Più atteso della consegna di un oro olimpico, è arrivato il momento dell'edizione agostana del Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa, il riconoscimento mensile ai campioni dello sport più amato e praticato al mondo: l'abuso di potere. Ed è un'edizione dal sapore squisitamente estivo, una vera e propria incursione nel mondo dei giochi e della fantasia, quella che andiamo a presentare.
Il primo concorrente (già segnalato su Era Volgare) arriva dal Sudamerica, precisamente dall'Argentina, dove il fisco, preoccupato evidentemente dalla scarsità delle entrate, ha deciso di spenderne una parte per convincere i giovani della bellezza dell'essere derubato. Detto che il metodo scelto è un videogioco, è da vedersi se i giovani argentini troveranno il tempo da dedicarci: difficile immaginare che preferiranno trastullarsi pagando soldi virtuali per sussidiare l'agricoltura piuttosto che sterminare allegramente armate di alieni. Forse rendere il gioco materia obbligatoria di studio potrebbe migliorarne l'efficacia, oltre a rafforzarne la candidatura per il nostro ambito Premio.
Abbiamo poi un campione nostrano, l'ineffabile ministro (dei) Maroni, selezionato dalla giuria per il suo decreto sui superpoteri dei sindaci, che ha già provocato un'insorgenza di norme e divieti degni di Gotham City, ciascuno dei quali sarebbe di per sé meritevole di premiazione. Ma è giusto riconoscere al ministro il merito di questa fantasmagorica esplosione che rende ormai difficile distinguere l'Italia da Gardaland.
Non poteva mancare, infine, un concorrente dal Regno Unito, un luogo che ci dà sempre grandi soddisfazioni. Anche in questo caso, l'evento segnalato è alquanto frivolo, ma il sequestro nell'ambito di una delle tante operazioni anti-terrorismo – sempre indirizzate verso innocui manifestanti, of course – di un gioco da tavolo sulla guerra al terrorismo è una coincidenza così esilarante che i giurati non hanno avuto esitazioni nell'includerla nel trio delle meraviglie.
È il grande gioco del potere, e noi, pur essendo semplici ed ininfluenti pedine, possiamo dare il nostro piccolo contributo nell'unico modo possibile: esprimendo il nostro voto, gioia e dovere di ogni fedele suddito democratico.
___________________________
Argentina: videogioco educa giovani a pagamento tasse
L'Agenzia per le entrate fiscali argentina (Afip) ha lanciato un videogioco interattivo per educare i giovani a pagare le tasse. Denominato Perfil de Riesgo (Profilo di rischio), il videogioco affida ad una giovane ed avvenente Martina dai capelli rossi la missione di abbattere i pregiudizi esistenti fra il cittadino e il pagamento delle tasse. Destinato ai ragazzi tra i dieci e i 16 anni, il videogioco e' gratuito ed e' scaricabile da internet a partire da settembre.
___________________________
Tolleranza zero, è l'estate dei divieti
Attenti ai piccioni. A Lucca, dargli da mangiare può costare caro: fino a 500 euro di multa. Frenate, poi, le vostre effusioni: per un bacio in auto a Eboli si sborsano 500 euro. Organizzate una festa con fuochi d'artificio? Ricordate che a Positano sono vietati ogni giorno, tranne il sabato. E poi, dite addio ai massaggi sui litorali. Ogni estate ha i suoi divieti, si sa. Ma questa del 2008 rischia di diventare un percorso a ostacoli. Complice il decreto Maroni, che incoraggia la "creatività" dei sindaci a colpi di ordinanze.
In effetti i primi cittadini, ora "ufficiali di governo", stanno dando prova di grande fantasia. I divieti? Dai più seri, ai più futili. Tra i primi, quelli che colpiscono l'accattonaggio (ad Assisi, Verona, Venezia, Firenze), la prostituzione di strada con maximulte ai clienti (a Padova, Verona, Silvi, Pescara), gli ambulanti abusivi e il trasporto di merce in borsoni (a Venezia, Alassio, Roma, Cortina d'Ampezzo, Forte dei Marmi).
