Sunday, November 4, 2007

“Planning” Vs “Reverse Engineering”

Ovvero la storia nei siti di controinformazione


In leggero ritardo, ecco il nuovo dispaccio dal nostro corrispondente da Laputa. Ultimamente la posta telepatica ha qualche problema: probabilmente una perturbazione del campo psichico. Per sicurezza tengo su il copricapo di stagnola anche di notte...

Poco male, anche stavolta il relax domenicale è assicurato, con questa veloce panoramica su alcuni momenti chiave della Seconda Guerra Mondiale, accompagnata da una riflessione sul cosiddetto “complottismo.”

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Di Giovanni Pesce


I frequentatori di siti di controinformazione amano definirsi “gomblottisti”, un termine che evoca lontani scenari “carbonari” di qualche secolo fa; ma non è così; in realtà essi sono esperti in reverse engineering degli eventi ovvero studiando “a posteriori” i fatti, cercano di ritrovare il bandolo della matassa.

Quindi non “gomblottano” in nessun caso; esaminano gli eventi e li discutono; in pratica un pensatoio; un “think tank” a tutti gli effetti che purtroppo dispone di informazioni standard ovvero quelle che un cittadino di buona volontà potrebbe reperire.

Qualunque ragazzino che ha tentato smontare un giocattolo sa cosa sia il reverse engineering; se poi questo ragazzino è poi diventato motociclista questo modo di procedere è diventato per lui uno standard di vita. Partire da un fatto insolito e cercare di capire il meccanismo che governa la sorte, è un’attività tipica del reverse engineering.

Ma gira e rigira, una ricerca di questo tipo porta quasi sempre a confortare la tesi che, dall’altra parte della storia, ci sia un gruppo di “gentlemen” che agisce secondo uno schema preciso.

Non sbagliano. In realtà, i colleghi del mio club a Lower Manahttan hanno assunto un gruppo di scrittori ai quali hanno assegnato il compito di scrivere, con un certo anticipo, la Storia; un altro gruppo di scrittori è stato selezionato per raggiungere il secondo obiettivo: distrarre il grande pubblico raccontando fischi per fiaschi ed un terzo gruppo ha avuto come compito quello di acquisire la guida della controinformazione.

In pratica questi conoscono i modi di reazione delle masse e manovrano in maniera tale da far muovere la storia delle masse; in pratica scrivono il copione della storia prossima ventura, la mettono in pratica e poi la fanno apparire diversa da come si è svolta in realtà.

A gomblottisti resta il compito di ricostruire i meccanismi.

Una buona base di partenza per dimostrare questa teoria è l’analisi della WWII dove alcuni fatti militari e politici sono veramente inspiegabili.

Una tra le poche spiegazioni possibili può essere basata sulla teoria della regia unica; ovvero una super-cupola che abbia deciso le campagne politiche e militari ed anche il loro esito.

Incredibile ma possibile.

I fatti:

Le diplomazie mondiali concedono i Sudeti alla Germania Nazista: l’uranio per le produzioni atomiche proveniva dai Sudeti, la fondazione Rockefeller aveva in Germania dei laboratori atomici nei quali lavorò anche Enrico Fermi;

Le truppe (Rommel) e l’aviazione tedesca ( Von Kesserling) concedono alle truppe inglesi il reimbarco a Dunkerque; con una piccola azione militare la guerra sarebbe finita in pochi giorni;

Il Comando Supremo italiano si dimentica di conquistare Malta roccaforte inglese a poche miglia dalla costa italiana,

Le truppe tedesche usavano camion General Motors, quelle sovietiche camion Studebaker.

La benzina tedesca proveniente da Ploesti Romania era marcata ESSO, idem per la benzina sovietica di Baku (USSR).

I motori Daimler Benz dei Messerschmidt e i Merlin degli Spitfire e Mustang erano “molto” simili.

Stalin concede un grande vantaggio iniziale ai tedeschi eliminando tutti i generali ed i colonnelli dell’Armata Rossa nelle purghe del 1938.

Karl Wolff è stato direttore del programma atomico di Auswitch, comandante dei servizi segreti in Italia, comandante dell’operazione (non effettuata) di arresto del Papa, gestore della trattativa con Allen Dulles per la capitolazione della Germania.

La gran massa delle persone è stata incuriosita da “la battaglia d’Inghilterra” dove qualche centinaio di ragazzi inglesi e tedeschi si sono affrontati in duelli aerei per pochi mesi, ma quasi nessuno è stato incuriosito dal fronte orientale dove migliaia di carri sovietici, tedeschi, americani si sono affrontati in una lotta titanica durata anni.

