Wednesday, December 10, 2008

Planet terror

“Government is an association of men who do violence to the rest of us.”
(Leo Tolstoy)
Io davvero mi chiedo per quanto dovremo andare avanti a farci prendere per i fondelli, quanto tempo ancora dovrà passare perché la gente apra finalmente gli occhi e accetti la realtà, e si renda conto che ciascuno di noi non è che un piccolo ingranaggio di una spaventosa macchina di morte e distruzione.

Che la ricchezza che ciascuno di noi ha contribuito a produrre viene progressivamente drenata dall'unica industria che prospera in un mondo in recessione, ed è l'industria delle armi, soprattutto quella legata ai grandi programmi di armamenti ad alta tecnologia necessari per le attività belliche degli stati. Scrive il Boston Globe:
La BAE sviluppa tecnologia in campi come la guerra elettronica e la cybersecurity, sistemi specializzati che sono la chiave a combattere una nuova ondata di minacce intorno al globo. In un anno in cui 1,7 milioni di posti di lavoro sono andati perduti negli Stati Uniti, l'azienda sta assumendo 200 tecnici ed operai a Nashua, Hudson e Merrimack nel New Hampshire e Burlington, Lexington e Marlborough nel Massachusetts.

Anche altri appaltatori di elettronica per la difesa, quali Raytheon Co. della Waltham e il centro a Taunton dei sistemi di comunicazione della General Dynamics Corp. continuano a prosperare. Tali aziende rimangono sommerse di ordini del Pentagono e di alleati dell'America sempre più preoccupati per il terrorismo e la proliferazione missilistica.
Tra questi alleati “preoccupati” c'è ovviamente, nel suo piccolo, l'Italia, che ha recentemente acquistato 4 aerei da guerra senza pilota (droni) per la modica cifra di 330 milioni di euro, mentre invia in Afghanistan 4 Tornado – al costo di oltre quattro milioni di euro al mese – ufficialmente con compiti di sorveglianza del territorio e di “acquisizione obiettivi” (ma, come nota il generale Mini, “gli aerei sotto controllo americano non hanno limiti operativi e i nostri cacciabombardieri saranno chiamati a ‘cacciabombardare’”). Tutto questo mentre ai pensionati con la minima il governo “regala” un cappuccino al giorno, per affrontare la crisi.

Del resto anche in Italia l'unico settore che pare non soffrire è quello degli armamenti. Alenia Aeronautica, per fare un esempio, ha stipulato un contratto da 287 milioni di dollari con la US Air Force per 18 aerei da trasporto tattico G222, anche questi destinati all'Afghanistan, là dove “Barrack” Obama ha già deciso di spedire altri 20.000 soldati nei prossimi 18 mesi. E lì, in quella zona di mondo ricca di tensioni, che il Pentagono ha individuato le migliori prospettive di profitto.

Ecco, io mi domando cos'altro sarà necessario, quando si conosca almeno in parte la vasta letteratura sulle operazioni “false-flag,” per capire il senso del sistema in cui viviamo. A cosa serviranno mai dei “servizi segreti” pagati con i nostri soldi ma delle cui operazioni nulla dobbiamo sapere? Ma neanche questo è del tutto vero. Perché talvolta qualche dettaglio sulle loro funzioni ce lo fanno sapere, per esempio sappiamo che il Proactive, Preemptive Operations Group (P2OG), organismo che riunisce la CIA ed altre agenzie segrete,
lancerebbe operazioni segrete puntate a “stimolare reazioni” fra terroristi e stati in possesso di armi di distruzione di massa – cioè per esempio, spingendo cellule terroriste all'azione per esporle ad attacchi a “risposta-rapida” delle forze USA.
Ovvero, tali organizzazioni segrete servono a accendere i focolai per spegnere i quali è giustificata la loro stessa esistenza nonché la necessità di dirottare sempre maggiori risorse verso l'industria della distruzione e della morte. Allora dovrebbe essere chiaro lo scopo ultimo della macchina statale, che non è di servire gli schiavi che la alimentano, non più di quanto l'aratro è al servizio del bue che lo trascina. Anche se la mano che lo nutre è la stessa che lo frusta, alla fine sarà anche quella che ne farà bistecche.

3 comments:

  1. cacchio hai proprio ragione.......

    che mondo di m...a, quasi mi vergogno ad aver messo al mondo un figlio.....

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  2. Credevi di aver “solo” messo al mondo un figlio. In realtà facendolo ti sei anche assunto la responsabilità di rendere questo mondo migliore...

    :-)

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  3. Che altro dire ?
    Perfetto.

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