Friday, November 9, 2007

Rendere i figli inutili

Continuiamo la nostra piccola indagine alle radici della crisi della fertilità. Dopo aver letto NSSM200 ed esserci occupati di vaccinazioni, passiamo ad altre cause squisitamente economiche ma forse anche più efficaci, con questo articolo tratto dal Mises Institute.

Ancora una volta la conferma che lo stato è una specie di re Mida alla rovescia, che tutto ciò che tocca si trasforma in merda. Vediamo come anche la cura dei deboli e degli anziani, delegata allo stato come tutto il resto, finisca per provocare scompensi in grado di mettere a rischio la sopravvivenza stessa della società.

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Rendere i figli inutili: contributo della previdenza sociale alla crisi della fertilità

Di Oskari Juurikkala


"Kinder haben die Leute immer - la gente avrà sempre bambini," assicurava Konrad Adenauer, il cancelliere tedesco, nel 1957. Era convinto che il futuro del nuovo coraggioso sistema di previdenza sociale prepagato non sarebbe stato insidiato dai cambiamenti demografici.

Il pensiero di Adenauer non poteva essere più sbagliato. Gli schemi della previdenza sociale in tutto il mondo sviluppato stanno affrontando una grave crisi dovuta alla maggiore longevità, all'età pensionabile declinante e – evviva! – a quozienti di fecondità al di sotto del livello di ricambio.

Quello che il buon statista non aveva realizzato è come il nuovo sistema avrebbe interessato le motivazioni degli individui per lavorare, risparmiare e per avere bambini. I tassi di partecipazione alla forza lavoro fra gli operai più anziani sono declinati drammaticamente dagli anni 60 in tutto il mondo occidentale. Le regole di indennità della previdenza sociale nella maggior parte dei paesi significano che lavorare, semplicemente, non paga. In questo modo, gli schemi di previdenza sociale prepagata contribuiscono al loro proprio fallimento. [1]

Ma i disincentivi a lavorare non sono l'unico problema con gli schemi di previdenza sociale del governo. Anche il cambiamento demografico è un risultato di quei sistemi, perché la previdenza sociale obbligatoria penalizza la condizione di genitore e la gravidanza. Purtroppo, i bassi quozienti di fecondità non accelerano soltanto l'insolvibilità degli schemi pubblici prepagati, ma la mancanza di prole implica anche il declino di nazioni vecchie di secoli.

Il declino della fertilità nel ventesimo secolo è una triste realtà. I quozienti di fecondità erano superiori a 5 sia Europa che negli Stati Uniti appena cento anni fa, ma entro l'anno 2000, erano scesi fino intorno a 1.5 in Europa e 2.0 negli Stati Uniti. Molte nazioni europee sperimentano quozienti di fecondità molto al di sotto del livello di ricambio: la Spagna, l'Italia e la Grecia si tuffano fino a 1.3. La Germania – dove secondo Adenauer la gente avrebbero sempre avuto bambini – raggiunge la cifra ugualmente tetra di 1.4. [2] Secondo alcune valutazioni l'Italia ridurrà la relativa popolazione della metà durante i prossimi 50 anni.


Le famiglie, i bambini e la sicurezza nella vecchiaia

Cosa ha a che fare dunque la previdenza sociale con i quozienti di fecondità? In realtà, moltissimo.

In assenza dei sistemi pubblici di previdenza sociale, le famiglie funzionano come tipo di privato, informale meccanismo di assicurazione prepagato, in cui i genitori si occupano dei loro bambini e i bambini, in cambio, si prendono cura dei loro genitori nella malattia e nella vecchiaia. Questo è il modello comune che ancora si trova in tutte le società tradizionali – come in occidente appena cent'anni fa.

Naturalmente, alcuni individui non possono avere bambini loro propri, o i loro bambini possono ammalarsi e morire. La soluzione naturale a questi rischi è riunirli nel mercato informale di assicurazione sociale. Ecco perchè la norma nelle società tradizionali non è la famiglia mononucleare ma la famiglia estesa.

Oltre all'affetto innato dell'uomo per la prole, la ragione principale per la quale la gente usava avere una grande famiglia era che questa era economicamente solida. I sociologi ed i demografi lo denominano "motivo di sicurezza nella vecchiaia per la fertilità." [3] Nelle società tradizionali, i valori della famiglia e l'altruismo reciproco sono valori sentiti profondamente, che sono consolidati sia dai bisogni materiali che di allevamento dei bambini.


Socialismo di famiglia

Prendiamo la previdenza sociale. Invece di occuparsi dei loro genitori e parenti stretti, chi è in età da lavoro è costretto dalla forza della legge e della pistola a pagare la pensione di tutti gli altri. Per metterlo in chiaro, la previdenza sociale sostituisce i bambini e la famiglia come supporto principale nella vecchiaia socializzando letteralmente le funzioni classiche della famiglia. Perchè avere bambini quando lo stato si prenderà cura di voi nella vecchiaia?

L'effetto della previdenza sociale sulla fertilità è chiaramente visibile nei dati empirici. La figura sotto mostra i dati incrociati di oltre 100 paesi nel 1997. [4] In questi dati, tutti i paesi con grandi sistemi pensionistici hanno quozienti di fecondità sotto il livello di ricambio. Nessun paese con emolumenti pensionistici superiori a 4 per cento del P.I.L. ha un quoziente di fecondità superiore a 3.



I dati storici sono persino più rivelatori. La seguente figura descrive i dati in ordine cronologico di otto paesi europei dal 1960 al presente. Lo sviluppo dei versamenti per la previdenza sociale (X-axis) è associato con il declino di fertilità (Y-axis) con un valore quasi di uno a uno. [5]




Il formalismo inefficiente

Ogni genere di socialismo genera perversi incentivi ed il socialismo diretto verso la famiglia perverte la famiglia. Poiché ciascuno deve pagare la pensione di tutti gli altri, avere bambini non paga. Naturalmente, la gente continuerà ad avere alcuni bambini, semplicemente perché desiderano avere bambini come fini a se stessi. Tuttavia, nella misura in cui incentivi economici sono coinvolti, è diventato economicamente più "razionale" sfruttare i bambini di altri. Nessuna sorpresa se masse di persone abbracciano uno stile di vita orientato sul presente e si rifiutano di impegnarsi in matrimoni con bambini.

Coloro che difendono la previdenza sociale governativa sostengono che un sistema formale e nazionale è certamente più efficiente nel provvedere ai bisogni della vecchiaia. In realtà, è vero l'opposto. La famiglia estesa è un meccanismo efficace per risolvere problemi informativi e di controllo, e questo è il perché non si trova praticamente sfruttamento e rischio morale nell'impostazione tradizionale. Sotto la previdenza sociale pubblica, tutti cercano di avvantaggiarsi a scapito di tutti gli altri – da cui i tassi di partecipazione declinanti delle forze lavorative.

I processi decisionali democratici rendono le cose ancora peggiori, perché gli elettori sfruttano le generazioni future – provatamente la ragione principale per la quale la previdenza sociale è sempre popolare. Contrariamente ai programmi di previdenza sociale di governo, la gente anziana in famiglie estese non va in pensione presto e non può esigere benefici di falsa inabilità. Anche quando hanno un'inabilità secondaria, continuano a contribuire in altri sensi come cucinare, occuparsi dei bambini più in giovane età, ecc.


Cercando le alternative

Molti al giorno d'oggi trovano difficile capire perchè chiunque vorrebbe avere dei bambini per la sicurezza nella vecchiaia. Certamente, pensano, la gente fa dei bambini solo perché gli piace. Eppure, si sentono spesso persone che dicono di volere più bambini, ma di non potere permetterseli. Inoltre, la gente in paesi meno sviluppati sembra poter permettersi famiglie estese, anche se i loro redditi reali raggiungono a mala pena i livelli di sussistenza.

Come si spiegano queste osservazioni apparentemente in conflitto? Il fatto che in assenza della previdenza sociale, la famiglia estesa è un meccanismo informale di assicurazione sociale che rende la gravidanza economicamente favorevole. Ma in paesi con grandi sistemi di previdenza sociale, i popoli non hanno più un motivo di sicurezza nella vecchiaia per la fertilità, precisamente perché la previdenza sociale ha reso la fertilità economicamente sconsigliabile.

Naturalmente, la previdenza sociale non è l'unico motivo per i quozienti di fecondità declinanti. Per una cosa, la previdenza di stato insidia la famiglia anche in molti altri modi, come la formazione pubblica obbligatoria che cerca di sostituire la lealtà della famiglia con la lealtà allo stato. Inoltre, il motivo di sicurezza nella vecchiaia per la fertilità dovrebbe diventare più debole quando altri sistemi per provvedere alla vecchiaia diventano disponibili. Diritti di proprietà ben definiti, la certezza legale e la libertà di contratto sono alcune delle istituzioni chiave che promuovono lo sviluppo delle istituzioni di risparmio e dei mercati finanziari, che a loro volta offrono il risparmio adatto e veicoli di assicurazione.

Tuttavia, l'emergere di mezzi alternativi di risparmio in quanto tali non può insidiare la famiglia come la previdenza sociale obbligatoria. Il motivo è che la gente non ha bambini solo per la sicurezza nella vecchiaia; hanno bambini perché li gradiscono ed in assenza della previdenza statale, avere bambini è anche economicamente solido. Continua ad essere così con l'avvento delle istituzioni di risparmio convenzionali.


