Tuesday, April 6, 2010

Come la sinistra ha imparato a non preoccuparsi e ad amare la FBI

La geniale idea di divisione dei sudditi tra destra e sinistra è il modo migliore per ottenere un sostegno popolare per il sistema repressivo dello stato. Grazie infatti al clima di perenne guerra civile strisciante ogni sopruso e crimine delle sedicenti “forze dell'ordine” trova sempre una discreta quantità di sostenitori più o meno entusiasti, pronti ad acclamarli come difensori della sicurezza e/o della civiltà, salvo denunciarli con orrore allorché il campo preso a bersaglio sia il loro.

Il problema alla base è che tutti, ma proprio tutti, sono sempre così convinti di essere dalla parte della ragione da giustificare qualsiasi mezzo nell'imposizione del proprio punto di vista. Una dinamica ben illustrata da Anthony Gregory nel seguente articolo.
___________________________

Di Anthony Gregory


Alla fine della Prima Guerra Mondiale, il governo federale creò la General Intelligence Division, un'agenzia che finirà per diventare l'attuale FBI. Uno dei compiti principali della GID fu la compilazione di una lista di centinaia di migliaia di socialisti radicali, anarchici, attivisti sindacali e agitatori pacifisti. Migliaia furono arrestati come sospetti comunisti. Centinaia di anarchici furono deportati nella Russia bolscevica, il lato positivo di ciò fu che anarchici di sinistra come Emma Goldman scoprirono e scrissero del puro orrore del leninismo e del fatto che la “dittatura del proletariato” non era in nessun modo un miglioramento rispetto al corporativismo bellico degli Stati Uniti sotto Woodrow Wilson.

Verso la fine degli anni 20, la rinominata Bureau of Investigation spiò minacce “socialiste” come Albert Einstein. Sotto Franklin Roosevelt, pur continuando a controllare la sinistra radicale, la FBI trovò un nuovo nemico negli oppositori del New Deal. FDR usò la FBI per spiare un gran numero di pacifici sostenitori della destra, liberando un Terrore Nero che più tardi si rivoltò contro la sinistra con il Terrore Rosso dell'era McCarthy. Roosevelt spiò persino il suo avversario presidenziale repubblicano, Wendell Willkie.

Ma durante la Guerra Fredda, le amministrazioni repubblicane e democratiche riportarono l'attenzione della FBI, generalmente, sulla disgregazione della sinistra. La sua operazione COINTELPRO – un programma per “controllare, esporre, disgregare, deviare, screditare, o comunque neutralizzare le attività” dei politici radicali – fu un grande successo. Il COINTELPRO della FBI falsificò lettere per causare la violenza fra Black Panthers e United Slaves. Nel 1976, un rapporto del senato mostrò che la FBI si era vantato che “anche se nessuna azione specifica di controspionaggio può essere accreditata di aver contribuito a questa situazione generale, si ritiene che una notevole quantità di agitazione [fra i gruppi radicali di sinistra] fosse direttamente attribuibile a questo programma.”

Mentre era usata per infiltrare attivisti di destra anti-diritti civili e anti-integrazione, la FBI era anche puntata contro gli uomini simbolo del movimento per i diritti civili. La FBI controllava tutti da Martin Luther King negli anni 60 a John Lennon negli anni 70. Verso la fine dei 70, i rapporti del Comitato Church al senato culminarono in un certo sforzo per porre un freno a questo ente federale orribilmente abusivo.

Negli anni 90, la FBI era al centro del terrore delle milizie, con i suoi cecchini e gorilla rivolti contro il pacifico separatista Randy Weaver e la sua famiglia e, successivamente, a Waco, in Texas, nello scontro con i Branch Davidians, al termine del quale gli agenti della FBI intossicarono, spararono ed uccisero dozzine di seguaci di David Koresh nella loro sede a Mount Carmel. Utilizzarono ordigni incendiari, che avrebbero potuto provocare l'incendio, quindi mentirono a questo proposito.

È stato in questo periodo che la sinistra moderna s'innamorò dello stato di polizia federale e particolarmente della FBI. Quasi nessuno di essi si levò in difesa dei Branch Davidians. Cominciarono a pensare agli agenti della FBI come una forza professionale, nazionale ed illuminata popolata da figure come il personaggio di Jodie Foster ne Il silenzio degli agnelli, un'agenzia che faceva rispettare i diritti civili, proteggeva il paese dagli “estremisti di destra” e rimediava alle ingiustizie di tutori dell'ordine locali e pieni di pregiudizi.

