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Ma tant'è, dobbiamo accontentarci delle parole di una ministra dall'improbabile nome da cartone animato, e prenderle per buone senza ulteriori indagini: qualsiasi altro approccio alla questione, infatti, ci esporrebbe inevitabilmente all'accusa di antisemitismo, negazionismo, e magari anche di terrorismo. Quindi, per una questione di prudenza che i lettori del Gongoro spero comprenderanno, mi limito a riportare alcuni brani da articoli del quotidiano israeliano Haaretz.
Un milione e mezzo di esseri umani, la maggior parte dei quali profughi abbattuti e disperati, vivono nelle condizioni di una gigantesca prigione, terra fertile per un altro giro di bagni di sangue. Il fatto che Hamas possa essersi spinta troppo oltre con i suoi razzi non è una giustificazione per la politica di Israele degli ultimi decenni, per la quale si merita giustamente una scarpa irachena in fronte.
(Yossi Sarid)
Israele si è imbarcata ieri in ancora un altra guerra inutile e destinata al fallimento. Il 16 luglio 2006, quattro giorni dopo l'inizio della seconda guerra del Libano, io avevo scritto: “Ogni quartiere ha un bullo spaccone che non dovrebbe essere provocato… Non che lo spaccone non abbia ragione – qualcuno gli ha fatto del male. Ma la reazione, che reazione!” Due anni e mezzo dopo, queste parole si ripetono, per il nostro orrore, con precisione raggelante. In poche ore di un sabato pomeriggio, l'IDF ha seminato morte e distruzione su una scala alla quale i razzi Qassam non si sono mai neanche avvicinati durante tutti gli anni dal loro utilizzo, e l'operazione “Cast Lead” è soltanto nella sua infanzia.
(Gideon Levy)
Sei mesi fa Israele ha chiesto e ottenuto un cessate il fuoco da Hamas. Lo ha violato unilateralmente quando ha fatto scoppiare un tunnel, mentre ancora chiedeva all'Egitto di convincere il gruppo islamico a mantenere la tregua.
(Zvi Barel)
Ci sono molti cadaveri e feriti, ogni momento un altro caso si aggiunge alla lista dei morti e non c'è più spazio all'obitorio. I parenti cercano fra i cadaveri ed i feriti per portare rapidamente i morti alla sepoltura. Una madre i cui tre bambini in età scolare sono stati uccisi e accatastati uno sull'altro all'obitorio, grida ed ancora grida, ed alla fine tace.
(Amira Hass)
Ma l'attacco su Gaza non richiede innanzitutto una condanna morale: richiede alcuni ricordi storici. Sia la giustificazione data per esso che gli obiettivi scelti sono un replay degli stessi presupposti di base che sono risultati a più riprese errati. Tuttavia Israele ancora li tira fuori dal suo cappello, ancora e d ancora, in una guerra dopo l'altra.
(Tom Segev)
La tremenda densità demografica nella Striscia di Gaza non permette “un'operazione chirurgica” su un lungo periodo che minimizzerebbe i danni per la popolazione civile. Le difficili immagini dalla Striscia presto sostituiranno quelle dei danni inflitti dai razzi Qassam nel Negev occidentale. La scala delle perdite, che funziona a “favore” dei Palestinesi, restituirà a Israele il ruolo di Golia.
(Akiva Eldar)
5 comments:
November 5th, 2008
http://www.guardian.co.uk/world/2008/nov/05/israelandthepalestinians
A four-month ceasefire between Israel and Palestinian militants in Gaza was in jeopardy today after Israeli troops killed six Hamas gunmen in a raid into the territory.
Hamas responded by firing a wave of rockets into southern Israel, although no one was injured. The violence represented the most serious break in a ceasefire agreed in mid-June, yet both sides suggested they wanted to return to atmosphere of calm.
Il Guardian è antisemita.
È chiaro che l'IDF sapeva in anticipo che Hamas avrebbe rotto la tregua, quindi con grande intelligenza e acume strategico ha agito preventivamente per portarsi avanti col lavoro.
Mi riferisco a questa precisa frase del giornalista: "Un milione e mezzo di esseri umani, la maggior parte dei quali profughi abbattuti e disperati, vivono nelle condizioni di una gigantesca prigione".
Ecco, voglio dire che ho difficoltà a credere che si tratti in gran parte di profughi. Casomai figli (più spesso nipoti), di profughi!
... Naturalmente questo non significa che i popoli di ogni razza (ebraica, araba, o vattelapesca), non debbano avere il desiderio di ritrovare le loro radici. Ma dubito che i tanti bambini allevati all'odio (da una parte e dall'altra) possano guardare a queste cose con il distacco che è necessario in una storia che trascina da secoli!
... E prendo atto che quasi sempre si fa partire il riassunto del film dal punto in cui torna più comodo.
boh, citare haaretz non è che ti salva da un'eventuale accusa di antisemitsmo, pensa se uno all'estero citasse liberazione o il manifesto. In genere il la parola d'ordine dei quotidiani progressisti è "è tutta colpa nostra" per ogni genere di problema.
boh, citare haaretz non è che ti salva da un'eventuale accusa di antisemitsmo
Oy!
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