Il potere esplicativo

Guardare ad alcuni esempi concreti rivela la notevole capacità della previdenza sociale di spiegare le differenze nei quozienti di fecondità. Il caso più evidente è quello fra i paesi sviluppati e meno sviluppati: tutti i paesi sviluppati hanno quozienti di fecondità totali molto inferiori a 3, mentre i paesi africani e medio-orientali, in cui i sistemi di previdenza sociale sono praticamente inesistenti, raggiungono valori fra 4 e 7. In contrasto, i paesi ex-comunisti, in cui la famiglia è stata umiliata ed è caduta in disgrazia al massimo grado, toccano il punto più basso in assoluto: alcuni hanno quozienti di fecondità pari a 1.17 (Ucraina), 1.20 (lLituania) e 1.21 (Repubblica Ceca). [6]

Si può guardare anche alle differenze fra i paesi occidentali sviluppati. Fra questi paesi, non ci sono praticamente differenze nei tassi di mortalità infantile, né nei tassi di partecipazione femminili alla forza lavoro ed altre spiegazioni standard del declino della fertilità. Tuttavia i quozienti di fecondità totali differiscono ampiamente – ed esattamente nel senso previsto dalla dimensione dei sistemi di previdenza sociale. Gli Stati Uniti hanno un quoziente di fecondità di 2.09, mentre l'Unione Europea ha una media di 1.47.

Inoltre all'interno dell'Europa, in cui le indennità della previdenza sociale sono pericolosamente generose, ci sono differenze fra i paesi. Alcuni degli schemi più generosi si trovano in Germania, in Francia ed nei paesi mediterranei – così come i quozienti di fecondità più bassi della regione. Superficialmente, questo è sorprendente in paesi che erano soliti essere orientati verso la famiglia e ferventemente cattolici. Tuttavia, le motivazioni economiche modellano il comportamento e il comportamento la cultura.


Guardarsi dalle false soluzioni

La sicurezza nella vecchiaia non è un vero problema in una società libera. L'unico problema è l'attività di governo che erode le motivazioni economiche naturali e perverte le comunità. Effettivamente, il termine stesso "previdenza sociale" è un nome sbagliato: è antisociale e non fornisce sicurezza reale. Le indennità della previdenza sociale sono nient'altro che promesse politiche che possono essere cambiate unilateralmente – e saranno cambiate – dai governi che trovano conveniente farlo. [7]

La presenza dello stato nell'assicurazione pensionistica genera confusione di calcolo, cattivo allocamento e gestione delle risorse e opportunismo nocivo. Il costo reale dell'attuale scompiglio sarà sopportato dai contribuenti futuri, che stanno pagando le pensioni dei pensionati attuali ma si possono attendere ben poco in cambio.

La soluzione non sta nel creare soluzioni di quasi-mercato come i conti pensione controllati da aziende specializzate, come è stato fatto nel modello cileno. Non sarebbe sufficiente. [8] Un problema con gli schemi obbligatori di risparmio è che allocano male risorse limitate utilizzandole in maniera non ottimale per molta gente. Inoltre tendono ad essere regolati pesantemente dal governo e quindi assolutamente inefficienti. La motivazione principale per gli schemi obbligatori di risparmio è che promettono grande ricchezza a coloro che riescono a sedersi sui mucchi di contante.

I conti pensione sono inoltre incongruenti con la libertà, perché il concetto stesso di "pensione" è una creazione dello stato. Prima dell'istituzione della previdenza sociale di governo, nessuno avrebbe mai pensato ad un periodo di svago ozioso in attesa di morire. In una società libera, la gente anziana continuerebbe ad occuparsi in varie attività professionali e non, per tutto il resto della loro vita.

Dato l'attuale ricchezza economica, molti, naturalmente, invecchiando lascerebbero il loro normale lavoro. Ma ciò che è necessario è de-istituzionalizzare la pensione e lasciare che la gente decida per se stessa. Lasciare che gli individui e le famiglie prendano decisioni razionali e responsabili che permettano loro di prevedere i bisogni della vecchiaia. Forse alcuni lavorerebbero come pazzi da giovani e si ritirerebbero in campagna a quarant'anni per vivere scrivendo romanzi. Molte altre sceglierebbero di fare le casalinghe, occupandosi dei loro bambini e ricevendo in cambio cura ed affetto da vecchie.

Dati i benefici di efficienza dell'eliminazione della tassa per la previdenza sociale, ci sarebbero inoltre molte più associazioni volontarie di carità e società di aiuto reciproco per aiutare chi, a causa di una fortuna difettosa o di qualche suo errore, non avesse nessuno che si occupi di lui. Queste organizzazioni farebbero un lavoro migliore di quello che farà mai qualsiasi ente governativo, perché sarebbero controllate con talento imprenditoriale e gestite da persone con una vera passione per gli altri.

La soluzione migliore è anche la più semplice: togliere lo stato di mezzo.
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Note

[1] La percentuale di lavoratori maschi anziani fra i 60-64 anni è sceso da più del 80% degli anni '60 ad intorno al 50% in molti paesi. In Francia, in Belgio ed in Olanda, meno del 20% dei 60-64enni ancora stavano lavorando a metà degli anni '90. Vedi Jonathan Gruber e David A. Wise (eds.) Social Security and Retirement Around the World, Chicago: University of Chicago Press, 1999.

[2] Vedi la lista di Wikipedia dei paesi e dei territori per quoziente di fecondità.

[3] J.B. Nugent, "il motivo della sicurezza nella vecchiaia per la fertilità," Population and Development Review, 1985, volume. 11, pp. 75–98.

[4] Quozienti di fecondità totali (Y-axis) e tasse di previdenza sociale come percentuale del P.I.L. (X-axis) in 104 paesi in 1997. Fonte: Michele Boldrin, Mariacristina De Nardi e Larry E. Jones, "Fertility and Social Security", NBER Working Paper No. 11146, 2005.

[5] Quozienti di fecondità totali (Y-axis) ed emolumenti pensionistici come percentuali del P.I.L. (X-axis) in otto paesi europei dal 1960 ad oggi. Source: Ibid.

[6] Vedi la lista di Wikipedia dei paesi e dei territori per quoziente di fecondità.

[7] Vedi Philip Booth, "The Transition from Social Insecurity," Economic Affairs, 1998, Vol. 18, No. 1, pp. 2–12.

[8] See Dale Steinreich, "Social Security Reform: True and False", The Free Market, October 1996, Vol. 14, No. 10.

Thursday, November 8, 2007

NSSM 200 in italiano

Ho uploadato la preziosa traduzione del National Security Study Memorandum 200, ad opera del nostro inviato a Laputa Giovanni Pesce, che approfitto per ringraziare per l'enorme ed utile lavoro.
La potete scaricare da qui:

NSSM 200 in italiano

Da leggere, assolutamente, per meglio capire come ragionano – e lavorano – i grandi pianificatori sociali. Siamo davvero in ottime mani.

(Aggiunto anche nella colonna di destra sotto “Downloads.”)

Piccole storie di provincia

Di Marco Bollettino (Ashoka)

Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri? Perché anche le bande dei briganti che cosa sono se non dei piccoli Stati?
(Sant'Agostino, De Civitate Dei)

Abbiamo lavorato per la fine della clamorosa e vergognosa illegalità che dominava sotto Berlusconi
(Furio Colombo)
Ogni tanto è bene lasciar da parte le dorate sedie dei palazzi romani e raccontare una storia provinciale, tanto marginale quanto emblematica di quello che è un atteggiamento sempre più diffuso: lodare e premiare i comportamenti criminali, facendoli diventare “normale prassi” delle Amministrazioni pubbliche.

La nostra storia ha inizio negli anni novanta, in una sala riunioni di Ivrea, dove un manipolo di alti dirigenti sta decidendo le sorti dell'Olivetti.

Le vie percorribili sono due. La prima strada, irta di ostacoli, prevede il rilancio dell'azienda in quello che è il suo core business, ovvero l'informatica: quella è la strada che avrebbe scelto un Adriano Olivetti; è la strada difficile.

La seconda invece si presenta più appetibile. Si tratta di liquidare in qualche modo i rami aziendali in perdita e lanciarsi su quello che è il nuovo mercato emergente: la telefonia.

Gli amministratori, manco a dirlo, scelgono la seconda ipotesi.Ed il core business che fine fa?

Olivetti Servizi viene venduta all'americana Wang mentre allo stabilimento di Scarmagno, creato a fine anni sessanta e specializzato nella produzione di personal computer, viene riservato un trattamento speciale.

Per prima cosa si crea ex novo una società (Opc – 1995) e le si affida il ramo aziendale. Quindi questo viene ceduto ad una nuova società (Op Computer) ...

... la quale, costituita nel '96, fallisce per bancarotta in meno di tre anni, nel 1999.

Ecco come i giudici del tribunale di Ivrea hanno ricostruito il triste destino dello stabilimento di Scarmagno, nelle motivazioni della sentenza di primo grado (11 Luglio 2007), per la bancarotta di Op Computer.
“E' raggiunta la prova del fatto che Op Computer sia stata deliberatamente costituita al fine di consentire a Olivetti s.p.a. di 'disfarsi' di un ramo in grave costante perdita, così da poter investire sul mercato della telefonia. Per ottenere tale scopo, gli allora amministratori di Olivetti s.p.a. non hanno esitato a costituire una società del tutto priva di liquidità e di linee di credito, privata, già prima del suo iniziale operare della liquidità ad essa derivata dalla capitalizzazione stessa”
Insomma Op computer era una bella scatola vuota dove accumulare tutte le perdite di Olivetti e da far morire in disparte, insieme ai suoi 1200 dipendenti. Nel frattempo la dirigenza poteva lanciarsi nella sua avventura telefonica, iniziata con la creazione di Omnitel ed Infostrada e concretizzatasi con la grandiosa acquisizione di Telecom, nel 1999.

Questa era la cornice.

