Tuesday, October 21, 2008

L'indottrinamento funziona #1

Prima è venuto l'undici settembre, e la promozione del Nuovo Ordine Mondiale in nome della sicurezza globale secondo la dottrina della "Guerra al Terrorismo.” Oggi, i leader mondiali proclamano la necessità di un Nuovo Ordine Mondiale in economia, per evitare i fallimenti del mercato lasciato libero. In entrambi i casi, un minimo di ricerca e di studio consente di capire come le crisi siano state abilmente pianificate ed orchestrate per creare artificialmente la domanda popolare di un'autorità globale, una strategia che si va preparando ormai da molto tempo, e che con l'avvento del nuovo secolo si sta mettendo in atto.

Facile complottismo? Niente affatto, anzi, i personaggi responsabili di questa evoluzione non hanno mai avuto problemi a proclamare la loro dottrina:
Una società mondiale non può essere aleatoria. Poiché non ci sono precedenti, non può essere tradizionale in questa fase del suo sviluppo. Può soltanto essere deliberata e sperimentale, pianificata e costruita con particolari obiettivi e con l'aiuto di tutta la conoscenza disponibile riguardo ai principi dell'organizzazione sociale. L'ingegneria sociale è una nuova scienza.

La conversione di un continente di localisti in un continente di nazionalisti in poche generazioni deve considerarsi come uno degli eccezionali successi dei tempi moderni. L'indottrinamento funziona. Le lealtà umane possono essere e sono spostate velocemente dall'esperienza affiancata alla propaganda.

I processi della mondializzazione stanno costruendo un gran numero e varietà di esperienze del mondo. Milioni di esseri umani, rispondendo a queste esperienze, sono già coscienti del mondo, pensano mondialmente, e sono pronti per funzionare come cittadini in una società mondiale. Tali esseri umani hanno frequentato e superato la scuola del nazionalismo. Sono mondialisti. Aspettano con impazienza l'emersione di un commonwealth mondiale.
Queste frasi sono tratte dal libro United World del socialista Scott Nearing, e dimostrano come l'élite che promuove la formazione del governo mondiale abbia fatto grande affidamento alle strutture già presenti dell'istruzione pubblica, fenomenale strumento di ingegneria sociale. Un altro esempio? Ecco Naresh Singh, direttore di programma all'Istituto Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile:
L'educazione è stata portata avanti per la sua importanza nel determinare cambiamenti di attitudine, comportamento, convinzioni e valori… Per riorientare il comportamento ed i valori verso un cambiamento istituzionale per lo sviluppo sostenibile c'è la necessità di studiare le opzioni strategiche in relazione alle filosofie educative, alla portata della propagazione e dell'approvazione, ed ai gruppi più probabilmente suscettibili di cambiamento. (1)
Questa attenzione per l'educazione e per il suo potere di plasmare le menti dei cittadini del Mondo Nuovo era stata resa palese anche dallo stesso Julian Huxley, primo Direttore Generale dell'Unesco:
In generale l'Unesco deve testare costantemente le sue politiche sulla pietra di paragone del progresso evolutivo. Un conflitto centrale del nostro tempo è quello fra nazionalismo ed internazionalismo, fra il concetto di molte sovranità nazionali e una sovranità mondiale…

La morale dell'Unesco è chiara. Il suo compito di promozione della pace e della sicurezza non potrà mai essere realizzato interamente con i mezzi ad esso assegnati: educazione, scienza e cultura. Deve prevedere una certa forma di unità politica del mondo, sia con un singolo governo mondiale che in altri modi… tuttavia, l'unità politica del mondo è, purtroppo, un ideale distante e comunque non fa parte del campo di competenza dell'Unesco. Questo non significa che l'Unesco non possa fare molto verso la promozione della pace e della sicurezza. Specificamente, nel suo programma educativo può sottolineare la necessità ultima dell'unità politica mondiale e familiarizzare tutti i popoli con le implicazioni del trasferimento della completa sovranità dalle distinte nazioni ad un'organizzazione mondiale. (2)
Nel 1968, l'Unesco, con il Twentieth Century Fund (ora chiamato The Century Foundation) e la Fondazione Ford, aiutò a far nascere un nuovo organismo educativo con sede a Ginevra, in Svizzera: l'Organizzazione Internazionale del Baccalaureato. In origine, l'IBO fu costituita per fornire una base educativa comune per studenti internazionali che sarebbe stata accettata nelle università di tutto il mondo. A tal fine, il programma di studi dell'IBO, ormai da 40 anni, ha adottato un approccio multiculturale. Niente di male, in tutto ciò, se non fosse per una certa filososfia di fondo che filtra dalle parole di George Walker, il Direttore Generale dell'IBO: “l'educazione internazionale offre alle persone uno stato d'animo: una mentalità internazionale. Dovete cambiare il modo in cui la gente pensa” (3) e, “gli studenti sviluppano una consapevolezza delle questioni morali ed etiche ed un senso della responsabilità sociale… promossa esaminando le questioni locali e globali.” (4)