Un pacchetto d'ordinanze, questo, che è direttamente figlio del decreto legge del 5 agosto scorso, relativo ai nuovi poteri dei sindaci. Altri divieti, che colpiscono a pioggia i comportamenti più vari, sono invece usciti dai cassetti dei Comuni ben prima del via libera dato dal Viminale. Capostipite, l'ordinanza anti-lavavetri di Firenze, del 27 agosto 2007.
A Positano, da fine giugno scorso i "botti" sono vietati nelle feste private, tutti i giorni a eccezione del sabato dalle 20.30 alle 23. Le multe? Da 50 a 500 euro. Il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, invece, ha deciso di vietare l'uso del rumoroso tagliaerba nel pomeriggio e durante il weekend. Ben oltre si è spinto il 2 agosto scorso, il sindaco di Eboli: ha infatti deciso di istituire una multa fino a 500 euro per chi viene trovato in auto in atteggiamenti amorosi.
A Lucca, il nemico è il piccione e chi gli dà da mangiare: la multa può andare da 25 a 500 euro. Sotto attacco sono poi le panchine di mezza Italia: a Voghera, il vicesindaco Graziano Percivalle (Udc) le vieta a partire dalle 23 a gruppi composti da più di tre persone; a Viareggio, invece, nei mesi di luglio e agosto è vietato appoggiarvi sopra i piedi. A Novara, il primo cittadino Massimo Giordano proibisce la sosta notturna nei parchi a più di due persone.
Attenti anche in spiaggia: a Massa Carrara non si può cucinare dentro le cabine degli stabilimenti; ad Eraclea, guai a costruire castelli di sabbia; a Is Aruttas (Olbia) multa fino a 360 euro per chi fuma in spiaggia. Non va meglio in città: a Genova dall'8 agosto scorso, non si può passeggiare con una bottiglia di bevanda alcolica in mano, tra i carrugi del centro storico. Vietato, poi, in molte città (ad esempio Capri) girare a torso nudo o in bikini.
Per non essere da meno degli enti locali, anche il governo nazionale impone i suoi divieti estivi. Con un'apposita ordinanza, infatti, il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, ha proibito qualche giorno fa i massaggi lungo i litorali, per "prevenire gli effetti pericolosi che possono essere generati dalla pratica sulle spiagge di prestazioni estetiche o terapeutiche, da parte di soggetti ambulanti non in possesso di adeguata preparazione e competenza".
C'è invece chi i divieti decide di toglierli. Il 13 agosto, un uomo che leggeva un libro sdraiato sul prato di Campo Marzo a Vicenza è stato multato di 50 euro, in base a un'ordinanza del 2002, che vietava di adagiarsi sull'erba di alcuni giardini pubblici. Divieto, che il Comune ha deciso però di togliere per permettere di "stendersi sull'erba: cosa che tranquillamente avviene in tutti i più bei parchi del mondo".
___________________________
Gioco da tavolo bollato come criminale
Potrebbe non essere un divertimento per tutta la famiglia – bene, non come il Monopoli, il Trivial Pursuit o il Mousetrap, diciamo. I temi della costruzione di un impero e degli attacchi terroristici agli avversari probabilmente potrebbero far andar di traverso il pranzo di Natale.
È raro, tuttavia, che un gioco da tavolo sia sequestrato dalla polizia. Questa settimana questo è quello che è accaduto con War on Terror: The Boardgame; un esemplare è stato confiscato ai dimostranti per il clima nel Kent.
A seguito di una serie di incursioni nell'accampamento dei dimostranti vicino alla centrale elettrica di Kingsnorth, gli ufficiali hanno esposto un campionario delle presunte armi strappate ai dimostranti: lame, scalpelli, trinciatrici, una stella da lancio – e una copia del gioco satirico, che satirizza la “guerra al terrore” di Washington.
Per i creatori del gioco, Andrew Sheerin ed Andy Tompkins, web designer di Cambridge, l'inclusione del loro gioco è stata uno shock.