Veniamo ora ai protagonisti della vicenda, ovvero gli amministratori di Op Computer, i quali, sempre secondo il tribunale di Ivrea “ben conoscevano i dati necessari per avere un quadro complessivo della situazione, sì da comprendere che le scelte operative che effettuavano e l'esecuzione di accordi decisi in altre sedi [..] erano oggettivamente contro gli interessi di Op Computer e, pertanto, avrebbero solo aggravato il dissesto”

Se un ruolo di primattore può essere senz'altro attribuito al “texano” Roberto Schisano, condannato per la vicenda a cinque anni di reclusione e coinvolto in molte altre brutte storie eporediesi, tuttavia è molto interessante soffermarsi su di un altro protagonista della vicenda, ovvero Giovanni Vaccarono.

Membro del Consiglio di Amministrazione di Op Computer, Vaccarono viene chiamato, nel 2002, a presiedere la Società Canavese Servizi, che gestisce la raccolta rifiuti per un consorzio di 57 comuni del Canavese.

L'azienda ha i conti in rosso e va risanata. Non viene forse naturale chiamare alla guida proprio chi ha già tanto bene operato a Scarmagno, accompagnando per mano Op Computer al fallimento e finendo indagato per bancarotta fraudolenta?

Ma S.C.S. è una di quelle aziende pubblico/private che operano in regime di monopolio e che bene incarnano la filosofia del moderno ”socialismo di mercato,” ovvero socializzare i costi e privatizzare i profitti.

Ed infatti i “costi” vengono spalmati su tutto il bacino d'utenza, traducendosi in tariffe più elevate per i cittadini (tanto il servizio è offerto in monopolio!) mentre i profitti vanno ad ingrassare il generoso emolumento mensile percepito dal presidente (venticinquemila euro) e dai suoi colleghi.

Mentre la storia del nostro eroe si avvia al lieto fine ecco però intervenire l'antagonista, o meglio, gli antagonisti. Sono i giudici del tribunale di Ivrea che condannano l'oculato amministratore a 5 anni di reclusione ed interdizione da tutte le cariche pubbliche per quella bancarotta oramai dimenticata.

Qualcuno storce il naso, altri iniziano a protestare, si mormora di questione morale, di legalità.

Passa l'estate e nulla sembra muoversi ma poi, a Settembre, Vaccarono sembra cedere e presenta le dimissioni.
«Non mi sento una persona incollata alla poltrona che occupo. Lo dico sinceramente: non c’è l’attack che mi tiene alla sedia di presidente. E’ un incarico che mi è stato proposto quando l’azienda era in difficoltà e che io ho svolto e svolgo con impegno e con passione»
E' la sconfitta dell'eroe oppure si tratta soltanto di una manovra pro forma alla Gustavo Selva?

Non serviva il Santone interpretato da Guzzanti per indovinare la risposta. Erano sufficienti le parole le parole del sindaco di Banchette, il diessino Maurizio Cieol pronunciate qualche mese prima, subito dopo la sentenza di primo grado:
«[Vaccarono]Ha operato con serietà e capacità. Se qualcuno mi chiederà ufficialmente le dimissioni del presidente, le respingerò»
Ecco giungere la cavalleria, o meglio la Casta, in aiuto del protagonista.

Le dimissioni presentate da Vaccarono, per divenire operative, devono essere accettate dai sindaci dei comuni consorziati, cosa che puntualmente non è avvenuta. Sono stati infatti solo in quattro i comuni ad accettarle (Parella, Settimo Vittone, Carema e Montalenghe) mentre tutti gli altri le hanno respinte, rinnovando la fiducia all'ex amministratore di Op Computer.

Le ragioni di questa decisione? Ce le spiegano i sindaci:

Elio Ottino (Salerano)
«Nei più altri scranni della nostra società siedono persone che ci rappresentano pur avendo subito condanne in via definitiva e, per quanto a mia conoscenza, non mi risulta che le forze politiche si siano mosse per chiederne la rimozione»
Discorso prevedibile da parte di chi si è candidato per la terza volta a sindaco nonostante la legge lo impedisse. Ineleggibile, come altri illustri precedenti.

Maurizio Cieol (Banchette)
«Mi è parso un dibattito maturo e consapevole, concreto e senza demagogia o populismo. Il giudizio positivo sull’operato di Vaccarono è prevalso sull’altro aspetto»
Peccato che l'altro aspetto, come abbiamo visto, sia una condanna a 5 anni di reclusione con tanto di interdizione a vita dalle cariche pubbliche. Ed è poco importante se, come ha dichiarato sempre Elio Ottino, « L’azienda è stata gestita in modo egregio» poiché in quella seduta non si dando un giudizio sull'operato di Vaccarono presso S.C.S. ma si stava decidendo se accogliere o meno le sue dimissioni, presentate proprio in conseguenza di quell'altro aspetto.

E' il solito modus operandi, insomma, valido tanto nella Capitale quanto in provincia.

Alla fine di questa storia rimane però un dubbio. la riconferma di Domenico Vaccarono ai vertici di SCS, è stata “pilotata” da gran parte dei sindaci canavesani (in maggioranza appoggiati dalla “sinistra”). Perchè? Domenico Vaccarono non risulta infatti affiliato con il Centro Sinistra.

Cui prodest? si domanderebbe la Medea di Seneca. A chi giova tutto ciò?

La risposta, e se volete la morale del racconto, può essere forse questa.

Se siete stati sindaci ed avete esaurito i vostri due (o tre) mandati, se non vi hanno candidato alla Provincia o alla Regione e vi hanno addirittura rifiutato una poltrona in parlamento, perché non pensare di raggiungere l'ex sindaco di Caluso nel Consiglio di Amministrazione di SCS?

Magari come successore dello stesso Vaccarono?

Wednesday, November 7, 2007

«Captain Feeny at your service»

Scena del malaugurato incontro di Redmond Barry (Ryan O'Neal) con il famigerato Captain Feeny, all'inizio delle sue peripezie, dal capolavoro di Stanley Kubrick (Barry Lyndon '75). Film perfetto tecnicamente, quasi manaicale nella cura dei particolari, per un soggetto allo stesso tempo ironico e tragico, immerso in un'atmosfera irripetibile capace di far rivivere con tutto il suo spietato fascino il XVIII secolo.

Tuesday, November 6, 2007

Piccolo Glossario della Neolingua #16


The first panacea for a mismanaged nation is inflation of the currency; the second is war. Both bring a temporary prosperity; both bring a permanent ruin. But both are the refuge of political and economic opportunists.
(Ernest Hemingway)
Ecco una parola che definisce un fenomeno economico preciso, ovvero l'aumento della massa monetaria. Essendo però questo aumento una pratica usuale e fondamentale per ogni governo, si è resa necessaria la creazione di una cortina fumogena atta a nascondere un vero e proprio furto ai danni delle classi più deboli.
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Inflazione
Significato originario:
1 econ., diminuzione del potere d’acquisto dell’unità monetaria e conseguente rialzo dei prezzi | ⇒tasso d’inflazione
2 fig., eccessiva diffusione: in questi anni c’è stata un’i. di fuoristrada
3 gonfiore
Leggiamo con attenzione questo trafiletto:
Pesano energia e alimentari. Il netto balzo in avanti dell'inflazione, spiegano i tecnici dell'Istat, è dovuto in misura significativa alla ripresa dei prezzi energetici e all'accelerazione del costo dei prodotti alimentari. Il comparto dell'energia ha infatti fatto segnare un +1,1% congiunturale e un +2,9% tendenziale, mentre negli alimentari l'aumento è stato del +3,4% contro il +2,9% tendenziale di settembre. Al netto dell'energia e degli alimentari non lavorati il tasso di inflazione a ottobre è pari a +1,9%.
È un classico resoconto economico tratto da un quotidiano. Un vero e proprio bollettino di guerra in cui i prezzi dei beni aumentano senza interruzione come il conto delle vittime in guerra. Come è evidente, l'inflazione viene identificata con l'aumento dei prezzi sul mercato. Da cosa sarebbe causato l'aumento non è specificato, si lascia però spesso intuire che dipenderebbe dall'avidità di produttori e commercianti, in altri casi invece si tratta di fenomeno naturale quanto imprevedibile.

Curiosamente, in questo caso anche il dizionario non aiuta più di tanto, infatti recita soltanto: 1 econ., diminuzione del potere d’acquisto dell’unità monetaria e conseguente rialzo dei prezzi. Abbiamo fatto però almeno un passo avanti, abbiamo scoperto che i prezzi aumentano perché il denaro perde valore. Per capire perché il denaro perde valore dobbiamo passare alla seconda definizione: 2 fig., eccessiva diffusione. Quindi il denaro vale meno quando ce n'è troppo, di conseguenza ne serve di più per ottenere dei beni, presumibilmente più scarsi. Logico. Da domandarsi se ci voleva tanto, a spiegarlo.
Leggiamo Mises:
Inflazione… significa aumento della quantità di denaro e banconote in circolazione e della quantità di depositi bancari soggetti a controllo. Ma oggi si usa il termine “inflazione” per riferirsi al fenomeno che è una conseguenza inevitabile dell'inflazione, la tendenza all'aumento di tutti i prezzi e gli stipendi. Il risultato di questa deplorabile confusione è che non c'è più un termine per indicare la causa di questo aumento nei prezzi e negli stipendi. Non c'è più alcuna parola disponibile per indicare il fenomeno che, finora, è stato denominato inflazione. Ne consegue che nessuno si preoccupa per l'inflazione nel senso tradizionale del termine.
Ma qual è quindi la ragione di questa confusione, di tanto mistero attorno ad un termine il cui significato è in realtà molto chiaro e preciso? Ce lo spiega, nientemeno, John Maynard Keynes:
Con un continuo processo di inflazione, il governo può confiscare, segretamente e inosservato, una parte importante della ricchezza dei suoi cittadini.
In che modo? Grazie al monopolio della moneta, gestito dalle banche centrali.
Prendete, per esempio, un'economia in cui la massa monetaria sia mantenuta costante. Per ottenere denaro supplementare, gli attori del mercato dovrebbero scambiare merci e servizi contro moneta. Un rifornimento crescente di articoli vendibili relativamente alla riserva monetaria spingerebbe verso la riduzione dei loro prezzi in denaro.