Ancora, l'IBO ha abbracciato la dottrina dell'Earth Charter, insieme a gruppi come l'Associazione dei Cittadini del Mondo, degli Amici della Terra, dell'Assemblea Globale dei Popoli, della Rete di Azione della Foresta Pluviale, del ramo statunitense dell'Associazione delle Nazioni Unite e del Parlamento Mondiale delle Religioni. (5) Il Direttore Generale Delegato dell'IBO, Ian Hill, siede nel Comitato Consultivo sull'Educazione dell'Earth Charter, che, per chi non lo sapesse, è una associazione terra-centrica che auspica l'unificazione politica-etica-morale e spirituale globale. Mikhail Gorbachev ha addirittura paragonato l'Earth Charter “a quei 10 o 15 comandamenti che tutti conosciamo… quei famosi testamenti…” (6)

Attualmente, quasi 1.300 scuole intorno al globo sono autorizzate ad offrire i programmi dell'IBO. Oltre a questo, l'IBO è collegata ad un certo numero di funzioni delle Nazioni Unite oltre all'Earth Charter e l'Unesco. Esempi di questa collaborazione con l'ONU includono: lavori preparatori per il Summit Mondiale dell'ONU sullo sviluppo sostenibile, attività all'interno di un certo numero di scuole internazionali dell'ONU e partecipazione a vari programmi modello delle Nazioni Unite. in breve, è un'organizzazione con un potere di “cambiamento sociale” a livello internazionale non indifferente.

E da dove arrivano i finanziamenti per questa organizzazione? Dai governi nazionali, tanto per cominciare: nell'ottobre 2003, ad esempio, il ministero dell'Istruzione degli Stati Uniti ha assegnato all'IBO una concessione di 1,17 milioni di dollari. Secondo il comunicato stampa dell'IBO, questi fondi dei contribuenti degli Stati Uniti dovevano specificamente essere utilizzati per programmi dell'IBO “in sei scuole elementari e superiori in zone svantaggiate in Massachusetts, New York ed in Arizona.” (7)

Altri finanziamenti sono arrivati da 14 importanti governi nazionali, tra cui il Regno Unito, il Giappone ed il Canada. Ma anche fondazioni private hanno contribuito: la fondazione Goldman Sachs, la fondazione Andrew W. Mellon, l'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale, la fondazione di Armand Hammer e l'Istituto Universitario del Mondo Unito di Armand Hammer, la Scuola Internazionale delle Nazioni Unite, la fondazione del New York Times, Gulf Canada, l'Organizzazione Mondiale del Commercio della IBM e molte altre. (8)
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Note

1. Naresh Singh, "Empowerment for Sustainable Development: An Overview," Empowerment For Sustainable Development (Halifax, NS: Fernwood Publishing/Winnipeg, MB: International Institute for Sustainable Development, 1995), p.27.

2. Julian Huxley, UNESCO: Its Purpose and Its Philosophy, (Washington, DC: Public Affairs Press, 1947) p.13.

3. IBO Background Paper - Themes in Education, Education Weaves Together the Threads of Peace, IBO Head Office

4. Vedi "The Six Academic Subjects" sul sito della IBO, www.ibo.org

5. Vedi "Our Partners" sul sito dell'Earth Charter Community Summits
www.earthchartersummits.org

6. Mikhail Gorbachev, "The Earth Charter," discorso: Rio+5 Forum, 18 marzo, 1997.

7. IBO Press Release, "US Department of Education Grants IBO US$1.17 Million," IBO Head Office, Ginevra, Svizzera, 14 Ottobre 2003.

8. Vedi "Founding Donors" sul sito dell'IBO, www.ibo.org
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Link alla seconda parte.

3 comments:

Anonymous said...

Bella ricerca e lavoro di documentazione... E' sempre interessante ricavare l'amara constatazione che la persona comune, il bravo cittadino che lavora e guarda la tv, non possiede, a livello cerebrale, gli strumenti per rilevare l'esistenza di queste strategie. Egli è rimasto (l'educazione post-natale, letteralmente) a Gengis Khan e tutt'al più a Hitler: gli uomini cattivi sono quelli che fanno la guerra e vogliono conquistare il mondo e... non ci riescono mai, tiè !

La questione, per chi la avverte e la comprende, richiede però un passo ulteriore. I signori di cui tu hai citato le parole, non esprimono i loro reali sentimenti, non si sputtanano mai su ciò che gli sta a cuore davvero, ossia: perchè fanno tutto questo, cosa gli interessa ottenere, quando il "mezzo" per ottenerlo è compiuto.

Ed è la stessa domanda che bisogna porci noi. Porsela sul serio, voglio dire. Non per sostenere le nostre deduzioni (o corroborare le loro ammissioni) riguardo alle mosse di questa partita a schacchi. Qualcosa di più...

Messier
calciinculo.splinder.com
homoembedded.splinder.com

Santaruina said...

Davvero una esposizione che più chiara non si può.
E poi c'è anche il mio amato Julian Huxley, il re delle sagome mondialiste.
Come dicevamo qualche tempo fa, la cosa "buffa" è che queste cose te le dicono in faccia.

Eppure, proprio grazie a quell'indottrinamento che si vantano di portare avanti, riescono a far apparire sotto tinte positive l'indottrinamento stesso!

Blessed be

Paxtibi said...

Ciao Messier, grazie delle tue considerazioni. Io un'idea di ciò che vogliono ottenere ce l'ho, e tutti potrebbero averla se si sforzassero di indagare nei propri più oscuri processi della loro anima.

Oppure, potrebbe bastare la lettura del fratello di Julian...