Non c'è opera in cui l'individuo soccomba in modo più totale di fronte all'assurdità della burocrazia come ne Il processo di Kafka, che Orson Welles traspose cinematograficamente, con pochi mezzi e suprema maestria, nel 1962 (Le procès). Quando l'amministrazione della giustizia si allontana da chi dovrebbe servire diventa un terrificante macchinario repressivo, inarrestabile e spietato, da cui nessuno può sentirsi al sicuro: questo è il messaggio del Processo di Kafka, a cui la cinepresa di Welles aggiunge una dimensione visiva alienata e surreale.
Saturday, July 19, 2008
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