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Monday, June 1, 2009

Premio Caligola - Maggio '09: Gong'an!

Non c'è niente da fare: il futuro è della Cina. Sono troppo, troppo avanti. Anche questa volta, la performance della squadra cinese ha eclissato le pur dignitose esibizioni dei concorrenti anglosassoni, conquistando il Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa di maggio con una percentuale che a questo punto, più che bulgara dovremmo chiamare cinese: una maggioranza assoluta del 57%, mentre i tutori dell'ordine inglesi e quelli di Los Angeles si sono spartiti equamente il rimanente.

La lotta è stata invero impari. Destreggiarsi tra le contraddizioni come è riuscito a fare il governo della contea di Gong'an non è impresa facile, ed è segno certo di grande padronanza dello strumento del potere. L'idea di costringere i propri dipendenti a fumare, pena la multa, per – pensate un po'! – sostenere l'economia, è una metafora del sistema statale così ben riuscita e divertente che potrebbe essere uscita dalla penna di un Gogol, e invece è tutto vero. Chapeau!

Un applauso comunque anche per gli sfortunati avversari. La prova della polizia inglese al G20, impegnata a creare disordini da poter reprimere, non era male, ma peccava di scarsa originalità, e ormai il pubblico del Gongoro ha il palato fine, vorrebbe qualcosa di più. Discorso simile per il sindacato della polizia di Los Angeles, che ottenuta in modo misterioso una porzione di autorità nei media, ha pensato bene di metterla subito a frutto: più originale l'idea, ma il licenziamento di qualche giornalista è apparso in verità ben poca cosa rispetto a svariate migliaia di cinesi costretti a fumarsi via la crisi.

E allora via, targa ricordo e kit
Do it yourself: Suicide! già spediti sulla via della seta, per quanto, a Gong'an, al suicidio sembrino perfettamente in grado di pensarci da sé.

Monday, May 25, 2009

Premio Caligola - Maggio '09

La nuova edizione del Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa potrebbe quasi essere uno “speciale pubblico impiego”: i tre concorrenti, infatti, ci mostrano tre risvolti di questa piaga mondiale che permettono di comprendere fino a che punto può arrivare la diffusione dell'arbitrio e del privilegio che del pubblico impiego sono le caratteristiche di base.

Per cominciare, abbiamo un caso classico proveniente dall'Inghilterra, dove, in occasione del tristemente noto G20 – già premiato a suo tempo – si sono verificati gli ormai consueti casi di provocazione della folla ad opera degli agenti di polizia, una tattica non nuova a chi abbia partecipato ad almeno qualche manifestazione in vita sua. Niente di nuovo, dunque, ma degno di segnalazione perché mai come in questi casi si palesa la vera missione della polizia di stato, che poco o nulla ha a che fare con il servizio del cittadino – ovvero di chi, volente o nolente, gli paga lo stipendio – e molto invece con le esigenze di chi quello stipendio lo garantisce, ovvero il potere politico.

Il secondo concorrente, invece, ci dimostra in modo perfetto cosa succede quando a qualcuno è consegnata arbitrariamente una certa porzione di potere sugli altri: la usa per proteggere i propri interessi e rafforzare la propria posizione privilegiata – che sorpresa, vero? Addirittura qui abbiamo un sindacato che, per uno strano giro di soldi, si trova ad avere voce in capitolo nella gestione di un giornale e ne vorrebbe licenziare i giornalisti che criticano i suoi membri. California dreamin', ancora una volta!

Per chiudere questo terzetto da teatro dell'assurdo, non poteva mancare la Grande Madre del servizio pubblico, la Cina, che si presenta con una performance da mozzare il fiato, in cui si mischiano gestione dell'economia da brivido, contraddizioni doppie e triple e rischi mortali. Abbiamo infatti una contea i cui dipendenti pubblici vengono obbligati a fumarsi la produzione locale di sigarette per “sostenere l'economia” mentre il governo dello stato invita i medici a dare l'esempio e smettere di fumare. Ci dev'essere una logica da qualche parte, ma di sicuro non è nella contea di Gong'an.

Bene, esprimendo la mia solidarietà agli editorialisti dell'Union-Tribune di San Diego, vi invito a votare con entusiasmo e partecipazione, perché quello che conta non è il risultato quanto la disposizione d'animo di chi vota. In fondo tutto, anche la crisi, non è che una questione di percezione: non siamo nella merda, è solo un'impressione.
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La polizia del G20 ha usato “agenti in borghese per provocare la folla.”


Un deputato coinvolto nelle proteste contro il G20 del mese scorso a Londra chiederà un'indagine per capire se la polizia ha usato degli agenti provocatori per incitare la folla.

Il liberal-democratico Tom Brake dice di aver visto quelli che crede fossero due agenti in borghese passare attraverso un cordone della polizia dopo aver mostrato i distintivi.

Brake, che con centinaia di altri era stato bloccato dietro linee di polizia vicino alla stazione della metropolitana di Bank a Londra il giorno delle proteste, dice di esser stato informato da persone nella folla che gli uomini erano stati visti lanciare bottiglie alla polizia ed avevano incoraggiato altri a fare lo stesso poco prima di attraversare il cordone.

