Monday, February 4, 2008

L'invasione degli ultra-blogger

Quanti modi esistono per spendere la refurtiva fiscale? Tanti, tantissimi, se poi non riescono ad avere un aspetto molto utile o neppure serio pazienza, l'importante è infilarci dentro un po' di sacro terrore e tutto si sistema. Sentite questa:
È l'idea del governo di una giornata davvero storta: i convogli del metrò di Washington bloccati. I computer del porto marittimo a New York si spengono. Blogger rivelano le posizioni di vagoni con materiali pericolosi. Le torri di controllo dell'aeroporto interrompono il servizio a Filadelfia e Chicago. Oltremare, un liquido misterioso viene trovato nella metropolitana di Londra. [...]

E questo è solo un antipasto.

Questi avvenimenti erano fra le dozzine dei dettagliati disastri immaginari che la risposta rapida dei funzionari in “Cyber Storm”, il più grande gioco di guerra di sempre del governo degli Stati Uniti, secondo le centinaia di pagine di documenti pesantemente censurati ottenute da The Associated Press. Il Homeland Security Department ha eseguito l'esercitazione per verificare le difese anti-hacker della nazione, con l'aiuto dello State Department, del Pentagono, del dipartimento della giustizia, della CIA, dell'agenzia di sicurezza nazionale ed altri.
In pratica tutte queste agenzie, profumatamente pagate dal contribuente americano, si sono esercitate per respingere un attacco di hacker e blogger (!) che sembra il bollettino di guerra di Mars Attacks: se sapevo di avere un simile potere avrei già conquistato Haiti e a quest'ora mi sorbirei una Piña Colada sotto le palme. Ma volete sapere quanto è costato questo scherzo?
Il gioco di guerra – solo su invito – da 3 milioni di dollari, ha simulato quelli che gli Stati Uniti hanno descritto come plausibili attacchi durante cinque giorni nel febbraio 2006 contro l'industria tecnologica, le linee dei trasporti e le installazioni energetiche da parte di hackers anti-globalizzazione.

Il governo sta organizzando un altro gioco di guerra multimilionario, Cyber Storm 2, che avrà luogo all'inizio di marzo.
Tre milioni di dollari. Tre milioni di dollari per giocare alla guerra contro i blogger, queste creature mitologiche: sono soldi ben spesi, e per essere meglio preparati è già pronto il sequel. Poi basta tagliare i cavi sottomarini e tutto va a puttane in pochi minuti, alla faccia dell'esercitazione. A proposito, adesso sono quattro i cavi tagliati nel Mediterraneo, e il governo egiziano ha escluso – ma ce n'era davvero bisogno? – che il danno sia stato provocato da navi di passaggio:
“Il comitato del ministero di trasporto marittimo ha visionato footage per un periodo di 12 ore prima e 12 ore dopo che i cavi sono stati tagliati e nessuna nave ha navigato nella zona. ... La zona inoltre è contrassegnata sulle mappe come zona vietata alla navigazione e quindi è da escludere che il danneggiamento dei cavi sia stato causato da navi.”
En passant: più di un milione di iracheni sono morti a causa della guerra dal giorno dell'invasione nel 2003. È il risultato di una ricerca della londinese Opinion Research Business (ORB) e del suo partner in Iraq, l'Institute for Administration and Civil Society Studies (IIACSS). Questo è più o meno quello che succede quando i giochi incontrano la realtà.

2 comments:

Anonymous said...

En passant: gli iracheni sono morti a causa dei loro "fratelli" musulmani.

Paxtibi said...

Magari prova a postare quando ritorni nel mondo reale. La comicità demenziale su questi argomenti non mi piace.