Monday, June 8, 2009

L'epoca della follia

Sembra impossibile che, in quella che dovrebbe essere l'epoca della scienza e della ragione, l'umanità sia succube di una fede cieca nel potere del governo, una fede che si scontra con l'esperienza storica e quotidiana.

Pure, è così.
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Di Llewellyn H. Rockwell, junior


Che ne dite di un pizzico di realtà? Non le promesse ridicole di Washington, gli assurdi discorsi sui “green shoots” mentre la disoccupazione sale e gli investimenti crollano, non le stupide assicurazioni sul futuro luminoso della GM proprio mentre il prezzo delle sue azioni scende più in basso del prezzo di una barretta di Snickers, non la sciocchezza che se spendiamo di più e inflazioniamo di più il recupero arriverà domattina.

La guerra contro la recessione è un flop. Fallita, fallita, fallita.

La guerra totale contro la recessione è cominciata nel gennaio 2008. La disoccupazione montava e i prezzi delle case crollavano, e George Bush, la cui unica occupazione fin dal 2001 era stata la guerra, decise che non avrebbe tollerato il declino delle condizioni economiche.

Fu a quel punto che la Fed cominciò a spingere i tassi di interesse a livelli ridicolmente bassi ed a gonfiare il più possibile la massa monetaria. Bush indossò la sua maschera solenne/determinata e cominciò a dire al popolo americano come avrebbe distrutto sul nascere questo mostro della recessione.

Ora, ci sono cose che i politici possono fare di fronte a tendenze non gradite. Se i ragazzi non imparano a leggere, i burocrati possono mettere insieme carote e bastoni e stimolare un po' le cose per un istante. Possono far sparare ai consumatori di sostanze illegali e far bombardare gli stranieri che non amano l'America dai loro mercenari. Possono regalare delle chicche agli amici e prenderle dai nemici. Di tanto in tanto possono sperimentare un moderato successo con queste azioni.

Ma in economia? Ora, ecco una forza troppo grande anche per il più grande governo nella storia del mondo, che è il governo degli Stati Uniti. Questo perché le tendenze economiche fanno parte della struttura del mondo materiale e funzionano secondo leggi analoghe a quelle fisiche. Sono leggi sociali, se volete, caratteristiche del mondo che funzionano in ogni tempo ed in ogni luogo, e sono generate dal fatto implacabile della scarsità e dall'esigenza di un sistema di produzione e allocazione.

In altre parole, le tendenze economiche sono definitivamente oltre il controllo della classe politica. Questa è la grande lezione che l'economia ha insegnato per circa 700 anni, generazione dopo generazione.

Come scrisse Bastiat, le leggi economiche
agiscono secondo lo stesso principio sia che prendiamo il caso di un numeroso agglomerato di uomini che di solo due individui, o persino di un singolo individuo condannato dalle circostanze a vivere in una condizione di isolamento.
Sono inevitabili caratteristiche del mondo, che la classe politica tenta sempre di ignorare. L'economia si è basata su delle false fondamenta per alcuni anni, e il settore immobiliare in particolare è stato gonfiato senza freni grazie ad un cattivo debito. Cosa possono fare i politici per questo? Assolutamente niente. Le fondamenta dell'economia sono costruite dall'investimento privato. Il governo non dispone di mezzi suoi per costruire delle fondamenta. Può soltanto derubare il popolo delle sue proprietà e deviare poi le risorse dal loro posto a dove non devono essere.

Quando i prezzi delle case hanno cominciato a scendere, abbiamo iniziato a vedere solo il segno più evidente del marcio sottostante. Ma la classe politica ha dato la colpa al sintomo anziché alla malattia ed ha cominciato provare a spingere su i prezzi, il che è probabilmente la cosa più stupida che questi tizi avrebbero mai potuto tentare. È assolutamente inutile tentare di cambiare la direzione dei prezzi. È più o meno come cercare di sostituire l'acqua di un oceano con quella di un altro o riorganizzare l'ordine dei pianeti. È oltre le loro capacità.

