Sunday, March 29, 2009

Il mito del Laissez Faire come responsabile della nostra attuale crisi #2

L'intervento del governo è il vero responsabile della crisi


Al di là di tutto questo c'è il fatto ulteriore che la vera responsabilità della nostra crisi finanziaria si trova precisamente nell'enorme intervento del governo, soprattutto l'intervento del sistema della Federal Reserve nel tentativo di creare capitale dall'aria fritta, nella convinzione che la mera creazione di moneta ed il suo metterla a disposizione nel mercato del credito sia un surrogato del capitale creato producendo e risparmiando. Questa è una politica che ha perseguito dalla sua fondazione, ma con eccezionale vigore dal 2001, nei suoi sforzi per sormontare lo scoppio della bolla del mercato azionario la cui creazione aveva precedentemente ispirato.

La Federal Reserve ed altre parti del governo perseguono la politica della creazione della moneta e del credito in tutto ciò che fanno per incoraggiare e proteggere le banche private nel tentativo di ingannare la realtà facendo sembrare che sia possibile tenersi i propri soldi e prestarli allo stesso tempo. Questa duplicità si verifica quando individui o imprese depositano in banca dei contanti, che possono continuare ad usare per fare acquisti e pagare fatture con assegni piuttosto che usando la valuta. Nella misura in cui le banche hanno la possibilità e sono incoraggiate a prestare i fondi depositati in questo modo (solitamente tramite la creazione di nuovi depositi supplementari piuttosto che con il prestito di valuta), sono coinvolte nella creazione di nuova e supplementare moneta. I depositanti continuano ad avere i loro soldi ed i mutuatari hanno ora la massa dei fondi depositati. Negli ultimi anni, la Federal Reserve ha così incoraggiato questo processo, che i depositi generati sono stati pari a cinquanta volte le riserve di reali contanti delle banche, una situazione più che matura per l'implosione.

Tutti questa moneta nuova e supplementare che accede al mercato dei prestiti è un capitale fondamentalmente fittizio, in quanto non rappresenta beni d'investimento nuovi e supplementari nel sistema economico, ma piuttosto un mero trasferimento di parti della disponibilità esistente di beni d'investimento in mani diverse, per essere usato in modi diversi, meno efficienti, e spesso clamorosamente dispendiosi. L'attuale crisi immobiliare ne è forse l'esempio più lampante della storia.

Forse fino ad un trilione e mezzo di dollari o più di nuovo e supplementare capitale di soldi contabili è stato incanalato nel mercato immobiliare come risultato dei tassi d'interesse artificialmente bassi causati dalla presenza di un importo totale ancora più grande di nuova moneta supplementare nel mercato dei prestiti. A causa della natura a lungo termine del loro finanziamento, gli immobili sono particolarmente sensibili all'effetto dei bassi tassi d'interesse, che possono servire precisamente a ridurre i pagamenti mensili del mutuo e in questo modo aumentare corrispondentemente la domanda di case e dei mutui ipotecari necessari per finanziarla.

In alcuni anni, il risultato è stato un enorme aumento nella produzione e nell'acquisto di nuove case, il rapido aumento dei prezzi e un ulteriore aumento a spirale nella produzione e nell'acquisto di nuove case nell'attesa di un continuo rialzo dei loro prezzi.

Per misurare la scala della sua responsabilità, nel periodo a partire dal 2001, la Federal Reserve ha provocato un aumento nell'offerta di capitale contabile di più del 70 per cento della somma totale cumulativa che aveva creato in tutti gli 88 anni precedenti della sua esistenza: ovvero, quasi 2 trilioni di dollari. [5] Questo è stato l'aumento nell'importo con cui i depositi contabili delle banche hanno superato le loro riserve di soldi reali, cioè, i soldi che hanno a disposizione per pagare i depositanti che vogliono i contanti. La Federal Reserve ha causato questo aumento nel capitale illusorio per mezzo della creazione di qualsiasi riserva di banca nuova e supplementare fosse necessaria per realizzare un tasso d'interesse del fondo federale – ovvero, il tasso d'interesse pagato dalla banca sulla concessione e sulla richiesta di prestiti dalle riserve – molto al di sotto del tasso d'interesse dettato dal mercato. Per il triennio 2001-2004, la Federal Reserve ha spinto il tasso dei fondi federali sotto al 2 per cento e, da luglio 2003 a giugno 2004, la ha spinta ancora più in basso a circa l'un per cento.

