Monday, April 28, 2008

Niente di speciale

“L'importante non è saper se si ha torto o ragione. Non ha invero la minima importanza... Bisogna piuttosto scoraggiar la gente che si occupa di noi... Il resto è vizio.”
(Luis-Ferdinand Celine, Morte a credito)
Discutendo di ideali libertari noto sempre più spesso l'emergere di un certo equivoco ricorrente: vengo tacciato di proselitismo, accusato di voler conquistare consensi, con l'inganno per giunta.

Niente di più lontano dal vero. Tanto che vorrei sprecare un post per chiarire la questione, spero, una volta per tutte. Per farlo, è necessaria una premessa.

Voi – mi perdonerete questa piccola generalizzazione, ma le eccezioni in questo caso sono così rare da potersi considerare conferme alla regola – tutti voi, che leggete queste cyber-pagine e tutti gli altri voi che caso volle vi trovaste ad abitare questo sfortunato pianeta in contemporanea con me, avete le vostre vite. Vite che sono perfettamente piatte, prevedibili, talvolta insulse, inutili, pedisseque, ben poco originali, squallide, noiose, dimenticabili senza ripensamenti, anche ridicole, insomma: di nessun interesse per quanto mi riguarda.

Avete anche passioni, credenze, fedi, convinzioni assolute o quasi, benché temporanee, poco durevoli, effimere e cangianti con il cambiar dei tempi e delle stagioni, frequentemente indotte e precostituite, avete pregiudizi, simpatie ed antipatie, solitamente provocate da istinti ed emozioni del tutto comuni, spesso dovute a condizioni psicofisiche non perfette quando non causate dall'uso di sostanza psicotrope o a vere e proprie patologie. In breve: siete esseri di nessuna importanza, granelli di polvere trascinati dal vento, nullità quasi totali, davvero niente di così speciale
E mi ci metto anch'io, è chiaro, e con questo la premessa è conclusa.

Orbene, nonostante tutto ciò – che è ben poco, quasi nulla in fondo – e dando per scontato il rispetto della semplice norma di non aggredirci a vicenda, non ho nessun problema nell'accordarvi l'assoluta libertà nel condurre le vostre inutili e tristi vite come diavolo credete meglio, nella vana ricerca di una felicità di cui, se siete particolarmente fortunati, riuscirete a godere qualche fuggevole bagliore.

Ora, la grande maggioranza di voi questa libertà intende usarla, come mi è parso di capire dopo i miei primi quarant'anni in questa assurda commedia, per rinunciarvi sciogliendovi nella massa che, per qualche sconosciuto e sicuramente trascurabile motivo, vi è più congeniale, al seguito del capataz in cui per la stessa imperscrutabile ragione vi riconoscete meglio. Non chiedete di meglio che cedere la vostra libertà in cambio della schiavitù, dei cui molti vantaggi voi siete certi ma a me personalmente sfuggono, né mi interessa più di tanto indagarli. Non starò a tediarvi ricordandovi che il punto a cui siamo giunti è la conseguenza di questo tipo di atteggiamento, tanto non lo capirete.

Ma quello che vi chiedo di comprendere, che dovete comprendere un giorno o l'altro, perché non avete una briciola, un zinzinino, un'anticchia di diritti più di quanti ne abbia io, è che esiste a questo mondo chi non la pensa come voi, chi nonostante questo non intende ridurvi alla ragione con la forza, ma vi chiede semplicemente di usare la sua libertà diversamente da come non la usiate voi. Non sono un asociale, non sono un pazzo (almeno: non più di voi), anzi: ho diversi amici, come tutti, lavoro onestamente, come molti, ho una vita sociale, come alcuni.

Volete essere schiavi? Legittimo desiderio, mi batterò – nei limiti delle mie possibilità – perché possiate esaudirlo. Ma, ascoltate e bene, tenete le vostre stupide, trascurabili vite, le vostre idee demenziali, le vostre convinzioni di cui nulla m'importerà mai, ben lontane da me e dalla mia vita.