Bastiat disse dei tentativi del suo tempo:
Riformatori moderni! quando vedo che volete sostituire questo ammirabile ordine naturale con una disposizione di vostra invenzione, ci sono due cose (anche se sono in realtà una sola) che mi confondono – ovvero, la vostra voglia di aver fede nella Provvidenza e la vostra fede in voi stessi – la vostra ignoranza, e la vostra presunzione.
Non è solo che il tentativo di disfare la legge economica non funziona. Finisce per insozzare il sistema ancora di più e per prolungare la sofferenza. Questo è precisamente ciò che è accaduto. Non c'è dubbio che saremmo già usciti da questa recessione se non fossero intervenuti i politici. Ma stavano arrivando le elezioni e Bush ha cercato di abbigliare il sistema. Non solo, ma dopo sette anni in cui aveva imperversato ridicolmente in giro come un Re dell'Universo, era gonfio di potere e di arroganza.

Bush ha tentato di invertire il fiume dell'economia lanciando una guerra contro la recessione, sulla quale scrivevo nel marzo del 2008:
Tutta questa assurdità sul tirarsi fuori dalla recessione con l'intervento del governo è cominciata con il New Deal. Ma ecco il fatto stupefacente: questa strategia non ha funzionato neanche una volta.
Entro l'autunno e l'inverno, è stato evidente che la guerra contro la recessione non stava funzionando e l'economia stava affondando sempre di più. Piuttosto che arrendersi, Bush ha spinto così forte che è riuscito a gettarci tutti nelle mani di un socialista che non conosce niente dell'economia e si è circondato di pesci grossi che lo confermano nella sua ignoranza – gente come Paul Krugman, devota ad antiche mitologie sulla gloria del potere di governo.

E così ci stiamo passando di nuovo. Vediamo gli sciocchi provare questo e quello con le nostre vite e libertà, promettendo risultati gloriosi giusto dietro l'angolo. Bene, ormai abbiamo girato l'angolo, quello dopo e quello dopo ancora e diventa sempre peggio ad ogni svolta. Questa gente ci sta guidando dritti nell'abisso ed è bene chiarire che non è colpa degli investitori privati o dei risparmiatori o degli stranieri o degli speculatori di borsa. È colpa dei manipolatori di questa recessione: del governo, di chiunque sia o sia stato in carica e della Fed che opera sotto l'autorità governativa.

Stanno strangolando la libera impresa con la stessa sicurezza di un rapinatore che soffoca la sua vittima, e con essa la capacità dei lavoratori e dei produttori americani di fare il duro lavoro di ristabilire la prosperità.

Siamo una generazione che mostra fiera le sue realizzazioni in tutti i settori scientifici, e ci vantiamo del nostro amore per i fatti e per la nostra separazione dalla mitologia. Eppure la nostra cultura è impregnata della più ridicola fede nella capacità del governo di trasformare le pietre in pane, di compiere miracoli con un torchio tipografico sotto i nostri stessi occhi. Questa è l'epoca della follia.

33 comments:

Hiei said...

Premesso che sono generalmente d'accordo:

"non è colpa degli investitori privati o dei risparmiatori o degli stranieri o degli speculatori di borsa. È colpa dei manipolatori di questa recessione: del governo, di chiunque sia o sia stato in carica e della Fed che opera sotto l'autorità governativa."

Piccola contraddizione: la FED è privata, come la BCE e come le banche azioniste, le quali sono poi quelle che hanno distribuito il credito a cazzo di cane.

Come private sono le aziende e multinazionali che fanno lobbyng al Congresso o nei vari governi perchè continuino a fottere i soldi alla gente comune per dare aiuti di stato, o iniziare guerre per vendere armi, fottere risorse o speculare sulla ricostruzione.

O sbaglio?

Anonymous said...

Si sbagli
Le banche centrali sono istituzioni di diritto pubblico la cui proprietà azionaria è spesso ma non sempre privata. Cioè sono istituzioni pubbliche, istituite e controllate dai governi

Inoltre le lobbies di cui parli esistono solo perchè i governi hanno quei poteri che ciascuno vorrebbe accaparrarsi per imporre quello che nessun privato è disposto a cedere

Anonymous said...

Hiei, non sbagli affatto ma su questo blog ti scontri con dei libertaristi-anarco-capitalisti anti-Stato & loro accoliti e per tradizione klepto austriaca sono abituati ad arroccarsi peggio dei peggiori debunkers.

Se vuoi perdere il tuo tempo ora lo sai...

