Sunday, May 25, 2008

Premio Caligola - Maggio '08

Due candidati dagli USA e uno dall'Inghilterra per il Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa di maggio: gli anglosassoni la fanno da padroni, con un trittico di notizie che rendono bene l'idea di come lo stato si ponga di fronte al cittadino.

Nella prima delle tre, scopriamo intanto che le cure per cui i sudditi hanno pagato non sono affatto garantite nei casi in cui più probabilmente ne avrebbero bisogno: ce lo rivela un inquietante rapporto “sul razionamento della sanità” redatto da una task force composta da medici e da membri dell'esercito e delle agenzie governative USA. A loro spetta il compito di decidere chi può sopravvivere e chi può morire in caso di disastro sanitario. I contributi versati per anni? Serviranno alla sopravvivenza dei più adatti, fatevene una ragione.

Sempre dagli USA ancora una notizia che riguarda lo strano concetto di comunicazione verso il cittadino che hanno i burocrati di stato. “Ho deciso che sei una minaccia,” scrive in una lettera un funzionario dell'amministrazione della sicurezza del governo USA in risposta a degli studenti. Delirio d'onnipotenza o scarsa dimestichezza con il linguaggio? Chissà, quel ch'è certo è l'effetto piuttosto “sovietico” della lettera in questione.

Infine, il candidato della Perfida Albione, con una notizia che arriva da Nottingham degna del suo famoso Sceriffo, anch'essa relativa all'inesauribile filone del terrorismo e non priva di una certa ironia perversa. Sì, perché pare che in Inghilterra scaricare materiale pubblicato da un sito del governo americano può costare una settimana in guardina, come è successo ad uno studente ventiduenne che faceva ricerche su Al-Qaeda. Del resto ormai s'è capito, di questo argomento meno se ne sa più tranquilli si vive: perché andare in cerca di problemi?

A voi la scelta, quindi, per questa edizione di una primavera da passare gioiosi e spensierati: non c'è nulla di cui preoccuparsi, c'è chi si occupa di noi. Non vi resta che votare.

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Chi dovrebbe esser lasciato morire in una pandemia?

Chi dovrebbero lasciar morire i medici in una pandemia di aviaria? Forse la nonna, suggerisce un rapporto sul razionamento della sanità

I medici sanno che alcuni pazienti necessitanti cure salvavita non le otterranno in una pandemia di influenza o altro disastro. Lo straziante dilemma sarà decidere chi va lasciato morire.

Ora un gruppo influente di medici ha preparato una lista trucemente specifica delle raccomandazioni per le quali i pazienti non sarebbero curati. Includono i molto anziani, i gravemente feriti, i pazienti severamente ustionati e quelli con grave demenza.

La lista suggerita è stata compilata da un gruppo di esperti di cui i membri vengono da università prestigiose, da gruppi medici, dall'esercito ed agenzie governative. Includono il dipartimento di Homeland Security, i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie ed il dipartimento della Salute e dei Servizi Umani.

La guida di riferimento proposta è destinata ad essere un modello per gli ospedali “in modo che ciascuno pensi nella stessa maniera” quando la pandemia di influenza o un altro disastro sanitario diffuso colpiranno, ha detto il dott. Asha Devereaux. È una importante specialista della sanità a San Diego e principale autrice del rapporto del gruppo di esperti.

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L'esperto di leggi di sanità pubblica Lawrence Gostin dell'università di Georgetown ha definito il rapporto un'iniziativa importante ma anche “un campo minato politico e legale.”

Le raccomandazioni probabilmente violerebbero le leggi federali contro la distinzione di età e di inabilità, ha detto Gostin, che non era nel gruppo di esperti.