La Federal Reserve ha inoltre permesso alle banche di operare con la percentuale di riserve di gran lunga più bassa di sempre. Considerando che in un mercato libero, le banche manterrebbero le riserve auree pari ai loro depositi contabili – o per lo meno in una proporzione sostanziosa dei loro depositi contabili [6] – la Federal Reserve negli ultimi anni ha reso loro possibile di operare con riserve irredimibili di moneta di carta minori del 2 per cento.

La Federal Reserve ha spinto giù il tasso dei fondi federali determinando un ampio aumento nell'offerta di capitale illusorio allo scopo di abbassare tutti i tassi d'interesse del mercato. Il capitale illusorio supplementare ha potuto trovare mutuatari soltanto a tassi d'interesse più bassi. L'obiettivo della Federal Reserve era di ottenere tassi d'interesse così bassi che non potessero compensare neppure il rialzo dei prezzi. Ha cercato deliberatamente di realizzare un tasso reale d'interesse sul capitale negativo, ovvero, un tasso sotto il tasso a cui i prezzi aumentano. Ciò significa che un prestatore, dopo aver ricevuto l'interesse dovuto per un anno, ha meno potere di acquisto di quel che aveva l'anno prima, quando aveva soltanto l'acconto iniziale.

Nel fare questo, lo scopo ultimo della Federal Reserve era di stimolare sia gli investimenti che le spese di consumo. Ha voluto che il costo per ottenere capitale fosse minimo così da essere investito sulla scala più vasta possibile ed affinchè la gente considerasse il risparmio di denaro una proposta perdente, il che l'avrebbe stimolata a spenderlo più velocemente. Più spesa, sempre più spesa era la sua preoccupazione, nella convinzione che questo sia ciò che è richiesto per evitare la disoccupazione su grande scala.

Per come le cose si sono sviluppate, la Federal Reserve ha realizzato il suo desiderio per un tasso reale d'interesse negativo, ma in misura molto superiore a ciò che voleva. Voleva per un tasso reale di rendimento negativo forse dell'uno o due per cento. Quello che ha realizzato nel mercato immobiliare è stato un tasso di rendimento reale negativo misurato dalla perdita di una parte importante del capitale investito. Nelle parole del New York Times, “Nell'anno passato da quando la crisi è cominciata, le istituzioni finanziarie mondiali hanno registrato intorno ad un valore di 500 miliardi di dollari in titoli garantiti da ipoteche. A meno che venga fatto qualcosa per arrestare il veloce declino dei valori degli immobili, queste istituzioni è probabile che registreranno da un trilione a un trilione e mezzo supplementare di dollari.” [7]

Questa ampia perdita di capitale nella debacle immobiliare è responsabile dell'incapacità delle banche di fare prestiti a molte imprese a cui normalmente potrebbero prestare e presterebbero. Il motivo per cui ora non possono agire in tal modo è che i fondi e la ricchezza reale che sono stati persi non esistono più e non possono quindi essere prestati a nessuno. La politica della Federal Reserve di espansione del credito basata sulla creazione di nuova e supplementare moneta contabile è servita così a dare capitale a mutuatari non degni che mai avrebbero dovuto averli in primo luogo privando altri, molto più degni interessati al credito del capitale di cui necessitano per rimanere in attività. La sua politica è stata di ridistribuzione e distruzione.

Il capitale che ha spinto ad essere mal investito e perso negli immobili è capitale che ora non è disponibile per ditte come Wickes Furniture, Linens 'N Things, Levitz Furniture, Mervyns ed innumerevoli altre, che hanno dovuto fallire perché non hanno potuto ottenere i prestiti che erano loro necessari per rimanere in attività. E, naturalmente, fra le prime vittime sono state le stesse banche principali. Le perdite che hanno sofferto hanno eliminato il loro capitale e le hanno messe fuori attività. E la lista dei caduti è destinata ad aumentare.

Ogni discussione sulla debacle immobiliare sarebbe incompleta se non comprendesse la menzione del consumo sistematico di liquidità attinta dalle case incoraggiata per parecchi anni dai media e da una professione di economia ignorante. Costante con gli insegnamenti del keynesismo secondo cui le spese di consumo sono le fondamenta della prosperità, hanno considerato il rialzo dei prezzi delle case come un mezzo potente per stimolare tali spese. Aumentare la liquidità dei proprietari di immobili, sostenevano, ha permesso loro di prendere in prestito i soldi per finanziare il consumo supplementare e per mantenere così il funzionamento dell'economia ad un ad alto livello. Come è risultato, tale consumo è servito a zavorrare molti proprietari con ipoteche che ora sono superiori al valore delle loro case, che non sarebbe successo se quelle ipoteche non fossero state maggiorate per finanziare il consumo supplementare. Questo consumo è la causa di un'ulteriore perdita di capitale in aggiunta al capitale perso in cattivi investimenti.

