Saturday, September 29, 2007

Doctor Jekyll

Eccoci nuovamente all'appuntamento del fine settimana con il resoconto dell'inviato a Laputa Giovanni Pesce. Questa volta il discpaccio telepatico ci trasporta nel magico mondo delle crociere transatlantiche. Buona lettura.
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Giovanni Pesce, Laputa, 21/11/ 1916.


Nel nostro ultimo viaggio ci eramo fermati sull'isola di Negroponte - Eubea popolata da gongori di grande portamento.

Navigammo quindi verso il canale dell'isola di Kea, sul lato opposto del mare Egeo e lì i nostri pensieri andarono al prodigioso bastimento inglese Britannic colato a picco in quei paraggi.

Fu allora che chiesi l'aiuto del mio servitore hawaiano di nome Wikipedia:
Il transatlantico HMHS Britannic fu il fratello minore dell'RMS Titanic e dell'Olympic. Fu costruito a Belfast nel cantiere Harland & Wolff, il più grande cantiere navale dell'Irlanda del nord, con acciaio proveniente dalla Scozia.

I tre stupendi transatlantici erano stati ideati da Joseph Bruce Ismay, amministratore delegato della White Star Line e Lord James Pirrie, socio dei cantieri navali Harland & Wolff. Il Britannic era il più grande dei tre e anche il più sicuro, essendo stato progettato per resistere ad un incidente simile a quello del Titanic. La costruzione iniziò il 30 novembre 1911.

I nomi designati per le tre navi gemelle, ispirati alle potenze della mitologia greca, rispecchiavano il periodo di positivismo tecnico di matrice ottocentesca che si respirava nei primi anni del nuovo secolo. Dopo l'affondamento del Titanic i lavori di costruzione del Britannic furono interrotti per cercare di eliminare la vulnerabilità che aveva causato la catastrofe; il progetto fu modificato per resistere ad un allagamento di un maggior numero di compartimenti stagni. Fu rafforzato lo scafo e migliorato il sistema di bracci e carrucole per lo sgancio in mare delle scialuppe, sebbene il numero delle scialuppe fosse lasciato invariato. Come sul Titanic, infatti, erano sufficienti solo per un terzo delle persone trasportabili. Le leggi dell'epoca prevedevano per le navi con stazza superiore a 10.000 tonnellate l'obbligo di mezzi di salvataggio per almeno un terzo del totale delle persone trasportabili.

..................omissis
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Poco dopo il varo, all'inizio della prima guerra mondiale fu requisito dalla Marina Militare Britannica e convertito in nave ospedale esercitando compiti di soccorso tra il 1914 e il 1916; di qui il prefisso HMHS, sigla di Her Majesty Hospital Ship.

Il Britannic fu affondato il 21 novembre 1916 da una mina navale tedesca al largo dell'isola di Kea, nel mar Egeo, pur riportando chiaramente le croci di soccorso che la contraddistinguevano come nave ospedale. L'esplosione che squarciò la nave si verificò in prossimità della zona macchine. Nonostante lo scafo fosse rinforzato, l'ingente danno lo fece affondare irrimediabilmente in 55 minuti.

L'affondamento causò la morte di 30 persone. La nave era scortata da altri mezzi navali che riuscirono a salvare 1070 persone. Alcune testimonianze non confermate da fonti ufficiali riportano che l'esplosione fu esacerbata da materiale esplosivo trasportato a bordo (non necessariamente destinato ad uso bellico) sebbene la nave fosse solo un mezzo di soccorso.

Storie leggendarie sulla maledizione dei tre colossi della White Star Line notano che al momento dell'esplosione l'infermiera Violet Jessop lavorava sul Britannic; ella era anche a bordo dell'Olympic, speronato dall'Hawke, e soprattutto, faceva anche parte dell'equipaggio del Titanic
Qui termina il racconto di Wikipedia.

Insomma il bastimento sarebbe stato ancora in garanzia (se allora fosse stata valida la clausola della garanzia europea dei due anni)!

Una spiegazione più tecnica dell'incidente al Britannic la trovate su hospitalshipbritannic.com.

Non penserete miei cari amici che il Titanic e il Britannic siano affondati per cause naturali; vedo infatti dai modi vostri di ragionare che avete da tempo superato le colonne d'ercole della dissonanza cognitiva.

