Tempo fa su Matrix andò in onda il dibattito sulla legittimità della tortura: un ospite ne sosteneva l'utilità ai fini della difesa dal terrorismo internazionale, l'altro replicava che fosse sbagliata poichè ne era stata dimostrata l'inattendibilità del metodo.
Una simile logica, sfuggente e perversa, è oggi adottata anche in ambienti di "controinformazione" per ricavare giudizi sulle realtà circostanti usando come leva dimostrazioni ricavate dalla Storia, dall'azione umana o dai documenti desecretati di cui parla il video.
C'è un difetto nel contrastare la guerra in Iraq poichè si è letto il documento ufficiale che inventa le prove delle armi di distruzione di massa, così come nell'opporsi a misure di controllo dei prezzi poichè si è saputo del fallimentare editto dell'imperatore Diocleziano. Si rischia infatti di cadere in un tranello: il giorno in cui qualcuno escogiterà un metodo di tortura affidabile, non si avranno più argomenti validi per contrastarne la pratica.
Gli elementi necessari e sufficienti per giudicare la legittimità di un'azione sono sempre e solo quelli ricavabili dall'azione in sè: il suo rispettare o meno la libertà dell'individuo iscritta nel diritto di non aggressione. Wikileaks o le scienze sociali sono senz'altro utili, ma per indagarne altri aspetti più connessi alla quantità che non alla qualità dell'azione stessa.
"È un tizio che non esiste, ma se esistesse non dovrebbe esistere" "Tu ne hai visto qualcuno?" "No! ma se lo vedessi chiuderei gli occhi per non vederlo!"
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Tempo fa su Matrix andò in onda il dibattito sulla legittimità della tortura: un ospite ne sosteneva l'utilità ai fini della difesa dal terrorismo internazionale, l'altro replicava che fosse sbagliata poichè ne era stata dimostrata l'inattendibilità del metodo.
Una simile logica, sfuggente e perversa, è oggi adottata anche in ambienti di "controinformazione" per ricavare giudizi sulle realtà circostanti usando come leva dimostrazioni ricavate dalla Storia, dall'azione umana o dai documenti desecretati di cui parla il video.
C'è un difetto nel contrastare la guerra in Iraq poichè si è letto il documento ufficiale che inventa le prove delle armi di distruzione di massa, così come nell'opporsi a misure di controllo dei prezzi poichè si è saputo del fallimentare editto dell'imperatore Diocleziano. Si rischia infatti di cadere in un tranello: il giorno in cui qualcuno escogiterà un metodo di tortura affidabile, non si avranno più argomenti validi per contrastarne la pratica.
Gli elementi necessari e sufficienti per giudicare la legittimità di un'azione sono sempre e solo quelli ricavabili dall'azione in sè: il suo rispettare o meno la libertà dell'individuo iscritta nel diritto di non aggressione.
Wikileaks o le scienze sociali sono senz'altro utili, ma per indagarne altri aspetti più connessi alla quantità che non alla qualità dell'azione stessa.
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