Friday, January 4, 2008

Iniezioni di stupidità

Il Sole 24 ore ci “illumina” ancora una volta sull'origine dell'inflazione che flagella l'Europa, con le parole del presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet:
Rispetto alle proiezioni (tra 2 e 2,2% nel 2007, tra 2 e 3% nel 2008, tra 1,2% e 2,4% nel 2009), le forchette per il 2007 e il 2008 «si sono spostate verso l'alto». Le cause - secondo la Bce - sono da ricercare negli aumenti dei prezzi del petrolio e agricoli, dei prezzi amministrati, dalle tasse indirette oltre le stime, oltre che negli aumenti salariali in settori a bassa concorrenza.
Come sempre, l'inflazione viene intesa come risultato dell'aumento dei prezzi sul mercato, del quale però non viene rivelato il motivo, che rimane quindi un mistero della fede. Non finirà mai di sorprendermi l'apparente ingenuità dei lettori di simili quotidiani economici, che pensano di trovarvi spiegazioni all'andamento dell'economia e magari indicazioni su dove e come investire i propri soldi. I prezzi aumentano, quindi c'è inflazione, quindi i prezzi aumentano, però la gente non ha soldi in tasca, quindi c'è deflazione: questa, in breve, è la versione del ciclo economico made in BCE.

Andiamo bene, se dobbiamo affidarci ad un iraniano (brutto, cattivo!), tale Hojjatollah Ghanimifard, direttore per gli Affari Internazionali presso la National Iranian Oil Company, per rischiararci il cammino nella selva oscura e misteriosa dell'inflazionomia:
"Il problema non e' la penuria di scorte", ha commentato Ghanimifard, dopo che in serata a New York era stato toccato, seppure brevemente, il nuovo record storico assoluto dei 100 dollari il barile. "Io credo invece che il problema principale sia esterno al mercato del petrolio. C'e' troppa liquidita' disponibile", ha sottolineato, "e gran parte di essa e' proprio sul mercato cartaceo del greggio. I dati", ha insistito l'alto funzionario di Teheran, "dimostrano che attualmente di scorte ne abbiamo abbastanza".
Ma guarda: non c'è alcuna penuria di greggio. Il problema è invece la sovrabbondanza di un liquido meno pregiato, altrimenti detto “carta straccia.” E più carta straccia c'è in circolazione, più ne serve per ottenere in cambio un quantitativo di oro, nero o giallo non fa differenza, se è vero che anche il prezzo del prezioso metallo ci osserva stupito da altezze mai viste prima. A questo punto uniamo diligentemente i puntini ed andiamo a vedere se riusciamo a capire da dove è arrivato il diluvio di carta che ci rende (quasi) tutti più poveri. Torniamo indietro di un paio di settimane:

Riversando nel mercato quasi 350 miliardi di euro oggi la Banca centrale europea ha effettuato un nuovo, massiccio intervento per cercare di alleviare le tensioni che continuano a trascinarsi dalla scorsa estate, a seguito dell'ondata di insolvenze sui mutui subprime americani.
L'istituzione di Francoforte ha voluto così coprire il fabbisogno di liquidità per tutto il periodo delle festività natalizie e di fine anno, assicurando alle banche prestiti con scadenza prolungata a due settimane circa ad un tasso di interesse nettamente inferiore a quelli di mercato.
Per le sue modalità, l'operazione di stamattina ha un solo precedente lo scorso 8 agosto; si trattava allora della prima mega iniezione di liquidità effettuata in risposta alle forti tensioni sorte nel mercato del credito, ma era su prestiti a brevissima scadenza (overnight, restituzione a 1 giorno).
350 miliardi di euro, questa la portata dello tsunami che ha innalzato il livello del mare dei prezzi come neanche il global warming di Al Gore. Non sorprende quindi se Trichet finge di confondere cause ed effetti, con la volontaria collaborazione dei media. Restano da stabilire gli effetti di queste iniezioni sulla capacità di ragionare dei contribuenti, che è bene ricordarlo, a Trichet – e non solo a lui – pagano il lauto stipendio. La mia impressione è che siano letali.

2 comments:

pietro said...

che dici di questo?
http://tinyurl.com/2gm82h
M3 +12%
M1 +7%
con un pil che cresce del 2% quando va bene l'aritmetica mi fa pensare ad una bella inflazione, ma chi la conosce l'aritmetica?

Paxtibi said...

Che ne dico?

Che più che un'iniezione mi sembra un suppostone!

Ahinoi!