Dopo un paio di settimane di silenzio a causa di qualche interferenza magnetica, forse legata agli strani fenomeni osservati su Saturno, che ha impedito la trasmissione dei dispacci telepatici dall'isola di Laputa, il nostro inviato torna a farsi sentire.
Il messaggio di questa settimana riguarda una branca della scienza che noi terrestri, per il momento, siamo abituati a relegare nel campo dell'immaginario, nella fantascienza, appunto, ma che sull'isola volante pare venga considerata con grande serietà.
Lascio allora la parola all'affezionato Pesce Volante che ci “inizierà” ai misteri di quell'arte divinatoria che Isaac Asimov chiamava psicostoria, e auguro a tutti buona lettura e buon fine settimana.
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Di Giovanni Pesce
Ripartendo, per i nostri viaggi, dai racconti di Isaac Asimov, troviamo Fondazione Anno Zero, dove si prospetta ad opera di Hari Sheldon, la nascita della Psicostoria, ovvero quell’arte di statistica previsione del futuro prossimo venturo.
Notevole è il fatto che Asimov conceda ai cultori di questa nobile arte anche qualche piccola possibilità di “correzione “ dei fatti contingenti per meglio impostare gli eventi futuri.
Ma noi non ci preoccupiamo di queste cose in quanto molti fra noi pensano che questa è fantascienza, roba buona al massimo per un film; altri, in verità pochi, pensano invece che i nuovi ordinamenti sociali possano essere perseguiti con un ordinamento “inserito” all’interno dell’individuo.
Mentre altri gruppi di persone, come gli storici, con lo stesso termine Psicostoria intendono anche quel sistema di valutazione dei fatti passati, eseguita con particolare interesse puntato sulla psiche dei leaders, qui a Laputa si interpreta invece la Psicostoria come quella attività preventiva di Comando & Controllo Psichico eseguito sui leaders politici per anticipare e correggere la Storia.
Non a caso i politici hanno sempre vicino uno psichiatra che segue le loro mosse; negli anni ’80 avevamo Dr. Byrd che seguiva Jimmy Carter, Dr. Ferracuti che seguiva Cossiga, Dr. Pieczenick che seguiva il caso Moro.
In particolare il Dr. Pieczenik ha condensato i suoi metodi psicoanalitici nel libro “Massima Vigilanza” che ha come scenario il controllo della mente del presidente degli Stati Uniti da parte di uno psichiatra.
Dr. Steve Pieczenik è il coautore di alcuni libri scritti in coppia con Tom Clancy, l’uomo che scrivendo a metà tra fantascienza e realtà, prevedeva scenari molto simili a quelli dell’ 11 Settembre 2001.
Altri psichiatri importanti degli anni ’80 erano il Dr. Navarro Valls, portavoce vaticano di Giovanni Paolo II ed il Dr. Pazienza, gestore di molti casi italiani che hanno visto la partecipazione dei servizi segreti in affari internazionali e bancari.
Torniamo ad Asimov, il quale confidava nella legge dei grandi numeri, ovvero pensava che se il gruppo sociale di controllo fosse abbastanza numeroso allora sarebbero stati possibili dei particolari metodi statistici di previsione “storica”; questo suo pensiero probabilmente era influenzato dalla presenza ingombrante, in quegli gli anni (’50), delle statistiche “terribili” (megadeaths) del Dr. McNamara.
Qui si pensa invece al particolare; al controllo della mente del leader per poter piegare la storia prossima ventura verso l’obiettivo desiderato dai gestori della cospirazione.
Il tema della psiche è presente anche il Minority Report di Steven Spielberg – tratto dall’omonimo racconto di Philip Dick – che suggerisce come nel sistema giuridico statunitense, sulla base di una semplice “precognizione” di uno psichiatra possa scattare un controllo sociale come la pena di morte.
Insomma nasce il sospetto che ci sia un controllo mentale delle masse, un controllo mentale delle minoranze devianti ed un controllo mentale dei capi di governo; e tutto il sistema è corroborato da una selezione artificiosa di capi e sottocapi scelti massimamente tra coloro i quali presentino un quadro clinico-psichico adatto alla subordinazione controllata.
Per coloro i quali non si adattino all’inquadramento psichico vengono costruite delle “gogne” mentali che mettono il colpevole al ludibrio del grande pubblico.
E per il grande pubblico:
Niente più rivoluzioni nei paesi a grande diffusione del mezzo televisivo, ma la conquista del potere dall’interno: un inside job.
Il messaggio di questa settimana riguarda una branca della scienza che noi terrestri, per il momento, siamo abituati a relegare nel campo dell'immaginario, nella fantascienza, appunto, ma che sull'isola volante pare venga considerata con grande serietà.
Lascio allora la parola all'affezionato Pesce Volante che ci “inizierà” ai misteri di quell'arte divinatoria che Isaac Asimov chiamava psicostoria, e auguro a tutti buona lettura e buon fine settimana.