Se seguite in modo ferreo, tali regole potrebbero escludere la cura per i più poveri, la maggior parte dei cittadini svantaggiati che soffrono sproporzionatamente dalla malattia e dall'inabilità croniche, lui hanno detto. Anche se il razionamento della sanità sarà necessario in un disastro totale, “ci sono alcune preoccupazioni etiche reali.”
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Lettere del governo USA definiscono gli studenti minacce alla sicurezza


Un dottorando tedesco in oceanografia al M.I.T. si è rivolto all'amministrazione della Sicurezza nei Trasporti per una nuova carta di identità che gli permettesse di lavorare vicino alle navi e alle banchine.

Ciò che lo studente, Wilken-Jon von Appen, ha ricevuto in risposta, è stata una lettera che non solo gliela negava, ma che aggiungeva anche un avvertimento minaccioso di John M. Busch, un funzionario dell'amministrazione della sicurezza: “Ho determinato che costituite una minaccia alla sicurezza.”

Lettere simili sono andate a 5.000 candidati in tutto il paese a cui almeno inizialmente sono state negate le credenziali di lavoratore dei trasporti, una carta di identificazione destinata alla difesa dalle azioni terroristiche, hanno detto lunedì i funzionari dell'agenzia.

I funzionari hanno inoltre detto di essere spiacenti per il linguaggio, che potrà cambiare in futuro, ma di non avere intenzione di ritirare le lettere già spedite.

“È una sfortunata scelta delle parole in una lettera burocratica,” ha detto Ellen Howe, un portavoce dell'agenzia di sicurezza.

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Studente incarcerato per sei giorni per ricerca sulle tattiche di Al-Qaeda


Uno studente universitario che faceva ricerca sulle tattiche terroristiche per un master ed è stato arrestato e trattenuto per sei giorni dopo che la polizia era stata informata dall'università di materiale relativo ad Al-Qaeda da lui scaricato ha parlato della “tortura psicologica” che ha dovuto sopportare in custodia.

Malgrado i soprintendenti della sua università di Nottingham abbiano confermato che i materiali erano direttamente relativi alla sua ricerca, Rizwaan Sabir, 22 anni, è stato tenuto in custodia per quasi una settimana come permesso dal Terrorism Act, accusato di scaricare il materiale per uso illegale. Lo studente aveva ottenuto una copia del manuale d'addestramento di Al-Qaeda da un sito del governo degli Stati Uniti per la sua ricerca sulle tattiche terroristiche.

Il caso evidenzia quello che i professori sostengono essere un assalto diretto alla libertà di insegnamento guidato dal governo che, nel suo tentativo di stabilire “un'agenda di prevenzione” contro le attività terroristiche, fa pressione sui accademici perché diventino informatori della polizia.

Sabir è stato arrestato il 14 maggio dopo che il documento è stato trovato da un membro del personale dell'università sul computer di un amministratore. All'amministratore, Hisham Yezza, un conoscente di Sabir, era stato chiesto dallo studente di stampare il documento di 1.500 pagine perché Sabir non poteva permettersi il costo della stampa. I due sono stati arrestati sotto il Terrorism Act, il domicilio privato di Sabir è stato perquisito ed i loro computer e telefoni mobili sequestrati. Sono stati liberati sei giorni dopo senza accuse ma Yezza, che è algerino, è stato immediatamente riarrestato per accuse non relative al fatto riguardanti l'immigrazione ed ora rischia la deportazione.


3 comments:

Santaruina said...

io voto per gli albionici!

(a discolpa dei solerti funzionari britannici c'è da dire che lo studente si chiamava "Rizwaan Sabir".
cioè, dai, se l'è andata a cercare.
uno con quel nome un po' terrorista lo è di sicuro...
)

Nicolò said...

Non sapevo se votare perchè in quanto studente che non riceverà mai una pensione rischio il conflitto d'interessi.
In ogni caso ho optato per le lettere agli studenti, anche in virtù del fatto che il primo passo verso una governance dittatoriale sia il sonno della ragione, mediante il condizionamento delle menti dei giovani. In ogni caso l'arresto di Rizwaan Sabir è qualcosa di agghiacciante.

Anonymous said...

Io ho votato per la task force!
A mio parere, è di gran lunga la peggiore delle tre...