Dopo la piacevole digressione caraibica, ripartono da una Londra più fumosa che mai le peregrinazioni della capsula temporale di Giovanni Pesce. Il dispaccio telepatico di questa settimana del corrispondente da Laputa arriva da alcune delle pieghe più oscure e minacciose della storia, le cui propaggini arrivano fino ai nostri giorni ed oltre.
Si sa che le popolazioni troppo estese non sono mai piaciute in certi ambienti, la difficoltà di governare mandrie troppo numerose è un'incombenza scomoda, fastidiosa, ed anche un po' sporca per i rampolli di buona d... ehm, volevo dire: famiglia. E il nostro inviato ci rende conto di un certo ambiente, di un certo ordine di pensieri volto a risolvere l'annoso problema. Ho trovato interessante il riferimento alla famosa “Guerra dei Mondi” radiofonica di Orson Wells, proprio ora che è appena uscito nelle sale il suo erede cinematografico, il film “Cloverfield.”
Con un buon bicchiere del vino consigliato mi accingo alla doverosa riflessione e auguro a tutti buona lettura, buon fine settimana e, per questa volta, figli maschi – e femmine – in abbondanza.
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Di Giovanni Pesce
Uno dei più significativi think-tank dell’altro secolo è stato il Coefficient Club; nei primi anni del ‘900, nobili menti si radunavano al monastero (poi Hotel) St Ermins di Londra per discutere come e dove meglio “governare” questa massa molliccia di pecoroni che popolano il mondo.
Si era pensato di mettere queste greggi sotto lo stretto controllo di un unico governo mondiale e c’era chi proponeva di instaurarlo tramite l’uso della forza militare e chi invece pensava ad un’altra ipotesi; la conquista del mondo senza l’uso delle armi.
In particolare i due giovani Bertrand Russell e H.G. Wells proposero quest’ultima teoria, irragionevole a prima vista, argomentando che stampa, radio, telefono, gli aerei e finanche la musica avrebbero egualmente contribuito alla conquista delle povere menti delle masse umane.
Gli argomenti presentati a sostegno delle tesi dei due baldi giovani non furono però presi in considerazione dal resto del gruppo e di lì a poco i governi mondiali diedero inizio al piano “A”, quello che prevedeva l’uso di forze militari con relativi massacri di truppe.
I due giovanotti non si diedero per sconfitti e migliorarono il loro sistema di approccio alla conquista del mondo, predisponendo un piano “B”.
La manipolazione delle menti era il target dei pensieri dei due e i loro risultati sono ancor oggi visibili in tutta la loro produzione letteraria.
Mentre Bertrand Russell, con la sua attività, ha influenzato il pensiero scientifico del ‘900, H.G. Wells ha contribuito, con le sue opere letterarie, alla costruzione di pietre miliari della fantascienza. Ma i titoli dei manoscritti di Wells lasciano un certo fascinoso mistero sulle reali intenzioni dell’autore: The Stolen Bacillus and Other Incidents (1895), La guerra dei mondi (1897), The War in the Air (1908), The New Machiavelli (1911), Little Wars (1913), The Open Conspiracy (1928), The Holy Terror (1939).
Non per niente H G Wells, direttore nel 1918 dell’Ufficio Propaganda Politica Inglese, nel libro The Open Conspiracy: Blue Prints for a World Revolution prevede il reclutamento degli individui e l’allestimento delle istituzioni che occorreranno per costituire il “Direttorato” di un “Nuovo Ordine Mondiale”.
Forse H. G. Wells avrebbe voluto imitare le fantasie di Jules Verne, ma è invece rimasto molto vicino alla realtà; infatti nel 1938 Orson Welles utilizzò “La Guerra dei Mondi” come blue-print per il lancio propagandistico di un nuovo prodotto sociale meglio conosciuto con il nome di WWII.
Russell non era da meno; abbiamo già incontrato il di lui nonno mentre aiutava Lord Palmerston nelle guerre dell’oppio; sull’altra sponda dell’Oceano Atlantico invece possiamo notare come i membri americani del Trust Russell contribuirono assieme al cugino William Huntington, alla fondazione dell’Order of the Skull and Bones.
Tutti ragazzi di buona famiglia; ci sarebbe da fidarsi di loro, se non avessero quel fastidioso desiderio di preparare dei piani “A” con troppa carne.
Johnathan Swift aveva invece preceduto il pensiero di Russell sottoponendo ai suoi lettori una Modesta Proposta (Modest Proposal: For Preventing the Children of Poor People in Ireland from Being a Burden to Their Parents or Country, and for Making Them Beneficial to the Publick) della quale non vi voglio anticipare i contenuti.
Vi anticipo invece il nome del vino che allieterà la cena sociale di stasera : “La Passerina del Frusinate”.
All’Havana Club non ci facciamo veramente mancare nulla!
Si sa che le popolazioni troppo estese non sono mai piaciute in certi ambienti, la difficoltà di governare mandrie troppo numerose è un'incombenza scomoda, fastidiosa, ed anche un po' sporca per i rampolli di buona d... ehm, volevo dire: famiglia. E il nostro inviato ci rende conto di un certo ambiente, di un certo ordine di pensieri volto a risolvere l'annoso problema. Ho trovato interessante il riferimento alla famosa “Guerra dei Mondi” radiofonica di Orson Wells, proprio ora che è appena uscito nelle sale il suo erede cinematografico, il film “Cloverfield.”