Ora considerate il caso di un'economia la cui massa monetaria possa essere aumentata con l'espansione del credito bancario – la caratteristica dell'odierno monopolio della moneta controllato dal governo. Gli attori del mercato possono ottenere bilanci supplementari con i prestiti bancari senza essere obbligati a cedere risorse limitate. La richiesta supplementare finanziata dall'aumentata quantità di denaro ne abbasserebbe il valore di scambio di fronte alle merci. [...]

La diagnosi degli economisti di scuola austriaca sarebbe che il continuo aumento nel credito e nella riserva monetaria sta al cuore del boom inflattivo; il rialzo dei prezzi (dei beni) è solo il relativo sintomo. Così se la crescita della riserva monetaria e del credito rallenta, non ci vorrà molto per gli austriaci per prevedere una recessione, o persino una deflazione.

Tuttavia, la recessione e la deflazione – innegabilmente costose in termini di perdita di produzione e occupazione – sarebbero i processi economici di aggiustamento necessari per riportare l'equilibrio nell'economia attraverso la variazione dei suoi costi.

Non ci vorrebbe molto per attendersi che le banche centrali controllate dal governo, quando dovessero decidere fra mantenere l'inflazione sotto controllo o impedire la recessione, molto probabilmente optino per la crescita, a qualsiasi costo, anche a scapito di una perdita nel potere di acquisto della moneta.

Una volta che la crisi si diffonde, o anche soltanto si teme che ciò accada, il pubblico comincia chiedere tassi di interesse ancora più bassi ed ancora più credito e moneta. L'iniezione di moneta e il credito “facile” sono largamente considerate la ricetta per evitare la recessione e la deflazione. I banchieri centrali è improbabile che ostacolino tali richieste.
Incredibilmente, la soluzione della piaga biblica chiamata inflazione, a giudizio di banche e governi, è altra inflazione. E per la quasi totalità dei mezzi di comunicazione tale soluzione è logica e coerente, nonostante equivalga a curare il diabete con i bignè, o l'alcolismo con il bourbon.


Monday, November 5, 2007

Farmageddon

Riporto questa traduzione, già pubblicata su Luogo Comune, così come da richiesta dello stesso autore della traduzione, cliente storico di questo club. Argomento tosto e scomodo, su cui sarà necessario ritornare.

In coda da non perdere il link alla traduzione del National Security Memorandum NSM200, la cui lettura è consigliata prima o dopo aver digerito questo articolo, a piacere.
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Di Kjeld Heising


La guerra globale contro le donne è stata, per molti anni, una guerra estrememente difficile da riconoscere come tale. Per decenni ha assunto un volto benigno, somigliando decisamente proprio all’opposto di una guerra. Ma ora assume un altro volto, un volto sgradevole, proprio come il volto delle altre guerre: quella contro il terrore e quella contro il riscaldamento globale causato dall’uomo. Queste guerre sono state riconosciute da molto tempo come false messe in scena. Ora si sta svelando la guerra globale contro le donne.

Per me cominciò quando mi domandai: come mai sempre più campagne di vaccinazione sono dirette verso le donne? Recentemente, in Danimarca, i media hanno pubblicizzato ampliamente la vaccinazione HPV (Virus del Papilloma Umano) contro il cancro della cervice, non per essere somministrato a donne dell'età nella quale il cancro della cervice può svilupparsi. No, le vaccinazioni stanno per essere incluse nelle normali vaccinazioni per bambini, somministrate a ragazzine dell’età di 12 anni – età alla quale non hanno alcun effetto positivo. Come è possibile?

Poco prima che questo accadesse, i media annunciarono che la Fondazione Bill Gates ha messo a disposizione 10 milioni di corone danesi ad una università di Copenhagen per ulteriori ricerche sul vaccino contro la malaria, da somministrarsi a donne del terzo mondo. Ancora donne…perchè?

Ancor prima, abbiamo visto così tante campagne, nell’intero mondo occidentale, in favore della obbligatorietà del test HIV (Virus dell’Immunodeficienza Umana), alle donne in stato interessante. Siccome ho compiuto estese ricerche sull’AIDS (Sindrome di Immunodeficienza Acquisita), questo è diventato un mio personale cavallo di battaglia. Come spiegherò più avanti, l’esistenza del virus HIV non è mai stata documentata, e nemmeno il suo collegamento con l’AIDS. Lo stesso “AIDS” è un termine fuorviante. Il test HIV non testa la presenza di alcun virus, ma indica solamente la presenza di certi anticorpi nel sangue. Molto spesso risponde positivamente alla gravidanza, nonostante nessun virus in particolare sia presente.

Perchè questa ossessione nel sottoporre a test donne in stato di gravidanza?

Vi sono molte altre indicazioni – che spiegherò – che puntano tutte al fatto che qualcosa di strano stia accadendo riguardo alle donne. Sin dall'inizio ho sospettato che avesse a che fare con la depopolazione. Tutti sappiamo che è stato messo in atto un programma, ...

... come minimo dalla Seconda Guerra Mondiale, per lo più mediante mezzi economici: il saccheggio di denaro e risorse naturali dall’Africa e altri continenti, reso agevole dalla Trappola del Debito, dagli Aggiustamenti Strutturali dell’IMF (Fondo Monetario Internazionale delle Nazioni Unite) e dalle amministrazioni della Banca Mondiale.

Sappiamo inoltre che la riduzione della popolazione deve colpire le donne, non gli uomini. Solo riducendo il numero di femmine si può ridurre l’ammontare della progenie. Un uomo può fertilizzare migliaia di donne, ma una donna non può essere fertilizzata da migliaia di uomini.

E quando guardai per la seconda volta la video-lezione del Dottor David Ayoub, "Mercury, Autism and the Global Vaccine Agenda", l’intero quadro della situazione mi fu improvvisamente chiaro. Il Dottor Ayoub usa metà della sua lezione per spiegare la connessione tra l’incremento della frequenza dell’autismo in America e l’incremento del consumo del mercurio contenuto nei vaccini. Nel resto della lezione spiega che la peculiare cultura della vaccinazione gioca un ruolo completamente differente da quello che la maggior parte di noi potrebbe pensare.

L’Ombra di Rockefeller

La storia del Dottor Ayoub comincia nel 1952, quando D. Rockefeller III fonda il Consiglio per la Popolazione e con esso inserisce seriamente il problema della sovrapopolazione nell’arena politica.

Nel 1972 un’altra commissione, la Commissione Rockefeller sulla Crescita della Popolazione, completa, su richiesta del Presidente Nixon, uno studio durato due anni sulla crescita della popolazione. La commissione conclude:

Dopo due anni di intensi sforzi abbiamo concluso che, nel lungo termine, nessun sostanziale beneficio risulterà da una ulteriore crescita della popolazione nazionale ma che piuttosto, una graduale stabilizzazione della nostra popolazione per mezzo di mezzi volontari contribuirebbe significativamente all’abilità della nazione nel risolvere i suoi problemi. Abbiamo cercato, senza trovarlo, un qualsiasi convincente argomento economico a favore di una continua crescita della popolazione. La salute del nostro paese non dipende da essa e nemmeno la vitalità delle imprese o il benessere dell’uomo medio.

Più avanti il rapporto afferma:

Proprio per sua natura, la popolazione è una preoccupazione continua e dovrebbe ricevere un' attenzione continua. Ulteriori generazioni, e ulteriori commissioni, saranno in grado di vedere la strada giusta per il futuro. In ogni caso, nessuna generazione ha bisogno di conoscere lo scopo ultimo o il significato ultimo, solamente la direzione nella quale essi possono essere trovati. John D. Rockefeller 1972.

Solo due anni più tardi, nel 1974, arrivò il famoso Memorandum dello Studio sulla Sicurezza Nazionale di Henry Kissinger sulle “conseguenze della crescita della popolazione globale per la sicurezza degli Stati Uniti ed i suoi interessi oltremare”. Un documento che abbiamo conosciuto dal momento in cui fu desecretato, nel 1989. Un'altra cosa che sappiamo è che lo stesso Signor Kissinger fece carriera nella politica statunitense come protetto dei Rockefeller. Non c’è dubbio che ci sia una linea diretta dal Rapporto Rockefeller al Memorandum Kissinger.

Il Memorandum afferma che:

· Abbiamo tassi di crescita senza precedenti

· I Paesi Sottosviluppati crescono più rapidamente

· Le importazione necessarie agli Stati Uniti potrebbero essere minacciate

· Rischio di destabilizzazione globale

· Misure urgenti ed immediate debbono essere intraprese al fine di ridurre la fertilità.

Quindi il Memorandum raccomanda questi obiettivi:

· Tasso di Crescita zero nei Paesi Sviluppati entro il 1985

· Tasso di Crescita zero nei Paesi Sottosviluppati entro il 2000

Si può notare che questa agenda verrà sviluppata prima nel nostro mondo occidentale e in un secondo tempo esportata nel Terzo Mondo. Probabilmente perchè la gente nel mondo industrializzato è di più agevole manipolazione, più agevole da raggiungere dai media centralizzati e controllati, più facile da utilizzarsi come cavia e più agevolmente utilizzabile come soggetto di test di misurazione dell’efficacia della campagna.

