Wednesday, March 4, 2009

Lo stimolatore stimolato

Ancora sullo stimolo. Lew Rockwell nota un fatto piuttosto curioso: pare che la grave recessione che colpisce tutti i settori dell'economia stia risparmiando il settore pubblico. Anzi, non solo il pubblico non si contrae, ma si espande e prospera come non mai.

È forse questa, si chiede il buon Lew, la ragione delle ricette già fallite in passato – e destinate a fallire nuovamente – che i governi, in primis quello americano, hanno deciso di utilizzare per “combattere” la recessione?

La logica degli incentivi suggerisce che questa potrebbe essere la risposta corretta.
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Di Llewellyn H. Rockwell, Jr.


Il grande fallimento dell'amministrazione Obama è che è pieno di gente che non mostra di conoscere le verità essenziali della teoria liberale. Secondo questa teoria – che è il cuore del contributo politico americano alla stessa modernità, e la sua forza motrice – la libertà è il fondamento e la ragione della prosperità sociale ed economica. Tutte le evidenze suggeriscono che non sanno niente di tutto ciò.

Gli obamiani hanno l'opinione opposta, quella promossa dai faraoni e dagli imperatori dell'antichità, fino ai talebani e agli Hugo Chavez del nostro tempo. È l'opinione per cui niente è oltre la competenza dello stato e del suo grande capo. Specialmente negli affari economici, questa gente ha una visione esageratamente gonfiata di cosa il capo esecutivo della nazione può compiere con la pura volontà.

La teoria liberale insegna che una verità sul governo è che qualunque cosa faccia, i risultati finiscono per rendere il problema non migliore ma peggiore. Sto pensando alla guerra contro la droga, alla guerra contro la povertà, alla guerra contro l'analfabetismo ed alla guerra contro il terrore. Così è nella guerra contro la recessione. Ci ha già dato la storia di un fallimento, non solo nell'ultimo anno ma fin dagli anni 30.

Cent'anni fa, la teoria liberale mise in guardia contro la banca centrale considerando che avrebbe creato inflazione e generato instabilità e corruzione politica. Tutto ciò si è verificato. I liberali misero in guardia contro l'attacco alla parità aurea negli anni 30, e di nuovo si vide che avevano avuto ragione. Così fu per Bretton Woods ed anche per la definitiva creazione di Nixon della valuta irredimibile. Avevano ancora ragione.

Ma gli obamiani imparano dalla storia? Al contrario, sono completamente ciechi davanti ad essa.

Il fallimento intellettuale è alla radice del problema. Notate come l'amministrazione invoca una teoria economica in difesa della propria politica di saccheggio indiscriminato nazionale. In questo caso, una cattiva teoria economica funziona come copertura per atti di dispotismo. Alla fine, è così che gli errori teorici di J.M. Keynes diventano utili per i governi.

Ma un aspetto di ciò non è stato commentato abbastanza. Riguarda il modo in cui lo stato sta usando la scusa dello stimolo per aiutare non la società ma sé stesso. Qui lo stato viene certamente stimolato, ma l'economia privata – l'unica fonte reale di ricchezza sociale – viene drenata in molti modi.

Il modo più diretto in cui lo stimolo aiuta lo stato è trasferendo risorse dall'economia privata allo stato in un gioco a somma zero. Da Moody viene una prova diretta. Mentre il resto dell'economia della nazione si sta restringendo, l'economia di Washington, DC, sta crescendo ad un tasso del 2,5%. La Virginia del Nord e il Maryland suburbano prendono parte alla festa, mentre il governo guadagna a scapito di tutti gli altri.

Una delle grandi lezioni della teoria liberale riguarda la straordinaria capacità del libero scambio di generare ricchezza. Il commercio avvantaggia entrambe le parti. Il risparmio fornisce le risorse per gli investimenti. Gli investimenti creano occupazione che crea più prodotti da acquistare. Attraverso questo meccanismo, l'occidente è diventato ricco.

L'economia dello stimolo non è tanto complessa. Si limita a prendere da qualcuno e dare ad altri. Non c'è alcuna creazione di ricchezza. Non c'è un magico “moltiplicatore” che trasforma le pietre in pane. L'economia dello stimolo distrugge il valore, perché la proprietà è estorta ai proprietari, che la usano per scopi socialmente utili, ed è data al governo perché possa passarla agli amici.

Questo processo è costoso per la generale produzione di ricchezza – e la maggior parte di quei costi sono non visibili. Non sapremo mai che tipo di stimolo reale avrebbe potuto realizzarsi se la proprietà fosse stata lasciata in mani private. Quali posti di lavoro avrebbe potuto essere creati, quali investimenti avrebbe potuto esser fatti, che tipo di espansione economica avrebbe potuto avvenire? Non lo sapremo mai.

Il falso stimolo può prendere la forma di trasferimenti diretti di ricchezza, o può avvenire attraverso la creazione di debito, che alla fine demolisce il valore della valuta che la gente usa per il proprio risparmio. Questo introduce un caos economico che nessuno può controllare una volta cominciato. Il settore privato è ridotto.

