Monday, October 27, 2008

Un tempo da lupi

“They will come to learn in the end, at their own expense, that it is better to endure competition for rich customers than to be invested with monopoly over impoverished customers.”
(Frederic Bastiat)
Se buttate pezzi di carne ad un branco di lupi affamati li vedrete accorrere da ogni direzione, eventualmente lottando tra loro per disputarsi le parti migliori. È chiaro però che questo “pasto gratis” non risolve il loro problema se nella foresta c'è poca selvaggina, ed il cacciarla è diventata un'impresa ardua: anzi, una volta rifocillati, essi vagheranno nei dintorni in attesa della prossima abbuffata, perdendo ulteriormente interesse e istinto nel difficile compito di lottare per la sopravvivenza.

Questo è esattamente ciò che sta accadendo con il piano di salvataggio varato dal governo USA, il pasto gratis offerto ad un branco di lupi sfiatati e semi-domesticati sempre più incapaci di competere nel loro ambiente naturale, il libero mercato. Lobby di ogni genere, dalle assicurazioni alle fabbriche di automobili alle filiali americane di banche straniere, tutti vogliono una fetta del più grande salvataggio governativo nella storia degli Stati Uniti. Leggiamo infatti su AP che
La Tavola Rotonda di Servizi Finanziari ha scritto venerdì ai funzionari del Tesoro chiedendo che l'iniziativa per comprare 250 miliardi di dollari in azioni bancarie si allarghi agli assicuratori, alle aziende automobilistiche, ai trader di titoli ed alle filiali statunitensi delle aziende straniere, comprese le banche.
Ma come le difficili stagioni sono il sistema che la natura usa per selezionare i lupi più forti e renderli sempre più capaci di sopravvivere, così le recessioni economiche permettono al mercato di liberarsi delle imprese improduttive rinforzando le meglio gestite. Almeno questo è ciò che accade quando un elemento esterno interviene intralciando il corso naturale degli eventi e impedendo la salutare selezione dei migliori.

Il risultato di tale interferenza non può essere altro che il progressivo indebolimento della specie, una degenerazione che trasforma il mercato da produttivo a parassita, fino a che le risorse disponibili non saranno finite: a quel punto senza un vero mercato, con la funzione imprenditoriale ridotta ad una dipendenza dal soccorso statale e il sistema dei prezzi dissolto dalla domanda drogata dal credito facile, il crack sarà totale e praticamente irreversibile.

I lupi saranno trasformati in cagnolini da salotto, incapaci di sopravvivere se non in cattività. Ma con cosa li nutrirà allora il padrone governativo?

4 comments:

Anonymous said...

Ma con cosa li nutrirà allora il padrone governativo?

Vediamo un po'... forse con la carne dei suoi sudditi?

Anonymous said...

...forse con la carne dei suoi sudditi?
Se almeno ci avessero fatto ingrassare un po' come Hansel e Gretel, prima di tirarci il collo... :-)

Jorge Perro Liberista.

H.I.M. said...
This comment has been removed by the author.
Anonymous said...

Quello sopra ero io, con il log sbagliato.

Dicevo che non hai torto nemmeno tu, Jorge. :-)