Questo è tutto l'ideale libertario che vorrei – oh! come lo vorrei! – una buona volta, che imparaste. Non mi interessa convincervi di niente altro, credetemi. Non mi interessate voi.

31 comments:

Anonymous said...

Non è completamente vero che non ti interessi agli altri; oltretutto se sei convinto che gli altri cerchino "La Felicità" allora ti interessi agli altri o perlomeno studi la propensione altrui alla felicità.

Io sono contento quando vedo persone contente, indipendemente se siano "schiave" o liberi o libertati.

Penso che l'unica cosa importante sia essere contenti.
E' molto poco ma è così.

Gianni Pesce

Santaruina said...

tu... tu...

...

tu sei senza cuore....

:-P

ciao pax :-)

Anonymous said...

Voi – mi perdonerete questa piccola generalizzazione, ma le eccezioni in questo caso sono così rare da potersi considerare conferme alla regola – tutti voi, che leggete queste cyber-pagine e tutti gli altri voi che caso volle vi trovaste ad abitare questo sfortunato pianeta in contemporanea con me, avete le vostre vite. Vite che sono perfettamente piatte, prevedibili, talvolta insulse, inutili, pedisseque, ben poco originali, squallide, noiose, dimenticabili senza ripensamenti, anche ridicole, insomma: di nessun interesse per quanto mi riguarda.

"Certo, certo. Intanto TU non sei stato cresciuto dai lupi, quindi vedi un po' chi è squallido e noioso!"

Anonymous said...

So benissimo di essere una schiava ma di certo NON VOGLIO esserlo e la mia mente non è schiava di pregiudizi più di quanto lo sia la tua.
Da come descrivi la tua vita, non mi sembra sia molto diversa dalla mia; la tua diversità dagli ALTRI sarebbe quindi solo in ciò che pensi..nelle tue convinzioni..??!
Il pronome NOI ti fa talmente schifo che dopo aver insultato per benino tutti gli altri, aggiungi solo in extremis, che includi anche TE STESSO..
Senti se ti piace, Paxtibi: "Sei un essere di nessuna importanza, un granello di polvere trascinato dal vento, una nullità quasi totale, davvero niente di così speciale.."
Bene, da nullità umana a nullità umana: IO vorrei comunicare con i miei "simili", cercando di sbarazzarmi dei miei pregiudizi; TU, invece….(?)
Ti auguro di essere felice più di NOI….

Paxtibi said...

Il pronome NOI ti fa talmente schifo che dopo aver insultato per benino tutti gli altri, aggiungi solo in extremis, che includi anche TE STESSO

Ovviamente, inteso da un punto di vista obiettivo: per te, ad esempio, posso essere benissimo una nullità, ma per quanto mi riguarda io sono la persona più importante del mondo, quella senza la quale, per me, non potrebbe esistere il mondo stesso.

In ogni caso, anch'io comunico con i miei simili e ne traggo spesso profitto, né mi è passato mai per l'anticamera del cervello di consigliare ad altri di smettere di farlo.

L'unica cosa che mi sento di consigliare, e caldamente, è di provare, ogni tanto, a mettere in dubbio le proprie certezze, le proprie più radicate convinzioni, considerando la possibilità che siano totalmente sbagliate e, chissà, anche un po' pericolose.

Sperando che, una volta che venisse presa in considerazione questa eventualità, per niente remota, possa diventare un attimino meno automatico il pensiero di imporre sistemi di vita che per qualcuno sono i migliori possibili a tutto il resto dell'umanità.

Mi sono permesso, per farla breve, di suggerire a chi passa da queste parti un filino di prudenza e sì, anche di umiltà. Cose rare di questi tempi.

Ma possiamo anche continuare a prenderci in giro e far finta che io sono cattivo, come no.

Anonymous said...

per te, ad esempio, posso essere benissimo una nullità, ma per quanto mi riguarda io sono la persona più importante del mondo, quella senza la quale, per me, non potrebbe esistere il mondo stesso.

