Anno nuovo, vita nuova.
1 gennaio 2008
Almeno 62 iracheni sono stati uccisi e 70 feriti negli ultimi attacchi, che hanno incluso un significativo attacco suicida ad un funerale a Bagdad. Nel frattempo, il governo iracheno ha rivelato il loro numero ufficiale di vittime per il 2007; il numero di morti irachene è aumentato dall'anno scorso. Inoltre, un soldato americano è morto ieri per una ferita non relativa a combattimenti all'aeroporto di Qayyarah Ovest.
2 gennaio 2008
Una terrorista suicida ha colpito a Baquba per la seconda volta in questa settimana e solo un giorno dopo un attacco importante a Bagdad. Il recente aumento negli attacchi coincide con un messaggio di Osama Bin Laden che minacciava un aumento in tali attacchi contro i Consigli del Risveglio. In totale almeno 67 iracheni sono stati uccisi e 55 feriti. Non è stata segnalata alcuna morte tra le forze della coalizione.
3 gennaio 2008
Anche se l'aumento negli attacchi continua a Bagdad, gli ultimi attacchi non hanno provocato quantità significative di vittime. In totale, almeno 41 iracheni sono stati uccisi ed altri 34 feriti in tutto l'Iraq. Tre soldati degli Stati Uniti sono stati uccisi ed uno è stato ferito in avvenimenti separati. Nel frattempo, l'esercito iracheno ha ordinato un divieto indefinito del traffico nella provincia di Diyala a causa della situazione della sicurezza.
4 gennaio 2008
In un giorno di leggera violenza, almeno 22 iracheni sono stati uccisi ed altri 11 feriti. I venerdì sono solitamente calmi perché è giorno di preghiera.
5 gennaio 2008
I funzionari degli Stati Uniti hanno confermato oggi che un soldato iracheno ha sparato a due soldati americani uccidendoli il giorno dopo Natale. Un altro soldato americano è stato ucciso oggi nell'esplosione di un IED. Nel frattempo, almeno 23 iracheni sono stati uccisi ed altri 39 sono rimasti feriti nelle ultime violenze. Inoltre, i giornali iracheni hanno cessato la pubblicazione nel fine settimana per osservare il giorno iracheno dell'esercito, così i rapporti potrebbero essere limitati fino a lunedì.
6 gennaio 2008
Un flusso di attacchi ha guastato la festa del giorno dell'esercito in tutto l'Iraq. Un solo attacco suicida a Bagdad ha ucciso almeno 11 persone. In generale, almeno 33 iracheni sono stati uccisi ed altri 44 feriti negli attacchi attraverso il paese. Altri tredici iracheni sono stati rapiti a Khalis. Anche un soldato degli Stati Uniti è rimasto ucciso.
7 gennaio 2008
L'ondata di attacchi ai Consigli del Risveglio sostenuti dagli Stati Uniti è continuato oggi. In generale, 62 iracheni sono stati uccisi o trovati morti ed altri 85 sono stati feriti. Anche otto membri almeno di pattuglie di quartiere sono stati rapiti nella capitale. Nel frattempo, un fuoco accidentale ad una raffineria di Baiji ha provocato altre vittime. Anche un marine americano è stato ucciso.
8 gennaio 2008
Martedì ha visto una pausa negli attacchi; tuttavia, almeno 24 iracheni sono stati uccisi o trovati morti ed altri 17 sono stati feriti in lievi scontri. Inoltre, due arabi sono stati uccisi a Suleimaniya. Nel frattempo, le truppe americane hanno organizzato un assalto massiccio ma segreto nella provincia di Diyala. Ancora, un soldato americano è stato ucciso ieri a Salman Pak.
9 gennaio 2008
Nove soldati americani uccisi sono stati segnalati in una giornata per il resto estremamente tranquilla. Almeno 25 iracheni sono stati uccisi, principalmente combattenti, e 10 sono rimasti feriti in eventi separati. Inoltre, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilasciato il suo rapporto sul numero di vittime civili dall'invasione. Sarebbero morte in attacchi violenti tra le 104.000 e le 223.000 persone.
