Friday, September 5, 2008

Palin/sesto


“In societies where modern conditions of production prevail, all of life presents itself as an immense accumulation of spectacles. Everything that was directly lived has moved away into a representation.”
(Guy Debord)
Chi legge Lew Rockwell sa che non capita spesso di vederlo nominare un qualsiasi politico senza ricorrere a generose palate di letame, tuttavia, nel parlare della candidata alla vice presidenza repubblicana, Sarah Palin, l'unica vera critica è un rimprovero per aver accettato la candidatura al fianco di quella zecca di McCain. In pratica, si rammarica che un così bel personaggio, un modello di donna lontano dal cliché femministeggiante di una Hillary Clinton, finisca nel girone dei dannati neocon, che, spiega, non potrà che corromperla e renderla complice ingranaggio di una macchina di morte.

Incuriosito, ho deciso di ascoltarmi il suo discorso alla convention del partito. Che dire? O il buon vecchio Lew è rimasto vittima di una cotta senile per questa procace Giunone (effettivamente una bella manza), oppure il contatto con Mac Caino ha già sortito il suo effetto mefitico, corrompendo la “povera Sarah” e trasformandola nel solito zombiecon. Infatti, se da una parte la Palin attacca Obama per le sue idee di “grande governo,” di più tasse e controlli, dall'altra lo attacca per il suo insufficiente sostegno alla guerra, per la richiesta di più diritti, in sostanza per non approvare la visione imperiale dei repubbli/cani.

Ancora una volta non posso far altro che constatare come tutto ciò non sia altro che un teatrino, una megaproduzione – pagata dal taxpayer – per intrattenere le masse scavando nel contempo un fossato sempre più profondo tra i due schieramenti avversi, i cui membri sono ormai incapaci di realizzare che il nemico è lo stesso per entrambi, ed è diviso in due per mera convenienza, a beneficio dello spettacolo. E che proprio di show, e di nient'altro, si tratti, ne ho avuto conferma allorché questa foto della Palin mi è capitata davanti:




La foto è probabilmente un montaggio, chissà, fatto sta che, immediatamente, ho avuto un flash del film Idiocracy, e mi sono reso conto che il futuro che descrive è in realtà già qui.





4 comments:

  1. E perché mai dovrebbe essere un montaggio? :)

    Il "montaggio" semmai è quello che ha subito la figlia diciassettenne della Palin, che in questi giorni ha raggiunto il quinto mese di gravidanza. Motivo per cui convolerà presto a nozze al fine di smentire quelle voci maligne che la dipingono come una ninfetta dedita alla diabolica lascivia ed alla peccaminosa concupiscenza. Una scelta volontaria e deliberata che la giovane avrebbe preso senza alcuna esitazione e/o pressione esterna giusto per ribadire che i valori trasmessile sono gli intramontabili "Dio, Patria e Famiglia".

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  2. Conservatori?...
    E' tutta la manfrina che è sempre uguale.

    http://it.youtube.com/watch?v=1JSBhI_0at0

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  3. Cmq "idiocracy" non l'ho trovato troppo brutto

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