Wednesday, September 26, 2007

Naso, Pancia e Sederino

“Fallacies do not cease to be fallacies because they become fashions.”
(G. K. Chesterton)
Sono tutti convinti che lo stato combatta la pedofilia, anzi che questo sia uno dei motivi più importanti per cui valga la pena di tenerselo. In caso contrario i pedofili sarebbero liberi di fare quello che gli pare. La propaganda funziona fin troppo bene, tanto che chi sostiene simili tesi è convinto non solo della loro esattezza ma anche di esserci arrivato da solo.

Ed è incredibile, perché non sarebbe affatto complicato comprendere la fallacia di questo dogma: partendo dal principio di non aggressione (per questo si chiama principio, perché da lì si parte) arrivare per deduzione logica al giudizio sulla pedofilia la via è breve. Non c'è bisogno di un organismo superiore che dichiari illegale la pedofilia, in assenza del quale la libertà del pedofilo sarebbe assoluta: la sessualità nei bambini non è ancora sviluppata, di conseguenza ogni atto sessuale con essi non può per definizione essere consenziente. Un bambino non sa neanche a cosa dovrebbe acconsentire, né prova stimoli sessuali. Il pedofilo infatti impone la sua sessualità facendola passare per un gioco, ma tutti – noi adulti – sappiamo bene che non di gioco si tratta.

Quindi l'atto sessuale con un bambino si identifica con un'aggressione non provocata in piena regola, e come tale illegittima. È piuttosto con lo stato che si può sperare di modificare la legge e farla accettare. Questo lo sanno bene i pedofili, tant'è vero che sono passati al contrattacco. E, grazie anche alle ramificazioni della lobby nelle stanze del potere, hanno capito che lo stato stesso è lo strumento migliore per veicolare la loro propaganda. In particolare, in Germania, una sussidiaria del ministero per gli affari familiari (brivido!), il Centro Federale Tedesco per l'Educazione Sanitaria (Bundeszentrale für gesundheitliche Aufklärung - BZgA) ha pubblicato un doppio opuscolo, che trovate sul loro sito, indirizzato ai genitori di bambini da uno a sei anni: “L'amore, il corpo, e giocare al dottore” (Körper, Liebe, Doktorspiele).
I padri non dedicano abbastanza attenzione al clitoride ed alla vagina delle loro figlie. Le loro carezze interessano troppo raramente queste regioni, mentre questo è l'unico modo per le bambine di sviluppare un senso d'orgoglio del loro sesso.
E ancora:
il bambino tocca tutte le parti del corpo di suo padre, a volte eccitandolo. Il padre dovrebbe fare lo stesso.
Non è ovvio? Spingere i genitori a “risvegliare” la sessualità precocemente, ecco la soluzione. Se fosse possibile riuscire nell'intento, i bambini potrebbero essere considerati coscienti della loro – presunta – sessualità e, nel caso, consenzienti: vale la pena di tentare, data la possibilità di diffondere largamente queste pratiche, con la legittimazione dello stato.

E non c'è solo l'opuscolo, tra i prodotti del BZgA indirizzati ai bambini di quattro anni o poco più c'è un libro di canzoni che include parecchi testi che promuovono la masturbazione. Il libro, intitolato “Naso, Pancia e Sederino” (Nase, Bauch und Po) include una canzone con i seguenti versi:
Quando tocco il mio corpo, scopro che cos'ho. Ho una vagina, perché sono una bambina. La vagina non serve solo a far pipì. Quando la tocco, sento un piacevole formicolio.
Il formicolio è venuto anche a me, alle mani però...

8 comments:

Pike Bishop said...

Welcome to the Brave New World.

E pensare che quando leggevo il libro (troppi anni fa) pensavo che fosse solo una fantascientifica allegoria: era un programma preciso!

Anonymous said...

Purtroppo di quell'opuscolo è giunto sentore anche a me. Ho stampato una copia dell'articolo che ne parlava nell'ufficio ove lavoro e l'ho appeso.
Solo che qui sono tutti statalisti convinti e lo hanno buttato.....

Paxtibi said...

era un programma preciso!

Il che, conoscendo la famiglia Huxley, non dovrebbe costituire una sorpresa...

http://tinyurl.com/2g4w83

Solo che qui sono tutti statalisti convinti e lo hanno buttato...

Piace, la carne fresca, piace...

Anonymous said...

Quando ho letto l'articolo, non credevo ai miei occhi, e davvero ho pensato che potesse essere facilmente attribuito ad un manuale pedofilo...

Sono sconvolta ancor più del fatto che uno stato, con i suoi fottuti apparati, possa sostituirsi così invasivamente alla capacità di giudizio delle persone... come ha reagito l'opinione pubblica?

Davvero, il "nuovo mondo" è troppo, troppo vicino.

flo

Anonymous said...

Si però Huxley condanna tutto quanto, dice di voler mettere in guardia. Non capisco perchèci si ostini a considerarlo "uno di loro"

Sick Boy

Anonymous said...

L'ovvia soluzione è un turbine indiscriminato di cieca violenza indirizzata ai leccaculo del welfare e del servizio pubblico, cosa che non tarderà ad arrivare quando il cittadino medio smetterà definitivamente di arrivare alla fine del mese per foraggiare laide minoranze e liberare fottuti "paesi" nel culo del mondo.

Paxtibi said...

Non capisco perchèci si ostini a considerarlo "uno di loro"

Non so se era "uno di loro", il fratello lo era di sicuro. Lui magari era un “dissidente”...

cosa che non tarderà ad arrivare quando il cittadino medio smetterà definitivamente di arrivare alla fine del mese per foraggiare laide minoranze

Ti vedo ottimista. Non sarà invece che quando alla gente non basteranno i soldi per mangiare tutti cederanno volentieri ogni piccola libertà rimasta per un tozzo di pane?

Anonymous said...

Non so se era "uno di loro", il fratello lo era di sicuro. Lui magari era un “dissidente”...

appunto. Ma questa cosa non viene mai ricordata. Nel saggio che segue, nelle edizioni a partire dagli anni '60, il Mondo Nuovo, lo dice lui stesso che i Governi cercheranno di fare ciò che lui ha scritto, e spiega come e perchè. Certo, il libro è godibile ma scritto decisamente maluccio. Ma non lo infamerei oltre. Il fratello Julian - ma anche il padre - quanto vuoi, ma il buon Aldous era contro tutto ciò. Anche se non aveva idea di cosa fare per evitarlo (ed il selvaggio si impicca).