**[Quella frase ovviamente è presa pari pari dal tuo post;…Io non penso questo di te, come di nessun altro…Volevo farti capire che non è proprio “il massimo” sentirsi dare dell’idiota (..sintesi della tua “dissertazione”) da qualcuno che non sa niente di niente di te.]
Cosa ti fa pensare che io (come ogni persona in questo schifo di mondo) non abbia lo stesso “sentimento” verso me stessa ?? Pensi che io viva la mia vita come un vegetale? Sai, quando si comunica solo per iscritto, ogni virgola ed ogni puntino sono importanti…figuriamoci le parole e le frasi: se rileggi con calma ciò che hai scritto nel post, vedrai che emerge una ..lucida perfidia e forse anche rabbia e rancore…

In ogni caso, anch'io comunico con i miei simili e ne traggo spesso profitto, né mi è passato mai per l'anticamera del cervello di consigliare ad altri di smettere di farlo.

**Sicuramente non dici loro quello che hai scritto qui sopra: altrimenti temo che ti ritroveresti del tutto solo in un batter d’occhio…

L'unica cosa che mi sento di consigliare, e caldamente, è di provare, ogni tanto, a mettere in dubbio le proprie certezze, le proprie più radicate convinzioni, considerando la possibilità che siano totalmente sbagliate e, chissà, anche un po' pericolose.

**Un saggio consiglio. E’una cosa che faccio da parecchio tempo, anzi, forse da sempre. Ma non mi ha giovato molto: mi sono sempre sentita un “pesce fuor d’acqua”. Vedere al di là di ciò che vedono quasi tutti quelli che ti circondano non è affatto foriero di felicità…

Sperando che, una volta che venisse presa in considerazione questa eventualità, per niente remota, possa diventare un attimino meno automatico il pensiero di imporre sistemi di vita che per qualcuno sono i migliori possibili a tutto il resto dell'umanità.

**Benissimo: questo io lo chiamo pensiero rivoluzionario…e mi piace molto. Fin qui concordo pienamente. Ma qui mi fermo..perchè devo ancora trovare il tempo di finire di leggere un libro di Rothbard…(se sapessi com’è la mia vita, ti meraviglieresti anche che io possa e/o voglia trovare il tempo per scrivere qui, ora..).

Mi sono permesso, per farla breve, di suggerire a chi passa da queste parti un filino di prudenza e sì, anche di umiltà. Cose rare di questi tempi.

**Ancora molto saggio…; sorvoliamo quindi sul fatto che “qui sopra” hai pervicacemente “preso a schiaffi” tutti NOI…(di certo con poca prudenza).
___________________________________
P.S.:tra l'altro hai commentato un mio commento ad un post di Linucs, in modo interlocutorio e per me "oscuro"; ho chiesto lumi, ma tu non hai più risposto...

Paxtibi said...

Volevo farti capire che non è proprio “il massimo” sentirsi dare dell’idiota (..sintesi della tua “dissertazione”)

Sintesi tua: nessuno ha detto che avere una vita poco significativa debba essere esclusiva prerogativa degli idioti. Né che l'avere convinzioni sbagliate sia la prova di esserlo.

Pensi che io viva la mia vita come un vegetale?

Beh scusa, e me lo domandi pure? L'ho scritto e riscritto che non mi interessa!

:-P

Vedere al di là di ciò che vedono quasi tutti quelli che ti circondano non è affatto foriero di felicità…

A questo punto la felicità coincide quasi con l'idiozia.

sorvoliamo quindi sul fatto che “qui sopra” hai pervicacemente “preso a schiaffi” tutti NOI…(di certo con poca prudenza).

Credo nell'efficacia propedeutica degli schiaffoni, seppur metaforici.

tra l'altro hai commentato un mio commento ad un post di Linucs, in modo interlocutorio e per me "oscuro"; ho chiesto lumi, ma tu non hai più risposto...

Non l'avrò letto... ricordi qual era?

Anonymous said...

