L'anno è il 2013. L'America è fallita. Sui marciapiedi davanti alle banche annerite, predicatori gridano “Armageddon! ” Nelle città, scoppiano tumulti per il cibo e le folle saccheggiano i magazzini. Dei poliziotti le respingono con delle cariche; altri si uniscono; nessuno è stato pagato per i mesi. Mentre l'elettricità tremola in tutta l'America, l'orizzonte è illuminato da costruzioni incendiate vicino alle quali si accalcano i senzatetto per scaldarsi. Nelle campagne, eserciti di disoccupati vagano lungo le vie ferroviarie. La maggior parte elemosina lavoro e un pasto; altri prendono ciò di cui hanno bisogno. Nei titoli, i pochi giornali che ancora escono strillano la stessa domanda: è questa la fine dell'America?
Della gente si è riunita silenziosamente ad ascoltare le ultime notizie alla TV in un bar di provincia. “Un altro stato d'emergenza,” annuncia il reporter, “Il presidente parlerà alla nazione tra pochi minuti per dichiarare la legge marziale….”
Il luogo è una piccola comunità sul litorale della California, del tutto simile a molte città in tutta l'America. Ci possono essere alcuni residenti amanti della libertà in più in confronto a buona parte delle altre comunità perché è la sede dell'Istituto per la Libertà, ma la maggior parte dei residenti è apolitica o aderisce ad uno dei principali partiti politici. L'unica cosa che rende diversa questa comunità è che ci sono alcuni individui impegnati, un gruppo variopinto di ribelli, decisi a intraprendere le giuste azioni quando l'occasione si presenta. Nel mezzo di un parziale oscuramento, si riuniscono in un bar locale per sentire la notizia del crollo del governo. Basta un uomo soltanto per accendere la loro determinazione a salvare la loro comunità dal caos.
Questo è l'inizio della web-serie Anarchy in America, un progetto di fiction libertaria di Sky Conway. La serie, che sarà diffusa via internet, sembra molto interessante anche se, al momento, si trova ancora nella fase di raccolta fondi. Ulteriori dettagli (e le modalità per, eventualmente, contribuire) sul sito anarchy.tv.
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