Tuesday, August 11, 2009

Le ragioni per un vero dollaro aureo #1

In questo saggio tratto da The Gold Standard: Perspectives in the Austrian School e ristampato più volte, Rothbard illustra i perché di un ritorno al gold standard, critica l'idea hayekiana delle monete alternative, e spiega perché la denazionalizzazione della moneta dovrebbe essere messa in atto dal governo stesso. La cosa è molto poco tranquillizzante, perché potrò vederle tutte nella vita, ma un governo che rinuncia ai suoi poteri e privilegi non lo vedrò mai, ne sono certo. Purtroppo però la logica di Rothbard non lascia molto spazio alla fantasia.

Prima parte di cinque (è un po' lunghetto...).
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Di Murray N. Rothbard


Per quasi mezzo secolo gli Stati Uniti ed il resto del mondo hanno sperimentato una continua e grave inflazione senza precedenti. Un crescente numero di economisti ha realizzato che il fatto che durante lo stesso mezzo secolo il mondo abbia seguito uno standard di moneta di carta ugualmente senza precedenti non è solo una coincidenza. Il denaro del mondo non è mai stato così a lungo separato dalle sue radici metalliche. D'altro canto, durante il secolo della parità aurea dalla fine delle guerre napoleoniche fino alla Prima Guerra Mondiale, i prezzi in generale scendevano anno dopo anno, a parte brevi intervalli di conflitti come la Guerra Civile. [1] In tempo di guerra, i governi centrali si impegnarono in una massiccia espansione della massa monetaria per finanziare lo sforzo bellico. In tempo di pace, dall'altro lato, l'espansione monetaria era piccola in confronto alla produzione di beni e di servizi consentita dal rapido sviluppo industriale ed economico. Ai prezzi era quindi, di norma, permesso di scendere. Le enormi spese della Prima Guerra Mondiale spinsero tutti i governi nel conflitto ad uscire dalla parità aurea, [2] e la riluttanza a tornare ad una vera parità aurea alla fine portò ad un radicale passaggio alla moneta di carta a corso legale durante la crisi finanziaria degli anni dal 1931 al 1933.

Io sostengo che l'insolita inflazione cronica che affligge il mondo dagli anni 30 non dovrebbe essere un mistero. Il dollaro è l'unità monetaria americana (e la sterlina, il franco, il marco e simili sono equivalenti unità di valuta nazionale), e dal 1933 non ci sono state limitazioni efficaci dell'emissione di queste valute da parte delle varie nazioni. In effetti, ogni stato-nazione, dal 1933 e in particolare dalla fine di ogni copertura in oro nel 1971, ha avuto il diritto ed il potere illimitato di creare la valuta di carta che sarà la moneta a corso legale nella propria zona geografica. Io sostengo che se una persona o un'organizzazione ottiene il monopolio di creare moneta, quella persona o organizzazione tenderà ad usare questo diritto al massimo grado. Il motivo è semplice: qualunque persona o gruppo con il potere di fabbricare i soldi virtualmente dal nulla tenderà ad esercitare quel diritto, e con considerevole entusiasmo. Dacché il potere di creare i soldi è un privilegio effettivamente inebriante e vantaggioso.

Il significato essenziale di uno standard di cartamoneta a corso legale è che l'unità di valuta – il dollaro, la sterlina, il franco, il marco, o altro – consiste di biglietti di carta, contrassegnati come “dollari,” “sterline” e così via, e fabbricati dall'amministrazione centrale dello stato-nazione. [3] Il governo (o la sua banca centrale) può fabbricare ad libitum quei biglietti ed essenzialmente a nessun costo. Il costo della carta e della stampa è invariabilmente trascurabile confrontato al valore della moneta stampata. E se, per qualche motivo, tale costo non fosse trascurabile, il governo può sempre semplicemente aumentare le denominazioni di tali biglietti!

Dovrebbe essere chiaro che lo scopo di un governo che ha il potere di stampare soldi è monopolizzare quel potere. Semplicemente, non andrebbe bene permettere ad ogni uomo, donna ed organizzazione di stampare dollari, e così il governo custodisce sempre gelosamente il proprio monopolio. Bisognerebbe notare che il governo non è mai così zelante nella soppressione del crimine come nel caso in cui quel crimine consiste in un danno diretto alle proprie fonti di profitto, come nell'evasione fiscale e nella contraffazione della propria valuta. Se la contraffazione della valuta non fosse illegale, la scorta di dollari o di franchi aumenterebbe molto velocemente verso l'infinito ed il potere di acquisto della stessa unità monetaria effettivamente andrebbe distrutta. [4]

Negli ultimi anni il livello inflazionistico delle monete inconvertibili ha comprensibilmente disilluso un numero crescente di economisti. Hanno infine concluso che affidare al governo ed alla banca centrale il potere di regolare la massa monetaria, ma esentarli dall'usare saggiamente quel potere in conformità con varie regole, è come lasciare la volpe a guardia del proverbiale pollaio. Sono giunti alla conclusione che soltanto misure radicali possono rimediare al problema, essenzialmente il problema dell'inerente tendenza del governo a gonfiare la massa monetaria che monopolizza e crea. Quel rimedio non è altro che la rigorosa separazione della moneta e della sua fornitura dallo stato.
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Note

[1] L'eccezione fu il periodo 1896-1914, quando una lieve inflazione cronica (circa il 2 per cento l'anno) risultò dalle insolite scoperte dell'oro, nell'Alaska ed in Sudafrica.

[2] Con l'eccezione degli Stati Uniti, che ha entrarono in guerra nella primavera del 1917, due anni e mezzo dopo gli altri belligeranti. Ma persino gli Stati Uniti uscirono senza formalità dalla parità aurea proibendo l'esportazione d'oro per la durata della guerra.

[3] Ai vecchi tempi, i biglietti di carta erano emessi dal ministero del Tesoro del governo centrale (per esempio, i Continentals nella Rivoluzione Americana, assignats durante la Rivoluzione Francese, greenbacks durante la Guerra Civile Americana). Al giorno d'oggi, in una variante più complessa del sistema, i biglietti che costituiscono lo “standard” monetario sono emessi dalla banca centrale del governo.

[4] Si noti che stiamo assumendo che lo standard di carta sia moneta a corso legale, come effettivamente sono oggi tutti i soldi del governo. (Cioè tutti i creditori sono costretti ad accettare i biglietti di carta in pagamento per i debiti in denaro.) Nel nostro ipotetico scenario, tutti i diversi biglietti contrassegnati “dollari” o “franchi” avrebbero similmente il potere di moneta a corso legale.
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Link alla seconda parte.
Link alla terza parte.
Link alla quarta parte.
Link alla quinta parte.
Link all'articolo originale.

5 comments:

Anonymous said...

grazie mille!!!!
Leonardo Facco

Paxtibi said...

Non c'è di che!

Unknown said...

-hey, ti hanno cancellato la quarta pagina, miseria se mi interessava, mi hanno lasciato di merda

Paxtibi said...

Strano, vedrò di ripostarla.
Ciao

Paxtibi said...

Forse è sbagliato il link, la pagina c'è sempre ed è questa:

Le ragioni per un vero dollaro aureo #4