O.K.:..magari è una stupidaggine:

http://xiaodongpeople.blogspot.com/2008/05/calderoli-ministro-ripercussioni.html

Ora che ho letto "Perché i peggiori comandano" e "Società senza Stato" posso ipotizzare la tua (mancata)risposta...

Ciao,
e grazie di non avermi ignorato.

Paxtibi said...

Infatti non l'avevo letto.

Beh, a quanto pare mi sono risparmiato una risposta.

:-)

Anonymous said...

Beh se non altro Cordelia ha portato un pò di femminilità ai vostri blog maschilisti e negazionisti

:-D

sick boy

Paxtibi said...

E chi lo sa se Cordelia è davvero una donna?

Anonymous said...

The same way io potrei dire: chi lo sa se tu sei davvero un uomo ? Ma per la cronaca, Mr."Pace-a-te", purtroppo o per fortuna sono una donna (vera-autentica-naturale al 100%; e la mia splendida progenie ne è la prova provata);
[Ciao Sick Boy!]
Bazzico qui da un pò perchè ho trovato idee intriganti...ed anche perché trovo piuttosto noioso oltre che inutile “parlare” con chi è sempre d’accordo come me su tutto;
mentre ucronie ed utopie sono pane per i miei denti...ma:
1)penso che se lo Stato emettesse moneta per finanziare opere pubbliche (strade, ponti, mercati, edifici e spazi pubblici in genere..) che porteranno ad un aumento dei beni e servizi prodotti non si avrebbe né un “furto” alla base, né inflazione come conseguenza – vedi video“Money as Debt”, tradotto tra l’altro da un vostro sostenitore –;

2)Il ritorno alla moneta-merce o la riserva aurea del 100% mi sembrano, quantomeno, oggi, poco praticabili e non indispensabili; ma non finito di leggere Rothbard…;

3)su uno Stato che provveda solo alla garanzia delle libertà individuali ed alla difesa della proprietà privata ho qualche riserva…; e la forma di governo propugnata contemplerebbe un allegro ritorno a Monarchie e Principati vari….?? Certo eviteremmo di ritrovarci eletti i vari Mastella e Calderoni di turno, ma passare da una forma di governo parlamentare-elettiva ad una assoluta-non elettiva mi andrebbe bene solo se il Signore Assoluto/Principe/Re fosse Gesù Cristo in persona o….l’Idiota di Dostoevskij. In ogni altro caso dubito fortemente della capacità auto-correttiva ed auto-moralizzatrice di una monarchia assoluta….; e passare dalla padella alla brace mi attira poco…
Ciao

Anonymous said...

ciao Cordelia,
riguardo quanto hai scritto sopra(punto 1) come fai a dire che l'emissione di moneta da parte dello stato non provocherebbe inflazione?
Inoltre l'espressione "forma di governo assoluta non-elettiva" in queste pagine l'ho vista solo nel tuo commento .. forse potresti dare un'occhiata ai link che Paxtibi ha messo tra i feticci....

cmq a me fa piacere leggere un commento femminile ogni tanto!

ciao ;)
Alessia

Anonymous said...

Ciao Alessia,
1)io rimandavo infatti alla visione del testo-video di Paul Grignon, che alla fine propone proprio questa soluzione, come la migliore; (in linguaggio da profana) se in corrispondenza dell'emissione di denaro da parte della stato, solo per creare opere pubbliche, si ha un aumento della produzione di beni e servizi non si avrà inflazione. Dice lui..
-Quanto alla forma di stato, mi riferivo alle affermazioni di H.H. Hoppe in "Perché i peggiori comandano": egli dice, in sostanza, che l'elettività dei rappresentanti dei cittadini in una forma "democratica"/parlamentare di stato è di per sé un elemento peggiorativo rispetto alla monarchia o al principato (assoluti, visto che le elezioni sono fonte di disgrazie per i cittadini): "(...)un principe è limitato nei suoi desideri redistributivi poiché tutti i membri della società hanno imparato a considerare la sottrazione e ridistribuzione della proprietà di un altro uomo come vergognosa ed immorale. Di conseguenza, guardano ad ogni azione del principe con il massimo sospetto. In aperto contrasto, dal momento dell'entrata in un governo, a chiunque è consentito di esprimere liberamente il suo desiderio per la proprietà altrui.(...)"
Un pò sconcertante. O.k., devo dunque dedurre che queste opinioni di Hoppe non siano condivise da nessuno, qui. Di certo, a mio modestissimo avviso, l’ideale società anarchica di Rothbard è senz’altro idealmente più accettabile…anche se è pura utopia….
-Bye-

