebbe avere sulla coscienza qualche milione di morti. O credete che questo generale sia il Caino convertito? Magari!!! Chi ha ammazzato i milioni di persone nella Repubblica democratica del Congo, dopo il genocidio del 1994? Chi ha scatenato la guerra contro Kabila padre? Chi ha abbattuto l'aereo su cui si trovava Habyarimana? O siete di quelli che credono al film Hotel Rwanda?!».
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"Libero" volo (parte prima)


Ho ricevuto molte proteste e molti commenti. Molti insulti. E credo che sia comprensibile l'indignazione che accompagna una notizia sbagliata e data in un modo quanto meno singolare. Un aereo di Stato utilizzato per motivi personali. Ma le cose non stanno così. Voi siete liberi di credermi o no ma le cose non stanno in questo modo. Invitato ad essere presente alla premiazione nel gran premio di formula 1 ho verificato le possibilità di arrivare in tempo. E un aereo di Stato era già stato previsto per il viaggio. Ho chiesto un passaggio e sono arrivato a Roma per partire. Ho portato mio figlio con me, anche se Elio il biglietto per un volo di linea già l'aveva acquistato. Ma non capisco qual'è il problema. C'era posto. [Non capisce dov'è il problema: impagabile!]
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Il Brasile riprende la produzione di armi


[Lula] Ha detto che “il budget militare brasiliano è piccolo,” aggiungendo che ci sono più del doppio di militari di riserva rispetto a quelli in servizio attivo.


Il Brasile progetta di aumentare la spesa del 50% il prossimo anno. Ha in programma di modernizzare i suoi sottomarini, costruire missili in cooperazione con il Sud Africa ed acquistare aerei di seconda mano.

Lula è arrivato in Spagna venerdì per una tre-giorni organizzata per approfondire i legami commerciali al termine del suo viaggio in Europa.

Lula terrà dei colloqui con il primo ministro spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero su temi come l'aumento dell'uso di biocarburanti. [Non potevano mancare]

Thursday, August 30, 2007

Monkey business

Il potere, come tutte le droghe pesanti, dà dipendenza. In Brasile, secondo quanto riporta l'Independent, devono essere totalmente scimmiati. Leggere per credere.
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Di Leonard Doyle - Washington, 29 August 2007


Nel 2000, Time magazine scelse Marc van Roosmalen, un primatologo olandese, come uno degli “eroi del pianeta” per il suo lavoro in Amazzonia.

Ma nonostante la sua ricerca abbia condotto alla scoperta di cinque specie di scimmie e di un nuovo genere di primati, all'inizio di quest'anno è stato arrestato e condannato a quasi 16 anni di prigione. È ora fuori su cauzione, in attesa dell'appello, ma l'effetto sulla ricerca scientifica è stato drammatico.

Il crimine del dr. van Roosmalen consiste nell'aver mantenuto scimmie orfane (i cui i genitori sono stati uccisi dai cacciatori) in un rifugio a casa sua in Amazzonia senza i permessi appropriati.

L'indagine in loco richiede l'approvazione di fino a cinque enti governativi in Brasile. E possono essere necessari fino a due anni per ottenerla.

Il mese scorso, un congresso di biologi in America Latina ha visto 287 scienziati da 30 paesi firmare una petizione che dichiara che imprigionare il dr. van Roosmalen è “indicativo di una tendenza alla repressione governativa degli scienziati in Brasile”.

Si è ampiamente speculato sull'ipotesi che a condurre al suo arresto siano state le mazzette delle industrie del legname e della soia a causa delle sue azioni di alto profilo nel tentativo di proteggere la foresta pluviale dell'Amazzonia. Il Worldwide Fund for Nature (WWF) sta sostenendo la sua causa per portare il caso all'attenzione internazionale.

Gli scienziati brasiliani sono inoltre furiosi per il comportamento del governo. “La ricerca deve essere stimolata, non criminalizzata,” ha detto al New York Times Ennio Candotti, un fisico che è stato per i quattro anni scorsi il presidente della Società Brasiliana per il Progresso della Scienza, la principale associazione scientifica del paese. “Al contrario, abbiamo una situazione in cui burocrati fanatici considerano tutti colpevoli a meno che possano dimostrare la loro innocenza.” [...]

Gli scienziati dicono che gli sforzi brasiliani per eliminare la la bio-pirateria hanno passato i limiti. “Volevamo proteggere l'ambiente e la conoscenza tradizionale, ma la legislazione è così restrittiva da aver provocato abusi e mancanza di buonsenso,” ha detto Candotti. “Il risultato è paranoia e un disastro per la scienza. Ci sono dei talibani nel governo che dicono di difendere l'interesse nazionale, ma che finiscono per indebolirlo e danneggiarlo.“

Premio Caligola - Agosto '07: Mugabe!

Ho il piacere di comunicarvi che l'edizione di agosto, e prima in assoluto, del Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa, è stata vinta dal presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe con il 64% dei voti. Netto il distacco dal secondo classificato Chavez, che ha raccolto il 24% dei favori del pubblico. L'idea di “combattere l'inflazione” stampando banconote da 200.000 dollari ha evidentemente conquistato la fantasia dei votanti con la sua totale incongruenza da mondo rovesciato.

Piuttosto apprezzata, comunque, oltre all'illusione di Mugabe di controllare l'economia, anche la pretesa di Chavez di comandare al tempo. Stranamente, non sembra aver impressionato più di tanto la trovata del governo cinese che decide di regolare anche l'aldilà, tant'è vero che l'unico voto è rimasto il mio (ebbene sì, amo il teatro dell'assurdo!): probabilmente ha pesato la scarsa influenza di tale interferenza sulla vita delle persone, al contrario della stampante magica di Mugabe che ha trasformato a tempo di record lo Zimbabwe – un tempo “granaio dell'Africa” – in un inferno in terra: si fosse limitato a legiferare nell'inferno vero, il popolo dello Zimbabwe non starebbe probabilmente cercando di fuggire dalla morte per fame.

Mugabe riceverà una targa ricordo e un kit Do it yourself: Suicide! completo di corda, sapone e barbiturici, oltre ad entrare nella lista dei finalisti per l'edizione annuale del Premio. Questo non gli impedirà di partecipare, eventualmente, alle prossime edizioni mensili, evento piuttosto probabile visti i precedenti: Robert Mugabe è senza dubbio un fuoriclasse tra i mad rulers attualmente in circolazione!