Monday, August 4, 2008

L'esercito USA si taglia le vene

“L'Esercito si impegna a investigare a fondo e prendere i provvedimenti necessari in tutti i casi di aggressione sessuale senza restrizione.”
(Rapporto del Dipartimento della Difesa FY07 sull'aggressione sessuale nell'Esercito)
LaVena Johnson a 19 anni si era appena diplomata in una High School del Missouri, dove era stata una studentessa modello, suonava il violino e credeva che fosse giusto servire il proprio paese. Sua madre si aspettava che andasse direttamente all'università, ma LaVena aveva altri programmi: pensava che entrare nell'esercito degli Stati Uniti fosse il miglior modo per esprimere il suo patriottismo, e si era arruolata.

Questo è quello che la scuola le aveva insegnato, ma ciò che la aspettava non aveva nulla di glorioso, né di patriottico.
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Soldato LaVena Lynn Johnson, R.I.P.

Di Elizabeth Higgs


Secondo il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, la soldatessa LaVena Lynn Johnson si è uccisa il 19 luglio 2005, otto giorni prima del suo ventesimo compleanno. Come ha messo fine alla sua vita, esattamente? Si è colpita in fronte abbastanza forte da farsi gli occhi neri, rompersi il naso e farsi saltare i denti anteriori. Si è cosparsa la zona genitale con una soluzione acida dopo averla mutilata. Si è versata addosso un liquido infiammabile e si è data fuoco. Quindi si è sparata in testa. Malgrado questa violenta ferita che si è inflitta da sola, è riuscita in qualche modo a trascinare il suo corpo allora completamente vestito nella tenda di un contractor della KBR, lasciando una traccia di sangue lungo la strada e ad accendere la tenda in un tentativo fallito di occultare i suoi crimini contro sé stessa.

Se questa storia vi suona plausibile, potreste aver mancato la vostra nomina come ufficiale nell'esercito degli Stati Uniti, perché gli ufficiali dell'esercito, parlando a testa alta, vorrebbero che credeste che una tal cosa sia non solo possibile, ma realmente accaduta.

In realtà, LaVena Johnson è stata stuprata, picchiata e assassinata da qualcuno in una base militare a Balad, in Iraq, e l'esercito non vuole che lo sappiate. Gli ufficiali dell'esercito più particolarmente non vogliono che i suoi genitori ne sappiano qualcosa, così hanno inventato la storia del suicidio, informandoli che la loro figlia si era sparata in testa nella sua caserma.

Quando il corpo di LaVena è stato restituito ai suoi genitori, tuttavia, suo padre, il dott. John Johnson, ha notato immediatamente che il suo naso era rotto ed il suo labbro strappato. Ed è stata per lui una sorpresa scoprire che i suoi guanti erano stati incollati alle sue mani (come risulta, per nascondere le ustioni). Come ex militare egli stesso, ha inoltre riconosciuto che la ferita d'uscita della pallottola non poteva in nessun caso venire dall'arma che secondo i militari LaVena ha usato per uccidersi. Ha saputo allora che l'esercito gli stava mentendo, che sua figlia era stata assassinata. Ha fatto queste scoperte tre anni fa. Oggi, l'esercito sta ancora mentendo, a lui, e a noi.

6 comments:

Anonymous said...

Pazzesco. A dir poco, pazzesco.

Paxtibi said...

Dici? A me sembra tutto molto logico e consequenziale.

Anonymous said...

In soldoni, diciamo pure che è stata ammazzata da uno dei tanti fottuti squilibrati, reclutati per disperazione ora che sono finiti i soldati da spedire a farsi ammazzare per ottenere "contributi" per la campagna elettorale da parte di quattro rabbini dementi, che andrebbero invece presi a calci in culo e rispediti nel loro fottuto e pidocchioso paese a lavorare invece che a fottere soldi.

Naturalmente, correggettemi se sbaglio.

Domenico Letizia said...

che schifo!!!!!! queste son notizie, complimenti ancora per la pubblicazione intanto un altro che schifo..fottetevi esercito!

Paxtibi said...

In soldoni, diciamo pure che è stata ammazzata da uno dei tanti fottuti squilibrati, reclutati per disperazione

Forse, in quel caso, la verità sarebbe venuta fuori e i responsabili puniti.

In realtà credo che non sia da sottovalutare il fatto che sia stata trovata in una tenda della KBR: confessare che lo stato paga profumatamente degli squilibrati "professionisti" per stuprare e massacrare le leali soldatine "che servono l'America" sarebbe stato un po' troppo anche per i vertici militari USA.

Domenico Letizia said...

infatti completamnte d'accordo, con quanto detto sopra, e questo è quello che succede quando sono americani, io immagino le migliaia di persona sanza nessuno e senza ''valore'' perchè in quei posti la vita non conta niente figuriamoci la libertà..... ma finchè pregheranno niente cambierà, speriamo solo che l'occdente si renda completamnte conto e al più presto di che razza di genocidio si sta rendendo fautore.