Wednesday, April 30, 2008

Andante, veloce

“La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi. La guerra non è dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi.”
(Karl von Klausewitz)
Un paio di notizie delle ultime ore, nessuna delle due inaspettata, tuttavia degne di nota per importanza e sincronia, e un po' perché ci ricordano e sembrano confermare la famosa frase di von Klausewitz.

Chi, magari ispirato dal timing, si provasse a collegare le due notizie, è un complottista.

Via con la prima:

L'Iran ha cessato di condurre le transazioni petrolifere in dollari americani, ha detto un funzionario mercoledì, nel tentativo concordato di ridurre la dipendenza da Washington in un momento di tensione per il programma nucleare di Tehran e del sospettato coinvolgimento in Iraq.

L'Iran, secondo produttore dell'OPEC, ha ridotto drammaticamente la sua dipendenza dal dollaro durante l'anno scorso di fronte all'aumento delle pressioni degli Stati Uniti sul suo sistema finanziario e la perdita di valore della valuta americana.

I mercati mondiali valutano il petrolio in dollari degli Stati Uniti. Il suo deprezzamento ha preoccupato i produttori perché ha contribuito all'aumento dei prezzi del greggio ed ha corroso il valore delle loro riserve del dollaro.

“Il dollaro è stato rimosso completamente dalle transazioni di petrolio iraniano,” ha detto mercoledì Hojjatollah Ghanimifard, alto funzionario del ministero del petrolio, alla televisione gestita dallo stato. “Ci siamo accordati con tutti i nostri clienti di greggio per fare le nostre transazioni in valute diverse dal dollaro.”

Ad un vertice l'anno scorso in Arabia Saudita, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad aveva chiamato il dollaro svalutato un “pezzo di carta senza valore.”
Se n'è accorto financo Mahmoud.

Ecco invece cosa si dice oltreoceano:

Il segretario della difesa degli Stati Uniti Robert Gates, spedendo una seconda portaerei nel Golfo Persico, ha detto che potrebbe servire da “promemoria” all'Iran, ma che non è un'escalation di forza.

Il crescente criticismo degli Stati Uniti verso l'Iran e del suo “sostegno a gruppi terroristici” non è un segnale che l'amministrazione di Washington stia ponendo le basi per un attacco contro Teheran, ha detto Gates ai reporter dopo essersi incontrato con dei leader messicani. Anche se, ha aggiunto Gates, l'Iran continua a sostenere i taliban in Afghanistan.

“Non ho l'impressione a questo punto di un aumento significativo nel sostegno iraniano ai taliban ed altri che si oppongono al governo afghano,” ha detto Gates. “c'è, per quel che posso dire, un flusso continuo ma tranquillo, lo caratterizzerei come relativamente modesto.”
“Moderato con brio.”

1 comment:

Anonymous said...

Si narra, ed è probabilmente vero, che il trattato di Von Klausewitz, sia stato pubblicato da sua moglie
marie.

Gianni pesce