Brake, un membro dell'influente comitato degli affari interni, solleverà il problema quando testimonierà martedì davanti al comitato misto per i diritti dell'uomo del Parlamento.

“Quando ero tra la folla, due persone sono venute da me e mi hanno detto, “ci sono delle persone che crediamo siano poliziotti e che incoraggiano la folla a gettare oggetti alla polizia,” ha detto Brake. Ma quando la folla è diventata sospettosa e li ha accusati di essere agenti di polizia, i due si sono avvicinati al cordone di polizia e l'hanno attraversato dopo aver mostrato qualche segno di identificazione.
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Il sindacato di polizia vuole licenziare dei giornalisti di San Diego


Il sindacato che rappresenta gli agenti di polizia di Los Angeles sta facendo pressione sul proprietario del giornale principale di San Diego perché cambi la posizione editoriale del quotidiano sui temi del lavoro e perché licenzi i suoi autori di editoriali.

La contesa ha le sue radici nell'acquisto recente dell'Union-Tribune di San Diego da parte della Platinum Equity, una ditta privata di Beverly Hills.

La Platinum conta su di un investimento di 30 milioni del fondo pensione della polizia e dei vigili del fuoco di Los Angeles, insieme a grandi somme da altri sistemi di pensione del pubblico impiego in tutto lo stato, per contribuire a finanziare le proprie acquisizioni di aziende. Secondo il pensiero del presidente della League Paul M. Weber, questo rende la League proprietaria di parte del Tribune in crisi ed i funzionari della League non sono affatto soddisfatti della costante posizione del giornale secondo cui i legislatori di San Diego dovrebbero tagliare gli stipendi ed i benefici dei dipendenti pubblici per ridurre un deficit di bilancio in continuo aumento.

“Dato che gli stessi dipendenti pubblici che criticano continuamente ora sono i loro proprietari, noi riteniamo decisamente che coloro che attualmente scrivono gli editoriali dovrebbero essere sostituiti,” ha scritto Weber in una lettera del 26 marzo al CEO della Platinum Tom Gores.

Weber, in un'intervista, ha sottolineato che la League non sta richiedendo cambiamenti nella copertura mediatica del tema da parte del giornale o i suoi reporter. “Solo questi opinionisti. Non tentano neanche di essere imparziali. Sono ad un passo dal dire, ‘questi dipendenti pubblici sono dei parassiti,’” ha detto Weber.
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La Cina ordina ai funzionari di fumare


Ai funzionari di una contea nella Cina centrale è stato detto di fumare ogni anno quasi un quarto di milione di pacchetti di sigarette di produzione locale per non rischiare di essere multati, segnalano i media di stato.

Il governo della contea di Gong'an nella provincia di Hubei ha ordinato ai suoi dipendenti di fumare 230.000 pacchetti di sigarette delle marche prodotte a Hubei ogni anno, ha rivelato il Global Times.

Secondo il rapporto, gli uffici che non riescono a raggiungere i loro obiettivi saranno multati.

“La regolazione spingerà l'economia locale attraverso la tassa sulle sigarette,” ha detto secondo il giornale Chen Nianzu, un membro della squadra di controllo del mercato delle sigarette del Gong'an.

La misura potrebbe anche essere uno stratagemma per aiutare le marche locali di sigarette come la Huanghelou, che sono sotto dura pressione dalla competizione della vicina provincia di Hunan.

La Cina ha 350 milioni di fumatori, dei quali un milione muore ogni anno di malattie relative al fumo.

Più della metà di tutti i medici maschi in Cina fumano, ma i media hanno segnalato recentemente che il governo sta ora provando a convincerli a dare un calcio al vizio per essere da esempio per gli altri.

Friday, May 1, 2009

Premio Caligola - Aprile '09: G20!

Come ampiamente previsto, la performance corale del G20 si è aggiudicata il Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa di aprile, anche se con un margine minore di quel che ci si poteva attendere. Gli e/lettori del Gongoro, infatti, hanno dimostrato la loro raffinatezza premiando con il 38% dei voti l'indubbia originalità dell'attacco alla libertà linguistica da parte del governo cinese.

E così la vittoria dei Venti Dementi (a proposito, complimenti per quella G maiuscola nella sigla!) non è stata sicura fino alle ultime ore della votazione, scongiurando il pericolo di una tornata elettorale priva di suspence, quale si paventava alla vigilia: un plauso quindi al nostro corpo elettorale, che ha dimostrato maturità e capacità di riconoscere la qualità.

In questo scontro di titani è rimasto purtroppo stritolato il piccolo ma valoroso consiglio cittadino di Epsom ed Ewell, che pure ha raccolto un onorevole 5%, giusto riconoscimento per chi ci ha dato modo di comprendere appieno l'utilità dei poteri speciali antiterrorismo: già avevamo intuito che, nella dura lotta contro il terrore, la strategia obbligata prevedesse l'annullamento pressoché totale della sfera privata; ora, grazie anche alle imprese di Epsom ed Ewell abbiamo capito che la vera soluzione, verso cui ci stiamo avviando a grandi passi, è di chiudere tutti in prigione lasciando i “terroristi” fuori.