Paxtibi said...

Ecco qua, m'è diventato il blog un gineceo.

:-o

Almeno sarò in regola con le quote rosa!

Cordelia, guarda che Hoppe dice sì che la democrazia è peggio della monarchia, ma sostiene anche che la monarchia è già un male.

Hoppe è un anarco-capitalista.

Paxtibi said...

Dimenticavo: benvenuta Alessia!

Anonymous said...

Ciao Cordelia, mi pare un pò azzardato dire che le opinioni di Hoppe non sono condivise da nessuno, io ho cominciato leggendo proprio lui.... per quanto riguarda il commento al punto 1, visto che iniziava con "penso che..." credevo che quelle fossero le tue considerazioni sull'argomento, scusa per l'equivoco, purtroppo non ho tempo per vedere il video che segnali, semmai ne riparliamo...a presto

p.s. Pax il tè con i pasticcini ce lo porti? :)

Anonymous said...

i Pasticcini di Fédor Dostoevskij

"Da un essere umano, che cosa ci si può attendere? Lo si colmi di tutti i beni del mondo, lo si sprofondi fino alla radice dei capelli nella felicità, e anche oltre, fin sopra la testa, sì che alla superficie della felicità non salga che qualche bollicina, come sul pelo dell'acqua - gli si diano la tranquillità e di che vivere, al segno che non gli rimanga proprio nient'altro da fare se non dormire, divorare pasticcini e pensare alla sopravvivenza dell'umanità; ebbene, in questo stesso istante, proprio lo stesso essere umano che avete reso felice, da quel bel tipo che è, e unicamente per ingratitudine, e per insultare, vi giocherà un brutto tiro. Egli metterà in gioco persino i pasticcini, e si augurerà la più nociva assurdità, la più dispendiosa sciocchezza, soltanto per aggiungere a questa positiva razionalità un proprio funesto e capriccioso elemento. Egli vorrà conservare le sue stravaganti idee, la sua banale stupidità."

Per il tè vedremo...

Anonymous said...

Pasticcini dal sottosuolo? :(

Ale

Anonymous said...

...il blog un gineceo.
**....Per 2 donne?!
Carino, comunque!..Già che c'eri potevi parlare addirittura di "pollaio"..

Hoppe dice che la democrazia è peggio della monarchia, ma...anche che la monarchia è già un male.
**O.k.: ma qui H. non parla "così male" della monarchia; e comunque trovo sconcertante il fatto che la consideri il male minore rispetto alla democrazia...;a mio avviso la democrazia si basa su giusti principi ma è ora giunta ad uno stadio di corruzione e di non rappresentatività dei cittadini votanti, non più tollerabile...;
la monarchia assoluta invece si basa su principi ingiusti: la prevaricazione istituzionalizzata, il dominio dell'uomo sull'uomo in base al diritto di sangue, il potere decisionale e di governo accentrato nelle mani di un uomo/una famiglia/un ristretto gruppo di persone, scelte solo dalla fortuna.
Se prescindiamo per un attimo dalla possibilità di realizzare concretamente il vostro ideale libertario-anarco-capitalista, e prendendo in esame tutti i fattori che rendono una società il più possibile "a misura d'uomo", penso che una forma di governo elettivo-rappresentativa/parlamentare fedele ai suoi principi fondanti (non com'è ora..)non possa che essere migliore di una qualsiasi monarchia assoluta..