Il che concorda a perfezione con il fatto che i tassi di natalità siano in effetti calati nell’occidente, prima del loro declino nel Terzo Mondo.

Per quanto riguarda gli strumenti, il Memorandum suggeriva:

· Salute Riproduttiva (aborto, preservativi)

· Educazione Sessuale

· Miglioramento della Salute

· Parità delle Donne

· Scuole Materne

· Partecipazione del Governo

· Miglioramento della Sicurezza Sociale

· Riduzione della Mortalità Infantile

Riconosciamo alcune di queste misure? Ehm… tutte, veramente. Sono esattamente gli ingredienti che hanno caratterizzato la vita adulta della mia generazione – il periodo dagli anni ’70 in poi. Complessivamente ed in qualsiasi contesto si chiamarono “Welfare” e ci fu un forte consenso sul fatto che fossero il risultato di un modello sociale superiore basato sulla democrazia. Ora, ci troviamo improvvisamente di fronte a questa domanda: erano solo dei mezzi per indurci ad impedire di riprodurci?

La risposta a questa domanda richiede una analisi approfondita. Lasciateci solo affermare che i “titoli di testa” della nostra vita possono essere effettivamente regolati. Ciò avviene per mezzo della regolazione dell’ammontare di denaro in circolazione: quando le banche centrali rilasciano denaro sul mercato, abbiamo “Welfare”. Quando esse ritirano il denaro in circolazione abbiamo recessione. L’amministrazione centralizzata della rete globale dei media rende agevole il controllo delle idee che accompagnano il denaro – e il relativo incanalare flussi di denaro ed idee, entrambi nelle direzioni volute.

Nella fattispecie, abbiamo di fatto che vi siano nella realtà degli elementi del Memorandum Kissinger. Cosa altrettanto certa, è il fatto che abbiamo un calo delle nascite. Intorno al 1970 il tasso di natalità in Danimarca era 2.0. Oggi è 1.7 – molto meno di quanto sia richiesto per mantenere l’esistente popolazione. Troviamo un simile sviluppo in tutto l’Occidente.

A proposito della realizzazione nel terzo mondo, il Memorandum raccomandava i seguenti mezzi:

· Banca Mondiale

· WHO [ndt: Organizzazione Mondiale per la Sanità]

· UNICEF [ndt: Fondo di Emergenza Internazionale delle Nazioni Unite per l’Infanzia (ora Fondo per l’Infanzia]

· Governi da parte di Paesi “donatori”

· UNFPA [ndt. Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione]

· Organizzazioni e Gruppi Privati

Questo è un pò più rivelatorio della maniera in cui il mondo funziona. Una elite finanziaria americana richiede che un Ministro degli Esteri americano incorpori una organizzazione internazionale nei suoi strumenti di lavoro. Non stiamo parlando di Nazioni Unite come unione di nazioni, ma di Nazioni Unite come una filiale del Ministero degli Esteri degli Stati Uniti.

Notiamo inoltre che la Banca Mondiale gioca un ruolo centrale. Siamo negli anni ’70 ed il Terzo Mondo sta per saltare nella trappola del debito – un meccanismo che si riprende completamente le “indipendenze” appena ottenute. Dopo poco tempo è chiaro che anche queste parti del mondo sono controllabili, economicamente e politicamente. E che la Banca Mondiale è, come abbiamo visto fin da allora, lo strumento numero uno per il controllo, coadiuvato dalla oganizzazione gemella IMF. Nel loro periodo di governo, il Terzo Mondo e stato impoverito costantemente e costantemente derubato delle ricchezze naturali dei propri continenti.

A parte questo, per il progetto del Memorandum coperto dal settore della salute (WHO) e dal settore educativo (UNICEF) ha il supporto dei governi alleati assicurato a mezzo del finanziamento di migliaia di NGO (Organizzazioni Non Governative) e acquista così un tocco di impegno “dalla-gente-per-la-gente”.

A questo punto nel memorandum Kissinger troviamo importanti elementi di sfondo che rendono comprensibili un grande numero di eventi pratici. Torniamo al nostro argomento principale: il mondo medico e la sua straordinaria gioia nel vaccinare.

Farmageddon

Nel 1999 fu fondata l’organizzazione Alleanza Globale per Vaccini e Immunizzazioni - GAVI. Il suo finanziatore fu nientemeno che Bill Gates, che vi investì 754 milioni di dollari e dichiarò l’obbiettivo di raggiungere da 12 a 15 miliardi di dollari. In precedenza il signor Gates aveva dato 1,7 milioni alla UNPFA, 10 milioni per la “ricerca sulla salute riproduttiva” all’UNDP (Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite), al WHO ed alla Banca Mondiale. Inoltre 2,2 milioni alla UNPFA e 1,7 milioni a “Maternità Pianificata” (Planned Parenthood).

Tecnicamente GAVI non ha alcuna relazione di sorta con la depopolazione, ma era, ed è, una organizzazione con lo scopo di “migliorare la salute nei 70 paesi più poveri” – e lo fa con un singolo strumento: le vaccinazioni. Un pò strano, potreste già dire. Poichè se volete migliorare la salute in paesi poveri, la prima idea che vi verrebbe sarebbe aiutare la produzione di cibo e la distribuzione di, per esempio, acqua. Ed ecco, loro usano siringhe e composti chimici – come mai?

Il vero programma dell’organizzazione si fa più chiaro quando diamo un’occhiata ai piani per l’attuazione del suo programma esplicito. Userà:

· Banca Mondiale

· WHO

· UNICEF

· Governi da parte di Paesi “donatori”

· UNFPA

· Organizzazioni e Gruppi Privati

Non erano gli stessi agenti che il Memorandum Kissinger si proponeva di utilizzare? Certamente. E fate attenzione ora: il Memorandum Kissinger suggerisce di ridurre la popolazione nel Terzo Mondo come mezzo per assicurare che le risorse mondiali “siano disponibili per gli Stati Uniti ed i suoi alleati”. GAVI ridurrà la mortalità – relativamente aumentando le popolazioni. Come può la stessa organizzazione lavorare per due programmi opposti?

Non può. E che i due programmi siano realmente opposti diventa chiaro con una semplice considerazione: il NSSM 200 [ndt: Memorandum 200 del Governo Statunitense - Studio sulla Sicurezza Nazionale] ebbe successo nel ridurre il tasso di natalità nell’Occidente per mezzo, fra l’altro, di un incremento della sanità pubblica. Potreste essere erroneamente indotti a pensare che è esattamente quel che GAVI vuol fare nel Terzo Mondo. Ma è possibile?

Non lo è. La sanità pubblica nell’Occidente fu incrementata dai centri finanziari occidentali che emisero denaro sul mercato, su vasta scala, curandosi che gli apparati statali lo distribuissero a pioggia alla popolazione. Questa è l’essenza di ciò che è chiamato “società del welfare” durante le ultime generazioni. Essi inondarono i cittadini con denaro.

Oggi, nel Terzo Mondo, la situazione è capovolta. Gli Aggiustamenti Strutturali del IMF durante gli anni ’90 prosciugarono di denaro le popolazioni del Terzo Mondo, deviando i potenziali produttivi dalla produzione di cibo all’esportazione delle materie prime; privatizzarono risorse collettive come l'acqua e le convertirono in merci. Ecco, strangolarono i cittadini per mezzo della penuria di denaro.

Affermare di lavorare per la sanità pubblica senza nominare queste condizioni è come ammettere che il progetto sia una macchinazione. Affermare di incrementare la salute pubblica con siringhe e composti chimici è come ammettere ancora una volta che il progetto è una macchinazione.

Si possono inoculare milioni e milioni di persone contro HIV, Tifo, Epatite, Tubercolosi, e tutto quello che volete, ma se la gente non ha abbastanza da mangiare e da bere il vostro progetto è inutile.

Conclusione: lo scopo è differente. Così, facciamoci una domanda: le campagne di vaccinazione del GAVE sono strumenti di lavoro presi dal Memorandum Kissinger? Sono campagne antifecondità in incognito? I vaccini che vorrebbero distribuire su vasta scala nel Terzo Mondo sono in realtà armi chimiche che rendano le donne sterili?

Ebbene, ci sono certe indicazioni a questo riguardo e, effettivamente, ci sono anche delle evidenze innegabili. Una delle indicazioni è, come ho già detto, la strana preferenza per le donne nelle campagne di vaccinazione dell’ultima decade. Dopo quanto ho scritto in questo articolo avrete bisogno di un bel pò di fantasia per credere che tutto sia basato sul desiderio di aiutare le donne ad avere bambini.

Potete aggiungere che i test sull’HIV in Africa sono eseguiti solo in cliniche prenatali, il che significa solo su donne gravide. Nel Mondo delle Fiabe anche questo fatto potrebbe essere preso per un’assistenza, ma la realtà ci racconta un’altra storia: il passo successivo ad un test HIV positivo è la prescrizione di medicinali di tossicità mortale (che chiamano “medicine per l’AIDS”), le quali distruggono il sistema immunitario e la capacità di assorbire sostanze nutritive, e portano alla nascita di bambini anormali.

Ci avviciniamo allo scopo reale del GAVI quando realizziamo che la letteratura medica contiene migliaia di dispense e riviste – persino libri di testo – su quanto è chiamato “Immunologia Riproduttiva” – che significa “come rendere le donne immuni alla gravidanza”. Un articolo del 1991 ha come titolo “La Task Force del WHO sul Vaccino per la Regolazione della Fecondità”. Numerosi istituti hanno Immunologia Riproduttiva sul loro programma di ricerca. E come possiamo notare:

· Il metodo è basato su programmi di vaccinazione.