Infine, una piccola novità per quanto riguarda la premiazione di questa avvincente ed emozionante edizione: in via del tutto eccezionale, al gruppo dei vincitori verranno consegnate, oltre alla targa ricordo e al consueto kit
Do it yourself: Suicide!, anche venti magliette dedicate a Jim Jones, da considerarsi come sottile suggerimento: “do it, all together!

Friday, April 24, 2009

Premio Caligola - Aprile '09

Eccoci di nuovo al più atteso degli election day, quello che premia le più spettacolari ubriacature di potere, le migliori performance di quei curiosi esseri chiamati genericamente “autorità” (Rhipicephalus sanguineus), e seleziona il più degno di ricevere il Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa.

E l'edizione di aprile è davvero un'edizione speciale, perché come primo concorrente – assolutamente favorito! – presenta non uno, ma ben 20 esponenti di primo piano di questa specie parassita, che non hanno deluso le aspettative. Parlo ovviamente del G20, la babele di potenti che in un'orgia di hybris ha piantato i semi della prossima miseria inaugurando la valuta globale.

Una simile prestazione di squadra lascia ben poche speranze agli altri concorrenti: eppure, il consiglio cittadino di Epsom ed Ewell, nel suo piccolo, ci aiuta a capire lo scopo delle varie leggi antiterrorismo spuntate come brufoli sulla faccia di un adolescente un po' in tutto il mondo: servono a spiare i cittadini, per vedere se guidano il taxi o vendono alcol senza licenza, o se terrorizzano il quartiere tenendo il volume dello stereo troppo alto. War on terror!

E che dire del governo cinese, che scopriamo avere funzionari dedicati al controllo linguistico, non sia mai che a qualche suddito salti in mente di distinguersi dagli altri con un nome troppo poco comune. A questo punto, dico io, ma perché usare i nomi? Sono tanto comodi i numeri, li possiamo pure tatuare o – ancora meglio! – microchippare sottopelle. E all'aeroporto, alè, basterà mettere delle casse da supermercato e leggere il codice a barre, quale comodità!

In conclusione, non lasciate che il bagliore dei Venti Dementi eclissi i lampi degli altri candidati, ponderate bene e fate contare il vostro voto. O, se vi va, votate pure a caso, ché variando l'ordine dei fattori il risultato non cambia, non cambia proprio mai.

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Dal G20 passi avanti in direzione di una moneta unica mondiale


Una singola clausola del Punto 19 nel comunicato finale del vertice del G20 è in effetti una rivoluzione nell’ordine finanziario globale, a quanto scrive il
Daily Telegraph.

«Abbiamo deciso - si legge - di appoggiare uno stanziamento di Diritti Speciali di Prelievo (Sdr) che inietterà 250 miliardi di dollari nell’economia globale per aumentarne la liquidità».

In effetti, scrive il quotidiano, i leader del G20 hanno attivato la facoltà del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) di creare denaro con un quantitative easing, dando luogo in effetti ad una valuta mondiale al di fuori del controllo di qualsiasi istituzione sovrana.

Definendo il vertice del G20 «un ottima cosa» per l’Fmi, il
Daily Telegraph scrive che «i suoi fondi per far fronte alle crisi sono stati triplicati da un giorno all’altro ed assommano ora a 750 miliardi di dollari».

Il direttore generale del Fmi, Dominique Strauss-Khan, ha dichiarato di recente che il mondo si trova già in «depressione» e che rischia disordini sociali e conflitti militari a meno che i leader politici non ricorrano a massicci stimoli.

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Il consiglio di Epsom ed Ewell usa poteri antiterrorismo per spiare i residenti


È emerso che poteri antiterrorismo sono stati usati dal consiglio di Epsom per spiare i propri residenti per piccole infrazioni.

Il consiglio di Epsom ed Ewell ha ordinato la sorveglianza progettata per contrastare attacchi terroristici per indagare su taxi senza licenza, truffatori di benefit, licenze per alcolici e vicini rumorosi.

Una richiesta nell'ambito della Legge sulla Libertà di Informazione da parte dei liberal-democratici ha rivelato che il consiglio ha utilizzato la Legge sulla Regolazione dei Poteri Investigativi 2000 (Ripa) 36 volte negli ultimi cinque anni.

Malgrado il grande numero di casi investigati soltanto tre hanno portato ad un procedimento giudiziario.

Il ministro dell'interno ombra Chris Grayling, deputato per Epsom ed Ewell, ha detto: “Penso che sia assolutamente sbagliato che questi poteri siano stati usati dalle autorità locali quando originariamente sono stati progettati per la sorveglianza antiterroristica.

“Non è solo uno spreco di soldi, è un'impropria invasione della privacy.

“È usare poteri destinati a combattere il terrorismo per scopi locali. È semplicemente sbagliato.

“Penso che le autorità locali non dovrebbero usarli affatto.”

Il consigliere liberal-democratico di
Epsom ed Ewell Jonathan Lees ha detto: “A livello nazionale è spaventoso che queste leggi siano state usate tante volte.

“Il Consiglio di Epsom ed Ewell le ha usate 36 volte, 29 delle quali sono state autorizzate dall'amministrazione e soltanto sette dall'amministrazione superiore.