Il settore pubblico, d'altro canto, prospera sull'ingiusto bottino. I soldi ottenuti equivalgono ad un'infusione diretta. Quanto dello stimolo aiuta il settore pubblico? Se considerate le aziende private che stanno ricevendo il sussidio pubblico, è il 100%, poiché imprese precedentemente capitaliste sono nazionalizzate dalla porta di servizio. Tuttavia, dato che delle aziende private ricevono denaro, Obama crede di avere il diritto di vantarsi!

Questo falso stimolo devia seriamente anche il mercato del lavoro, poiché la gente lascia occupazioni del settore privato e si rivolge al governo per ottenere occupazioni a rischio zero. Davvero, questo programma di stimolo è come rivoltare la clessidra.

Bernanke ci sta avvertendo che siamo in una grave contrazione, ma l'avvertimento non si applica lui o al resto del settore pubblico. Loro stanno tutti espandendosi molto allegramente, in realtà.

Il governo è destinato a vincere, mentre il resto di noi perderà. Anche se avesse la cura perfetta per la recessione, il governo non ha incentivo per metterla in atto. Le sue prescrizioni per l'economia malata non sono diverse dal resto del settore pubblico, che serve sé stesso a spese di tutti.

In effetti, il governo ama le contrazioni economiche. Per decenni, l'economia privata è stata superiore al governo. Il settore privato ha assunto la direzione della maggior parte dei posti di comando nella società, dalla sicurezza alle comunicazioni a tutte le forme di progresso tecnologico. Questo ha infastidito lo stato infinitamente. Ora è il momento della rappresaglia.

La depressione economica è un bene per lo stato. Anche se lo stato sapesse come fermarla, perché dovremmo supporre che abbia un incentivo ad agire in tal modo?

5 comments:

Anonymous said...

Segnalo un articolo su Global Research:
http://tinyurl.com/dybmjq
"Is A Major War A Possibility In 2009? The Historical Antecedents"
(non l'ho ancora letto)

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Almunia ha dichiarato che la UE ha predisposto un piano (il cui contenuto però non ritengono necessario divulgare) nel caso un paese della eurozona si trovi a rischiare la bancarotta.
Allegria, amici telespettatori!

Anonymous said...

Le multinazionali sono dei soggetti privati...le banche sono private ? Non ho capito se il privato abbia tentato di arginare o contribuito a generare cio' che abbiamo tutti sotto i nostri occhi...
Privatizzare gli utili e socializzare le perdite ? Bravi! ottimo metodo...
Massimo

Paxtibi said...

Massimo, non si capisce quello che vuoi dire. Se vuoi esplicitarlo meglio magari provo anche a risponderti.

Anonymous said...

Premetto che forse non ho la cultura necessaria per fare una disamina sul contenuto dell'articolo tradotto...:pero'
mi e' sembrato di capire che non e'visto di buon occhio l' intervento dello stato per tentare di arginare o fare da ago della bilancia sull'economia cosidetta liberista che secondo me ci ha portati a questo collasso del sistema.
La thacher ha privatizzato a esempio le ferrovie: non mi sembra che le abbia rese migliori....;senzaltro piu' redditizia per un esiguo numero di azionisti privati...
Oppure lo stesso Hugo Chavez ,che ha statalizzato le risorse petrolifere,mettendole al riparo dalle multinazionali private (quelle del cosidetto libero mercato) americane...
Il privato e' un circuito chiuso dove a trarne benefici sono una minoranza di individui;quindi in teoria lo stato dovrebbe fare gli interessi di tutti i cittadini,garantendo l' equa ridistribuzione delle risorse...

Forse non ho capito il senso del post ?
Massimo

Paxtibi said...

Guarda, parto dal fondo: in teoria, dici, lo stato dovrebbe far questo o quello... in pratica però, lo stato non è che un gruppo ristretto di individui, proprio come una qualsiasi azienda privata, che fa gli interessi diquesti individui e della cerchia dei loro clienti privilegiati, a spese della collettività su cui ricadono i debiti contratti da costoro.

L'economia liberista è tale solo di nome, in realtà non c'è alcuna vera libertà, se non per i privilegiati di cui sopra. Il problema delle privatizzazioni è appunto il fatto che beni pagati da tutti vengono consegnati nelle mani dei clienti dello stato, spesso a prezzo stracciato. Stato che, peraltro, non avrebbe alcun diritto a far ciò se non quello consentitogli dalla forza.

Perciò, quando parli di stato che dovrebbe “arginare,” sappi che gli unici argini che porrà saranno quelli che limiteranno la tua libertà di privato cittadino.

Questo molto in breve, se vuoi approfondire serviti pure dai numerosi saggi ed articoli presenti nel sito, in particolar modo quelli nella lista dal titolo “feticci” che trovi nella colonna a destra.

Buona lettura.