Tuesday, February 3, 2009

Terremoti di stato

“The ideas which now pass for brilliant innovations and advances are in fact mere revivals of ancient errors, and a further proof of the dictum that those who are ignorant of the past are condemned to repeat it.”
(Henry Hazlitt)

Il 12 maggio 2008 un terremoto di magnitudo 7,8 della scala Richter, con epicentro nella Contea Wenchuan, devastava la provincia di Sichuan, provocando la morte di 70.000 persone, ferendone oltre 300.000, e facendo oscillare gli edifici fino a Pechino e Shanghai. I senzatetto furono 5 milioni. Ad aggravare la tragedia il crollo di diverse scuole con la morte di 10.000 bambini, scuole costruite con materiali scadenti, come il governo cinese ha dovuto poi ammettere a denti stretti.

Fin qui, niente di particolarmente nuovo: la storia di un imprevedibile disastro naturale aggravato dall'inefficienza criminale dello stato nella produzione di infrastrutture. Ma ora alcuni scienziati hanno presentato uno scenario molto più inquietante: il sisma potrebbe esser stato provocato dalla diga di Zipingpu di recente costruzione, che si trova a sole tre miglia di distanza dall'epicentro. Il peso dell'acqua contenuta nel bacino artificiale, e la sua infiltrazione nelle rocce del fondo, potrebbe aver influito sulla pressione della faglia sottostante.

Fan Xiao, capo ingegnere dell'ufficio geologico e minerario di Chengdu, spiega:
“Ci sono stati molti casi in cui un serbatoio d'acqua ha innescato un terremoto. Questo terremoto era molto insolito per questa zona. In precedenza non ci sono mai state attività sismiche maggiori di un terremoto di magnitudo sette lungo questa particolare faglia sismica.”

“Non mi sono opposto solo alla costruzione di Zipingpu, ma anche al sovrasviluppo dei bacini idrici sul fiume Minjiang. Ci sono dieci bacini idrici importanti sul fiume principale, 29 sui suoi affluenti, e molti più bacini idrici su scala ridotta, che ostruiscono il flusso dell'intero fiume e sono molto pericolosi per la geologia locale.”
Il governo, quindi, era stato avvertito che lo spostamento di un'enorme quantità d'acqua avrebbe potuto agire sulla tensione tra i due lati della faglia, permettendo il loro allontanamento, ma ciononostante decise di procedere con i suoi progetti. Progetti che mettevano a rischio anche il complesso sistema d'irrigazione e di controllo delle inondazioni di Dujiangyan in funzione da 2.220 anni, una meraviglia dell'ingegneria cinese. Come se non bastasse, per costruire la diga 40.000 persone sono state espropriate e dislocate, il tutto, chiaramente, senza il minimo dibattito (pdf):
L'Istituto delle Risorse Idriche e dell'Agrimensura di Sichuan, che è strettamente connesso alla Compagnia Idroelettrica Zipingpu, eseguì la valutazione dello standard di compensazione. Il governo rilasciò i risultati al pubblico. L'intero processo è stato condotto a porte chiuse. I documenti e le politiche relativi non sono passati per consultazioni né udienze prima dell'inizio della dislocazione. Come proprietari, le comunità coinvolte non hanno potuto dire la loro sul trattamento della loro proprietà. Hanno potuto solo ascoltare ed obbedire senza riserve alle istruzioni di terzi.
Il rapporto di International Rivers continua elencando la lunga serie di abusi e soprusi che il governo cinese ha inflitto alla popolazione della provincia di Sichuan, chi fosse interessato può leggerlo tutto nel link, ma per lo scopo di questo articolo quanto sopra è più che sufficiente, e dovrebbe servire da monito in un momento in cui anche i governi occidentali si apprestano ad affrontare la crisi con un'onda anomala di spesa pubblica.

Il governo cinese decise che ciò che serviva era una serie di grandi dighe, laddove, evidentemente, sarebbero state più necessarie scuole e case costruite a regola d'arte, in grado di reggere qualche scossa di terremoto. Il governo cinese ha disposto a sua volontà delle proprietà degli abitanti della provincia di Sichuan, favorendo al contempo pochi grand commis del partito, nonostante nel resto del mondo le grandi dighe siano ormai considerate obsolete. Sordo agli avvertimenti, il governo cinese ha costruito la grande diga di Zipingpu, con ogni probabilità provocando una delle più grandi tragedie della sua storia, sicuramente aggravandola.

E ora, la Cina è travolta dalla crisi, come e più delle altre nazioni del mondo. La spesa pubblica non ha prodotto nuova occupazione, ma ha solo distribuito morte e miseria. Come in un incubo di Krugman, sono state scavate delle buche, sono state ricoperte di nuovo; ma non prima di averle riempite con qualche decina di migliaia di cadaveri. È questo il tipo di sorpresa che si trova nei “pacchetti” economici dei governi: pensiamoci, mentre ci apprestiamo gioiosamente a scartare i nostri.

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