Il rallentamento delle operazioni alleate in Italia e Francia alla fine del 1944, permette ai sovietici di lottare più a lungo con i tedeschi.

Il metodo del reverse engineering ci porta a supporre che gli eserciti si siano mossi come dei corpi di danza su un palcoscenico gestito da un impresario unico.

Non dovrebbe costituire mistero per i lettori della Voce del Gongoro, l’identità dell’impresario.
Quello che invece volevo mettere in evidenza era la capacità dell’impresario di raccontare, a cose fatte, una realtà mistificata ma a lui più comoda.

Se vi guardate intorno c’è pochissimo materiale che vi “Illumina” su quel periodo, ma siete in grado di andare avanti da soli.

12 comments:

Pike Bishop said...

In "Luftwaffe: A History" John Killen scrive che gl'inglesi avrebbero dovuto fare un monumento a Hitler in Trafalgar Square, non solo per non aver distrutto l'esercito inglese a Dunkerque, ma soprattutto per avere interrotto gli attacchi alle postazioni radar ed ai piccoli aeroporti in cui stazionavano i caccia inglesi.
Quando poi si viene a sapere che il famoso bunker del controllo centrale della RAF era costruito in modo di non poter resistere ad una singola bomba (lo scoprirono nel dopoguerra, guarda che caso), e' chiaro che il gioco e' fatto in modo da poter cambiare gli eventi man mano che la partita va avanti, senza precludersi a priori alcuna possibilita'.

E d'altronde, l'apertura di un secondo fronte da parte dei tedeschi fu pura follia, specialmente per il fatto che i tedeschi SAPEVANO dell'intenzione degli americani di farsi attaccare dai giapponesi (o perlomeno erano al corrente dei piani giapponesi), ma, come sappiamo, Adolfo prendeva ordini dall'Uomo Nuovo.

Il Jolly del conflitto fu l'ammiraglio Yamamoto. Da Pearl Harbour in poi il gioco era finito, ed il Jolly era maledettamente ingombrante, come ingombrante era il professor Rommel, l'eroe del Deserto che, dotato di mezzi infinitamente superiori, riesce a perdere la guerra ed a intraprendere un piano di difesa delle coste della Francia del Nord cosi' ridicolo da fare sembrare la linea Maginot non cosi' male, in confronto - tipica efficienza tedesca. Chiaramente della gente simile non poteva essere portata viva fino alla fine della guerra.

Le Guerre Mondiali sono state le guerre di Loro contro di Noi, per riuscire a portare finalmente alla luce L'Uomo Nuovo: Tony the Bloody Liar, in arte Orwell il Grande Ruffiano, primo Presidente di Eurasia.

Giannizt said...

Ai militari viene fatto studiare un piano d'invasione tedesco da effettuare nell'Inghilterra meridionale nel 1940; si chiama "Sea Adler"; bisogna decidere cosa colpire per prima e cosa dopo (aeroporti, fabbriche, linee di comunicazione, centri di comando e controllo).
E' mia opinione che il piano sia un gigantic bluff.
Però è un buon esercizio mentale.
We play games!

Anonymous said...

la storiografia ufficiale dinnanzi a Dunkerque ha sempre fatto spallucce...

Te l'ho già detto che mi piacciono assai questi articoli in cui compaiono "fatti" :-)

Blessed be

Anonymous said...

si ma perchè tutto ciò? Per cercare di prendersi la Russia?

Sick-boy

Anonymous said...

La prima parte del fronte tedesco-inglese della WWII è conosciuto come "Phoney War"

Qui un buon riassunto

http://en.wikipedia.org/wiki/Phoney_War.

Era tutto finto!

Questo film l'ho visto parecchie volte.

Paxtibi said...

La prima parte del fronte tedesco-inglese della WWII è conosciuto come "Phoney War"

A me piace di più il termine tedesco: Sitzkrieg, la guerra da seduti...

Anonymous said...

Ma di cosa state parlando???
(davvero)
Sick Boy

Paxtibi said...

Google is your friend.

Anonymous said...

GRazie al **** Pax (:-D), ci ho provato per un bel pò e non ho trovato nulla (e avrai pure notato come qui abbondino le citazioni di libri più che i link).

Cercherò di più, allora.

Sick boy

Paxtibi said...

Un aiutino:

http://tinyurl.com/3au9fm

Nicolò said...

Paxtibi, più seguo il blog (commenti compresi) più mi rendo conto di aver buttato via 18anni di "studi", e che gli altri 5 non sono stati sufficienti a recuperarli :)

Sentiti complimenti per questo spazio, per me è sempre luogo di interessanti riflessioni.

Un saluto,
Nicolò

Paxtibi said...

Non ti abbattere Nicolò!

:-)