“Quando ho visto le foto sui giornali sono andato in confusione,” ha detto il 32enne Sheerin; ho pensato: chi può credere che un gioco da tavolo possa essere usato come arma?” [...]
Proprio come in giochi quali il Risiko o Diplomacy, in War on Terror i giocatori creano imperi in competizione ed intraprendono guerre aperte per le risorse e la terra. La sua controversa funzione è la possibilità di “istruire” cellule terroriste che attacchino i vostri nemici o, se siete sfortunati, potrebbero rivolgersi contro di voi – come alcuni gruppi terroristici anti-occidentali hanno fatto.
C'è uno “Spinner” dell'asse del male inteso a parodiare la diplomazia internazionale designando a caso quale giocatore sarà il terrorista. Il prescelto allora deve portare un passamontagna (incluso nella scatola) con la parola “Evil” cucita sopra. La polizia del Kent ha detto di aver confiscato il gioco perché il passamontagna avrebbe potuto essere usato per celare l'identità di qualcuno o nel corso di un azione criminale. Sheerin non è convinto. “È irragionevole,” ha detto. “Anche una barba può celare l'identità di qualcuno. La polizia comincerà a vietare le barbe?”
Il primo concorrente (già segnalato su Era Volgare) arriva dal Sudamerica, precisamente dall'Argentina, dove il fisco, preoccupato evidentemente dalla scarsità delle entrate, ha deciso di spenderne una parte per convincere i giovani della bellezza dell'essere derubato. Detto che il metodo scelto è un videogioco, è da vedersi se i giovani argentini troveranno il tempo da dedicarci: difficile immaginare che preferiranno trastullarsi pagando soldi virtuali per sussidiare l'agricoltura piuttosto che sterminare allegramente armate di alieni. Forse rendere il gioco materia obbligatoria di studio potrebbe migliorarne l'efficacia, oltre a rafforzarne la candidatura per il nostro ambito Premio.
Abbiamo poi un campione nostrano, l'ineffabile ministro (dei) Maroni, selezionato dalla giuria per il suo decreto sui superpoteri dei sindaci, che ha già provocato un'insorgenza di norme e divieti degni di Gotham City, ciascuno dei quali sarebbe di per sé meritevole di premiazione. Ma è giusto riconoscere al ministro il merito di questa fantasmagorica esplosione che rende ormai difficile distinguere l'Italia da Gardaland.
Non poteva mancare, infine, un concorrente dal Regno Unito, un luogo che ci dà sempre grandi soddisfazioni. Anche in questo caso, l'evento segnalato è alquanto frivolo, ma il sequestro nell'ambito di una delle tante operazioni anti-terrorismo – sempre indirizzate verso innocui manifestanti, of course – di un gioco da tavolo sulla guerra al terrorismo è una coincidenza così esilarante che i giurati non hanno avuto esitazioni nell'includerla nel trio delle meraviglie.
È il grande gioco del potere, e noi, pur essendo semplici ed ininfluenti pedine, possiamo dare il nostro piccolo contributo nell'unico modo possibile: esprimendo il nostro voto, gioia e dovere di ogni fedele suddito democratico.
___________________________
Argentina: videogioco educa giovani a pagamento tasse
L'Agenzia per le entrate fiscali argentina (Afip) ha lanciato un videogioco interattivo per educare i giovani a pagare le tasse. Denominato Perfil de Riesgo (Profilo di rischio), il videogioco affida ad una giovane ed avvenente Martina dai capelli rossi la missione di abbattere i pregiudizi esistenti fra il cittadino e il pagamento delle tasse. Destinato ai ragazzi tra i dieci e i 16 anni, il videogioco e' gratuito ed e' scaricabile da internet a partire da settembre.
