Friday, September 19, 2008

Quanti federali per svitare una lampadina?

Continua la saga dell'antrace: adesso neanche al Senato USA credono più alla FBI. Ai due capi del Comitato Giudiziario del Senato, il democratico Pat Leahy (che fu anche uno degli obiettivi degli attacchi) e il repubblicano Arlen Specter, infatti, sono bastati 30 minuti dell'udienza concessa al direttore della FBI per comunicargli che le accuse a Bruce Ivins non sono considerate accettabili.

Pat Leahy ha detto a Mueller di non credere che Ivins sia stato il principale colpevole, e di non essere del resto neppure certo che sia stato uno dei partecipanti, e di essere invece assolutamente convinto che ci fossero altri coinvolti nella preparazione e nella spedizione dell'antrace. Leggiamo:
Leahy ha cominciato l'udienza identificando nel Dugway Proving Ground dell'esercito degli Stati Uniti e nell'appaltatore della CIA Battelle Corporation – ma non Fort Detrick – come le uniche due istituzioni negli Stati Uniti capaci di produrre l'antrace del tipo che è stato spedito a lui ed al sen. Daschle. Leahy ha chiesto a Mueller se era informato di qualunque altra struttura in grado di produrre quell'antrace e quando Mueller – in modo stupefacente anche se prevedibile – ha sostenuto di non avere la risposta, Leahy lo ha invitato a trovarla durante la pausa e a comunicarla al Comitato oggi stesso.

Il senatore del GOP ed ex procuratore Arlen Specter è stato altrettanto enfatico nel dire Mueller che il caso della FBI mancava chiaramente di qualcosa che possa essere usato per condannare Ivins in un processo penale. Ha detto di aver seri dubbi sul caso, e ha richiesto a Mueller il consenso per permettere a un corpo indipendente di esaminare le prove della FBI (benché Specter, come di consueto, sia confuso o deliberatamente ottuso perché Mueller continua a sostenere di avere scienziati esterni che esaminano i metodi scientifici della FBI ma non l'intero caso contro Ivins – una distinzione che il senatore del GOP Charles Grassley, uno degli scettici chiave al Senato per quanto riguarda il caso della FBI, aveva appena sottolineato ed obiettato).
Pare quindi che il caso che così frettolosamente la FBI ha cercato di chiudere, con la compiacenza della maggior parte dei media, nonostante l'assenza pressoché totale di prove che non fossero puramente indiziarie se non controverse, sia destinato a trascinarsi a lungo. Dopo averla vista accusare “Al-Qaeda”, poi scaricare la colpa su un morto, infine sostenere che la polverizzazione è stata provocata dalle macchine delle Poste, ora scopriamo che la FBI non ha idea di dove fosse possibile produrre l'antrace.

Non male per L'Ufficio Federale di “Investigazione”. Ma in fondo, un'abbondanza di inefficienza e falsità non è proprio quello che ci si deve aspettare da un agenzia di sicurezza statale?

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