· Il WHO è profondamente implicato nella loro esecuzione pratica.

Fino a poco tempo fa la tecnica preferita è stata di mescolare vaccini contro il Tetano e la Difterite con Gonadotropina hCG. hCG è un ormone che si forma naturalmente nel feto nel giro di pochi giorni dal concepimento, e che gli è necessario per continuare la sua vita e crescita. Quando una mistura di vaccino e hCG è inoculata nel sangue di una donna, le sue difese immunitarie produrranno non solo anticorpi contro i batteri del Tetano o della Difterite, ma anche quelli contro il hCG.

Come risultato la donna perderà il feto.

Le campagne di vaccinazione più note sono quelle del WHO contro il Tetano negli anni dal 1993 al 1995 in Nicaragua, Messico, Nigeria, Tanzania e nelle Filippine, dove milioni e milioni di donne furono inoculate. Nonostante il fatto che il 70% dei casi di tetano avvenga negli uomini, il gruppo interessato fu … donne tra i 14 ed i 44 anni.

Questi scandali vennero documentati così bene – rimarchevolmente, tra gli altri, attraverso l’Organizzazione Life International, che fece analizzare il vaccino – che il Governo delle Filippine aprì un'indagine. Nel 1995 la BBC produsse un documentario sulla vicenda (che sfortunatamente non è disponibile su internet).

Altre campagne di vaccinazione hanno avuto altri effetti. In Uganda fu attuata un vaccinazione contro la polio, che uccise 600 bambini in un solo mese, e tutti nello stesso villaggio (Mbarara) – in cui per una coincidenza c’era un censimento. In Nigeria il vaccino contro la polio fu distribuito contaminato con estradiolo, ed un certo numenro di agenti cancerogeni. Quante altre campagne criminali come queste sono state attuate nel corso degli anni?

Da una truffa all’altra

Torniamo per un istante indietro al nostro mondo. Come abbiamo visto, è qui che la depopolazione fu attuata in anteprima. Dapprima non incluse vaccinazioni come strumento principale, ma ebbe un carattere più sottile e subdolo. Una grandissima influenza fu esercitata dai Mass Media. Quando il banchiere internazionale JP Morgan, prima della Prima Guerra Mondiale, chiese a una manciata fra i più importanti editori di giornali di investigare su quanti media avrebbe dovuto comprare al fine di controllare il flusso di notizie nel mondo intero – e quanto sarebbe costato – essi risposero con la cifra di 25. Morgan non ci mise molto a metterli sotto controllo.

Oggi la centralizzazione è passata ad una scala di gran lunga maggiore. Ci sono migliaia di media in più, ma il circolo dei loro proprietari non è per questo più numeroso, anzi è più ristretto. I media dell’Occidente sono essenzialmente un'unica rete. Perciò influenzare i media è più facile che mai. E ha creato movimenti pubblici nel pieno spirito del Memorandum Kissinger: funzioni della famiglia acquisite da autorità pubbliche, dissoluzione della famiglia, minor impegno nell'avere figli, esclusivo interesse verso il mercato del lavoro, incoraggiamento dell’omosessualità e della vita da singles. Il NSSM 200 ha funzionato molto bene nell'intero Occidente.

Allo stesso tempo esseri umani sradicati, solitari e disfunzionali sono stati formati – facili vittime di quel che chiamiamo la costruzione del Guru: una sorta di eccelso potere nelle mani del quale si possono lasciare le responsabilità della propria vita. Una di queste è l’industria farmaceutica, la quale per molti aspetti ha preso il posto della Chiesa. “Liberaci dal male” noi salmoidiamo quando (dall’industria stessa) riceviamo il bollettino giornaliero sui nuovi pericoli dal mondo dei microbi. “Dacci oggi la nostra medicina quotidiana” imploriamo quando (dall’industria stessa) riceviamo la notizia che un altro prodotto salvifico è stato creato.

E' uno sviluppo che punta chiaramente all’industria farmaceutica come strumento per il controllo della popolazione. Torniamo dunque daccapo ai nostri vaccini. Già nel 1952 John D. Rockefeller III, attraverso la sua organizzazione Consiglio per la Popolazione, cominciò sostenendo che ai vaccini avrebbe dovuto essere aggiunto del Mercurio. Serviva ad un triplice scopo: il Mercurio agisce come conservante, questo era l’alibi. Poteva aiutare l’industria chimica a sbarazzarsi di un prodotto di scarto altamente tossico (proprio come il Fluoro nel dentifricio). E, principalmente, il Mercurio è assorbito dal nostro corpo, non viene espulso e ha vari effetti tossici.

Uno degli effetti è che distrugge le ciglia all’interno del sesso femminile, rimuovendo la capacità della membrane mucose di trasportare il seme alle cellule uova. Il che, ovviamente, impedisce il concepimento naturale. Un altro effetto è che I bambini che riescono comunque a nascere, diventano autistici – nel senso che la frequenza dei bambini autistici si incrementa con l’incremento di mercurio contenuto nei vaccini assunti. E ci sono altri effetti di questo additivo che è chiamato thiomesa, come il diabete.

Più importante in questo contesto è, naturalmente, l’effetto sulla fertilità delle donne, a cui si può aggiungere l’effetto delle tossine che trovino la loro via verso gli organi maschinli, riducendo la loro abilità di produre seme. Si è parlato molto dei ftalati estogenoidi di alcune plastiche – ma non ho fatto ricerche su questo aspetto.

Un piccolo passo al di fuori del mondo dei vaccini e troviamo l’inganno di gran lunga più grande, creato nel primi anni ’80: AIDS. L’AIDS inizialmente comparve solo tra uomini omosessuali che facevano un pesante consumo di droghe ricreative e di antibiotici ,ed era senza alcun dubbio un semplice fenomeno di intossicazione. Di nuovo, l’industria farmaceutica e la tastiera dei media internazionali fecero magie, e, senza che nessuno capisse come, l’AIDS divenne un morbo da virus – ed un morbo che poteva attaccare donne eterosessuali. Fu a questo punto che cominciò a sembrare uno schema ricorrente: già nella metà degli anni ’90 i poteri dell'industria che avevano capito il Memorandum Kissinger cominciarono a richiedere che i test HIV fossero resi obbligatori per le donne gravide.

Inoltre, in questo contesto, quel che cominciò nell’Occidente fu poi trasferito al Terzo Mondo. Gli esperimenti vennero fatti qui, la prassi venne sviluppata là fuori. Il punto della strategia è che le donne molto spesso risultano positive in un test HIV non perchè abbiano dei virus particolari, ma solo ed unicamente perchè sono incinte (esiste una lista di 70 situazioni che danno falsi risultati positivi). Migliaia di donne, specialmente negli Stati Uniti, furono in seguito esposte a quelli che vennero chiamati “farmaci per il prolungamento della vita”, ma che in realtà erano veleni mortali per le cellule.

Uno dei casi che trovo più tragico è da un articolo di Celia Farber (Fuori Controllo: AIDS e la corruzione della scienza medica), dove si riporta di una donna incinta sana e in piena forma (positiva HIV) che accetta – allo scopo di “aiutare la scienza” – di partecipare ad un test di farmaci “che prolungano la vita”. Dal momento in cui comincia il trattamento si ammala, durante la gestazione peggiora, e riesce a partorire il suo bimbo ma muore subito dopo.

Altri casi riportati parlano di bambini malformati dopo farmaci più ordinari – ma in tutti i casi, le donne sono severamente colpite dalle medicine. La stessa cosa naturalmente vale per gli uomini.

Quello che l’industria farmaceutica ha offerto per HIV e AIDS sono sostanze chimiche che distruggono la capacità dell’intestino di assorbire sostanze nutritive, la capacità del midollo osseo di creare sia sangue che sistema immunitario, e una lunga lista di altri effetti mortali. Il sistema funzionò qui in Occidente – e fu esportato in Africa e Asia dalla metà degli anni novanta, col pretesto che “una pandemia si stava sviluppando”.

Nuovamente il WHO fu il principale protagoniata. Il WHO introdusse la “diagnosi visiva”, semplificando e facilitando la creazione di un caso di AIDS con la sola osservazione di una persona, notando se avesse perso peso o avesse magari diarrea o tosse. I suoi dipendenti eseguivano test HIV in cliniche prenatali dove potevano essere sicuri di ottenere risultati positivi e di intossicare susseguentemente donne ed i loro feti.

Massiccie campagne mediatiche hanno appoggiato fino in fondo il progetto che oggi si sta svelando come la più grande macchinazione mortale nella storia della medicina. Nel mondo intero si fatica a trovare un ragazzino in età scolare che non abbia imparato a memoria che l’AIDS è una malattia causata dal virus HIV che distrugge il sistema immunitario, che questo è il problema più grande del Terzo Mondo, e che un finanziamento illimitato deve essere gettato nella ricerca di un vaccino (anche qui abbiamo con noi Bill Gates).

Quello che non hanno imparato è che il virus HIV non è mai stato isolato e quindi mai documentato. Che il cosiddetto test HIV non cerca il virus ma degli anticorpi (che appartengono ad un sistema immunitario funzionante). Che il sangue da qualsiasi persona al mondo risulterà positivo al test HIV se non sarà diluito 400 volte. Che i cosiddetti farmaci contro l’AIDS non hanno nessun effetto che possa essere messo in relazione con alcun virus: essi uccidono ogni entità vivente, interrompendo l'intera sintesi del DNA. E che gente marchiata come positiva HIV, e che non prende medicine, rimane viva e vegeta.

