Friday, February 13, 2009

Ron P... utin!

“I wonder if I've been changed in the night? Let me think. Was I the same when I got up this morning? I almost think I can remember feeling a little different. But if I'm not the same, the next question is 'Who in the world am I?' Ah, that's the great puzzle!”
(Lewis Carroll, Alice in Wonderland)

Si leggono cose di questi tempi, che viene il dubbio di esser passati senza rendersene conto nel mondo dall'altra parte dello specchio. Perché diciamoci la verità, chi mai avrebbe pensato, solo qualche anno fa, di sentire un ex capo del KGB dare lezione di libero mercato agli Stati Uniti? Sembra incredibile, eppure succede anche questo: mentre il mago di Ob conduce gli USA verso il sol dell'avvenire, Vladimir Putin ammonisce contro l'invadenza dello stato in economia. Sentite che roba:
Il Primo Ministro russo Vladimir Putin ha detto che gli Stati Uniti dovrebbero imparare una lezione dalle pagine della storia russa e non esercitare “eccessivo intervento nell'attività economica e fede cieca nell'onnipotenza dello stato.”
Sembra Ron Paul!
“Nel ventesimo secolo, l'Unione Sovietica rese assoluto il ruolo dello stato,” ha detto Putin nel discorso alla cerimonia d'apertura del World Economic Forum a Davos, in Svizzera. “A lungo termine, questo rese l'economia sovietica totalmente non competitiva. Questa lezione ci è costata cara. Sono sicuro che nessuno vuole vederla ripetuta.”
Ancora:
“... né dovremmo chiudere gli occhi di fronte al fatto che lo spirito della libera impresa, che include il principio di responsabilità personale degli uomini d'affari, degli investitori e degli azionisti per le loro decisioni, si stia corrodendo negli ultimi mesi. Non c'è motivo di credere che possiamo raggiungere risultati migliori spostando la responsabilità allo stato.”

Putin ha inoltre ammonito gli Stati Uniti contro l'uso del keynesismo militare [!!!] per sollevare la propria economia dalla recessione, dicendo, “a lungo termine, la militarizzazione non risolverà il problema ma piuttosto lo calmerà temporaneamente. Ciò che farà è di risucchiare enormi risorse finanziarie ed altre dall'economia invece di individuare migliori e più saggi usi per esse.”
È ufficiale: Putin legge Mises.org. Le sue conclusioni:
“Il momento per l'illuminazione è arrivato. Dobbiamo affrontare, con calma e senza autocompiacimento, le cause alla radice di questa situazione e provare a guardare al futuro.
Ok, dov'è la telecamera nascosta?

5 comments:

Enrico said...

Hahaha fantastico!

Anonymous said...

Il "liberale" Berlusconi dovrebbe ascoltare più l'amico Wladimir che il ragionier Ugo Treconti.

Anonymous said...

Nel mondo di Laputa, si sa, le grandi questioni vengono dibattute con grande vigore ma raramente si riesce a cogliere la realtà delle cose, se non a livello teorico, con discreti margini di errore, che col tempo vengono limate da studi più attenti e "mirati".Fortunatamente noi non siamo a Laputa, ma sulla terra,
dove da tempo molti hanno capito che ci sono due esseri mostruosi
gemelli diversi, chiamati anche sistemi fascisti, uno che si traveste da libero mercato e l'altro da economia socialista.
Essi sono stati scoperti da tempo,
ma come fare ad avvertire quelli lassù di Laputa se ogni volta che mandiamo un ambasciatore questi
lo abbattono pensando che sia un'"idea teorica sbagliata"?

Pyter

Paxtibi said...

ci sono due esseri mostruosi
gemelli diversi, chiamati anche sistemi fascisti, uno che si traveste da libero mercato e l'altro da economia socialista.


La cosa divertente, e sconcertante, è che adesso si sono scambiati i travestimenti...

Anonymous said...

Me lo sono chiesto anch'io, ma da Laputa mi hanno assicurato che scambiarsi i travestimenti in periodo di carnevale non è una cosa improbabile.
Mi hanno poi assicurato che se anche così fosse, tutto dovrebbe finire con la "Pentolaccia", rompono i vasi e vanno via col bottino.
A me questi di Laputa fanno paura quando si mettono a ideare metafore.

Pyter