Cordelia

Anonymous said...

"Da un essere umano, che cosa ci si può attendere? Lo si colmi di tutti i beni del mondo..."

** tralasciando il cenno alla stupidità umana, senza fine (..e della quale sono partecipe) D. è evidentemente provocatorio..
Chi potrebbe mai pensare o dire che la felicità umana consiste nel vivere..più o meno come il mio gatto??? D. dice anche che gli uomini nascono per ribellarsi..il che non può mai coincidere con l'essere felici...ergo: di certo non nasciamo e viviamo PER essere felici. Abbiamo questo desiderio, è vero, ma siamo anche in ultima analisi, intrinsecamente incapaci di esserlo veramente...; comunque tentiamo...con qualche opportuno espediente(una qualche fede o filosofia o credo politico...o altro..)
(Con Orwell, e prima di lui Epicuro)diciamo che non dare per scontato che il fine della nostra vita sia la felicità è già un buon inizio per arrivare ad esserlo, ogni tanto...

Cordelia

Paxtibi said...

Cordelia, si scherza...
Comunque per tè e pasticcini non sono attrezzato, solo birra, whiskey e noccioline.
Se le signore pensano di tornare provvederò.

a mio avviso la democrazia si basa su giusti principi

Quali giusti principi? Il governo del branco?
Posso anche essere d'accordo che quelli della monarchia sono per certi versi anche peggio, ma alla fin fine la prosperità o la sofferenza di un popolo si scoprono essere quasi del tutto indipendenti dalla forma di governo: in molti esaltano persino la dittatura cubana, ed in effetti a paragonarla a certe “democrazie”, magari dell'est europeo, tutti i torti non ce l'hanno.

Il fatto che si riesca a sopravvivere più o meno bene può dipendere anche dal tipo di governo, ma molto di più da chi governa, dal livello di libertà economica, dalla ricchezza oggettiva del territorio, dalla congiuntura internazionale, e via dicendo.

In breve: non importa chi o come governa, dal momento che qualcuno lo fa siamo tutti in balia del suo capriccio.

Anonymous said...

**[..Non vedo perché dovremmo ricevere un'accoglienza "speciale" solo perché siamo donne..:D;
comunque:..grazie, sono astemia]
***********************************
Quali giusti principi? Il governo del branco?
**Il tuo disprezzo per quello che io chiamerei gente/popolo=insieme di esseri umani pensanti, non potrebbe essere più evidente(..e piuttosto inquietante, visto che le alternative sono o il principe/dittatore o...l'anarchia che proponete -...una chimera -).
Ma perché? La "massa" non è forse formata da tanti singoli individui??
Eppoi se il "branco" è, nei fatti, così "mal o non rappresentato", non si può certo dire che sia lui a governare, casomai sono delle élites...

Paxtibi said...

Non vedo perché dovremmo ricevere un'accoglienza "speciale" solo perché siamo donne.

Sono un uomo all'antica.

Il tuo disprezzo per quello che io chiamerei gente/popolo=insieme di esseri umani pensanti, non potrebbe essere più evidente

Ma non è questo il punto, io posso anche ammirare determinati insiemi di persone, il problema è quando "la gente" decide di imporre il proprio volere su tutti, con l'unica giustificazione l'essere di più. No dico: come i bulli a scuola "siamo di più e comandiamo noi," questa è l'essenza del sano principio.

Invece del re, che può decidere di fare la prima cosa che gli passa per la testa – pena il perderla se esagera, però – a farlo sono "quelli che sono di più." Dove sarebbe il miglioramento, a parte il fatto di aver teoricamente la possibilità di far parte della maggioranza?

E dico teoricamente perché per esempio a me, nulla mi interessa meno del comandare. Ho la netta impressione, anche in questo, di far parte di una sparuta minoranza.

Anonymous said...

il problema è quando "la gente" decide di imporre il proprio volere su tutti, con l'unica giustificazione l'essere di più.