“Sono molto preoccupato per questi poteri, che hanno il potenziale di infrangere le nostre libertà civili, devono essere utilizzati soltanto in casi estremi dall'amministrazione superiore del consiglio sotto stretto controllo.

“Dovrebbero essere controllati costantemente contro l'uso improprio e se usati, dovrebbe essere documentato il perché con una spiegazione chiara.”

Il capo esecutivo del consiglio, due direttori, quattro capi di servizio, un amministratore e tre capisquadra hanno il potere di autorizzare l'uso delle leggi antiterrorismo nelle indagini del consiglio.

Un portavoce per il consiglio ha ammesso che l'uso della nuova legislazione “permette di infrangere le libertà civili in modo legale.”

Ha aggiunto: “Il consiglio esegue indagini usando i poteri della Ripa su frodi di benefit, sulle licenze e sulla salute ambientale.

“Non lo fa su base sistematica, ma usa i poteri solo dove ritiene che siano adeguati.

“Le autorità locali hanno il potere di regolare determinate zone per garantire la sicurezza e la qualità di vita per i nostri residenti.

“Quando le infrazioni sono perseguibili in alcuni casi è richiestala sorveglianza per provarle.

“Un'autorità locale deve bilanciare i diritti dell'individuo contro i diritti ed i bisogni del pubblico nel suo complesso nell'espletamento delle sue funzioni.

“Il personale che autorizza regolarmente la sorveglianza è stato addestrato all'uso dei poteri adeguati e il mese scorso è stato tenuto un corso di aggiornamento condotto da istruttori esterni.”

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Il nome non è sulla lista? Cambiatelo, dice la Cina


“Ma,” il carattere cinese per cavallo, è il tredicesimo cognome più comune in Cina, condiviso da quasi 17 milioni di persone. Questo può causare una confusione infinita quando i Ma si riuniscono, specialmente se quei Ma condividono anche lo stesso nome, come molti cinesi.

Il nonno amante dei libri di Ma Cheng ha trovato una soluzione elegante a questo comune problema. Ventisei anni fa, quando la sua nipote nasceva, ha setacciato la sua biblioteca di dizionari cinesi e si è illuminato su di un carattere pronunciato “cheng.” Cheng, che significa destrieri al galoppo, assomiglia al carattere per cavallo, salvo che è condensato e scritto tre volte in fila.

Il carattere è così raro che una volta che la gente lo vede, dice la sig.na Ma, tende a ricordare sia lei che il suo nome. Per questo motivo le piace così tanto.

Ma quello è anche il motivo per cui il governo vuole che lo cambi.

Per Ma Cheng e milioni di altri, il desiderio dei genitori cinesi di dare ai loro bambini una scintilla di individualità si sta scontrando frontalmente con il desiderio di ordine della burocrazia cinese. Cercando di modernizzare il proprio vasto database su 1,3 miliardi di cittadini cinesi, l'ufficio di pubblica sicurezza del governo sta sostituendo la carta di identità scritta a mano che ogni cinese deve portare con sé con una digitale, completa di foto a colori e microchip incastonati. Le nuove carte sono più difficili da falsificare e possono essere scansionate in luoghi come gli aeroporti dove la sicurezza è una priorità.

I computer dell'ufficio, tuttavia, sono programmati per leggere soltanto 32.252 degli approssimativamente 55.000 caratteri cinesi, secondo un rapporto del governo del 2006. Il risultato è che la sig.na Ma ed almeno alcuni dei 60 milioni di altri cinesi con caratteri oscuri nei loro nomi non possono ottenere le nuove carte d'identità – a meno che cambino i loro nomi in qualcosa di più comune.

In più, la situazione può per peggiorare o, nel punto di vista del governo, migliorare. Almeno dal 2003, la Cina sta lavorando ad una lista standardizzata dei caratteri da utilizzare nella vita di tutti i giorni, anche per dare il nome ai bambini.

Un giornale la settimana scorsa ha rivelato che la lista sarà pubblicata alla fine di quest'anno e porrà un freno all'uso di nomi oscuri. Un funzionario di linguistica del governo ha detto a Xinhua, l'agenzia di notizie gestita dallo stato, che la lista comprenderà più di 8.000 caratteri. Anche se è molto meno di quanto la base di dati si presume includa, il funzionario ha detto che è più che sufficiente “per trasportare qualsiasi concetto in qualunque campo.” Circa 3.500 caratteri sono usati quotidianamente.

I funzionari di governo suggeriscono che i nomi siano sfuggiti di mano, con troppi genitori che selezionano i caratteri più oscuri che possono trovare o persino inventando i caratteri, come fossero accessori linguistici. Ma molte coppie cinesi sono orgogliose di cercare nei ricchi archivi del cinese classico per trovare un nome distintivo e piacevole, per aiutare parzialmente i loro bambini a distinguersi in una società con sorprendentemente pochi cognomi.

Secondo alcune stime, 100 cognomi coprono l'85% dei cittadini cinesi. Laobaxing, o “vecchi cento nomi,” è un termine colloquiale per le masse. In contrasto, 70.000 cognomi coprono il 90% degli americani.