10 gennaio 2008
Almeno 25 iracheni sono stati uccisi ed altri 24 sono stati feriti nell'ultimo ciclo di violenza. La maggior parte di essi erano combattenti o personale della sicurezza. Nel frattempo, l'Organizzazione Internazionale per l'Immigrazione ha segnalato che soltanto uno sparuto numero di rifugiati iracheni è ritornato a casa. Inoltre, milioni di iracheni stanno osservando il giorno santo di Ashura.
11 gennaio 2008
Per la prima volta a memoria d'uomo, questa mattina è caduta la neve a Bagdad. L'insolita precipitazione è stata una pausa benvenuta ed è stata presa da molti residenti come presagio di pace in questo giorno di preghiera. Purtroppo, ancora 31 iracheni sono stati uccisi ed altri 11 sono stati feriti in lievi attacchi. Non è stata segnalata nessuna morte di uomini della coalizione.
12 gennaio 2008
Le forze degli Stati Uniti hanno annunciato la rimozione delle truppe dalla provincia di Anbar con la speranza che la provincia sarà completamente in mani irachene entro marzo. Le notizie hanno coinciso con un giorno di leggera violenza in cui almeno 30 iracheni sono stati uccisi ed altri nove feriti. Inoltre, un marine è stato ucciso ieri in un incidente non relativo ai combattimenti ad Anbar.
Lo stesso giorno, a Quwait City: «In Iraq sta tornando la speranza». Lo ha detto il presidente americano, George W. Bush, dopo dopo avere incontrato il generale David Petraeus. «La situazione è adesso molto diversa di quella che era un anno fa - ha affermato durante la visita a Camp Arifjan, la maggiore base militare Usa in Kuwait - La speranza sta tornando. Si tratta adesso di consolidare i progressi raggiunti e fare tutto il possibile perché il 2008 porti ulteriori progressi». Bush ha spiegato che i «miglioramenti in Iraq sono in linea» con il completamento dell'inizio di ritiro delle truppe annunciato in settembre.
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Qualcuno avverta Bush che il nome di quella strana figura vestita di nero con una grossa falce non è Speranza.
1 gennaio 2008
Almeno 62 iracheni sono stati uccisi e 70 feriti negli ultimi attacchi, che hanno incluso un significativo attacco suicida ad un funerale a Bagdad. Nel frattempo, il governo iracheno ha rivelato il loro numero ufficiale di vittime per il 2007; il numero di morti irachene è aumentato dall'anno scorso. Inoltre, un soldato americano è morto ieri per una ferita non relativa a combattimenti all'aeroporto di Qayyarah Ovest.
2 gennaio 2008
Una terrorista suicida ha colpito a Baquba per la seconda volta in questa settimana e solo un giorno dopo un attacco importante a Bagdad. Il recente aumento negli attacchi coincide con un messaggio di Osama Bin Laden che minacciava un aumento in tali attacchi contro i Consigli del Risveglio. In totale almeno 67 iracheni sono stati uccisi e 55 feriti. Non è stata segnalata alcuna morte tra le forze della coalizione.
3 gennaio 2008
Anche se l'aumento negli attacchi continua a Bagdad, gli ultimi attacchi non hanno provocato quantità significative di vittime. In totale, almeno 41 iracheni sono stati uccisi ed altri 34 feriti in tutto l'Iraq. Tre soldati degli Stati Uniti sono stati uccisi ed uno è stato ferito in avvenimenti separati. Nel frattempo, l'esercito iracheno ha ordinato un divieto indefinito del traffico nella provincia di Diyala a causa della situazione della sicurezza.
4 gennaio 2008
In un giorno di leggera violenza, almeno 22 iracheni sono stati uccisi ed altri 11 feriti. I venerdì sono solitamente calmi perché è giorno di preghiera.
5 gennaio 2008
I funzionari degli Stati Uniti hanno confermato oggi che un soldato iracheno ha sparato a due soldati americani uccidendoli il giorno dopo Natale. Un altro soldato americano è stato ucciso oggi nell'esplosione di un IED. Nel frattempo, almeno 23 iracheni sono stati uccisi ed altri 39 sono rimasti feriti nelle ultime violenze. Inoltre, i giornali iracheni hanno cessato la pubblicazione nel fine settimana per osservare il giorno iracheno dell'esercito, così i rapporti potrebbero essere limitati fino a lunedì.
