Monday, June 29, 2009

Nudi alla meta

Tra i tanti esempi possibili per descrivere la meccanica del ciclo economico, il boom dei locali per adulti è senz'altro uno dei più pittoreschi, ma è anche molto utile a comprendere come si arriva alla distruzione del capitale attraverso l'illusione del facile guadagno.

La
crisi dello spogliarello “messa a nudo” da Doug French, l'autore di Early Speculative Bubbles & Increases in the Money Supply.
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Di Doug French


Gli strip-club sono la creatura estrema dei tempi del boom. Dopo tutto, il modello aziendale si basa su masse di uomini che strapagano dei cocktail mentre strapagano delle giovani donne sensuali per strofinarsi sulle loro curve – tutto questo dopo aver pagato un prezzo esorbitante solo per entrare nel locale.

Prima del grande boom del passato decennio, il business del nudo era localizzato. Essendo politicamente impopolari, le zone per tali attività erano limitate alle aree industriali, nascoste alle mamme ed ai bambini. I finanziamenti per costruire tali locali erano difficili da ottenere dacché le direzioni di molte banche dubitavano della moralità dell'attività, chiudendo gli occhi davanti all'abbondante flusso di denaro. Le trattative pubbliche per strip-club erano una cosa sconosciuta.

Naturalmente data la loro impopolarità tra i benefattori locali, gli imprenditori che possono aprire un'attività per adulti diventano per i politici locali continui obiettivi per l'estorsione. Poiché il governo esercita uno stretto controllo su quanti possono aprire – e sulle regole una volta aperti – i padroni di locali per adulti sono spesso costretti a corrompere i funzionari comunali prima per ottenere l'approvazione per aprire i loro locali, e poi per rimanere aperti.

Questa era la situazione in una delle aree più fertili per il business dello spogliarello, Las Vegas. Quando gli americani arricchiti dalle ipoteche invadevano Sin City dopo lo shock dell'11/9 e la liquidità della Federal Reserve faceva credere ai giovani pieni di testosterone che il divertimento non sarebbe mai finito e che i soldi c'erano per spenderli, il proprietario di strip-club Mike Galardi dirigeva una piccola macchina da soldi chiamata Cheetahs. Ma con la città in pieno boom, decise di espandere il suo impero felino. Ma non era l'unico. Tutti volevano costruire grandi club a Las Vegas. Il traffico aumentava, le vincite al gioco crescevano e sempre più casinò venivano progettati per la Striscia. Las Vegas aveva appena cominciato e la grande corsa agli strip-club era aperta. Un locale da 20.000 metri quadri, il Sapphire Gentlemen's Club, era in funzione proprio dietro il Circus Circus, come il grande e decorativo Treasures, situato di fronte al Palace Station. Così tanti stavano provando ad aprire dei club che venne posta una moratoria sulle nuove richieste.

Trovando difficoltà a far autorizzare il suo club Jaguars da 7.500 metri quadri, Galardi regalò alcune centinaia di migliaia di dollari ai commissari della contea per aprire il Jaguars e per tenerne lontani gli ispettori della contea. Alla fine tre commissari della contea di Clark, come pure Galardi, andranno in prigione in un caso di corruzione politica conosciuto come G-Sting.

Naturalmente Galardi stava facendo soltanto quel che doveva fare. Nel suo libro L'etica della libertà, Murray Rothbard spiegò che
il corruttore non fa niente di illegittimo, ma è molto illegittimo ciò che fa il corrotto, chi riceve la bustarella. Legalmente, ci dovrebbe essere il diritto di proprietà di pagare una bustarella, ma non di riceverne uno.
L'ex impiegato ed amico di Galardi Rich Buonantony ha detto al giornale San Diego Union-Tribune,
[Galardi] dava centinaia di migliaia di dollari, e pensate che fosse facile ricordarsi di dare cinque verdoni qui e dieci là? Per lui dare i soldi non era niente. La gente vedeva Mike Galardi come un bancomat.
La “gente” di cui parla Buonantony erano i politici.

Ma ora che dal boom si è passati alla crisi, gli affari dei club di spogliarelli sono crollati. Il club da 7.500 metri quadri che ha cambiato per sempre le vite di Galardi e di tre commissari è ora proprietà della Rick's Cabaret International Inc. Eric Langan, l'uomo che ha acquistato la Rick's nel 1998, l'ha ingigantita nel 2005 ed ora possiede 19 club in tutto il paese. Una storia non da poco per un tipo che ha venduto la sua raccolta di figurine del baseball per finanziare il suo primo club, “mi sono buttato,” dice Langan. “Con della birra fredda e qualche ragazza nuda, fare i soldi è abbastanza facile.”

Con quell'investimento iniziale di 24.000 dollari, Langan aprì il primo club che misurava 500 metri quadri. Ora, come ha detto a BBook.com, in alcuni dei suoi club l'area dei camerini misura più di tre volte quello spazio. Nel 1999 le azioni di Rick's valevano meno di un dollaro al Nasdaq, ma entro il dicembre del 2007, con le sue azioni trattate a 27 dollari – più del prezzo di una lap dance – l'obiettivo di Langan diventò possedere 50 club tra tre o cinque anni. Ha comprato un locale da 14.000 metri quadri a Miami per 25 milioni, uno a Dallas da 7.500 metri quadri per 9 milioni e mezzo, e ha pagato 18,7 milioni per l'ex Jaguars a Las Vegas. Il bilancio della Rick's ora sta mostrando le prime crepe. Al 30 settembre 2006, i debiti dell'azienda ammontavano a meno di 17 milioni. Ora con gli affari in calo come il valore dei club, sono saliti a quasi 72 milioni.

