Thursday, July 17, 2008

Il marchio della bestia

“If you want total security, go to prison. There you're fed, clothed, given medical care and so on. The only thing lacking... is freedom.”
(Dwight David Eisenhower)
Non c'è nessuna soddisfazione nel poter dire “ve l'avevo detto,” “vi avevo avvertito.” Non c'è perché l'avvertimento è stato inutile, e ciò che si sarebbe voluto evitare si avvera. Eppure è così semplice, così semplice e logico capire gli scopi del mandriano mentre guida il bestiame nel recinto. Tesi, antitesi, sintesi. Ma la mandria sedotta dalla voce suadente del padrone non si cura dei pochi suoi componenti che cercano di cambiare direzione, non annusano il pericolo.

Bestiame. Carne da macello o da riproduzione, che si avvia a testa bassa alla marchiatura: «è per il nostro bene, nulla di male ci potrà capitare,» nulla se non perdere la libertà, quel poco che ne rimane, quella che distingue l'uomo dall'animale. Sono solo io un uomo, dunque, capace di provar tristezza, di vedere la civiltà che finisce, la società che diventa prigione, se la protesta latita, come se, e forse è questo il punto, il resto dell'umanità già da tempo avesse di buon grado accettato la sua nuova condizione bestiale? Quale maga Circe e con quale sortilegio ha trasformato l'uomo in animale?

Rivestita di parole accattivanti, “multiculturalismo,” “solidarietà,” la magia ha raggiunto il suo scopo: si inserisce nelle cellule della società un nucleo estraneo, incompatibile, si aspetta la reazione purulenta, se ne dà risalto con l'aiuto dei media, scoppia il caso Rom. Tesi. Si propone la soluzione, inaccettabile ai più, si monta un nuovo caso, “no alla discriminazione” (e come dir di no?) si accende la controversia. Antitesi. Infine la stoccata, allorché la bestia è preparata, stanca, eccitata: ed ecco la marchiatura, per tutti, senza differenze, per il nostro bene, non c'è dubbio. Sintesi.

Chissà se adesso, al momento di premere le dita inchiostrate sul foglio, come un qualsiasi criminale catturato, a qualcuno verrà il dubbio. Se gli passerà per la mente almeno per un attimo, che questo Stato assomiglia molto a una prigione.

18 comments:

Anonymous said...

No. Non sei solo. ;)

Paxtibi said...

Mi correggo: siamo soli...

Roberto said...

E' esattamente quello che ho sostenuto anch'io su altri blog, dove la maggioranza dei commentatori sono invece ovviamente d'accordo sulla schedatura universale.
In America poi, come al solito, sono più avanti di noi. Lì molti si sono addirittura già fatti microchippare (come i cani).

Virginia Lupetta said...

Stamattina ho letto della notizia sul giornale, esposta come se fosse una cosa del tutto normale. Logica.
Qui a Milano hanno introdotto un nuovo sistema per l'abbonamento a treni e metro: un tesserino magnetico NOMINALE da passare sia in entrata che in uscita. E sull'opuscolo "informativo" uno degli slogan dice Stazioni più Sicure!
In metro hanno installato dei visori che pompano pubblicità e notiziari a rullo continuo ad un volume altissimo.
Sempre sul giornale di stamattina: "Youtube è alla portata di tutti e va controllato perché la gente non sa cosa rischia a mettere foto proprie online... un giorno potrebbe avere problemi a trovare lavoro..." Insomma il solito "lo facciamo per proteggervi da voi stessi".

1984 è a pieno regime...

Anonymous said...

Pax mi sono commosso, l'ultimo paragrafo in particolare

sick-boy

Anonymous said...

Fa molto 1984

Anonymous said...

Un detto popolare diceva

"Quando la canaglia impera,
la patria degli onesti è la galera."


Penso comunque che neanche questo proverbio sia risolutivo; ci sarà pure un sistema per rovesciare questa piramide.

Penso inoltre che il mio IP sia già stato selezionato per il prossimo campo di rieducazione mentale.

Mi consola il fatto di aver trovato a Googleville, il nome del mio omonimo nonno inserito nel "casellario sovversivi", nonostante fosse in realtà, un "probo ed onesto uomo".
Non aveva mai fatto nulla di particolare, se non lavorare, crescere la famiglia e bere il vino.

Giovanni Pesce

Anonymous said...

Commosso anche io. E con me siamo in tre Pax.

Anonymous said...

E a proposito di microchip. Spiegate agli Americani che non possono sapere quale software è inserito nel microchip sotto pelle. Se un giorno dovesse scegliere il microchip per chi votare?

Anonymous said...

Che tristezza, davvero. Vedere come, passo dopo passo, tutto si avvera, ogni pezzo al suo posto; e la gente contenta che fa sì sì con la testa mentre consegna spontaneamente quegli ultimi residui di libertà.
Ma il peggior schiavo è quello che non vuol vedere le catene ai propri polsi.. e sputa in faccia a coloro che tentano di fargliele vedere.

Paxtibi said...

Amici!

La vostra commozione mi commuove.

é____è

Pike Bishop said...

Una parola di speranza: siete sempre stati cosi'? Avete sempre visto le vostre catene?
Io penso di no, tranne pochissime eccezioni tutti noi fino ad un certo punto abbiamo fatto parte del bestiame. Ma, almeno con la consapevolezza delle nostre catene, ora siamo diversi. E magari sta capitando a molti altri, proprio ora, di vedere le proprie catene per la prima volta.

Come disse il saggio Mullah Nasruddin: "Ho gia', il pick-up truck e qualche metro di corda insaponata pronta, non si sa mai che vengano utili, un giorno o l'altro..."

Anonymous said...

Ciao Pike
grazie per questa parola di speranza :)

Concordo con quanto affermi. Se non che, l'impressione che ho è che i tempi stringano sempre più: soprattutto dall'11/9 è un susseguirsi irrefrenabile di provvedimenti restrittivi, sempre di più, sempre più rapidamente -- come fosse un progetto iniziato molto tempo fa che sta per giungere agli atti conclusivi, in cui si acuisce la frenesia del "traguardo in vista".
Come se gli eventi si susseguono a un ritmo troppo veloce rispetto a quello con cui sempre più persone si guardano i polsi e scoprono invisibili quanto solide catene..
Spero di sbagliarmi.

Anonymous said...

Pike cit.

Io penso di no, tranne pochissime eccezioni tutti noi fino ad un certo punto abbiamo fatto parte del bestiame.
----------
Sbagli le eccezioni non ci sono :-D
----------
dici anche cit.
Ma, almeno con la consapevolezza delle nostre catene, ora siamo diversi.
----------
Una cosa che mi domando spesso ultimamente è: Riesco a vederle tutte le catene che mi avvolgono?
La risposta è scontata.

Infettato

Anonymous said...

No, gaia, no.

Quelli che vedi sono piccole contingenze ispetto ai passi fondamentali del "Piano".

Congresso di Vienna,WWI, rivoluzione Bolscevica, Nazismo, WWII, Guerra Fredda erano i passi fondamentali del "Piano".

Anonymous said...

E pensare che ci son paesi in cui la popolazione non accetta nemmeno la ID card. Io piuttosto resto senza carta d'identità.

Simolatrottola

PS Qualcuno ha idea di dove siano finite le impronte digitali che venivano prese alla visita per l'idoneità militare?

Anonymous said...

Che dite, usciamo col megapost finale?

Paxtibi said...

«Siiiiììì!!!»

(Ma non è sul serio "finale", eh?)