Fiumi di parole sono stati scritti al riguardo. Non c'è più nulla da dimostrare. Ovviamente è un argomento per gente onesta intellettualmente. Su questo blog quando tocchi questioni economiche e di sostanza trovi il marcio.

p.s.
Procedi Pece&Tibie cancella anche questo post come tuo uso e costume... è totalmente ininfluente.

Hiei said...

Due anonimi, e nessuno che dica una cosa che abbia il minimo senso.

"Le banche centrali sono istituzioni di diritto pubblico la cui proprietà azionaria è spesso ma non sempre privata. Cioè sono istituzioni pubbliche, istituite e controllate dai governi"

Piacerebbe sapere quale governo controllerebbe la BCE. Parlamo di Banca d'Italia e vediamo gli azionisti?
Se mi dici poi che il governo USA controllerebbe la FED le risate equine diventano incontenibili...

"Inoltre le lobbies di cui parli esistono solo perchè i governi hanno quei poteri che ciascuno vorrebbe accaparrarsi per imporre quello che nessun privato è disposto a cedere"

Cioè quelli che vorrebbero accaparrarsi i poteri non sono entità pubbliche (che deterrebbero tali poteri secondo il ragionamento), non sono privati, cazzo sono? Alieni? I rettiliani di Icke? O quelli di "Indipendence Day" che devono ancora finire di pagare gli effetti speciali?

Mah...

"Hiei, non sbagli affatto ma su questo blog ti scontri con dei libertaristi-anarco-capitalisti anti-Stato & loro accoliti e per tradizione klepto austriaca sono abituati ad arroccarsi peggio dei peggiori debunkers."

Io non mi "scontro" con nessuno, per ora in questo marasma di stronzate gli "austriaci" anche se non mi trovo d'accordo con loro sono gli unici che vedo riuscire a mettere in fila un discorso che abbia senso (quando non gli prendono attacchi di isterismo fanatico...) quindi val la pena discuterci.

Sbrodolare etichette da quattro soldi e insulti per nascondere pochezza di argometi, al contrario...

Anonymous said...

Hiei
Ti avevo lanciato un'ancora... ma fai pure come ti pare...

Quando il tuo cosiddetto interlocutore nega spudoratamente l'evidenza mentendo e sapendo di mentire sulla proprietà delle banche centrali (e relativa truffa planetaria sull'emissione e controllo della moneta) non vedo che spazio di discussione tu vada cercando. Che poi questi soggetti siano avvezzi ad un certo bluff dialettico aggrava la certezza della loro malafede.

Comunque contento tu...
Bye bye Pece&Tibie ;-)

Hiei said...

Buttatici a mare con la tua ancora, ma chi te l'ha chiesta?

Come cazzo mai è che non manca mai qualcuno che ti dice come devi pensare "per il tuo bene"...s'andassero a impiccare tutti "per il loro bene" s'intende...

Qualcuno - anonimi dementi a parte - comunque pensa di rispondere?

Anonymous said...

Dipende cosa intendi per privata! Se per te una azienda come la FED, che è stata creata dal Congresso USA, che è composta da membri nominati dal Presidente e confermati dal Senato, che per decreto governativo può stampare moneta legale, che è esente da tasse e che non ha alcuna concorrenza può essere ritenuta privata... sei liberissimo di pensarlo. A me pare di no.
Anche l'url pare un po' sospetta www.federalreserve.GOV

LightQuantum

Anonymous said...

credo non abbiate problemi con l'inglese...
http://www.gold-eagle.com/editorials_03/hultberg061103.html

LightQuantum

Hiei said...

Finalmente una risposta.

Si potrebbe obiettare che la FED potendo stampare tutto il denaro che vuole ed essendo l'attività di lobbying legale, avrà sempre "il miglior Congresso che il denaro può comprare" comunque intanto dò un'occhio al link.

Della BCE e del resto cosa mi dici?

Anonymous said...

Anche con la BCE la sostanza rimane la stessa: un cartello legalizzato che ha il monopolio sulla moneta.

Il post del primo anonimo, se lo rileggi, è chiaro: solo grazie alla legalizzazione (= per mezzo del governo) i banchieri possono imporre e creare la moneta che vogliono. Questo è quello che per me conta.
Sei d'accordo?

LightQuantum

Hiei said...

"Anche con la BCE la sostanza rimane la stessa: un cartello legalizzato che ha il monopolio sulla moneta."