Due scrittori olandesi Gardiner e Van Der Vat ci raccontano di una storia di truffa assicurativa: i cantieri navali di Dublino hanno costruito prima l'Olympic, l'hanno varata e mentre questa nave compiva i primi (disastrosi) viaggi veniva completato il Titanic.
Gli incidenti dell'Olympic erano tanti e tali da far organizzare una truffa alle assicurazioni: scambiando i nomi delle navi e facendo affondare quella più sgangherata si sarebbe potuto recuperare qualche soldo.

Purtroppo non abbiamo molte prove che le cose siano andate realmente così, (però a pensare male a volte ci si azzecca ndr), le cose potrebbero essere andate anche in peggior modo. Le secondary explosions sul Britannic (nave ospedale!) vi ricordano qualcosa?

Per l'altra nave potremmo intervistare David Sarnoff il telegrafista che avrebbe ricevuto il SOS del Titanic. Il destino riservò per questo giovane telegrafista un cursus honorum eccezionale; la creazione della TV sembra che sia farina del suo sacco.

Simone Colzani scrive di Sarnoff:
È oggettivamente impossibile trascriverne l’intera carriera, limitiamoci a ripercorrere le tappe essenziali della sua vita. Nato nel 1891 a Minsk (Russia) da una famiglia della piccola borghesia ebraica e trasferitosi presto negli Stati Uniti, David Sarnoff si mise ben presto in luce nel mondo del lavoro, all’interno della "Marconi Wireless Company" (la compagnia fondata da Guglielmo Marconi per commercializzare le proprie invenzioni): fu lui il telegrafista che ricevette l’SOS dal Titanic, il 14 Aprile 1912. Ne ottenne promozioni fulminanti, sino ai vertici dell’azienda. Nel 1919, quando la General Electric fondò la RCA, venne nominato Presidente (carica che mantenne sino al 1969) ed in pochi anni, grazie al suo spirito d’iniziativa fece decollare il marchio, commercializzando prima la radio (nel 1921) e poi la TV (nei tardi anni ‘40). Grazie ai suoi meriti, venne reclutato dall’Esercito USA, che negli anni della 2a Guerra Mondiale gli affidò la Divisione "Guerra Psicologica" (propaganda) con il grado di Generale di Brigata. Fin qui arriva il Sarnoff che ci tramanda l’Enciclopedia Britannica. Ma ci sono eventi che la Storia non ha affidato alle cronache ufficiali, come quelli accaduti in Svezia nel 1946 e alle Bahamas nel 1966. Nel primo caso, come scrive l’ufologo italiano Andrea Liberati, Sarnoff era interessato ad argomenti "non convenzionali". "Nel 1946 le autorità svedesi, riguardo ai cosiddetti ‘razzi fantasma’ si consultarono anche con esperti militari americani, quali il ten. gen. Doolittle ed il gen. Sarnoff...". Il Generale, dunque, era considerato un "esperto" in materia, il che gli sarebbe stato poi molto utile nella conduzione della RCA, come si vedrà nel secondo caso.
Grazie Kolza.

Ci stiamo avvicinando al regno del Potere Mediatico: (Psicologico) Mondiale La Compagnia della Radio d'America.

Sempre Simone Colzani:
La più coinvolta delle due, la National Broadcasting Company, fu fondata nel 1927 dalla RCA, Radio Corporation of America, a sua volta costituita nel 1919 dalla General Electric (G.E.) Co. La G.E. nacque nel 1892 ad opera del celebre inventore Thomas Alva Edison e dell’altrettanto famoso finanziere John Pierpoint Morgan. Sin dalla sua nascita, la G.E. rappresentò il punto di riferimento scientifico e commerciale per tutto ciò che riguardava l’elettricità, e non a caso uno degli sponsor più munifici del geniale scienziato Nikolas Tesla fu proprio J.P. Morgan. Quando nel 1919 venne costituita la RCA, apparve subito chiaro che questa doveva assumere il ruolo di "testa di ponte" nel mercato "consumer": nel 1920-21 vennero inaugurate le prime trasmissioni radio, unitamente al lancio commmerciale del primo set radio ricevente. La potenza di trasmissione raggiunta fece sì che nel 1927 la divisione radiofonica della RCA venne ripartita in due unità: il network rosso e quello blu. Il primo costituì la NBC, mentre il secondo venne venduto all’ABC, tuttora uno dei network più importanti negli States. La RCA aveva raggiunto, grazie ad un’ottima politica commerciale, un’invidiabile posizione nel panorama economico nazionale e mondiale. Con gli anni della 2a Guerra Mondiale, la sua importanza crebbe ulteriormente, diventando parte integrante della macchina bellica statunitense, come racconta il giudice Jim Garrison, autore del libro sull’omicidio di Kennedy JFK "On the Trail of the Assassins", che all’epoca era Procuratore Distrettuale di New Orleans.
Arigrazie Kolza.