**Perfetto. Hai descritto il principio in base al quale le decisioni all'interno di una qualunque comunità/società (dalla famiglia o gruppo di amici..fino alle nostre sconfortanti istituzioni parlamentari) vengono prese "a maggioranza"...
Si intende che chi governa dovrebbe avere tutto l'interesse a farlo bene "per tutti" o per il maggior numero possibile di persone, anche nella peggiore e più meschina ottica di mantenimento del potere acquisito...
Esiste un'alternativa valida?
-A parte l'affidarci all'"Uomo del Destino" di turno o all'avvento di una quanto mai agognata società perfetta, che temo non vedremo mai sotto questo sole...-
L'esempio dei bulli non calza..: non sono "la maggioranza", altrimenti dovremmo uscire di casa solo se infilati in tute anti-proiettile e..la società sarebbe già "crollata"..
Mi pare che proprio Rothbard dice che nessun tipo di società potrebbe reggersi se la maggioranza dei suoi componenti non fosse "buona", cioè inoffensiva per i propri simili...
Non abbiamo scelta se non partecipare al "gioco del potere" di cui facciamo comunque parte.
Chi se ne chiama fuori non può che subire decisioni prese da altri..

(una scorata ed avvilita)
Cordelia

Anonymous said...

Ciao Cordelia,

secondo me Linucs si sta ingelosendo :-D
Nella tua ultima risposta quando parli del principio di maggioranza fai due esempi che non stanno molto insieme (la famiglia e il gruppo da amici) a meno che non mi sbagli io. Perciò mi forniresti per favore un esempio circostanziato di decisione (una "vera" decisione, non si dove si deve andare a mangiare la pizza. Ma anche comunque) presa a maggioranza da un gruppo di amici o dalla famiglia?
Nel gruppo di amici sono gli elementi più carismatici a dettare legge (con tantissime variazioni a seconda degli individui), nella famiglia moderna, generalmente, i percettori di reddito.

Buona notte

Sick boy

Anonymous said...

ho scritto che non stanno insieme invece che non stanno in piedi. Non so bene perchè :-D

Anonymous said...

[Heilà, Sick Boy!]
in effetti, non sono stata molto “rigorosa” portando quei 2 esempi;
intendevo riferirmi a qualunque gruppo o “comunità” di persone di pari grado (associazioni o cooperative di vario genere, clubs studenteschi, o anche la famiglia in cui i figli sono maggiorenni e percettori di reddito…).
Il problema di fondo è che, in mancanza di un’ alternativa accettabile, dobbiamo adeguarci a questo sistema imperfetto, corruttibile e corrotto…proprio perché fatto di e da esseri umani…
Ma vederlo / guardarlo dall’esterno, o dall’alto, come una struttura monolitica formata da “alieni”,
non è il modo migliore per iniziare a cambiare le cose e tanto meno per arrivare a mutamenti radicali…Chi, nel suo pieno diritto, rifiuta accuratamente ogni pur minimo “impegno politico” (anche in senso lato), perde poi il diritto di lamentarsi (più di tanto) dei vari mentecatti che ci ritroviamo a (non) rappresentarci…

[Sorry per l’invadenza e la prolissità…:ora mi ritirerò in buon ordine]
Cordelia

Anonymous said...

x Cordelia

torna pure a prendere un link da noi

SirPaint

Anonymous said...

Cordelia,

anche stavolta l'esempio non calza: i gruppi di cui parli tu sono ad adesione volontaria e prevedono la possibilità di rescissione...

Sick boy

Anonymous said...

Giusto Sick Boy(vedo che sei più pignolo di me!); Bè..un condominio andrebbe meglio? Ma il nocciolo della questione rimane: la scelta del voto a maggioranza, adottato appunto anche in "comunità di base", come quelle indicate, è giusta-legittima-accettabile o no?
E se non lo è, qualcuno più ferrato di me, in materia, può illuminarmi su possibili alternative...[o in una società senza stato(o quasi)questo problema scomparirebbe?]

Cordelia