Saturday, February 9, 2008

Plan R

(R for Rosolio)

La capsula temporale ha riportato il nostro inviato Giovanni Pesce dalle nostre parti, alla fine del secolo appena passato, ad occuparsi ancora una volta di quella dovizia di Piani e programmi che l'hanno caratterizzato, e i cui effetti si intravedono ancora negli eventi correnti. Ah, l'inebriante sensazione dell'ingegnere sociale quando appone gli ultimi tratti di penna al suo progetto! Come preoccuparsi per qualche milione di vite di fronte ai Nobili Scopi, alle grandi utopie?

R come Rinascita, R come Rivoluzione; e Grandi Maestri, generali, presidenti: ma che mondo meraviglioso è questo? Come non appassionarsi, e come sarebbe triste e noiosa la vita senza di loro!

Lasciatevi condurre dal corrispondente da Laputa in questa vertigine eno-progettista, da parte mia e del Gongoro il solito augurio di buona lettura e di un sereno fine settimana.
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Di Giovanni Pesce


Ho apprezzato moltissimo la foto scelta da Paxtibi per clickare sui “The Laputa Dispatches”; la foto viene da un film a me caro e il Direttore ha evidenziato in giallo sull’originale bianco e nero, il passaggio di mano in mano del “Plan R/Piano R”.

Artisticamente la scena del passaggio di consegne ricorda molto il dipinto della Creazione di Adamo nella Cappella Sistina ; ma torniamo alla sequenza del film.

Nel fantastico mondo del dr Strangelove, gli uomini del bombardiere strategico B-52, agli ordini del Maggiore Kong, si predispongono per mettere in atto il piano R; infatti il Comando Generale aveva predisposto una serie di piani operativi tra i quali occorreva scegliere quello più opportuno da eseguire.

Per effettuare la tecnica di quest'ultima scelta bisogna spiegare la metodologia o “dottrina” della risposta flessibile: tu colpisci con uno schiaffo e la Nato risponderà con un pugno, l'USSR colpisce con un attacco nucleare e la Nato risponderà con un attacco termo-nucleare.
Il piano R, scelto dal generale Jack D. Ripper, prevedeva la ritorsione nucleare (R for Revenge), ovvero la risposta nucleare ad un primo attacco sovietico che in realtà non era avvenuto.

Molto ironicamente il “casus belli” era, anzi, da ritenersi imputabile ad un certo disequilibrio del generale Jack D. Ripper.

Il piano R prevedeva come obiettivo primario la mitica città di Laputa ma le contingenze costrinsero gli uomini del maggiore Kong a puntare verso un obiettivo secondario.

Ma osserviamo l'Italia, dove abbiamo avuto alcuni Piani R e tra questi il più famoso è il Piano di Rinascita Democratica della P2 di Licio Gelli; qualora siate interessati alla lettura di questo documento qui ne potete trovare il testo.

Rispetto al Piano R, Licio Gelli stesso argomenta così:
il Piano di Rinascita Democratica non è mai esistito, posto che ciò che fu trovato nella borsa di mia figlia Maria Grazia non era altro che una quantità di appunti, che dovevano servire da scaletta per una serie di articoli e relazioni sul tipo del mio “Piano R”, che consegnai nelle mani del Presidente della Repubblica Giovanni Leone; non era altro che un'esposizione sullo stato della nazione, lecita per qualsiasi cittadino che voglia esprimere il suo punto di vista sull'andamento generale del paese".
Assieme al “Piano R” a Maria Grazia Gelli fu sequestrato un Memorandum esplicativo databile più o meno alla primavera 1976 ovvero un periodo nel quale negli Usa veniva prodotto il Memorandum “NSSM 242 Policy Toward Italy” (4 Maggio 1976), ed è ipotizzabile che i due Memorandum abbiano avuto qualche punto in comune.
Inoltre il 14 marzo 1977 un altro Memorandum “Policy Toward Italy” fu preparato da Cyrus Vance per il Presidente USA; ho reperita una copia di quest'ultimo documento.

In rete si trova questo bel pezzo che mette in relazione il Piano di Rinascita Democratica con il Comitato di Resistenza Democratica, organizzato il 30 maggio 1970 da Edgardo Sogno; questi aveva costituito, negli anni della Resistenza 1943-45 in Lombardia, la “Franchi Brigade”, che supportata finanziariamente dall’inglese SOE (Special Operation Executive), coordinava i partigiani delle formazioni “azzurre” nella conduzione di una guerra “non tradizionale… nel territorio nemico, oltre le linee del fronte”.
Nel 1973 Edgardo Sogno organizzò a Firenze sotto l'egida del suo “Comitato di resistenza democratica”, nei locali della “Nazione” del golpista Attilio Monti, un convegno sulla “rifondazione dello stato”.
…. Omissis…..
Nel concludere i lavori Edgardo Sogno, soddisfatto della generale accoglienza avuta dalla sua proposta di seconda repubblica presidenziale, mandò un messaggio a Giovanni Leone perché intervenisse anticipando i tempi, aggiungendo nella sua qualità di ambasciatore che ciò era auspicato anche negli Usa.
…. Omissis…..
Il 28 luglio 1974, durante il congresso del PLI, Partito Liberale Italiano, Sogno denunciò il pericolo di un golpe marxista e propose di attuare un colpo di stato liberale per prevenire i tempi.
…Omissis…..
In un'abitazione del faccendiere Ferdinando Mach di Palmstein, arrestato nel 1994, fu trovato un dossier di sessanta pagine, intitolato “Costituzione rivista e rivoluzionata”, redatto da Salvatore Spinello, Gran Maestro della Massoneria, che agli inquirenti confessò di avere scritto il documento, lautamente ricompensato. Si tratta di un documento molto simile al “Piano di Rinascita Democratica”, che prevede la stessa riforma della magistratura e l'avvento della Repubblica presidenziale, le stesse riforme oggi annunciate da Berlusconi.
Guerre calde, guerre “non convenzionali”, guerre fredde, opposti estremismi tutti coordinati da “Piani R” dei quali era pieno il mondo intero; un filo “rosso” li teneva uniti e un capocorda di questo filo si trovava a Londra.

Nel caso che sia ora in atto un Piano R Plus, spero che il mio fedele “CRM 114 Discriminator” sia ancora in buone condizioni d’uso.

Nel frattempo al comando “Sursum gomita”, rispondete alzando i gomiti e, evitando quello lasciato, semipieno dalla Principessa al momento della partenza, e ritrovato un anno dopo nell’identico posto, concedetevi un bicchierino di “Rosolio.”

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