Ma durante l'era di Bush II, quando l'amministrazione è stata accusata di aver rimesso in funzione COINTELPRO, anche la diffidenza della sinistra per le forze di polizia nazionale è rinata. Nell'ottobre 2003, la FBI spiò estesamente i dimostranti pacifisti contro la guerra in Iraq, concentrandosi in particolar modo sugli “anarchici... capaci di violenza.” Le attività della FBI di Bush sono state un ritorno alla passata ossessione anarchica della General Intelligence Division dopo la Prima Guerra Mondiale. Nel 2005, la ACLU denunciò in tribunale di essere stata controllata dalla FBI, che aveva mille pagine di documentazione sull'organizzazione, così come Greenpeace ed altre organizzazioni politicamente di sinistra. Anche gruppi pacifisti religiosi sono stati spiati ed infiltrati. E un presunto “complotto terroristico dopo l'altro,” scoperto e neutralizzato dall'amministrazione, in breve tempo si è rivelato essere formato da gruppi di poveri disgraziati di intelligenza inferiore alla media spinti dagli informatori federali a dire, minacciare o “pianificare” attacchi terroristici alle infrastrutture americane senza probabilità alcuna di riuscire, e probabilmente nessuna probabilità persino di immaginarsi l'idea stessa senza l'incitamento e la spinta dei federali. La preoccupazione per il ritorno dell'infiltrazione nei gruppi estremisti della FBI dell'era della Guerra Fredda era di nuovo visibile a sinistra.

Ora siamo di nuovo al Terrore Nero, all'isteria per le milizie, alla paura che la destra extraparlamentare antigovernativa, i gruppi cristiani, i separatisti, i possessori di armi, gli oppositori dei programmi sociali nazionali, i resistenti contro il censimento e le tasse e così via siano una grande minaccia contro la sicurezza americana. Con tutte l'isteria anti-musulmana e l'autoritarismo della guerra al terrore dell'era Bush ancora in vigore, abbiamo sotto Obama un ravvivamento della paranoia stile 1990 per i “gruppi d'odio,” i survivalisti ed effettivamente tutta la destra populista. Proprio come i conservatori di Bush non potevano far differenza tra Saddam Hussein e Osama bin Laden, o tra un musulmano innocente di un istituto di carità in Pakistan e un pianificatore del 9/11, o tra un attivista per la pace americano e un nemico anti-americano all'estero, così anche la sinistra di Obama confonde i separatisti pacifici con i razzisti violenti, i pacifici miliziani survivalisti con Timothy McVeigh.

Ogni atto di violenza o presunto piano per commettere violenza o persino il risoluto attivismo antigovernativo che possa essere assgnato alla “destra estremista” – il tiratore che ha assassinato una guardia al museo dell'Olocausto, l'uomo che ha assassinato un medico abortista in chiesa, l'uomo che ha pilotato un aereo in un edificio dell'IRS, alcuni membri della “milizia” che si presume progettino violenza antigovernativa – tutto ciò è visto come parte di una tendenza generale, persino di una cospirazione della destra, una tanto coerente quanto i neoconservatori che ammassano tutti i musulmani anti-USA sotto la bandiera “dell'islamofascismo.” Effettivamente, sono sorpreso che non molti abbiano ancora hanno ammonito contro la minaccia “cristofascista” all'America, anche se c'è stata un'abbondanza di discorsi che paragonano il movimento del Tea Party alle camicie brune naziste ed altri secondo cui questo genere di attività delle milizie sarebbe associata spesso con la “guerra della razza,” anche quando gli stessi soggetti particolari non sono neppure accusati di essere razzialmente motivati.