Tuesday, February 3, 2009

Terremoti di stato

“The ideas which now pass for brilliant innovations and advances are in fact mere revivals of ancient errors, and a further proof of the dictum that those who are ignorant of the past are condemned to repeat it.”
(Henry Hazlitt)

Il 12 maggio 2008 un terremoto di magnitudo 7,8 della scala Richter, con epicentro nella Contea Wenchuan, devastava la provincia di Sichuan, provocando la morte di 70.000 persone, ferendone oltre 300.000, e facendo oscillare gli edifici fino a Pechino e Shanghai. I senzatetto furono 5 milioni. Ad aggravare la tragedia il crollo di diverse scuole con la morte di 10.000 bambini, scuole costruite con materiali scadenti, come il governo cinese ha dovuto poi ammettere a denti stretti.

Fin qui, niente di particolarmente nuovo: la storia di un imprevedibile disastro naturale aggravato dall'inefficienza criminale dello stato nella produzione di infrastrutture. Ma ora alcuni scienziati hanno presentato uno scenario molto più inquietante: il sisma potrebbe esser stato provocato dalla diga di Zipingpu di recente costruzione, che si trova a sole tre miglia di distanza dall'epicentro. Il peso dell'acqua contenuta nel bacino artificiale, e la sua infiltrazione nelle rocce del fondo, potrebbe aver influito sulla pressione della faglia sottostante.

Fan Xiao, capo ingegnere dell'ufficio geologico e minerario di Chengdu, spiega:
“Ci sono stati molti casi in cui un serbatoio d'acqua ha innescato un terremoto. Questo terremoto era molto insolito per questa zona. In precedenza non ci sono mai state attività sismiche maggiori di un terremoto di magnitudo sette lungo questa particolare faglia sismica.”

“Non mi sono opposto solo alla costruzione di Zipingpu, ma anche al sovrasviluppo dei bacini idrici sul fiume Minjiang. Ci sono dieci bacini idrici importanti sul fiume principale, 29 sui suoi affluenti, e molti più bacini idrici su scala ridotta, che ostruiscono il flusso dell'intero fiume e sono molto pericolosi per la geologia locale.”
Il governo, quindi, era stato avvertito che lo spostamento di un'enorme quantità d'acqua avrebbe potuto agire sulla tensione tra i due lati della faglia, permettendo il loro allontanamento, ma ciononostante decise di procedere con i suoi progetti. Progetti che mettevano a rischio anche il complesso sistema d'irrigazione e di controllo delle inondazioni di Dujiangyan in funzione da 2.220 anni, una meraviglia dell'ingegneria cinese. Come se non bastasse, per costruire la diga 40.000 persone sono state espropriate e dislocate, il tutto, chiaramente, senza il minimo dibattito (pdf):
L'Istituto delle Risorse Idriche e dell'Agrimensura di Sichuan, che è strettamente connesso alla Compagnia Idroelettrica Zipingpu, eseguì la valutazione dello standard di compensazione. Il governo rilasciò i risultati al pubblico. L'intero processo è stato condotto a porte chiuse. I documenti e le politiche relativi non sono passati per consultazioni né udienze prima dell'inizio della dislocazione. Come proprietari, le comunità coinvolte non hanno potuto dire la loro sul trattamento della loro proprietà. Hanno potuto solo ascoltare ed obbedire senza riserve alle istruzioni di terzi.
Il rapporto di International Rivers continua elencando la lunga serie di abusi e soprusi che il governo cinese ha inflitto alla popolazione della provincia di Sichuan, chi fosse interessato può leggerlo tutto nel link, ma per lo scopo di questo articolo quanto sopra è più che sufficiente, e dovrebbe servire da monito in un momento in cui anche i governi occidentali si apprestano ad affrontare la crisi con un'onda anomala di spesa pubblica.

Il governo cinese decise che ciò che serviva era una serie di grandi dighe, laddove, evidentemente, sarebbero state più necessarie scuole e case costruite a regola d'arte, in grado di reggere qualche scossa di terremoto. Il governo cinese ha disposto a sua volontà delle proprietà degli abitanti della provincia di Sichuan, favorendo al contempo pochi grand commis del partito, nonostante nel resto del mondo le grandi dighe siano ormai considerate obsolete. Sordo agli avvertimenti, il governo cinese ha costruito la grande diga di Zipingpu, con ogni probabilità provocando una delle più grandi tragedie della sua storia, sicuramente aggravandola.

E ora, la Cina è travolta dalla crisi, come e più delle altre nazioni del mondo. La spesa pubblica non ha prodotto nuova occupazione, ma ha solo distribuito morte e miseria. Come in un incubo di Krugman, sono state scavate delle buche, sono state ricoperte di nuovo; ma non prima di averle riempite con qualche decina di migliaia di cadaveri. È questo il tipo di sorpresa che si trova nei “pacchetti” economici dei governi: pensiamoci, mentre ci apprestiamo gioiosamente a scartare i nostri.

Monday, November 17, 2008

Il mito del buon governo

Sarà mai possibile che, grazie a qualche “riforma” o a delle buone intenzioni, un'organizzazione criminale si trasformi in un'opera di bene? Che una macchina di morte diventi un sostegno per la vita?

