Saturday, September 13, 2008

WW2: Ipotesi di complotto

Sono finalmente terminate le vacanze anche nell'isola di Laputa, può quindi riprendere la corrispondenza con il nostro inviato in quell'eterica località, l'esperto di cospirazioni Giovanni Pesce, meglio noto come il Pesce Volante (per inciso, animale molto amato anche da Hemingway), che a quanto pare deve avere gusti molto particolari per quel che riguarda la villeggiatura: il dispaccio arrivato fresco fresco con intestazione del Centro Igiene Mentale di Laputa, infatti, racconta di uno dei temi favoriti del nostro inviato, la Seconda Guerra Mondiale.

Tralasciamo i curiosi motivi che possono spingerlo a trascorrere le ferie con la sua capsula temporale nel peggiore conflitto della storia, e leggiamo piuttosto il suo resoconto che, come sempre, garantisce un punto di vista indiscutibilmente diverso da quello a cui siamo abituati noi comuni abitanti di lande ben ancorate al terreno.

Auguro quindi un buon fine settimana, e come si usa dire in Grecia, al ritorno dalle vacanze: καλό χειμόνα a tutti!
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Di Giovanni Pesce


Un argomento che mi sta particolarmente a cuore è costituito dalle vicende delle WW2, quell’orrendo calderone dove sono state consumate molte risorse umane (poveri ragazzi) e tecniche (armi & soldi).

Ci sono degli spunti particolari, che rivisti “a bocce ferme”, con l’occhio ormai “clinico” puntato sul backstage, fanno sospettare dei giochi di potere e di intese al di là di ogni limite mentale.

La mancata conquista italiana dell’isola di Malta nei primissimi giorni di Giugno 1940, combinata con il cambio del direttore dei servizi segreti inglesi MI5 proprio il 10 Giugno 1940 (Brigadier Oswald Allen Harker), fanno sospettare un accordo tra la parte italiana e quella inglese. La nomina di Sir Charles Hambro, gerente dei depositi di casa Savoia, a direttore del SOE nel 1942 contribuisce ad alimentare questo sospetto. Anche lo stop alle Forze Armate tedesche a Dunkerque fa pensare ad un accordo ed il famoso volo di Herman Hesse fa decollare ipotesi di difficile interpretazione.

La resa dell’Amba Alagi, effettuata senza molti combattimenti, le promozioni nel 1942 di ammiragli “filo-inglesi”, la nomina nel 1943 a comandante della Regia Aeronautica di un Generale di Divisione sono piccoli elementi a favore di un accordo italo-inglese per una guerra ed una pace separata. In particolare nei primi mesi del 1943 erano stati scelti, in Italia, come comandanti dei servizi segreti militari, dei generali ed ammiragli che saranno poi beneficiati con medaglie concesse loro da organizzazioni di parte avversa.

La stessa uscita di scena di Mussolini con la “roboante” seduta del 25 Luglio sembra una volgata storica per mascherare un accordo tra molte parti. Il Gran Consiglio del fascismo non aveva alcuna autorità né politica né amministrativa, e Mussolini buono buono ha accettato la decisione collettiva.

L’ipotesi è che il Sistema avesse deciso verso la fine del 1942, di allontanare Mussolini per un fascismo più aggiornato più legato al mondo anglosassone (Ciano, Sforza).

Gli inglesi proposero un governo “tecnico” formato poi con il Gen. Badoglio, che già aveva gestito la vicenda di Caporetto.

Gli sbarchi alleati in Sicilia e poi a Salerno furono effettuati senza l’intervento della flotta navale italiana che rimase nei porti.

L’affondamento della flotta francese da parte della flotta inglese è un indizio di manifestazione della volontà che i traffici nel Mediterraneo dovessero avere un solo controllore: la flotta Inglese.

La gestione del passaggio di comando nella città di Roma fu organizzata con un accordo a tre: Re d’Italia, Hitler e Comando Alleato; dato che tutti e tre hanno avuto forti interessi successivi con il tesoro residuo della Banca d’Italia e quello della Corona, si può presumere che un certo “gentlemen’s agreement”, anche economico, ci sia stato.

Parte dei soldi italiani andò in Germania, passando per il Brennero, un’altra parte fu nascosta nei sotterranei di via Nazionale, e fu preda degli eserciti alleati, mentre i depositi inglesi del Re rimasero intoccati per tutto il conflitto, anzi furono remunerati con l’interesse applicato per i prestiti inglesi di guerra.

La mia opinione è che la somma di queste strane contingenze debba essere attribuita ad una “cabina di regia” di livello superiore; comunque penso che la “vera” guerra WW2 sia stata quella tra 5 milioni di tedeschi contro 8 milioni di sovietici; le altre guerre “di contorno” erano meno importanti di questa e se vengono messe a paragone queste ultime appaiono come conflitti locali.

La regia economica e finanziaria era comunque di provenienza USA, che finanziavano contemporaneamente Germania, UK, URSS ed altre nazioni.

Ma il copione era stato compilato, in una notte senza luna, in un particolare quartiere di Londra, tra 2 particolari fermate del “Tube”: Temple e Blackfriars.

Il vero obiettivo di questa “Spectre” era ed è tuttora il controllo finanziario globale.

Pensare esclusivamente allo scenario militare WW2 è un semplificazione dell’immenso gioco mondiale.

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