Una discussione sulla debacle immobiliare non sarebbe inoltre completa se non accennasse al ruolo delle garanzie di governo di molti mutui ipotecari. Se il governo garantisce l'acconto e l'interesse su un prestito, non c'è ragione per la quale un prestatore dovrebbe preoccuparsi per le qualificazioni di un mutuatario. Non perderà facendo il prestito, per quanto sbagliato possa risultare essere.

Un numero considerevole di mutui ipotecari avevano tali garanzie. Per esempio, un articolo del New York Times descrive il ministero degli Immobili e dello Sviluppo Urbano come “agenzia che ha unto la ruota delle ipoteche per i compratori al primo acquisto assicurando miliardi di dollari in prestiti.” L'articolo descrive come il ministero ha ridotto progressivamente i suoi standard per i prestiti: “le famiglie non hanno più dovuto provare di aver avuto cinque anni di reddito stabile; tre anni erano sufficienti… ai prestatori è stato concesso di impiegare propri esperti piuttosto che affidarsi ad un gruppo selezionato dal governo… i prestatori non hanno più dovuto intervistare di persona la maggior parte dei mutuatari assicurati dal governo o mantenere succursali fisiche,” perché l'approvazione del governo per garantire l'assicurazione sull'ipoteca era diventata automatica.

L'articolo del Times continua descrivendo come “prestatori” del calibro di Countrywide Financial, che era fra i più grandi e prominenti, “sono sorti per servire coloro la cui cattiva storia creditizia li rendeva ineleggibili per prestiti di prima fascia a basso interesse.” Nota il fatto che “Countrywide firmò un impegno governativo a mettere in atto “sforzi creativi dinamici” per estendere la proprietà di case alle minoranze ed agli americani a basso reddito.” [8] “Sforzi creativi dinamici” è una buona descrizione di ciò che i prestatori hanno fatto nell'offerta di tipi bizzarri di mutui come quelli che richiedono il pagamento del “solo interesse,” e poi permettendo di evitare anche il pagamento dell'interesse aggiungendolo al totale del conguaglio (tali mutui erano adatti ai bisogni di quei compratori il cui motivo per l'acquisto era di poter vendere non appena i prezzi delle case sarebbero ancora aumentati a sufficienza).

Proprio mentre un gran numero di case veniva comprato sulla base di una convinzione infondata in un rialzo infinito dei loro prezzi, così anche un gran numero di complessi derivati finanziari veniva venduto sulla base della convinzione infondata che il sistema della Federal Reserve avesse realmente il potere che sostiene di avere di rendere le depressioni impossibili – un potere che i media e la maggior parte dei professionisti dell'economia hanno ripetutamente affermato.

I derivati hanno avuto una così cattiva stampa che è necessario precisare che la polizza d'assicurazione su una casa è un derivato. E molti dei derivati che sono stati venduti e che ora stanno generando problemi di insolvibilità e fallimento, vale a dire i “credit default swaps (CDS),” erano polizze d'assicurazione in una forma o nell'altra. Il loro difetto era che, diversamente dalle ordinarie assicurazioni di proprietà immobiliari, non avevano una lista sufficiente di esclusioni.

Le politiche sulla proprietà immobiliare fanno esclusioni per cose come i danni causati dalla guerra e, in molti casi, secondo i rischi speciali della zona, dei terremoti e degli uragani. Nello stesso modo, i derivati più complessi dovrebbero fare un'esclusione per le perdite derivanti dal crollo finanziario provocato dalla massiccia espansione del credito patrocinata dalla Federal Reserve (se è impossible nella realtà scrivere una tale esclusione, perché molte delle perdite possono accadere prima che la natura della causa diventi evidente, allora tali derivati non dovrebbero essere scritti ed il mercato non li scriverà più a causa dei rischi inaccettabili a cui espongono). Ma i decenni di lavaggio del cervello da parte del governo, dei media e del sistema educativo avevano convinto quasi tutti che tale crollo non fosse più possibile.