No, qui eludi la domanda: chi sono i proprietari della BCE? Se dici che è controllato da un "governo" piacerebbe sapere quale.

Nemmeno sulla FED sono convinto, ma ci torno poi.

"solo grazie alla legalizzazione (= per mezzo del governo) i banchieri possono imporre e creare la moneta che vogliono."

Quindi il governo in definitiva è solo uno strumento che serve a imporre la volontà dei banchieri, i quali sono dei privati...

Ashoka said...

Il governo è sempre uno strumento che serve a imporre la volontà di alcune persone che sono dei privati perché non esiste un'entità "governo" ma esistono solo persone che sono al governo.

Hiei said...

E fin qui ci siamo, dunque la contraddizone che avevo rilevato esiste.

Ora: come la risolviamo?

Ashoka said...

Niente governo? :-)

Hiei said...

Su questo sarei anche d'accordo ma ci sono due problemi che mi emergono subito:

- senza governo non cessano anche i concetti di "confini" e "difesa" per dirne un paio? Non ho ancora avuto tempo di studiarmi mises.org quindi se qualcuno ha risposte

- se il governo è uno strumento in mano ai privati - definiamoli rozzamente "plutocrati" cosa gli impedirà di costuire altre puttanate che servano al medesimo scopo?

libertyfighter said...

Hiei, prima di tutto i complimenti per come hai trattato l'anonimo idiota.
Provo a rispondere a due tuoi dubbi

" senza governo non cessano anche i concetti di "confini" e "difesa" per dirne un paio?"

Non per forza. Puoi vedere la cosa secondo diversi punti di vista. Il punto di vista Minarchico, che non risolve il problema, ma delega al Governo solo la difesa della proprieta' privata e della vita
Il che pero' significa che il governo non ha piu' la possibilita' di intromettersi nell'economia, ne' negli usi e costumi delle persone. La capacita' di legiferare viene fortemente ridimensionata e cosi' tutto il potere che attualmente fa gola ai privati cessa di esistere. Per mantenere confini e proprieta' private non e' necessario stampare moneta, ne' legiferare in maniera consistente. L'idea puo' essere raggiunta con sane riforme costituzionali IRREVERSIBILI, che tolgano la possibilita' a qualsivoglia governo di legiferare in determinati campi, ed ai politici di essere qualcosa di diverso da dei dipendenti.
Sicuramente le cose andrebbero gia' 100 volte meglio di adesso e la soluzione e' piuttosto semplice.

Secondo le idee libertarie anarco-capitaliste, non e' necessario il Governo neppure per mantenere la difesa. Sarebbero sufficienti agenzie di difesa private, sottoposte a concorrenza, che vengono assunte dai cittadini di una localita' per proteggere i loro confini.

se il governo è uno strumento in mano ai privati - definiamoli rozzamente "plutocrati" cosa gli impedirà di costuire altre puttanate che servano al medesimo scopo?


La consapevolezza delle vittime. Se il libertarismo viene compreso, anche a gradualita' intermedie, se i cittadini tutti sanno che "Lo Stato e' male", lo rifiuteranno comunque. E a quel punto, le spese che i privati dovrebbero sostenere "in proprio", per istituire e far digerire un governo totalitario (militari, esercito etc), saranno sufficienti a fargli trovare piu' conveniente imprendere.
In una societa' in cui il diritto di proprieta' fosse sacro, sarebbe dura spiegare ai cittadini i vantaggi del perderlo.
Resterebbe la guerra, ma e' troppo costosa per un privato.

Hiei said...

Precisazione: io ho delle idee del tutto personali che sto cercando di affidare. Mi definisco un guerriero ma sarebbe lungo e fuori luogo spegare la relativa filosofio, lo dico solo per spiegare il successivo punto di vista.

"Il punto di vista Minarchico, che non risolve il problema, ma delega al Governo solo la difesa della proprieta' privata e della vita"

Io ritengo questa una realtà inviolabile: "si possiede veramente solo ciò che si è in grado di difendere".
Nel momento in cui deleghi ad altri, in particolare a degli emeriti sconosciuti, la tutela della tua proprietà e della tua vita rinunci ad essa e diventi schiavo (anche se chi riceve la delega è in buona fede).
Allo stesso modo in cui l'assurdo attuale ti costringe a spogliarti della tua volontà delegandola a un "governo" che decide per te.
La falla è la medesima.

