Interrompo brevemente il giusto riposo del Gongoro per una breve comunicazione: la razzonave statale Collective Hope, da tempo data per dispersa, è stata avvistata oggi nella sezione “Cultura & Scienza” di Libero. Si ignorano i fini di questa missione.
(La pagina è – ovviamente – la 33...)
(La pagina è – ovviamente – la 33...)
A seguire il testo del trafiletto.
Le disastrose avventure dei burocrati dello spazio
Alcune strisce tratte dal fumetto “Collective Hope. Burocrati Nello spazio” (pp72, euro 9,99), firmato da Flavio Tibaldi, pubblicato sull'inserto settimanale “9” allegato a uno dei più prestigiosi quotidiani greci, Eleftherotypia, e ora diffuso in Italia dall'editore Leonardo Facco attraverso i siti www.movimentolibertario.it e www.usemlab.com. Il genere è quello, classico, della distopia che descrive società in cui l'individuo è solo un piccolo ingranaggio da sfruttare. Qui a dominare la scena è un governo mondiale guidato da un imprecisato leader che tutto controlla e tutto sorveglia. Ai suoi piedi vivacchia uno stuolo di funzionari baciapile adepti della “tecno-democrazia”. Un giorno questo super-Stato planetario tenta l'impresa immane di costruire un'astronave gigantesca a immagine e somiglianza del “Grande Leader” e della sua truppa, appunto la Collective Hope, per poi lanciarla alla ricerca di un nuovo pianeta dopo che la Terra è stata devastata da una guerra. Inutile dire che, invece di mettere in salvo l'umanità, l'utopia centralista infila una bêtise statalista dietro l'altra. Vuole prevedere tutto e non vede nulla. Per l'autunno è annunciato il secondo volume.
Infine, sul blog dell'autore dell'articolo, Marco Respinti, la versione “extended” del testo:
Il pensiero libertarian, anche a fumetti
Le disastrose avventure dei burocrati dello spazio
Alcune strisce tratte dal fumetto “Collective Hope. Burocrati Nello spazio” (pp72, euro 9,99), firmato da Flavio Tibaldi, pubblicato sull'inserto settimanale “9” allegato a uno dei più prestigiosi quotidiani greci, Eleftherotypia, e ora diffuso in Italia dall'editore Leonardo Facco attraverso i siti www.movimentolibertario.it e www.usemlab.com. Il genere è quello, classico, della distopia che descrive società in cui l'individuo è solo un piccolo ingranaggio da sfruttare. Qui a dominare la scena è un governo mondiale guidato da un imprecisato leader che tutto controlla e tutto sorveglia. Ai suoi piedi vivacchia uno stuolo di funzionari baciapile adepti della “tecno-democrazia”. Un giorno questo super-Stato planetario tenta l'impresa immane di costruire un'astronave gigantesca a immagine e somiglianza del “Grande Leader” e della sua truppa, appunto la Collective Hope, per poi lanciarla alla ricerca di un nuovo pianeta dopo che la Terra è stata devastata da una guerra. Inutile dire che, invece di mettere in salvo l'umanità, l'utopia centralista infila una bêtise statalista dietro l'altra. Vuole prevedere tutto e non vede nulla. Per l'autunno è annunciato il secondo volume.
Infine, sul blog dell'autore dell'articolo, Marco Respinti, la versione “extended” del testo:
Il pensiero libertarian, anche a fumetti
21 comments:
ma che bravo, Pax!
è possibile ingrandire i caratteri per consentirmi la lettura?
un brindisi al Re del Fumetto!
;-)
Chapù
Grande Pax! Una bella visibilità su Libero .. anche se a me quando sento parlare di ultralibertari, neoliberali, ultraliberisti ecc ... mi vanno sulle palle: libertari e già dici tutto. Comunque complimenti!
Mi unisco al brindisi :)
Complimenti Pax!
Hanno citato l'indirizzo del tuo blog e il fumetto?
Il testo dell'articolo di Libero l'ho addocchiato ma francamente bisognerebbe trascrivere il testo dell'articolo (magari riportandolo sotto l'immagine dell'articolo del blog) dato che ingrandendolo con vari lettori d'immagini è quasi impossibile leggerlo compiutamente.
Anche a me come LiberEmanuele (che saluto) pare un pò dozzinale puntare sempre a porre inutili pronomi a fianco del termine libertario.
Sarei curioso di capire come mai Libero si sia "speso" per tale pagina dedicata al libertarianismo.
Non vorrei che sia partita la campagna tesseramenti PDL 2010-2011 con orwelliani restyling ideologici e neolinguistici in attesa della resa dei conti....
Ciao da LucaF
Ultralibertari suona effettivamente un po' minaccioso, tipo "ultracorpi"... ora comunque ricopio il testo, purtroppo non mi lascia caricare l'immagine più grande.
Grande Pax.Veramente contento per te!!
un saluto
Davide
Sono riuscito a beccarne una copia alle 8 di sera al supermercato. :-)
Benissimo!
Tra l'altro, non sapevo che Liberilibri ha pubblicato Murray.
Peccato comunque che quando si parla di libertari bisogna sempre ricorrere alle forzature e ad un linguaggio - come quello del titolo - politicamente scorretto fine a se stesso.
Ran Tasipi
Grazie Pax, ora leggo bene :-)
togliamo pure "ultra"
libertari rende già bene l'idea...
Chapù
Complimenti e ... buona continuazione delle vacanze!
Beh, ti ha tirato un po' su il morale? ;)
Hiei
Grande Pax.
Non lo comprerò mai perché sono di sinistra. Veramente non compro più giornali perché sono soldi buttati...
ma almeno adesso comprare "Libero" ha un suo perché!
Davide71
Be' Davide, l'unica copia da comprare era quella del 28... Per il momento si trattava solo di una recensione.
@ Hiei: un po' sì.
Bellissimo, si poteva chiamare anche ultraschiavi.
Non pubblica solo Murray Libero, come non ricordare l'intervista di Roth!
E via a ridere per l'autorevolezza del cartaceo quotidiano...
Anche da Camp Hope, con l'aiuto della Nasa, ci giungono notizie di prove di sopravvivenza umana.
http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/southamerica/chile/7969542/Camp-Hope-families-wait-in-Chiles-Atacama-Desert-for-trapped-miners.html.
Quale Murray ? l'ideologo di punta della dottrina neocons americana ? ciao
ei che fine hai fatto?
ci manchi con la tua sferzante ironia.
formic
Dovrete pazientare ancora, sto cercando di risolvere il problema della mia sopravvivenza. E poi il Gongoro è già uno zombie, mica va a male! :-)
Ma che succede a questo blog? Ormai è da mesi che non viene aggiornato... Tutto a posto?
Sto finalmente lavorando, dovrei organizzare il poco tempo che mi rimane per dedicarne una parte al blog, ma non ci sono ancora riuscito. Non perdete le speranze... :-)
Come ti capisco. Anch'io sto avendo difficoltà a conciliare la mia vita privata con il blog...
ciao Pax, passo a salutarti e a ricordarti che la speranza è l'ultima a morire in ogni circostanza...anche in previsione di un lungo e rigido inverno ;-)
Chapucer
Post a Comment