Tuesday, March 24, 2009

Chi manipola l'oro

Questo articolo mi è stato segnalato da Leonardo Facco alcuni giorni fa, e anche se ora non è già più attualissimo l'ho tradotto comunque perché dà un'idea di come il prezzo dell'oro venga pesantemente manipolato, con ogni evidenza dai governi, e con ogni probabilità per spingere i mercati nella direzione voluta.

Ogni volta che si verificano nei mercati convulsi ed apparentemente ingiustificati movimenti dei prezzi, qualcuno sta certamente manovrando dietro le quinte, Un qualcuno il cui scopo, almeno in questo caso, dovrebbe essere la cosa più facile da indovinare.
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Di Patrick A. Heller


Venerdì 6 marzo, i tassi del leasing per l'oro sono diventati negativi per un giorno. Questo significa che chiunque avesse voluto prendere in prestito dell'oro avrebbe ricevuto un sovrappiù oltre ad ottenere un prestito in oro gratis.

Nessuna persona sensata sceglierebbe di perdere soldi prestando oro fisico, oltre al rischio di non vedersi mai restituito l'oro. Tuttavia, se qualcuno (come il governo degli Stati Uniti) avesse voluto deprimere il prezzo dell'oro, questa è una tattica per provare a raggiungere lo scopo.

L'unica conclusione a cui posso giungere è che una gran quantità di oro fisico sia apparsa improvvisamente il 6 marzo sul mercato con l'unico obiettivo di spingere giù il prezzo dell'oro. Le quantità erano tanto grandi che quasi certamente non avrebbero potuto arrivare da soggetti privati. Considerato che la maggior parte delle banche centrali del mondo sono ora compratori netti di riserve auree, non dovrebbero essere la fonte di questo oro. Per eliminazione, il sospetto cade sul governo degli Stati Uniti come definitivo soggetto responsabile di questa plateale azione per manipolare il prezzo dell'oro.

Naturalmente, il governo degli Stati Uniti non vorrebbe essere identificato come la causa di questa anomalia di leasing. Invece, tale manipolazione è stata quasi certamente condotta da molteplici partner commerciali del governo degli Stati Uniti.

Questa tattica demolitrice è riuscita ad allontanare ulteriormente il prezzo dell'oro dal livello dei 1.000 dollari – almeno temporaneamente. La settimana scorsa, i portavoce di un certo numero di aziende statunitensi in difficoltà (come Citigroup e JPMorgan Chase) rilasciavano improvvisamente dichiarazioni su di un ritorno al profitto o almeno sul non bisogno di ulteriori prestiti di governo (come General Motors). I valori delle azioni erano risaliti mentre il prezzo dell'oro era calato.

Ma (e c'era sempre un “ma”) questi enormi sforzi per abbassare il prezzo dell'oro sembrano essere agli sgoccioli. In primo luogo, queste “dichiarazioni positive” avevano seri sostenitori, come il presidente di Citigroup che ha affermato che, ignorando oggetti straordinari come i cattivi prestiti, la banca ha ottenuto un reddito di gestione nei primi due mesi del 2009.

Poi la società di assicurazioni AIG ha ceduto alle pressioni ed ha rivelato che una parte enorme dei più di 150 miliardi in prestiti che aveva ricevuto è stata in realtà passata come salvataggio ad altre aziende (comprese JPMorgan Chase e Citigroup). In effetti, quasi tutti questi soldi sono stati reindirizzati a quei partner commerciali del governo degli Stati Uniti che probabilmente sono stati complici nella manipolazione del prezzo dell'oro.

Una volta che il pubblico ha saputo che tali aziende hanno riscosso più soldi dal salvataggio del governo federale di quanto precedentemente rivelato, il rally del mercato azionario si è arrestato. Il prezzo dell'oro ha cominciato a recuperare. A meno che il governo degli Stati Uniti possa uscir fuori rapidamente con un'altra tattica, mi aspetto che il prezzo dell'oro aumenti generalmente col passare del tempo.

Nel frattempo, la domanda di oro fisico ha di nuovo preso il volo. La Zecca degli Stati Uniti è al momento lontana dal soddisfare la domanda di lingotti d'oro e di American Eagle d'argento e la settimana scorsa ha annunciato una sospensione indefinita dei piani per battere edizioni del 2009 e edizioni speciali per collezionisti. Ancora, la Zecca degli Stati Uniti ha inoltre annunciato che questa settimana non accetterà neanche gli ordini dei principali distributori per le Eagles d'oro o d'argento.

Sul mercato all'ingrosso, le forniture di American Eagles d'oro e d'argento sono sparite rapidamente. I premi di queste monete sono schizzati verso l'alto. Alcuni rivenditori devono declinare gli ordini poichè non sanno quando potranno adempierli o che premi dovranno pagare per acquistare la merce. La mia precedente previsione che per la fine di aprile sarebbe diventato quasi impossibile trovare qualsiasi articolo valutato in oro o argento fisico per una consegna ragionevole sta cominciando ad avverarsi.

All'Esposizione Nazionale della Moneta dell'Associazione Numismatica Americana a Portland, in Oregon, lo scorso fine settimana, la domanda di 10 e 20 dollari degli Stati Uniti in oro era ancora solida. Con simili monete da collezionista trattate ai prezzi più alti della storia, tuttavia, alcuni venditori stanno raccomandando ai loro clienti di studiare la possibilità di vendere o scambiare per lingotti d'oro. Di conseguenza, penso che la gran parte dell'aumento dei prezzi sia già accaduto. Potrebbe essere un buon momento per ottenere un profitto.

1 comment:

Anonymous said...

La domanda da farsi è:per quanto tempo ancora riusciranno a manipolare il prezzo?