6 gennaio 2008
Un flusso di attacchi ha guastato la festa del giorno dell'esercito in tutto l'Iraq. Un solo attacco suicida a Bagdad ha ucciso almeno 11 persone. In generale, almeno 33 iracheni sono stati uccisi ed altri 44 feriti negli attacchi attraverso il paese. Altri tredici iracheni sono stati rapiti a Khalis. Anche un soldato degli Stati Uniti è rimasto ucciso.
7 gennaio 2008
L'ondata di attacchi ai Consigli del Risveglio sostenuti dagli Stati Uniti è continuato oggi. In generale, 62 iracheni sono stati uccisi o trovati morti ed altri 85 sono stati feriti. Anche otto membri almeno di pattuglie di quartiere sono stati rapiti nella capitale. Nel frattempo, un fuoco accidentale ad una raffineria di Baiji ha provocato altre vittime. Anche un marine americano è stato ucciso.
8 gennaio 2008
Martedì ha visto una pausa negli attacchi; tuttavia, almeno 24 iracheni sono stati uccisi o trovati morti ed altri 17 sono stati feriti in lievi scontri. Inoltre, due arabi sono stati uccisi a Suleimaniya. Nel frattempo, le truppe americane hanno organizzato un assalto massiccio ma segreto nella provincia di Diyala. Ancora, un soldato americano è stato ucciso ieri a Salman Pak.
9 gennaio 2008
Nove soldati americani uccisi sono stati segnalati in una giornata per il resto estremamente tranquilla. Almeno 25 iracheni sono stati uccisi, principalmente combattenti, e 10 sono rimasti feriti in eventi separati. Inoltre, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilasciato il suo rapporto sul numero di vittime civili dall'invasione. Sarebbero morte in attacchi violenti tra le 104.000 e le 223.000 persone.
10 gennaio 2008
Almeno 25 iracheni sono stati uccisi ed altri 24 sono stati feriti nell'ultimo ciclo di violenza. La maggior parte di essi erano combattenti o personale della sicurezza. Nel frattempo, l'Organizzazione Internazionale per l'Immigrazione ha segnalato che soltanto uno sparuto numero di rifugiati iracheni è ritornato a casa. Inoltre, milioni di iracheni stanno osservando il giorno santo di Ashura.
11 gennaio 2008
Per la prima volta a memoria d'uomo, questa mattina è caduta la neve a Bagdad. L'insolita precipitazione è stata una pausa benvenuta ed è stata presa da molti residenti come presagio di pace in questo giorno di preghiera. Purtroppo, ancora 31 iracheni sono stati uccisi ed altri 11 sono stati feriti in lievi attacchi. Non è stata segnalata nessuna morte di uomini della coalizione.
12 gennaio 2008
Le forze degli Stati Uniti hanno annunciato la rimozione delle truppe dalla provincia di Anbar con la speranza che la provincia sarà completamente in mani irachene entro marzo. Le notizie hanno coinciso con un giorno di leggera violenza in cui almeno 30 iracheni sono stati uccisi ed altri nove feriti. Inoltre, un marine è stato ucciso ieri in un incidente non relativo ai combattimenti ad Anbar.
Lo stesso giorno, a Quwait City: «In Iraq sta tornando la speranza». Lo ha detto il presidente americano, George W. Bush, dopo dopo avere incontrato il generale David Petraeus. «La situazione è adesso molto diversa di quella che era un anno fa - ha affermato durante la visita a Camp Arifjan, la maggiore base militare Usa in Kuwait - La speranza sta tornando. Si tratta adesso di consolidare i progressi raggiunti e fare tutto il possibile perché il 2008 porti ulteriori progressi». Bush ha spiegato che i «miglioramenti in Iraq sono in linea» con il completamento dell'inizio di ritiro delle truppe annunciato in settembre.
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Qualcuno avverta Bush che il nome di quella strana figura vestita di nero con una grossa falce non è Speranza.
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