sapevo che la Dupont fece un'esasperata operazione di lobbying sul governo affinché proibisse la cannabis. I suoi derivati, infatti, erano una pericolosa minaccia per la plastica che l'azienda aveva iniziato a produrre, così, il loro uso "ricreativo" venne usato come spauracchio per formare il consenso nella mandr.. ops! nella società.
"il suo uso ricreativo" in campagna, da mio nonno, con le foglie della cannabis sativa ci facevano i materassi, sempre freschi, profumati e fruscianti; ricreativa in questo senso ?
A proposito di stato che ci organizza la vita: a mio nonno piaceva fare il vino; subito dopo la guerra fecero una rifoma agraria e lo costrinsero, assieme a tanti altri, ad estirpare le viti e a sostituirle con il grano. Ma a mio nonno non piaceva coltivare il grano; vendette i campi e si mise ad aspettare pazientemente di morire fumando il mezzo toscano. Mia nonna gli proponeva in alternativa il rosario; no, non da fumare, ma da recitare; ma lui niente pertinace fino alla fine; lo so perchè glieli andavo a comperare io: 10 lire due mezzi toscani. E' morto vecchio in perfetta salute cadendo dalle scale: un giramento di testa o di coglioni, chissa, intuendo che da li a qualche anno avrebbero sostituito, sempre per legge, le colture di grano con quelle di girasole. Avevano sacrificato le sue vigne per nulla; sicuramente chi aveva fatto la legge era astemio e dormiva sui materassi a molle. Un barbaro.
in campagna, da mio nonno, con le foglie della cannabis sativa ci facevano i materassi, sempre freschi, profumati e fruscianti; ricreativa in questo senso ?
No, questo è uno dei possibili utilizzi che hanno messo il pepe al culo alle corporazioni dei derivati plastici.
Buondì, occhio a non equivocare la faccenda in termini di "canapa" da un lato e "plastica" dall'altro: anche la canapa è un materiale polimerico (la volgare plastica) e la distinzione si esplica piuttosto tra polimero naturale (canapa usata tal quale), artificiale (canapa lavorata) o sintetico (quello ad hoc costruito dalle molecole di base, i monomeri, come ad esempio alcuni prodotti Du Pont).
Grazie della precisazione Giorgio. Personalmente non ho nulla contro la plastica, sia che derivi dalla canapa o dal petrolio. Ciò che intendevo è che si è usato il grimaldello del freakettone debosciato pericolo per la società per fare della pura e semplice concorrenza sleale avallata dallo stato.
un'altra simpatica storia della cannabis la si può trovare in
ReplyDelete"l'erba di Carlo Erba" di Giorgio Samorini
Sandro
grazie per essere passato dal blog.
ReplyDeleteè un piacere leggervi!
(meno piacevole il perchè vi leggo, ma resistiamo ;)
sapevo che la Dupont fece un'esasperata operazione di lobbying sul governo affinché proibisse la cannabis.
ReplyDeleteI suoi derivati, infatti, erano una pericolosa minaccia per la plastica che l'azienda aveva iniziato a produrre, così, il loro uso "ricreativo" venne usato come spauracchio per formare il consenso nella mandr.. ops! nella società.
Come al solito: Down with the corporate state!
"il suo uso ricreativo"
ReplyDeletein campagna, da mio nonno, con le foglie della cannabis sativa ci facevano i materassi, sempre freschi, profumati e fruscianti; ricreativa in questo senso ?
A proposito di stato che ci organizza la vita: a mio nonno piaceva fare il vino; subito dopo la guerra fecero una rifoma agraria e lo costrinsero, assieme a tanti altri, ad estirpare le viti e a sostituirle con il grano.
Ma a mio nonno non piaceva coltivare il grano; vendette i campi e si mise ad aspettare pazientemente di morire fumando il mezzo toscano. Mia nonna gli proponeva in alternativa il rosario; no, non da fumare, ma da recitare; ma lui niente pertinace fino alla fine; lo so perchè glieli andavo a comperare io: 10 lire due mezzi toscani. E' morto vecchio in perfetta salute cadendo dalle scale: un giramento di testa o di coglioni, chissa, intuendo che da li a qualche anno avrebbero sostituito, sempre per legge, le colture di grano con quelle di girasole. Avevano sacrificato le sue vigne per nulla; sicuramente chi aveva fatto la legge era astemio e dormiva sui materassi a molle. Un barbaro.
Sandro
in campagna, da mio nonno, con le foglie della cannabis sativa ci facevano i materassi, sempre freschi, profumati e fruscianti; ricreativa in questo senso ?
ReplyDeleteNo, questo è uno dei possibili utilizzi che hanno messo il pepe al culo alle corporazioni dei derivati plastici.
Buondì,
ReplyDeleteocchio a non equivocare la faccenda in termini di "canapa" da un lato e "plastica" dall'altro: anche la canapa è un materiale polimerico (la volgare plastica) e la distinzione si esplica piuttosto tra polimero naturale (canapa usata tal quale), artificiale (canapa lavorata) o sintetico (quello ad hoc costruito dalle molecole di base, i monomeri, come ad esempio alcuni prodotti Du Pont).
Giorgio Venzo.
Grazie della precisazione Giorgio.
ReplyDeletePersonalmente non ho nulla contro la plastica, sia che derivi dalla canapa o dal petrolio. Ciò che intendevo è che si è usato il grimaldello del freakettone debosciato pericolo per la società per fare della pura e semplice concorrenza sleale avallata dallo stato.
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ReplyDeletePS.: e non ho nulla in contrario neanche verso gli usi "ricreativi" della canapa, ovviamente.
ReplyDelete(solito casino con il login, sorry)