Io credo proprio di no, e così anche Lew Rockwell.
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Di Llewellyn H. Rockwell, Jr.


Uno degli errori più grandi e persistenti dei liberali classici è di credere “nel buon governo,” in un governo che faccia “quello che si suppone debba fare.”

Non c'è niente che lo stato possa fare, e di cui la società ha bisogno, che non possa essere fatto in modo ben migliore dal mercato. Un altra questione altrettanto eloquente è questo: nessuno stato con il potere di fare ciò che si presume necessario si limiterà a quello. Si espanderà fin dove l'opinione pubblica tollererà.

A volte la cosa è più facile da vedere esaminando i governi stranieri, come il tragico caso della Cina. Il governo si sta imbarcando in un'impresa esplosiva per impegnare 586 miliardi di dollari nelle “infrastrutture” in due anni. Il motivo è la classica giustificazione keynesiana: le spese sono necessarie per stimolare gli investimenti. Non importa che questo trucco non abbia mai funzionato in tutta la storia dell'umanità. Questo è piuttosto un grande programma per saccheggiare il settore privato a favore del partito comunista, che quindi spenderà i soldi per aumentare il suo potere.

Nessun paese ne sa di più della Cina sui fallimenti di questo tipo di pianificazione centrale. Ogni forma di collettivismo è stata provata su queste povere anime, e decine di milioni hanno perso le loro vite nel corso dei folli esperimenti collettivisti di Mao. Che questo nuovo programma venga promulgato nel nome di Lord Keynes piuttosto che di quello di Karl Marx è irrilevante. Gli effetti sono gli stessi: il potere si espande e la libertà si riduce.

La guarigione della Cina dal comunismo è una delle storie di maggior ispirazione nella storia dello sviluppo economico. Il paese è passato dall'essere una terra catastrofica sofferente e impoverita alla modernizzazione nel giro di appena 15 anni. Lo stato si è quasi azzerato con il continuo sviluppo del settore privato. Questo non è stato un piano. È stato il risultato de facto di una nuova tolleranza dell'attività economica libera. Lo stato è entrato in una fase protettiva per mantenere il proprio potere e non ha fatto niente per arrestare la crescita dell'azienda privata. Il risultato è stato glorioso.

Tenete presente questo punto critico: il ripristino della Cina come società civilizzata non è avvenuto a causa di un certo programma centrale, ma della sua assenza. Il fatto che lo stato non è intervenuto ha condotto alla prosperità. Di nuovo, non è stata una politica o una costituzione o una legge a fare la differenza. Non c'è stato un passaggio da un governo di tipo comunista ad uno stato-guardiano notturno. Dal momento che lo stato ha abbandonato i suoi avamposti a causa dell'opposizione e del disprezzo pubblico, la società ha potuto fiorire.

Ma lo stato non è mai andato via. È solo che le sue depredazioni sono state sporadiche e imprevedibili. Se la storia avesse preso un corso migliore, lo stato centrale si sarebbe dissolto del tutto, e la legge si sarebbe devoluta ad un livello massimamente locale. Tristemente per i cinesi, lo stato ha resistito nella sua vecchia struttura, proprio mentre il settore privato si è sviluppato sempre di più. Lo stato aveva ancora la sua mano nelle grandi industrie come l'acciaio e l'energia e, naturalmente, controllava il settore bancario.

Il governo non è mai diventato buono (un'impossibilità). Era ed è cattivo. Era soltanto meno cattivo che nel passato, perché faceva di meno. Ma tutti gli stati stanno in attesa di una crisi. Il terremoto nel sud-ovest ha fornito una grande giustificazione per l'intervento. Non c'è maggior giustificazione per espansione dello stato di una crisi economica – tranne forse la guerra. I funzionari cinesi possono contare sul supporto degli “esperti” occidentali, e la risposta assolutamente disgustosa degli Stati Uniti alla nostra crisi economica ha fornito un modello terribile per il mondo. Pensateci: il partito comunista in Cina sta ora citando gli Stati Uniti come il motivo principale per il proprio programma per saccheggiare il settore privato ed aumentare il proprio potere a scapito del paese.

Questo è quel che si dice essere un faro della libertà in un mondo tenebroso! Invece, gli Stati Uniti stanno contribuendo a spegnere le luci ed a sostenere i dispotismi decrepiti. Questa è certamente una grande ironia dell'attuale momento politico. Invece di insegnare al mondo la libertà, l'esecutivo unitario recentemente autorizzato degli Stati Uniti sta battezzando varie forme di dittatura.

Non c'è dubbio che la spesa della Cina non migliorerà lo sviluppo economico. Sottrarrà piuttosto 586 miliardi dal settore privato e li spenderà su priorità politiche. Non dimenticate mai che nessun governo ha ricchezza propria da spendere. I soldi devono venire dalle tasse, dall'inflazione monetaria, o dall'espansione del debito che deve essere successivamente pagato. E le scelte di spesa pubblica saranno sempre poco economiche rispetto a come la società userebbe quella ricchezza. Il che vuol dire che i soldi saranno sprecati.