E così quando una progressista come Rachel Maddow acclama il fatto che i membri della milizia del Michigan possono essere incriminati e incarcerati senza aver compiuto atti violenti, quando segnala che la FBI si è infiltrata in questo gruppo per mesi e subito si è mossa per arrestarli, non dovremmo allo stesso modo essere sorpresi quando non riesce a fare l'evidente collegamento, e non riesce ad essere almeno un pizzico scettica verso degli agenti di polizia del governo federale che si infiltrano in un gruppo per mesi solo per scoprire che i membri di tale gruppo stanno dicendo cose sul governo che ammontano ad una “cospirazione sediziosa.” Che genere di mondo orwelliano è questo quando il governo può arrestare persone accusate soltanto di progettare di usare violenza contro gli agenti del governo e dare il via ad una “guerra civile” che tutti sappiamo essere soltanto una fantasia? Che genere di mondo è questo quando gli stessi media che denunciarono la “guerra preventiva di Bush e l'adozione di Obama del metodo “pre-crimine” sempre di Bush di imprigionare i “combattenti nemici” in “detenzione prolungata” prima che commettano la violenza sono felici di vedere che un gruppo incriminato sulle accuse federali di parlare di violenza – parole che, possiamo immaginare con sicurezza, probabilmente sono state incitate dalla FBI stessa, da mesi infiltrata in questo gruppo? Per quale genere di assurda distopia la sinistra strepita quando un cittadino privato si infiltra nella ACORN, ma non ha simile apprensione per l'infiltrazione di gruppi “estremisti” ed il loro arresto da parte della FBI per “cospirazione sediziosa”? Com'è possibile che qualcuno che riuscì a vedere attraverso le bugie sulla guerra ed i giri di vite di Bush in nome della “sicurezza nazionale” e della necessità di fermare dei pazzi dall'ottenere “armi di distruzione di massa” creda realmente che meno di una dozzina di americani con qualche fucile e qualche bomba artigianale stessero progettando di utilizzare delle “armi di distruzione di massa” in modo tale da costituire una minaccia contro il governo degli Stati Uniti? E che dire dell'accusa di avere armi collegate ad un crimine – un crimine che sarebbe l'intenzione di, un giorno, commettere un crimine?

Naturalmente, prevenire della gente dal commettere atti di violenza criminale è giusto e a volte necessario, ma la lista delle discutibili accuse rivolte contro queste persone, dopo mesi di infiltrazione della FBI, sembrerebbe essere in una categoria diversa, e almeno richiedere un esame più critico prima del giudizio. Si può aborrire e condannare l'idea della violenza ed opporrsi con veemenza al tipo di azione che questi uomini e donne sono accusati di aver progettato – e certamente, io lo faccio – sentendo comunque odore di bruciato nel modo con cui tali operazioni di polizia sono condotte, o almeno mostrando un certo scetticismo giornalistico verso il fatto che la versione governativa della storia sia al 100% esatta e giustifichi l'imprigionamento di questa gente e l'isteria su cui questo genere di attività di governo prospera.

Ma ancora una volta, con i propri uomini al timone dello stato, la sinistra ha deciso di abbracciare la FBI, le crede sulla parola, suppone che le persone sono colpevoli finché non è provata la loro innocenza una volta accusate di colpevolezza dallo stato di polizia che ora vedono come il guardiano dell'ordine contro l'estremismo di destra. Particolarmente strana è la tendenza della sinistra di temere la destra fuori dal potere ancor più di quando è al potere. La stessa dinamica è visibile sul lato opposto. La sinistra e la destra amano il potere, e anche se quel potere è spesso diretto contro loro stessi quando l'altro lato è al comando, non possono abbandonare l'idea che lo stato di polizia possa essere indirizzato soltanto contro quelli che odiano e non contro quelli con cui simpatizzano. La cosa responsabile, indipendente ed effettivamente americana da fare è di mantenere uno scetticismo estremo verso lo stato quando esso spia, infiltra, arresta ed imprigiona chiunque, ma specialmente quelli il cui presunto crimine è la “sedizione” o la “cospirazione” o in ogni caso quando è un nemico dello stato.
___________________________

Una nota sulle fonti: Molta di questa storia è discussa in Perilous Times di Geoffrey Stone. Molto materiale sulla storia della FBI l'ho letto anni addietro in Bureau: The Secret History of the FBI di Ronald Kessler. Una buona trattazione sul COINTELPRO si trova in Terrorism and Tiranny di James Bovard. Su Waco vedi The Davidian Massacre di Carol Moore ed i miei archivi su Waco. E vedi la ACLU su alcuni degli abusi della sorveglianza sotto l'amministrazione Bush.

2 comments:

Gatto rognoso said...

Considerazione di contorno, oltre alle varie motivazioni all'utilizzo owelliano della forza pubblica, letto da qualche parte non so quando non so dove, sul caso Wako mi pare che il tutto fosse nato dalla mera necessità di alzare il polverone a fronte di altre indagini nelle quali erano coinvolti membri del FBI.
Operazione "di copertura" :P se così la vogliamo definire....

Anonymous said...

il polverone l'aveva originariamente sollevato il bureau of alcohol tobacco and firearms, poi quando le cose sono andate storte, è subentrata la fbi a gestire (!) il problema.

newson