Sunday, June 7, 2009

A quick history of cannabis

9 comments:

Anonymous said...

un'altra simpatica storia della cannabis la si può trovare in
"l'erba di Carlo Erba" di Giorgio Samorini

Sandro

flaviano said...

grazie per essere passato dal blog.
è un piacere leggervi!
(meno piacevole il perchè vi leggo, ma resistiamo ;)

Anonymous said...

sapevo che la Dupont fece un'esasperata operazione di lobbying sul governo affinché proibisse la cannabis.
I suoi derivati, infatti, erano una pericolosa minaccia per la plastica che l'azienda aveva iniziato a produrre, così, il loro uso "ricreativo" venne usato come spauracchio per formare il consenso nella mandr.. ops! nella società.

Come al solito: Down with the corporate state!

Anonymous said...

"il suo uso ricreativo"
in campagna, da mio nonno, con le foglie della cannabis sativa ci facevano i materassi, sempre freschi, profumati e fruscianti; ricreativa in questo senso ?

A proposito di stato che ci organizza la vita: a mio nonno piaceva fare il vino; subito dopo la guerra fecero una rifoma agraria e lo costrinsero, assieme a tanti altri, ad estirpare le viti e a sostituirle con il grano.
Ma a mio nonno non piaceva coltivare il grano; vendette i campi e si mise ad aspettare pazientemente di morire fumando il mezzo toscano. Mia nonna gli proponeva in alternativa il rosario; no, non da fumare, ma da recitare; ma lui niente pertinace fino alla fine; lo so perchè glieli andavo a comperare io: 10 lire due mezzi toscani. E' morto vecchio in perfetta salute cadendo dalle scale: un giramento di testa o di coglioni, chissa, intuendo che da li a qualche anno avrebbero sostituito, sempre per legge, le colture di grano con quelle di girasole. Avevano sacrificato le sue vigne per nulla; sicuramente chi aveva fatto la legge era astemio e dormiva sui materassi a molle. Un barbaro.

Sandro

Anonymous said...

in campagna, da mio nonno, con le foglie della cannabis sativa ci facevano i materassi, sempre freschi, profumati e fruscianti; ricreativa in questo senso ?

No, questo è uno dei possibili utilizzi che hanno messo il pepe al culo alle corporazioni dei derivati plastici.

Anonymous said...

Buondì,
occhio a non equivocare la faccenda in termini di "canapa" da un lato e "plastica" dall'altro: anche la canapa è un materiale polimerico (la volgare plastica) e la distinzione si esplica piuttosto tra polimero naturale (canapa usata tal quale), artificiale (canapa lavorata) o sintetico (quello ad hoc costruito dalle molecole di base, i monomeri, come ad esempio alcuni prodotti Du Pont).

Giorgio Venzo.

Anonymous said...

Grazie della precisazione Giorgio.
Personalmente non ho nulla contro la plastica, sia che derivi dalla canapa o dal petrolio. Ciò che intendevo è che si è usato il grimaldello del freakettone debosciato pericolo per la società per fare della pura e semplice concorrenza sleale avallata dallo stato.

Unknown said...
This comment has been removed by the author.
Anonymous said...

PS.: e non ho nulla in contrario neanche verso gli usi "ricreativi" della canapa, ovviamente.
(solito casino con il login, sorry)