Saturday, May 15, 2010

Robin (No) Tax

Dalla recensione del New York Times del nuovo Robin Hood di Ridley Scott:
“Questo Robin non è un bandito socialista che pratica, da freelance, la redistribuzione della ricchezza, ma piuttosto un ribelle libertario che combatte contro le tasse alte ed il programma del grande governo di abbattere le antiche libertà dei proprietari e dei nobili locali. Non calpestatelo!”
Grazie NYT, credo proprio che andrò a vederlo!


8 comments:

Anonymous said...

Ciao Paxtibi, anche secondo me questo Robin è molto più libertario rispetto alle sue versioni precedenti (anche se io resto legato a quella Disney nonostante alcuni errori storiografici).
Comunque questo film potrebbe essere segno del declino obamiano negli Usa?.
La critica al Big Government è evidente.
Se Scott e Crowe propongono un film con tali afflati nonostante il messiah e certe facili approssimazioni disponibili, vuol dire che c'è ancora speranza negli Usa.
Insomma ruba allo Stato per restituire ai legittimi proprietari tea people. ;)
Ti segnalo inoltre come nel film sembra ci sia una profonda visione critica anti-imperialista in chiave antifrancese (non so se con venature neocon di vecchio stile sull'Europa o se in chiave libertaria rivolta agli Usa), ho sentito però che non mancherebbero richiami anche allo scontro di civiltà contro l'islam.
Certamente sarà film più serio di Barabbarossa.... ;)
Ti segnalo questo articolo del Leo su Robin Hood:
http://www.movimentolibertario.it/index.php?option=com_content&view=article&id=5302:robin-hood-rubava-alla-casta&catid=1:latest-news
Ciao da LucaF.

Anonymous said...

Sto già facendo la fila!
Confermo che i produttori del film, di concerto con il governo, hanno fatto togliere l'Iva dal prezzo del biglietto, in segno di protesta contro il grande governo.

E mi sembra anche giusto.

Se Robin ha rubato ai poveri per dare ai ricchi ( errori che si fanno quando si è sceneggiatori alle prime armi), sarebbe ora che adesso rubasse ai ricchi ( che rubano ai poveri) per restituire ai ricchi.

Vai Robin!

Pyter

Paxtibi said...

Ciao Luca, l'articolo di Leo su Robin Hood l'avevo già letto. Tra l'altro mi ha sempre dato fastidio l'arruolamento tra le fila redistributive di Robin, quando in realtà è sempre stato un ribelle contro le ruberie di stato.

Sul film che dire, se trovo i soldi penso proprio che andrò a vederlo, non fosse altro che per far dispetto al NYT. Ma non so quanto un prodotto di Hollywood possa essere genuinamente libertario, è una cosa che mi intriga parecchio. La mia mente distorta e complottista non può fare a meno di chiedersi: cui bono?

Chissà.

Marco said...

se non trovi i soldi, basta cliccare sul mio nome e... ;)

Paxtibi said...

Haha! Birichino!

Anonymous said...

ho visto proprio ieri sera su rai 3 l'intervista di Fazio a Russel Crowe e devo dire che la presentazione del cast di questo Colossal è veramente intrigante...mi ha ricordato m olto "Troy" quando hanno inquadrato uno spezzone dei soldati sulle splendide spiagge del Galles, immense....e poi tutti quei cavalli....
la cosa che ho trovato più simpatica in assoluto è stata la canzone che hanno cantato nel finale i compagni di Robin, con Robin, improvvisando un coro senza sfondo musicale, di cui pultroppo non ricordo il titolo.
Buona domenica
Chapucer

Ashoka said...

BTW il film fa cagare :-)

Paxtibi said...

Com'è che non sono sorpreso? Mai fidarsi di Hollywood! XD