La fede nell'impossibilità delle depressioni ha svolto lo stesso ruolo nella creazione e nella vendita dei “titoli di debito collateralizzati (CDO).” Qui disparati mutui sulle case sono stati impacchettati insieme e delle assicurazioni sono state emesse su di essi. In molti casi, i grandi compratori hanno impacchettato insieme le collezioni di tali assicurazioni ed hanno emesso ulteriori assicurazioni su quelle assicurazioni. Con sempre più proprietari di abitazioni che mancavano i pagamenti dei loro prestiti, il risultato è stato che nessuno può direttamente giudicare il valore di queste assicurazioni. Per farlo, sarà necessario districarle fino al livello dei diversi mutui di partenza. Tali grovigli di assicurazioni potrebbero non essere mai venduti in un mercato non sopraffatto dalla propaganda che le depressioni sono impossibili sotto l'amministrazione governativa del sistema finanziario.

Per concludere, una discussione sulla debacle immobiliare non sarebbe completa se non comprendesse la menzione delle forme di estorsione virtuale che sono servite ad incoraggiare i prestiti a mutuatari non degni. Quindi, l'enciclopedia online Wikipedia scrive,
La Legge di Reinvestimento della Comunità [CRA] … è una legge federale degli Stati Uniti destinata ad incoraggiare le banche commerciali e le associazioni di risparmio per soddisfare le esigenze dei mutuatari in tutti i segmenti delle loro comunità, compreso i quartieri a basso e medio reddito … le regolamentazioni della CRA danno ai gruppi della comunità il diritto di commentare o protestare circa la non conformità alla CRA delle banche. Tali osservazioni potrebbero aiutare o bloccare l'espansione pianificata delle banche.
Il significato di queste parole è che la Legge di Reinvestimento della Comunità dà il potere “a gruppi della comunità,” di determinare in un aspetto importante il successo o il fallimento finanziario di una banca. Soltanto se sono soddisfatti perché la banca sta facendo abbastanza prestiti a mutuatari ai quali altrimenti deciderebbe di non prestare, sarà consentito di aver successo. Il più prominente di tali gruppi della comunità è ACORN.

L'ambiente che ha permesso un atto quale la CRA comprende le minacce di accusare le banche di razzismo se scelgono di non fare i prestiti a gente per cui il prestito è troppo rischioso e che capita appartengano a questo o a quell'altro gruppo minoritario. Le minacce di calunnia si adattano come un guanto all'intimidazione di vari enti governativi che esercitano potere discrezionale sulle banche e sono nella posizione di danneggiarle se non aderiscono ai desideri delle agenzie. Le stesse questioni si applicano a prestatori di mutuo diversi dalle banche.

Ciò che questa vasta analisi delle reali cause della nostra crisi finanziaria ha mostrato è che è l'intervento del governo, non un mercato libero o un capitalismo laissez faire, ad essere il responsabile in ogni aspetto essenziale.
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Note

[5] Arrivo a queste cifre calcolando i depositi contabili totali nel gennaio del 2001 e nell'agosto del 2008 come la somma di quelli contenuti nel M1, i conti “sweep” compilati dalla Federal Reserve Bank di St. Louis ed i depositi del fondo di investimento mutualistico del mercato monetario, sia al dettaglio che istituzionali. Da questi rispettivi totali sottraggo le riserve di banca totali a partire dalle stesse date. Poi sottraggo il risultato per il 2001 da quello per il 2008 e divido la differenza della somma calcolata per il 2001.

[6] Se la creazione dei soldi contabili al di sopra delle riserve di contanti è in effetti un tentativo di frode, come ho descritto in precedenza, allora segue che un mercato libero richiederebbe in realtà una riserva del 100 per cento.

[7] Joe Nocera, “Shouldn't We Rescue Housing?” 18 ottobre 2008, p.B1.

[8] David Streitfeld e Gretchen Morgenson, “The Reckoning, Building Flawed American Dreams,” 19 ottobre 2008, p.A26.
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Link alla prima parte.
Link alla terza parte.
Link all'articolo originale.

1 comment:

Infettato said...

[6] – la Federal Reserve negli ultimi anni ha reso loro possibile di operare con riserve irredimibili di moneta di carta minori del 2 per cento.
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Tecnicamente quali azioni hanno fatto per "lavorare" sotto la soglia del 2%

p.s. Ho letto la nota [6] ma non sono riuscito a capire, chi può darmi delucidazioni lo ringrazio anticipatamente.