Quel che non imparano è che quel che sembra una truffa medica non è solo questione di soldi, ma può essere vista come uno strumento per la depopolazione.

Tutti ricordiamo l’Influenza Aviaria. Spuntò nel 2005 sotto forma di un pacchetto completo del Pentagono, comprensivo di prospetti di pandemia, mutazioni e tutto il resto del baraccone. La risposta fu ancora un vaccino: Tamiflu, con un brevetto di proprietà della compagnia Gilead, che nuovamente contava Donald Rumsfeld tra i suoi azionisti. Tamiflu fu venduto in milioni di dosi, nonostante fatto che non si conoscano effetti positivi.

Il Donatore di Medicine Gates assicurò recentemente 10 milioni di Corone Danesi all’Università di Copenhagen per la ricerca continua di un vaccino contro la malaria. Target… ebbene, donne nel Terzo Mondo.

E inoltre … il più recente vaccino contro il Virus del Papilloma Umano, HPV, che in Danimarca e in molti altri paesi sta per essere incluso nei programmi comuni di vaccinazione dei bambini. Gruppo Target: ragazzine di 12 anni di età.

Signore e signori, c’è una guerra in corso contro le donne. In tutto il mondo.

Dal Libero Arbitrio alla Coercizione

Nei primi tempi, la Commissione Rockefeller enfatizzò che la riduzione della popolazione avrebbe dovuto certamente essere un segreto, ma che avrebbe dovuto essere attuata senza coercizione. Abbiamo visto in seguito che questa richiesta è stata diluita. Nei termini delle campagne di vaccinazione nel Terzo Mondo, il problema principale è che molte vaccinazioni richiedono due, tre…cinque iniezioni per essere completate. Possono dilungarsi a settimane e durante questo periodo voci possono spandersi tra la popolazione sui loro effetti (emorragie, aborti, morti). In Africa donne incinte cominciarono a fuggire dai loro villaggi quando le fuoristrada bianche arrivavano. Divenne un problema così grande che la Commissione Rockefeller ritenne necessario risolverlo.

Le soluzioni furono molteplici. Si persuasero i governi locali a rendere obbligatorie le vaccinazioni e a mettere in galera quelli che le rifiutavano – come nel caso del Mali. Governi che rifiutarono di stare al gioco – per esempio la Nigeria – furono colpiti da falsi rapporti su epidemie crescenti che causarono la condanna dei governi ostinati da parte dei paesi confinanti, per il fatto di “mettere in pericolo la vita di altre persone”. O come il governo del Sud Africa, che ancora rifiuta di distribuire test HIV gratuiti fra la popolazione e che è sotto tremenda pressione da parte di tutto il mondo occidentale – dai Reali Britannici ai candidati alla presidenza americana a pagliacci mediatici come Oprah Winfrey (che comparve a Johannesburg per sottoporsi pubblicamente ad un test HIV… il risultato non fu pubblicato).

Ma innanzi tutto cominciarono la ricerca su come spargere vaccini nel modo migliore. Uno dei risultati fu publicato in una press release del WHO nell’agosto 2005: più di 750.000 infermieri dovrebbero andare di casa in casa e inoculare 24 milioni di bambini sotto i 5 anni su certe isole indonesiane – tutti in un giorno! Questa è tattica mordi e fuggi. Se qualcosa andasse storto, le voci non avrebbero tempo di spargersi. Questa tattica appare ulteriormente consolidata dal WHO.

Nel prossimo futuro vi è un piano per incorporare frammenti di DNA in virus che possono automaticamente produrre gli anticorpi hCG. Dopodichè nessuna ulteriore azione è richiesta dal momento che il DNA si replicherà da solo infinitamente ed impercettibilmente, defertilizzando le donne. Il passo successivo sarà quello di incorporare queste stringhe di DNA nel cibo e negli stimolanti, cosicchè le donne distribuiranno e assumeranno il loro agente defertilizzante da sole. Tutto senza saperlo.

La tecnica è chiamata Vaccino d’Agguato. Se sia già usata attualmente qui in Occidente, non saprei – ma è un fatto che entrambi uomini e donne nella nostra parte del mondo hanno sempre più problemi nell’avere bambini.

Nella nostra parte del mondo si sta diffondendo un certo scetticismo sulle azioni dell’industria farmaceutica e sui suoi appoggi politici. Per esempio in questo programma umoristico.

Sempre qui, il Nuovo Ordine Mondiale reagisce. In Scandinavia esso può ancora contare sull’appoggio massiccio della rete dei media che è obbidiente al cento per cento – i Danesi sono la popolazione più facile da controllarsi al mondo, data la loro predisposizione al consenso. Ma sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti, il principio di non coercizione è stato sospeso da molto tempo. Sempre più vaccinazioni sono obbligatorie – come in Texas, dove ragazzini in età scolare ora debbono passare attraverso 68 inoculazioni nel corso dei loro anni di scuola. Il test HIV è obbligatorio per donne incinte in diversi Stati, seguito da obbligatoria assunzione di medicine letalmente velenose – per madri e neonati.

Questo sviluppo è una conseguenza della Guerra al Terrore la quale, nell’ultima decade, ha sospeso un diritto civile dopo l’altro, specialmente in Gran Bretagna e Stati Uniti. Come sappiamo, questa guerra ha il suo programma per la depopolazione – spargendo uranio impoverito nella nostra atmosfera ed altro ancora – ma questa è un’altra storia.
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Testo originale

Segnalato e tradotto da Gianni Elvezia (PikeBishop)

Vedi anche:

National Security Memorandum NSM-200

Sunday, November 4, 2007

“Planning” Vs “Reverse Engineering”

Ovvero la storia nei siti di controinformazione


In leggero ritardo, ecco il nuovo dispaccio dal nostro corrispondente da Laputa. Ultimamente la posta telepatica ha qualche problema: probabilmente una perturbazione del campo psichico. Per sicurezza tengo su il copricapo di stagnola anche di notte...

Poco male, anche stavolta il relax domenicale è assicurato, con questa veloce panoramica su alcuni momenti chiave della Seconda Guerra Mondiale, accompagnata da una riflessione sul cosiddetto “complottismo.”

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Di Giovanni Pesce


I frequentatori di siti di controinformazione amano definirsi “gomblottisti”, un termine che evoca lontani scenari “carbonari” di qualche secolo fa; ma non è così; in realtà essi sono esperti in reverse engineering degli eventi ovvero studiando “a posteriori” i fatti, cercano di ritrovare il bandolo della matassa.

Quindi non “gomblottano” in nessun caso; esaminano gli eventi e li discutono; in pratica un pensatoio; un “think tank” a tutti gli effetti che purtroppo dispone di informazioni standard ovvero quelle che un cittadino di buona volontà potrebbe reperire.

Qualunque ragazzino che ha tentato smontare un giocattolo sa cosa sia il reverse engineering; se poi questo ragazzino è poi diventato motociclista questo modo di procedere è diventato per lui uno standard di vita. Partire da un fatto insolito e cercare di capire il meccanismo che governa la sorte, è un’attività tipica del reverse engineering.

Ma gira e rigira, una ricerca di questo tipo porta quasi sempre a confortare la tesi che, dall’altra parte della storia, ci sia un gruppo di “gentlemen” che agisce secondo uno schema preciso.

Non sbagliano. In realtà, i colleghi del mio club a Lower Manahttan hanno assunto un gruppo di scrittori ai quali hanno assegnato il compito di scrivere, con un certo anticipo, la Storia; un altro gruppo di scrittori è stato selezionato per raggiungere il secondo obiettivo: distrarre il grande pubblico raccontando fischi per fiaschi ed un terzo gruppo ha avuto come compito quello di acquisire la guida della controinformazione.

In pratica questi conoscono i modi di reazione delle masse e manovrano in maniera tale da far muovere la storia delle masse; in pratica scrivono il copione della storia prossima ventura, la mettono in pratica e poi la fanno apparire diversa da come si è svolta in realtà.

A gomblottisti resta il compito di ricostruire i meccanismi.

Una buona base di partenza per dimostrare questa teoria è l’analisi della WWII dove alcuni fatti militari e politici sono veramente inspiegabili.

Una tra le poche spiegazioni possibili può essere basata sulla teoria della regia unica; ovvero una super-cupola che abbia deciso le campagne politiche e militari ed anche il loro esito.

Incredibile ma possibile.

I fatti:

Le diplomazie mondiali concedono i Sudeti alla Germania Nazista: l’uranio per le produzioni atomiche proveniva dai Sudeti, la fondazione Rockefeller aveva in Germania dei laboratori atomici nei quali lavorò anche Enrico Fermi;

Le truppe (Rommel) e l’aviazione tedesca ( Von Kesserling) concedono alle truppe inglesi il reimbarco a Dunkerque; con una piccola azione militare la guerra sarebbe finita in pochi giorni;

Il Comando Supremo italiano si dimentica di conquistare Malta roccaforte inglese a poche miglia dalla costa italiana,

Le truppe tedesche usavano camion General Motors, quelle sovietiche camion Studebaker.

La benzina tedesca proveniente da Ploesti Romania era marcata ESSO, idem per la benzina sovietica di Baku (USSR).

I motori Daimler Benz dei Messerschmidt e i Merlin degli Spitfire e Mustang erano “molto” simili.

Stalin concede un grande vantaggio iniziale ai tedeschi eliminando tutti i generali ed i colonnelli dell’Armata Rossa nelle purghe del 1938.

Karl Wolff è stato direttore del programma atomico di Auswitch, comandante dei servizi segreti in Italia, comandante dell’operazione (non effettuata) di arresto del Papa, gestore della trattativa con Allen Dulles per la capitolazione della Germania.