___________________________
Tolleranza zero, è l'estate dei divieti
Attenti ai piccioni. A Lucca, dargli da mangiare può costare caro: fino a 500 euro di multa. Frenate, poi, le vostre effusioni: per un bacio in auto a Eboli si sborsano 500 euro. Organizzate una festa con fuochi d'artificio? Ricordate che a Positano sono vietati ogni giorno, tranne il sabato. E poi, dite addio ai massaggi sui litorali. Ogni estate ha i suoi divieti, si sa. Ma questa del 2008 rischia di diventare un percorso a ostacoli. Complice il decreto Maroni, che incoraggia la "creatività" dei sindaci a colpi di ordinanze.
In effetti i primi cittadini, ora "ufficiali di governo", stanno dando prova di grande fantasia. I divieti? Dai più seri, ai più futili. Tra i primi, quelli che colpiscono l'accattonaggio (ad Assisi, Verona, Venezia, Firenze), la prostituzione di strada con maximulte ai clienti (a Padova, Verona, Silvi, Pescara), gli ambulanti abusivi e il trasporto di merce in borsoni (a Venezia, Alassio, Roma, Cortina d'Ampezzo, Forte dei Marmi).
Un pacchetto d'ordinanze, questo, che è direttamente figlio del decreto legge del 5 agosto scorso, relativo ai nuovi poteri dei sindaci. Altri divieti, che colpiscono a pioggia i comportamenti più vari, sono invece usciti dai cassetti dei Comuni ben prima del via libera dato dal Viminale. Capostipite, l'ordinanza anti-lavavetri di Firenze, del 27 agosto 2007.
A Positano, da fine giugno scorso i "botti" sono vietati nelle feste private, tutti i giorni a eccezione del sabato dalle 20.30 alle 23. Le multe? Da 50 a 500 euro. Il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, invece, ha deciso di vietare l'uso del rumoroso tagliaerba nel pomeriggio e durante il weekend. Ben oltre si è spinto il 2 agosto scorso, il sindaco di Eboli: ha infatti deciso di istituire una multa fino a 500 euro per chi viene trovato in auto in atteggiamenti amorosi.
A Lucca, il nemico è il piccione e chi gli dà da mangiare: la multa può andare da 25 a 500 euro. Sotto attacco sono poi le panchine di mezza Italia: a Voghera, il vicesindaco Graziano Percivalle (Udc) le vieta a partire dalle 23 a gruppi composti da più di tre persone; a Viareggio, invece, nei mesi di luglio e agosto è vietato appoggiarvi sopra i piedi. A Novara, il primo cittadino Massimo Giordano proibisce la sosta notturna nei parchi a più di due persone.
Attenti anche in spiaggia: a Massa Carrara non si può cucinare dentro le cabine degli stabilimenti; ad Eraclea, guai a costruire castelli di sabbia; a Is Aruttas (Olbia) multa fino a 360 euro per chi fuma in spiaggia. Non va meglio in città: a Genova dall'8 agosto scorso, non si può passeggiare con una bottiglia di bevanda alcolica in mano, tra i carrugi del centro storico. Vietato, poi, in molte città (ad esempio Capri) girare a torso nudo o in bikini.
Per non essere da meno degli enti locali, anche il governo nazionale impone i suoi divieti estivi. Con un'apposita ordinanza, infatti, il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, ha proibito qualche giorno fa i massaggi lungo i litorali, per "prevenire gli effetti pericolosi che possono essere generati dalla pratica sulle spiagge di prestazioni estetiche o terapeutiche, da parte di soggetti ambulanti non in possesso di adeguata preparazione e competenza".
C'è invece chi i divieti decide di toglierli. Il 13 agosto, un uomo che leggeva un libro sdraiato sul prato di Campo Marzo a Vicenza è stato multato di 50 euro, in base a un'ordinanza del 2002, che vietava di adagiarsi sull'erba di alcuni giardini pubblici. Divieto, che il Comune ha deciso però di togliere per permettere di "stendersi sull'erba: cosa che tranquillamente avviene in tutti i più bei parchi del mondo".
___________________________
Gioco da tavolo bollato come criminale
Potrebbe non essere un divertimento per tutta la famiglia – bene, non come il Monopoli, il Trivial Pursuit o il Mousetrap, diciamo. I temi della costruzione di un impero e degli attacchi terroristici agli avversari probabilmente potrebbero far andar di traverso il pranzo di Natale.