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Di Giovanni Pesce
Ripartendo, per i nostri viaggi, dai racconti di Isaac Asimov, troviamo Fondazione Anno Zero, dove si prospetta ad opera di Hari Sheldon, la nascita della Psicostoria, ovvero quell’arte di statistica previsione del futuro prossimo venturo.
Notevole è il fatto che Asimov conceda ai cultori di questa nobile arte anche qualche piccola possibilità di “correzione “ dei fatti contingenti per meglio impostare gli eventi futuri.
Ma noi non ci preoccupiamo di queste cose in quanto molti fra noi pensano che questa è fantascienza, roba buona al massimo per un film; altri, in verità pochi, pensano invece che i nuovi ordinamenti sociali possano essere perseguiti con un ordinamento “inserito” all’interno dell’individuo.
Mentre altri gruppi di persone, come gli storici, con lo stesso termine Psicostoria intendono anche quel sistema di valutazione dei fatti passati, eseguita con particolare interesse puntato sulla psiche dei leaders, qui a Laputa si interpreta invece la Psicostoria come quella attività preventiva di Comando & Controllo Psichico eseguito sui leaders politici per anticipare e correggere la Storia.
Non a caso i politici hanno sempre vicino uno psichiatra che segue le loro mosse; negli anni ’80 avevamo Dr. Byrd che seguiva Jimmy Carter, Dr. Ferracuti che seguiva Cossiga, Dr. Pieczenick che seguiva il caso Moro.
In particolare il Dr. Pieczenik ha condensato i suoi metodi psicoanalitici nel libro “Massima Vigilanza” che ha come scenario il controllo della mente del presidente degli Stati Uniti da parte di uno psichiatra.
Dr. Steve Pieczenik è il coautore di alcuni libri scritti in coppia con Tom Clancy, l’uomo che scrivendo a metà tra fantascienza e realtà, prevedeva scenari molto simili a quelli dell’ 11 Settembre 2001.
Altri psichiatri importanti degli anni ’80 erano il Dr. Navarro Valls, portavoce vaticano di Giovanni Paolo II ed il Dr. Pazienza, gestore di molti casi italiani che hanno visto la partecipazione dei servizi segreti in affari internazionali e bancari.
Torniamo ad Asimov, il quale confidava nella legge dei grandi numeri, ovvero pensava che se il gruppo sociale di controllo fosse abbastanza numeroso allora sarebbero stati possibili dei particolari metodi statistici di previsione “storica”; questo suo pensiero probabilmente era influenzato dalla presenza ingombrante, in quegli gli anni (’50), delle statistiche “terribili” (megadeaths) del Dr. McNamara.
Qui si pensa invece al particolare; al controllo della mente del leader per poter piegare la storia prossima ventura verso l’obiettivo desiderato dai gestori della cospirazione.
Il tema della psiche è presente anche il Minority Report di Steven Spielberg – tratto dall’omonimo racconto di Philip Dick – che suggerisce come nel sistema giuridico statunitense, sulla base di una semplice “precognizione” di uno psichiatra possa scattare un controllo sociale come la pena di morte.
Insomma nasce il sospetto che ci sia un controllo mentale delle masse, un controllo mentale delle minoranze devianti ed un controllo mentale dei capi di governo; e tutto il sistema è corroborato da una selezione artificiosa di capi e sottocapi scelti massimamente tra coloro i quali presentino un quadro clinico-psichico adatto alla subordinazione controllata.
Per coloro i quali non si adattino all’inquadramento psichico vengono costruite delle “gogne” mentali che mettono il colpevole al ludibrio del grande pubblico.
E per il grande pubblico:
In ogni posto di lavoro, per strada o a casa ci sono i “sanity-meters” ovvero gli alienometri prodotti dalla Cahill Thomas Manufacturing: misurano il disadattamento – “la pazzia” – di ogni cittadino. Se si supera la norma (fra 0 e 3) si è sottoposti a sorveglianza; quando si arriva al livello 10 si sottostà alla “correzione chirurgica” oppure si entra per sempre nella misteriosa Accademia.Come strumenti di correzione per una migliore igiene mentale si raccomanda l’uso della TV, prima e dopo i pasti principali; con la sua serie di suoni, immagini, la TV riesce a conquistare i cuori e le menti dei telespettatori fino ad annullare ogni volontà decisionale.
Niente più rivoluzioni nei paesi a grande diffusione del mezzo televisivo, ma la conquista del potere dall’interno: un inside job.
4 comments:
...ma ora c'è la CyberTherapy...
we don't need no CyberTherapy...
we don't need no thought control...
In realtà, qui a Laputa c'è ancora un allegro rituale dionisiaco (vino & donne (poche)), di terapia ancora non se parla.
Cero se un giorno ne avvertissi la necessità, organizzeremo una gita sociale presso un Cyber Centro di igiene mentale
GianniPesce
cchr punto org
cchr
Santa Pupa!
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