Ma la spesa non stimolerà gli investimenti? Può provocare piccoli boom locali, ma saranno temporanei. Anche se la nuova spesa causerà una risposta di spesa da parte degli investitori e dei consumatori, questa è una prova in più di un uso poco economico di risorse limitate. Se i soldi sono usati per sostenere aziende in fallimento, questo è particolarmente dannoso poiché è un tentativo di ignorare le realtà del mercato, un tentativo con una possibilità di riuscita simile al provare a vincere la gravità lanciando delle cose in aria.

La natura dello stato – ed il centro della spiegazione razionale per la sua esistenza – è la convinzione che si erga al di là e sopra la società, per correggere i fallimenti del mercato e degli individui. Una presunzione di superiorità è al cuore stesso dello stato, sia minimo che totalitario. Chi può dire quando e dove esso dovrebbe intervenire? Bene, pensateci. Se lo stato è inerentemente più saggio e superiore rispetto alla società, capace di giudicare cosa sta funzionando e cosa no, lo stato da solo è inoltre nella posizione per decidere quando dovrebbe intervenire.

Non c'è nessun governo liberale per natura, disse Ludwig von Mises. Questa è la grande lezione che chi sostiene il “governo limitato” non ha mai imparato. Se date al governo ogni lavoro da fare, presumerà di avere il diritto di controllare il proprio comportamento e quindi, inevitabilmente, di abusare il proprio potere. Questo è vero in Cina ed è vero negli Stati Uniti.

È stata la scienza dell'economia ad aver scoperto per prima l'incapacità radicale dello stato di fare qualsiasi miglioramento nell'ordine sociale. Invocare l'economia come ragione perché il governo saccheggi e depredi in nome della “stimolazione degli investimenti” è un ribaltamento della scienza. Stimolare qui e là e dappertutto equivale ad una diminuzione della libertà, della sicurezza della proprietà, e della prosperità.

È famoso l'elogio che Keynes fece delle politiche economiche naziste nell'introduzione all'edizione tedesca del suo libro peggiore, la Teoria Generale. Dopo un secolo di orrori, gli uomini e le donne libere in Cina, negli Stati Uniti e nel mondo certamente meritano qualcosa di meglio.
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Link all'articolo originale.

Saturday, September 27, 2008

La Cina oltre lo spazio/tempo

Sorprendente tecnologia cinese! Pensate: il resoconto dettagliato della missione spaziale Shenzhou 7, comprensiva del dialogo fra gli astronauti, è apparsa sul web prima ancora che il lancio fosse stato eseguito!

Incredibile, pure è così. Come a confermare la teoria della relatività, i cinesi non viaggiano solo nello spazio, ma anche nel tempo:
Un articolo che descrive il riuscito lancio della a lungo attesa missione spaziale della Cina comprensiva del dettagliato dialogo fra gli astronauti è comparso su internet giovedì, addirittura ore prima che il razzo avesse lasciato la terra.

L'agenzia ufficiale d'informazione del paese Xinhua ha inviato l'articolo sul proprio sito giovedì dove è rimasto per gran parte della giornata prima di essere ritirato.

Un redattore del sito Xinhuanet.com che ha risposto al telefono giovedì ha detto che l'invio dell'articolo è stato “l'errore di un tecnico.” Il redattore ha rifiutato di dare il suo nome come è solito per i funzionari cinesi.
La solita modestia cinese: il primo viaggio nel tempo che la storia ricordi, e loro minimizzano, “solo un errore.” Ma un errore in che senso, se l'articolo descriveva nel dettaglio le varie fasi del lancio e persino i dialoghi virgolettati dei protagonisti? Eccone alcuni estratti:
“Dopo questo ordine, tutte le luci segnaletiche si sono accese, vari dati appaiono sulle file di schermi, centinaia di tecnici fissano gli schermi, senza mancare il minimo cambiamento”…

“Un minuto dal via!”

“Changjiang No.1 ha raggiunto l'obiettivo!” …

“La voce ferma del controllore ha rotto il silenzio di tutta la nave. Ora, l'obiettivo è raggiunto 12 secondi prima del tempo previsto”…

“La pressione dell'aria nella cabina è normale!”

“Dieci minuti più tardi, la nave sparisce sotto l'orizzonte. Un caldo applauso e incoraggiamenti eccitati erompono nel cielo notturno, echeggiando attraverso il silenzioso Oceano Pacifico.”
Ora io sono un cretino se mi chiedo: 1) Il lancio nello spazio c'è stato veramente, o l'unico vero lancio è stato quello d'agenzia? 2) Non è che qua ci stanno vagamente pigliando pei fondelli?

Tuesday, August 12, 2008

Cerimonia d'artificio

A qualcuno le ipotesi presentate nel video allegato al mio post TV reality saranno sembrate troppo azzardate, qualcuno penserà che quella che assorbiamo dagli schermi televisivi non sia una realtà manipolata, un miscuglio ormai indistinguibile di realtà e virtualità, e che “certe” ipotesi siano il prodotto di menti alienate e paranoiche. Non è un problema, del resto non sono certo qui per coinvolgere qualcuno nel mio scetticismo radicale.