È raro, tuttavia, che un gioco da tavolo sia sequestrato dalla polizia. Questa settimana questo è quello che è accaduto con War on Terror: The Boardgame; un esemplare è stato confiscato ai dimostranti per il clima nel Kent.
A seguito di una serie di incursioni nell'accampamento dei dimostranti vicino alla centrale elettrica di Kingsnorth, gli ufficiali hanno esposto un campionario delle presunte armi strappate ai dimostranti: lame, scalpelli, trinciatrici, una stella da lancio – e una copia del gioco satirico, che satirizza la “guerra al terrore” di Washington.
Per i creatori del gioco, Andrew Sheerin ed Andy Tompkins, web designer di Cambridge, l'inclusione del loro gioco è stata uno shock.
“Quando ho visto le foto sui giornali sono andato in confusione,” ha detto il 32enne Sheerin; ho pensato: chi può credere che un gioco da tavolo possa essere usato come arma?” [...]
Proprio come in giochi quali il Risiko o Diplomacy, in War on Terror i giocatori creano imperi in competizione ed intraprendono guerre aperte per le risorse e la terra. La sua controversa funzione è la possibilità di “istruire” cellule terroriste che attacchino i vostri nemici o, se siete sfortunati, potrebbero rivolgersi contro di voi – come alcuni gruppi terroristici anti-occidentali hanno fatto.
C'è uno “Spinner” dell'asse del male inteso a parodiare la diplomazia internazionale designando a caso quale giocatore sarà il terrorista. Il prescelto allora deve portare un passamontagna (incluso nella scatola) con la parola “Evil” cucita sopra. La polizia del Kent ha detto di aver confiscato il gioco perché il passamontagna avrebbe potuto essere usato per celare l'identità di qualcuno o nel corso di un azione criminale. Sheerin non è convinto. “È irragionevole,” ha detto. “Anche una barba può celare l'identità di qualcuno. La polizia comincerà a vietare le barbe?”
Buh, avevo commentato ma il commento non si vede.
ReplyDeleteDicevo che voto Maroni, senza dubbio. Con Zaia che vuole fissare i prezzi di pasta e pane per decreto e Bossi, che manco il tempo di cominciare a godere per l'abolizione dell'immonda ICI già ce la vorrebbe ripropinare perché "è la tassa più federalista che c'è", credo che i padagni abbiano definitivamente dato un calcio nel culo al povero scheletro di G. Miglio.
Non è un bello spettacolo.
srecondo me la furberia degli stati si è vista con l'argentina e il suo famoso videogioco.
ReplyDeleteIl potere gli ha dato alla testa: quale descrizione migliore per i Sindaci Scemiffi?
ReplyDeleteVoto Moglioni, volevo dire Mesticoli, anzi, Maroni.
Il potere ha dato alla testa anche al consiglio comunale del mio comune: cioè di Badia, in Sudtirolo.
ReplyDeleteÈ fresco di ieri un regolamento che intende "dare una veste nuova, uniforme, più pulita e decorosa alla segnalatica pubblicitaria". A tal fine obbliga tutti gli esercizi che hanno una segnaletica pubblicitaria a controllare "se può essere regolarizzata con le realtive modalità per la sanatoria oppure se dovrà essre demolita", nonchè a "richiedere la concessione edilizia" per tutte le insegne pubblicitarie di nuova realizzazione. "Il regolamento proibisce inoltre tutti i mezzi pubblicitari provvisori e/o non fissi o spostabili con i quali si indica l'apertura dell'esercizio, menù scontati o altre informazioni, non contribuiscono al decoro dei nostri centri...". Ci tengono inoltre a precisare che "non è volontà del Comune ostacolare i singoli nel loro operato".
Ciao Matthias, grazie per la segnalazione. Anche il Tirolo può dunque ambire al Premio Caligola!
ReplyDelete