Non meravigliatevi cari amici se sia stato riutilizzato l'antico nome "Compagnia": a Venexia esisteva la Compagnia di Gesù, a Londra esisteva la Compagnia delle Indie,e a New York nascevano le Companies; manco si sono sprecati per cambiare il nome.

A New York, a quel tempo i Gorgori vivevano tranquilli; più attivi vivevano i Robber Barons di Wall Street che stavano applicando i primi punti dell' Aldrich Plan, preparato da J.P.Morgan e discusso a Jekyll Island.
E J.P. Morgan era il proprietario del Titanic:
Il naufragio scampato. La vita di Morgan sembra aver attraversato gli eventi più importanti e famosi della storia americana tra '800 e '900. È stata una serie incredibile di coincidenze a tenere lontano dal disastro del Titanic il facoltoso finanziere. Infatti, a causa di alcuni contrattempi d'affari, non riuscì a salire a bordo il 15 aprile 1912, giorno del viaggio inaugurale. A Morgan, uno dei finanziatori più importanti del Titanic, era stata naturalmente riservata la migliore suite di bordo. Possiamo immaginare con quale disappunto fu costretto a cancellare la prenotazione per un viaggio così importante a bordo del transatlantico di cui lui stesso aveva reso possibile la costruzione. La fortuna sembrò baciarlo nuovamente e quel 15 aprile 1912 Morgan rimase con i piedi sulla terraferma.
Attualmente abbiamo sviluppato una discussione all'interno della Società Reale delle Scienze di Laputa proponendo un legame tra affondamento del Titanic e il Jekyll Island Club.
Un supplemento di istruttoria non si nega a nessuno.

Se non fossimo stati attardati da questo contrattempo del Titanic saremmo sbarcati nel West Side giusto in tempo per vedere i successivi steps dell' Aldrich Plan o "Wall Street Plan".

Nella prossima puntata vi racconterò che cosa hanno visto i gongori che hanno dato un'occhiata all'interno del piano.

2 comments:

Anonymous said...

Sinceramente non è chiaro il passaggio che si conclude con

Gli incidenti dell'Olympic erano tanti e tali da far organizzare una truffa alle assicurazioni: scambiando i nomi delle navi e facendo affondare quella più sgangherata si sarebbe potuto recuperare qualche soldo.

Per il resto bell'articolo. A presto

Sick boy

Anonymous said...

L'opinione dei due scrittori olandesi può essere riassunta così:

1) L'Olympic fu varata per prima; era di una tale stazza che era difficile da governare per il pilota (κυβερνητης).
Così l'Olympic ebbe numerosi incidenti sia(speronamenti sia problemi tecnici);


2) i due autori avanzano il sospetto che rientrando l'Olympic nell'arsenale e trovandosi affiancata al Titanic in costruzione, numerosi pezzi siano stati cannibalizzati;

3) Lo scafo peggiore (Olympic) con i peggiori accessori avrebbe avuto il nome Titanic e lo scafo migliore con i migliori pezzi (motori eliche etc) sia diventato Olympic.

4) La commissione d'inchiesta sul naufragio è molto simile a quella del 911, Andrea Doria, Hinderburg, Normandie etc.

6) Le assicurazioni pagarono la polizza Kasko.

5) L'Olympic navigò per molti anni (25, dovrei controllare).


Il resto è noto.

La mia opinione è ancora peggiore:

con la tecnica delle millefoglie con una verità scomoda se ne copre una peggiore; in rete gira l'opinione del colpo di mano tra gentlemen del bel mondo (mass casuality); solo i sopravissuti avrebbe continuato a fare affari; Benjamin Guggenheim no.
Quest'ipotesi può essere studiata.
ciao Gianni Pesce