Thursday, August 23, 2007

Balle e bolle

Alcune delle ultime notizie sulla bolla immobiliare USA all'epicentro della crisi finanziaria di questi giorni, da leggere tenendo a mente che il mercato immobiliare e il suo indotto coprono un quarto dell'economia Usa:

La Accredited Home Lenders Holding Co. ridurrà il suo personale di più della metà, e non accetterà nessuna richiesta di prestito negli Stati Uniti.

In Arizona, la First National Bank Holding Co. di Scottsdale chiuderà le sue sezioni di mutui immobiliari in Virginia, North Carolina e Nevada.

La HSBC di Londra, la più grande banca europea, chiuderà un suo ufficio a Carmel nell'Indiana, tagliando 600 posti di lavoro.

La Lehman, una dei maggiori sottoscrittori di titoli immobiliari di Wall Street, eliminerà 1.200 posti di lavoro e chiuderà una sua agenzia a Irvine.

Più di 50 istituti di credito sono falliti quest'anno, compresi due dei maggiori.

I pignoramenti sono raddoppiati in luglio rispetto allo stesso mese dello scorso anno, e i pagamenti in ritardo sono ai loro più alti livelli dall'ultima crisi immobiliare nei primi anni novanta.

Ora, per chi è informato sull'economia austriaca nulla di tutto ciò è inatteso, è semmai una triste conferma dell'esattezza dell'analisi misesiana del ciclo economico boom and bust. Tutto previsto, e annunciato anche con largo anticipo dagli economisti austriaci.

Perché allora nei media a larga diffusione non si trovano mai le loro analisi, neanche ora che le loro previsioni si sono rivelate esatte, a differenza di quelle di tutti gli analisti e commentatori che in questi anni hanno frequentato i canali televisivi e i giornali principali, e che da essi continuano a disinformare il loro pubblico?

Scalfari, giusto per fare un esempio, il 12 agosto scriveva:
Proprio per impedire che ciò accada e soprattutto per recuperare la fiducia dei risparmiatori e degli operatori, le Banche centrali hanno deciso di concerto di iniettare liquidità nei mercati con prestiti a breve e brevissimo termine ai sistemi bancari, accompagnando queste operazioni con inviti alla calma e solenni assicurazioni che la crisi è circoscritta, le insolvenze limitate, la liquidità comunque garantita e i "fondamentali" senza alcun contraccolpo. Non avevano altra strada, le Banche centrali, che stanno facendo egregiamente il loro lavoro. Riassorbire l'eccesso di liquidità quando non sarà più necessario non è tecnicamente difficile.
Perché la sua opinione viene pubblicata, e considerata autorevole, per giunta, quando ad ogni giorno che passa viene smentito dai fatti? Si permette anche di suggerire “soluzioni” per affrontare la crisi in Italia:
Il rallentamento nella crescita impone di concentrare l'azione del governo su quell'obiettivo. E quindi: favorire gli accordi governo-sindacati in favore della produttività; concentrare la spesa pubblica sui lavori pubblici e le infrastrutture; procedere a ulteriori sgravi fiscali sul lavoro e all'ulteriore sostegno dei bassi redditi.
L'autorevolezza dovrebbe essere misurata dalla provata capacità, dall'esattezza dell'analisi e dalla precisione delle previsioni. Nel nostro mondo rovesciato, autorevole è invece, a prescindere, un parere promosso dai media: il mezzo è il messaggio, come diceva qualcuno.

2 comments:

Anonymous said...

Bellissimo articolo. Come al solito del resto. Sai, è interessante notare come di fronte alla bolla degli immobili e alla conseguente crisi dei subprime, tutti si affrettino a chiedere nuova liquidità, di fatto mascherando il problema ed intanto scaricandone il costo sui contribuenti ignari.
Eeeeh studiare l'economia austriaca pare proprio brutto!

Paxtibi said...

È proprio questo che mi fa infuriare: com'è possibile vedere titoli di tre colonne sulla crisi di liquidità quando l'unica cosa che abbiamo in abbondanza sono i ridicoli foglietti colorati il cui valore vediamo scendere ogni volta che andiamo al supermercato?!

:-o