E l'azienda ha dovuto affrontare spese che Langan probabilmente non aveva considerato nel suo suo pro forma quando analizzò l'acquisto a Las Vegas della sua azienda. I tassisti di Sin City hanno raccolto da sempre chiedono delle mance per portare i passeggeri in vari locali – specialmente negli strip-club. Ma negli ultimi mesi il prezzo è salito mentre gli affari hanno rallentato.

Dove girano molti contanti, gli avvocati cominciano a interessarsi. L'avvocato Al Marquis ha depositato una causa per impedire che i tassisti vengano pagati per il trasporto dei clienti, sostenendo che danneggia Las Vegas.
Il problema con il pagamento per la consegna di clienti è che si è intensificato negli ultimi anni. Ha cominciato a modificare sostanzialmente il comportamento di molte parti diverse, dagli ospiti ai portieri dei casinò; dai singoli autisti di taxi e limousine ai turisti che vengono deviati contro la loro volontà.
Per riguadagnare la percentuale del mercato, il Rick's di Las Vegas ha aumentato i versamenti ai tassisti a 100 dollari a testa, il che ha portato ad un aumento nelle entrate mensili fino a 1,9 milioni in aprile, secondo il Wall Street Journal. Tuttavia, un milione è andato ai tassisti ed il club in quel mese ha perso denaro. “Dovete ricordarvi che nella nostra industria tutto dipende dalle ragazze. Così chi ha le ragazze ha i clienti e chi ha i clienti ha le ragazze,” ha filosofeggiato Lagan durante la recente teleconferenza con gli azionisti. “Così si tratta proprio dell'uovo e della gallian e di chi è venuto prima. Il trucco è di tenere le ragazze ed i clienti su una piattaforma…. Gli uomini andranno sempre là dove ci sono le ragazze.”

Quello che Lagan non ha detto è che le ragazze sono importanti perché pagano per lavorare. Così, oltre alle bevande ed al coperto ed in alcuni casi i pasti costosi, il flusso di denaro di uno strip-club dipende in primo luogo dalle entreneuse che pagano per intrattenere. Nei giorni del boom di Las Vegas era di 50 dollari a turno (secondo l'ora) e di 75 o 100 dollari durante le settimane delle convention. Oltre a ciò, le ballerine dovevano dare mance ai disc jockey, agli uomini della sicurezza ed alle tenutarie.

Ma la crisi attuale significa che troppe ballerine stanno inseguendo troppo pochi pali in troppi metri quadri. “Per un'industria spesso considerata a prova di recessione,” scrive Kris Hudson del Wall Street Journal, “la transizione è stata una doccia fredda.” Le azioni di Rick's sono trattate a meno di 7 dollari e quelle della rivale VCG Holding Corp. a 2,40 dollari, un declino dell'83% dal loro picco.

E gli investitori non sono gli unici ad essere colpiti dalla debolezza dell'industria dello struscio. Attualmente le stesse entreneuse agitano i loro fianchi per molto meno. Buffy, che svolge la sua attività al Rick's di Las Vegas, ha detto al Wall Street Journal che sta guadagnando solo un quarto di quanto guadagnava durante il boom. Tuttavia, per Sara quello è sufficiente a battere il business delle ipoteche, che ha smesso di offrire mutui nella zona della baia, per stimolare congressisti nel suo g-string al Sapphire Gentlemen's Club. Secondo quanto riferito, “una assistente di studio legale ed una stilista licenziate, una banchiera della Bank of America e due agenti immobiliari di Los Angeles” hanno cambiato carriera malgrado i guadagni più bassi per lavorare in tacchi da 20 centimetri . Tuttavia, chiunque abbia passato del tempo in un club di spogliarelli vi dirà che ottenere informazioni personali sicure dalle entreneuse è problematico.

L'iperespansione dell'industria degli strip-club è uno dei tanti cattivi investimenti provocati dalla creazione di moneta della Federal Reserve. Come spiegò F.A. Hayek, i profitti realizzati nel mercato azionario o con il rincaro dei beni immobili in termini di soldi, “che non corrispondono ad alcun aumento proporzionale del capitale oltre l'importo richiesto per riprodurre l'equivalente del reddito corrente, non sono reddito, ed il loro uso a scopo di consumo conduce ad una distruzione di capitale.”

La ricchezza che i padroni ed i magnati degli strip-club credevano di poter spargere intorno a sé non era che un'illusione e la realtà è molto meno rosea per le entreneuse, i tassisti, i politici e gli altri che hanno cavalcato il boom dello spogliarello.

1 comment:

Corsaro said...

Prima di Vegas c'era Dallas, dove Jacb Rubenstein aka Jack Ruby gestiva il locale "Carousel Club".


Prima di Dallas cera Havana.

La battuta del Major Kong in Dr Strangelove del Nov 1963 " Shoot, a fellow could have a pretty good weekend in Vegas with all that stuff" era in origine "Shoot, a fellow could have a pretty good weekend in Dallas with all that stuff.