Con un buon bicchiere del vino consigliato mi accingo alla doverosa riflessione e auguro a tutti buona lettura, buon fine settimana e, per questa volta, figli maschi – e femmine – in abbondanza.
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Di Giovanni Pesce
Uno dei più significativi think-tank dell’altro secolo è stato il Coefficient Club; nei primi anni del ‘900, nobili menti si radunavano al monastero (poi Hotel) St Ermins di Londra per discutere come e dove meglio “governare” questa massa molliccia di pecoroni che popolano il mondo.
Si era pensato di mettere queste greggi sotto lo stretto controllo di un unico governo mondiale e c’era chi proponeva di instaurarlo tramite l’uso della forza militare e chi invece pensava ad un’altra ipotesi; la conquista del mondo senza l’uso delle armi.
In particolare i due giovani Bertrand Russell e H.G. Wells proposero quest’ultima teoria, irragionevole a prima vista, argomentando che stampa, radio, telefono, gli aerei e finanche la musica avrebbero egualmente contribuito alla conquista delle povere menti delle masse umane.
Gli argomenti presentati a sostegno delle tesi dei due baldi giovani non furono però presi in considerazione dal resto del gruppo e di lì a poco i governi mondiali diedero inizio al piano “A”, quello che prevedeva l’uso di forze militari con relativi massacri di truppe.
I due giovanotti non si diedero per sconfitti e migliorarono il loro sistema di approccio alla conquista del mondo, predisponendo un piano “B”.
La manipolazione delle menti era il target dei pensieri dei due e i loro risultati sono ancor oggi visibili in tutta la loro produzione letteraria.
Mentre Bertrand Russell, con la sua attività, ha influenzato il pensiero scientifico del ‘900, H.G. Wells ha contribuito, con le sue opere letterarie, alla costruzione di pietre miliari della fantascienza. Ma i titoli dei manoscritti di Wells lasciano un certo fascinoso mistero sulle reali intenzioni dell’autore: The Stolen Bacillus and Other Incidents (1895), La guerra dei mondi (1897), The War in the Air (1908), The New Machiavelli (1911), Little Wars (1913), The Open Conspiracy (1928), The Holy Terror (1939).
Non per niente H G Wells, direttore nel 1918 dell’Ufficio Propaganda Politica Inglese, nel libro The Open Conspiracy: Blue Prints for a World Revolution prevede il reclutamento degli individui e l’allestimento delle istituzioni che occorreranno per costituire il “Direttorato” di un “Nuovo Ordine Mondiale”.
Forse H. G. Wells avrebbe voluto imitare le fantasie di Jules Verne, ma è invece rimasto molto vicino alla realtà; infatti nel 1938 Orson Welles utilizzò “La Guerra dei Mondi” come blue-print per il lancio propagandistico di un nuovo prodotto sociale meglio conosciuto con il nome di WWII.
Russell non era da meno; abbiamo già incontrato il di lui nonno mentre aiutava Lord Palmerston nelle guerre dell’oppio; sull’altra sponda dell’Oceano Atlantico invece possiamo notare come i membri americani del Trust Russell contribuirono assieme al cugino William Huntington, alla fondazione dell’Order of the Skull and Bones.
Nel 1823, Samuel Russell fondò la Russell and Company. Acquisì le sue forniture d’oppio in Turchia e le contrabbandò in Cina a bordo di veloci velieri. Nel 1830, Russell rilevò il cartello dell’oppio di Perkins a Boston e fondò la più grande impresa per il contrabbando d’oppio del Connecticut. Il suo uomo a Canton era Warren Delano, Jr – nonno di Franklin Roosevelt che fu Presidente degli Stati Uniti negli anni prima e durante la Seconda Guerra Mondiale.Buon sangue non mente, infatti:
“Non puoi tenere un gregge che non riesci a nutrire. In altre parole la conservazione può esigere la cernita e l'eliminazione per mantenere l'equilibrio tra il numero di ciascuna specie in rapporto ad un dato habitat. Mi rendo conto che si tratta di un argomento scottante, ma resta il fatto che l'umanità è parte del mondo vivente"diceva pubblicamente Bertrand Russell; ma è mia opinione che, sotto sotto, avesse delle soluzioni pronte a portata di mente.
Tutti ragazzi di buona famiglia; ci sarebbe da fidarsi di loro, se non avessero quel fastidioso desiderio di preparare dei piani “A” con troppa carne.
Johnathan Swift aveva invece preceduto il pensiero di Russell sottoponendo ai suoi lettori una Modesta Proposta (Modest Proposal: For Preventing the Children of Poor People in Ireland from Being a Burden to Their Parents or Country, and for Making Them Beneficial to the Publick) della quale non vi voglio anticipare i contenuti.
Vi anticipo invece il nome del vino che allieterà la cena sociale di stasera : “La Passerina del Frusinate”.
All’Havana Club non ci facciamo veramente mancare nulla!
4 comments:
dalla descrizione del vino:
...
Profumo: delicatamente fruttato di mela golden e paglia fresca
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e quindi ottimo per abbinamenti con la Passerina (del Frusinate e non)
Sandro
Ho assaggiato quel vino: la sua fragranza mi si e' aperta sul palato a coda di pavone.
Vabbé però Swift faceva satira....
Qualcun altro invece faceva sul serio...
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