"Sarebbero sufficienti agenzie di difesa private, sottoposte a concorrenza, che vengono assunte dai cittadini di una localita' per proteggere i loro confini."

Il mondo di Naruto coi villaggi ninja! :'D
Figata...mi sembra azzardato, cioè per esempio chi li decide i confini?
Qualcosa non mi convice, però suona interessante.

Anche qui ci sono delle falle non risolte, ma le tengo per dopo...

"Per mantenere confini e proprieta' private non e' necessario stampare moneta, ne' legiferare in maniera consistente."

Sottoscrivo in toto.
Per l'ultima parte del tuo post, bisogna prima chiarire quanto già detto sopra.

Hiei said...

Errata corrige: "io ho delle idee del tutto personali che sto cercando di affiNare."

Hiei said...

P.S.: Evvai! TERZA stelletta: Mazzucchino mi ha espulso UN'ALTRA volta - e fanno tre! :'D

Paxtibi said...

Figata...mi sembra azzardato, cioè per esempio chi li decide i confini?.

Ci sono degli esempi nella storia:

Senza stato: una storia reale

Hiei said...

No Pax (bella segnalazione comunque) dovresti aver capito che il mio approccio è pratico: non ho bisogno di esser convintò della bontà di una eventuale anarchia organizzata, il problema sono i totalitarismi.

Per dominare bisogna togliere agli schiavi anche l'idea della libertà, quindi una società del genere sarà sempre il bersaglio numero uno di qualunque totalitarsmo che non ne può ammettere l'esistenza perchè darebbe il famoso "cattivo esempio".

Sorge quindi il problema di difendersi dall'annientamento con la forza o con tecniche subdole come l'immigrazione di massa.

Come dicevo, "si possiede veramente solo ciò che si è in grado di proteggere", tuttavia se in risposta a questa necessità snaturi la società che hai fondato (altra tecnica subdola e ben nota) hai perso comunque.

E' un nodo difficile. Non impossibile, ma per come la vedo fottutamente delicato.

guru2012 said...

Scusate se mi intrometto nella discussione, ma la materia mi interessa molto.

Il link che rimanda al post di "tra cielo e terra" è davvero interessante, perché presenta una situazione reale di assenza dello Stato.

La cosa che mi fa pensare, è che quando si prefigurano modelli di convivenza sociale basati sulla libertà, sempre si fa riferimento a micro-comunità autogestite.

Il che, a me, va bene, ma non sono convinto che sia un modello praticabile oggi, dove purtroppo, ci si spinge verso una centralizzazione delle attività produttive e commerciali.
Vedi multinazionali e grande distribuzione.

Un saluto.

Anonymous said...

"Nel momento in cui deleghi ad altri, in particolare a degli emeriti sconosciuti, la tutela della tua proprietà e della tua vita rinunci ad essa e diventi schiavo (anche se chi riceve la delega è in buona fede)."

Ma allora dovresti anche coltivare il tuo orto e costruire la tua casa senza delegarla: in pratica la divisione del lavoro finisce nella tazza del water.

Hiei said...

"Ma allora dovresti anche coltivare il tuo orto e costruire la tua casa senza delegarla: in pratica la divisione del lavoro finisce nella tazza del water."

Sbagliato due volte: in primo luogo non penso tu faccia costruire la tua casa dal primo pirla che passa, o fai la spesa bendato prendendo le cose a caso - in caso se la casa ti crolla in testa o ti avvelenano ti dirò "bravo pirla".

In secondo luogo, il fatto di essere in grado di badare a se stessi in toto ALLA BISOGNA non significa ESSERE COSTRETTI a farlo.

Inoltre auspicherei che in un mondo normale se tu fai un onesto accordo con una persona che reputi di fiducia e quello ti fotte tu abbia la possibilità (e la dignità) di fargli il mazzo a tarallo nei modi più opportuni.

Esempio a caso: Ospedale e case dell'Aquila crollate perchè c'era la sabbia al posto del cemento, pensi che qualcuno pagherà il conto?

Non mi risulta che la "divisione del lavoro" prevede l'essere in balia del primo stronzo che passa.

Ashoka said...