La gran massa delle persone è stata incuriosita da “la battaglia d’Inghilterra” dove qualche centinaio di ragazzi inglesi e tedeschi si sono affrontati in duelli aerei per pochi mesi, ma quasi nessuno è stato incuriosito dal fronte orientale dove migliaia di carri sovietici, tedeschi, americani si sono affrontati in una lotta titanica durata anni.

Il rallentamento delle operazioni alleate in Italia e Francia alla fine del 1944, permette ai sovietici di lottare più a lungo con i tedeschi.

Il metodo del reverse engineering ci porta a supporre che gli eserciti si siano mossi come dei corpi di danza su un palcoscenico gestito da un impresario unico.

Non dovrebbe costituire mistero per i lettori della Voce del Gongoro, l’identità dell’impresario.
Quello che invece volevo mettere in evidenza era la capacità dell’impresario di raccontare, a cose fatte, una realtà mistificata ma a lui più comoda.

Se vi guardate intorno c’è pochissimo materiale che vi “Illumina” su quel periodo, ma siete in grado di andare avanti da soli.

Saturday, November 3, 2007

Immortal (ad vitam)

Dopo Milla Jovovich, un'altra aliena da leccarsi i baffi: l'ex Miss Francia Linda Hardy, in Immortal (ad vitam) (Immortel (ad vitam) '04), di Enki Bilal. Ridurre la sua Trilogia di Nikopol dal fumetto allo schermo cinematografico non era cosa facile, ed in effetti non è perfettamente riuscita: troppi temi, la storia risulta confusa e forse incomprensibile per chi non avesse letto prima i fumetti da cui è tratta. Gran profusione di CGI, ma se in molte scene il risultato lascia stupefatti, in altre la qualità è scadente. Merita comunque la visione – meglio dopo essersi ripassati la trilogia a fumetti – se non altro per l'atmosfera gotica di una New York futura e cupa e per l'abbondanza di simbolismo che pervade il film. Oltre che per la Hardy, ovviamente.
Godetevi intanto questo montaggio con per sottofondo la canzone "Reincarnation" da Ghost in the Shell.

Friday, November 2, 2007

Una comoda falsità

Il 6 ottobre l'Alta Corte inglese, preso in esame il film An Inconvenient Truth, a seguito dell'esposto di un camionista del Kent che denunciava “la visione a senso unico e il rischio di lavaggio del cervello”, dichiarava che l'opera promossa da Al Gore (premiata con l'Oscar come miglior documentario) non è tanto un documento scientifico, quanto un film politico – avvolto “in un contesto di allarmismo ed esagerazione” – segnalando tra l'altro la presenza di ben undici errori. Non è stata revocata la decisione del governo di inviare 3.500 copie del documentario agli istituti secondari di Inghilterra e Galles, ma la proiezione nelle classi dovrà essere preceduta dalle precisazioni degli insegnanti.

Questo non ha impedito a Gore, pochi giorni dopo, di ricevere inopinatamente il Nobel per la Pace (!), ma soprattutto non ha consigliato maggiore prudenza ai grossi predatori che, annusato il ricco boccone, già si sono lanciati a fauci spalancate. È del 9 ottobre, infatti, la proposta del cancelliere tedesco Angela Merkel di un accordo per combattere il cambiamento climatico con un sistema internazionale per il commercio delle emissioni globali che sostituisca il protocollo di Kyoto dopo il 2012:
La Merkel ha sottolineato che soltanto stabilendo dei limiti sull'emissione di anidride carbonica pro capite in tutto il mondo – suggerendo una quantità di circa 2 tonnellate a testa – la lotta per arrestare il riscaldamento globale potrà essere efficace. “Il nostro obiettivo di lunga durata può soltanto essere il livellamento pro capite delle emissioni mondiali,” ha detto la Merkel ad un simposio di Nobel e di altri preminenti scienziati. Il suo suggerimento significherebbe dei tagli drastici: in Germania l'emissione di anidride carbonica è di circa 11 tonnellate l'anno a testa, mentre negli Stati Uniti circa 20 tonnellate.
La segue a ruota il presidente francese Nicolas Sarkozy che giovedì scorso, chiudendo i lavori della conferenza sull’ambiente, ha dichiarato: “ci vuole una rivoluzione nel nostro modo di pensare, di decidere, una rivoluzione nei nostri comportamenti,” rivoluzione che, manco a dirlo, deve partire dai nostri portafogli:
Tra le misure che dovranno essere adottate per affrontare il problema dei cambiamenti climatici vi sono il blocco alla costruzione di nuove autostrade ed aeroporti e, in parallelo, la messa in cantiere entro il 2020 di ben duemila chilometri di linee ferroviarie ad alta velocità; nuovi assi ferroviari per il trasporto dei veicoli pesanti ed autostrade marittime verso Spagna e Italia. E, ciliegina sulla torta, verrà studiata l’introduzione di una tassa sulle emissioni di anidride carbonica.
Senza dimenticare Gordon Brown che già un anno fa, quando era ancora soltanto ministro delle finanze, annunciava Al Gore come nuovo consigliere per l’ambiente del governo britannico, l'ultimo in ordine di tempo è invece il sindaco di New York Michael R. Bloomberg che progetta di annunciare oggi il suo sostegno ad una tassa nazionale sulle emissioni di anidride carbonica:
In quello che i suoi collaboratori considerano uno degli impegni politici più significativi del suo secondo ed ultimo mandato, il sindaco sosterrà che che tassare direttamente le emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico ritarderà il riscaldamento globale, promuovendo al contempo lo sviluppo economico e l'innovazione tecnologica – anche se a breve termine può provocare un rincaro della benzina.
Curiosamente in questo caso l'abusata massima keynesiana – quella secondo cui “nel lungo termine saremo tutti morti” – non viene presa in considerazione: forse perché per milioni di persone che non arriveranno più a fine mese questo termine si avvicinerà drasticamente, diminuendo così l'impronta ecologica dell'umanità sul pianeta. Peccato che non sia il pianeta a pagare i ricchi stipendi di questa ciurma di filibustieri, quanto coloro ai quali ora si vuole ridurre la qualità della vita. Spremuto il limone, se ne getta la buccia.

Non dovrebbe essere difficile seguire i contorni di un disegno preciso che collega i premi e la vasta pubblicità e diffusione accordati a Gore alla tassazione globale. Nasce una nuova era in cui la discriminazione sarà su base energetica: chi potrà permettersi l'energia pulita continuerà a godere delle comodità moderne, gli altri dovranno probabilmente limitare anche le flatulenze (“2 tonnellate a testa”). Di questi tempi ogni scusa è buona per tassare e pianificare, poco importa se la teoria su cui si basano queste politiche “ambientaliste” è tutt'altro che dimostrata, se è inquinata da forzature ideologiche evidenti anche ad un camionista del Kent. Per dirla tutta, nemmeno il messia verde sembra seriamente preoccupato dalla sua impronta ecologica personale, di certo non quanto dovrebbe esserlo se le sue inconvenienti teorie fossero vere:
... negli Stati Uniti il consumo medio per casa è di poco superiore ai 10mila kilowatt-ora (kWh) all'anno, mentre nel 2006 casa Gore ha divorato circa 221mila kWh: più di 20 volte la media nazionale. Soltanto lo scorso agosto, Gore ha bruciato 22mila kWh, con una bolletta che sfiora i 1400 dollari. Dall'uscita di An Inconvenient Truth, poi, il consumo energetico di casa-Gore è cresciuto da una media di 16mila kWh al mese nel 2005 agli oltre 18mila kWh al mese del 2006.
Alcune scomode domande prorompono inevitabili e spontanee: quale potrebbe essere l'impronta ecologica dell'umanità al netto di Gore e dei governi di tutto il mondo? Che impatto ha sul clima una casta di parassiti a livello globale? Se vogliono davvero salvare il mondo, perché non si suicidano?


Thursday, November 1, 2007

Premio Caligola - ottobre '07: Padoa Schioppa!

E alla fine il fuoriclasse di casa ce l'ha fatta, ma non è stata facile come pronosticato: Padoa Schioppa vince l'edizione di ottobre del Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa sul filo di lana, per un'incollatura come si usa dire. Il campione africano Robert Mugabe, beniamino ormai di questo sito alla sua seconda partecipazione ha dato battaglia fino all'ultimo voto, cedendo il passo solo nelle ultime concitate ore di votazione. Presenza soltanto folkloristica, invece, quella della delegazione nigeriana, che ha raccolto molta simpatia ma una miseria di voti.

Quindi vittoria al fotofinish di Padoa Schioppa che si è spartito il grosso dei voti con Mugabe. Il 48% contro il 44%. Come sempre sono circolati i soliti veleni, con interi pacchetti di voti giunti nel giro di poche ore, soprattutto a favore del leader africano, c'è da dire però che non ci sono state lamentele da parte dei concorrenti: si sospetta un patto tra Nigeria e Zimbabwe per portare il trofeo in Africa, che comunque non è riuscito a raggiungere lo scopo. L'impressione è che il fattore campo abbia giocato un ruolo decisivo, prendere in giro i contribuenti dopo avergli rubato i soldi necessari per arrivare a fine mese è stata senza dubbio una giocata di classe, ma bisogna riconoscere che condannare degli agricoltori per aver coltivato la terra – in un paese che muore di fame, per giunta – è veramente su un altro livello.

Complimenti a
Padoa Schioppa cui verrà consegnata come al solito la targa ricordo e il kit Do it yourself: Suicide!, anche se la sensazione è che Mugabe si sia dimostrato ancora una volta il più forte, confermandosi il candidato numero uno per la vittoria finale del 2007.