A costoro mi sento comunque di consigliare l'attenta lettura di questo articoletto apparentemente innocuo del Telegraph sulla cerimonia d'apertura delle Olimpiadi.
Mentre la cerimonia procedeva con un drammatico, tambureggiante conto alla rovescia, gli spettatori da casa e quelli che seguivano sugli schermi giganti all'interno dello stadio nazionale Nido d'Uccello vedevano una serie di gigantesche impronte delineate da fuochi d'artificio proiettati gloriosamente sopra la città da Piazza Tienanmen.

Quello che non hanno capito è che si trattava in realtà di effetti generati da un computer, meticolosamente creati in mesi di lavoro ed inseriti elettronicamente nella trasmissione al momento giusto

I fuochi d'artificio c'erano davvero, fuori dello stadio. Ma i responsabili della ripresa di questa stravaganza avevano precedentemente deciso che sarebbe stato impossible catturare dall'aria le immagini di tutte e 29 le impronte.

Di conseguenza, soltanto l'ultima, visibile dalla videocamera all'interno del Nido d'Uccello è stata fissata sulla pellicola.

Il trucco è stato rivelato in un giornale cinese locale, il Beijing Times, nel fine settimana.

Gao Xiaolong, capo della squadra degli effetti visivi per la cerimonia, ha detto che è stato necessario quasi un anno di lavoro per creare la sequenza di 55 secondi. Sono stati fatti sforzi meticolosi per accertarsi che la sequenza apparisse il più naturale possibile: hanno chiesto il parere dell'ufficio meteorologico di Pechino per come ricreare l'effetto nebbia dello smog di Pechino di notte ed hanno inserito un leggero effetto di movimento di macchina per simulare la ripresa da un elicottero.

"A vederli in diretta, io che sapevo che era un lavoro nostro in cg, ho notato che erano un po' troppo brillanti rispetto a queli veri,” ha detto, “ma gli spettatori hanno pensato che fossero filmati dal vivo, quindi la nostra missione è compiuta.”
Testualmente, “mission accomplished.”

Friday, May 9, 2008

Occupazione cinese

Si usa chiamare i dazi e le barriere commerciali in genere misure protezionistiche. È uno di quei casi in cui la neolingua mostra tutta la sua raffinatezza. Si tratta in effetti di protezione, ma non, come abitualmente la gente pensa, dai misteriosi pericoli del commercio internazionale, leggendario mostro dalle molte teste e dagli infiniti artigli: i dazi ci proteggono, sì, ma dai possibili vantaggi e benefici che il libero commercio – creatura ormai quasi estinta – è comunque in grado di portare.

Esemplare la storia di Liu Keli. Imprenditore cinese della provincia di Shanxi, che dimostra di conoscere e comprendere il mercato molto meglio dei nostri legislatori, Liu sta investendo 10 milioni di dollari nella Carolina del Sud, per una fabbrica di rulli da stampa che aprirà in autunno e darà lavoro a 120 operai. Sta facendo outsourcing, negli USA: i suoi amministratori hanno calcolato i costi dell'operazione, e Liu “è rimasto sbalordito dal confronto con quelli in Cina.”

Secondo quanto scrive il Los Angeles Times,
Liu ha speso circa 500.000 dollari per sette acri in Spartanburg – meno di un quarto di quanto costerebbe comprare la stessa quantità di terra in Dongguan, una città della Cina sudorientale in cui dirige tre stabilimenti. I tassi di elettricità degli Stati Uniti sono più bassi di circa il 75% e in Carolina del Sud, Liu non deve sopportare frequenti blackout.

Praticamente l'unica cosa rilevante ad essere più cara a Spartanburg è il lavoro. Liu sta pensando di offrire 12 - 13 dollari l'ora, contro i circa 2 di Dongguan, esclusi vitto e alloggio. Ma Liu pensa di ammortizzare una parte del maggior costo dei lavoro con un rimborso di imposta sui redditi da lavoro dalla Carolina del Sud di 1.500 dollari per impiegato .

“Sono rimasto sorpreso,” ha detto il presidente 63enne del Shanxi Yuncheng Plate-Making Group. “Il gap non è vasto quanto pensavo.”
Dopo otto anni di Clinton e otto di Bush, la sorpresa è semmai che il gap ci sia ancora...
Liu fa parte di un'onda crescente di imprenditori cinesi che si espandono negli Stati Uniti. Da Spartanburg a Los Angeles stanno costruendo fabbriche, acquistando aziende ed investendo nel commercio e nei beni immobili.
Tanto berciare per la piena occupazione, poi quando i meccanismi del mercato cominciano a fare la loro parte ci si affretta a prevenirli alzando barriere. I posti di lavoro persi dalle aziende meno efficienti vengono rimpiazzati da quelli delle aziende in crescita, i cinesi lo capiscono e si danno da fare. Dalle nostre parti si preferisce mantenere i posti di lavoro super-privilegiati di aziende cronicamente in perdita, scoraggiando al contrario gli investimenti di aziende in salute che potrebbero risollevare l'occupazione.

Poi, quando la micragna dilaga, la “colpa è del mercato.” Andate a raccontarlo a Liu.

Thursday, October 11, 2007

Spirito olimpico

Geniale striscia tratta da vincentchow.net.

How Beijing Olympic Got Its Logo