Guarda che nel cemento c'è la sabbia. Il problema è che han usato sabbia di mare al posto di quella, più costosa, di fiume

Hiei said...

Grazie della precisazione, era quello che intendevo - ho mancato di mettere "di mare" comunque il concetto si capisce credo.

Pike Bishop said...

Quello della difesa, come dice Hiei, e' un nodo importante.

Io personalmente non credo che si possa commercializzare tutto (non diciamo privatizzare, e' totalmente improprio, visto che lo stato e' un privato tra altri privati) ed un esempio potrebbe essere appunto la difesa.

La risposta classica, anche e soprattutto in assenza di stato, sono state le milizie volontarie, quelle che hanno combattuto (e vinto) in parecchie parti del mondo nel corso della storia, dagli Stati Uniti alla Svizzera all'Afghanistan.

Hiei said...

Già, il libero mercato per quello non lo ritengo possa essere la base fondante di una società: non si può commercializzare tutto.

E le milizie non risolvono il problema: forse possono resistere all'occupazione - pena comunque la distruzione del proprio "paese" (o territorio che dir si voglia) e gravissime perdite, ed è già inaccettabile.
Ma contro il mero annientamento che sarebbe comunque l'obiettivo di fondo non potrebbero opporsi efficamente.

Hiei said...

P.S.: Saluti Pike, mandi i miei omaggi a quel bugiardo spudorato di Mazzucchino che mi dà del debuker senza prove è argomenti, naturalmente DOPO avermi bannato così non posso rispondere a dovere?

(Scusa la comunicazione personale Pax)

Pike Bishop said...

Saluti Pike, mandi i miei omaggi
Faccio lo sbirro, non il postino. Se vuoi parlare con Mazzucco mandagli una e-mail.
Detto cio' sono stato stupito per il tuo ban, ma ho pensato che abbiate dei dissapori che noi non conosciamo.
Ci troviamo qui, comunque.

Scusa anche me, Pax, dovevo rispondere.

Pike Bishop said...

le milizie non risolvono il problema: forse possono resistere all'occupazione - pena comunque la distruzione del proprio "paese" (o territorio che dir si voglia) e gravissime perdite, ed è già inaccettabile.
Dipende. Chi vuole vivere in eterno? Come disse Mulay Akhmed Muhammad El-Raisuli, il Magnifico (in un film): "Non c'e' qualcosa nella vita per cui vale la pena di perdere tutto?".

Hiei said...

Molto poetico ("il vento e il leone"). Chiedi ai palestinesi quanto sono d'accordo.

Dei voli pindarici ai totalitarismi non gliene frega una cippa, se riescono a ridurre mandando carne da macello nella quantità necessaria la società che dà il "cattivo esempio" anche se il popolo sopravvive col ricordo dei fasti antichi e la voglia di vendicarsi, una volta che la struttura della società si è dissolta e sono stati eliminati i mezzi per ricostruirla loro hanno vinto e tu hai perso.

Un perdente può essere maledettamente poetico, ma resta un perdente.

A me non piace perdere.

Maurizio Spagna said...

Collaboriamo per l’arte in generale….
Se conoscete poeti incoraggiateli a scrivermi-



STIAMO
..quanti segni illusi dal mondo
e i soliti segni stravaganti di un poeta..

Stiamo figli della demenza
Ancora per poco
Residui
del nostro cuore.

Figli della follia
Senza via avventata
Per me solo chiusa
Dentro ogni giostra stroncata.

Liberi in Dio o stranieri di noi?

Stiamo avvoltoi e malfattori
Nelle mani della pazzia
E il nostro stato malato
È terribile
Ci guarda, si guarda
Nelle ore impossibili e stremate.

Dio fraterno
La nostra vita è con te!
Stiamo con te
E nella tua meditazione
C’è dolore e tristezza
C’è pace e gioia
Ed un sorriso spinato.

Dio attratto e fuori di sé
Nelle città e nei fiori
Di quei giardini
Che ancora abitano in noi
In ogni affollamento
Posseduto ed avvelenato..
Nelle ore impossibili e prostrate.

Liberi in Dio e stranezze per te!


Da “Il cuore degli Angeli”
di Maurizio Spagna
www.ilrotoversi.com
info@ilrotoversi.com
L’ideatore
paroliere, scrittore e poeta al leggìo-