Le vibrazioni negative che hanno avvolto il pianeta in questo ultimo periodo hanno impedito le regolari trasmissioni da Laputa, con sommo dispiacere mio e – ne sono certo – di molti affezionati lettori del Gongoro. Questo blog non è un po' più triste, senza i dispacci telepatici del nostro inviato, il “Pesce Volante.” È come se venisse a mancare quel terzo occhio che guardando da oltre le nubi scorge negli eventi angolazioni insospettate.
Immaginerete quindi la gioia quando, poche ore fa, il trasmettittore telepatico ha ripreso inaspettatamente a ticchettare, battendo una storia di pirati dei Caraibi. Il Pesce Volante ha ricominciato le sue ardite evoluzioni con la capsula temporale!
Orsù, lasciamoci ancora una volta trasportare nella calda atmosfera di un'epoca avventurosa e affascinante come poche, e speriamo che il nostro inviato non ci lasci di nuovo troppo tempo senza i suoi dispacci. Come sempre, buon fine settimana.
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Di Giovanni Pesce
Penso che la penna di Emilio Salgari costituirebbe un valido aiuto nella scrittura di queste brevi note dedicate ai fratelli filibustieri.
Un’importante punto di partenza nel discutere le azioni di questi è la definizione del nome della categoria nella quale i nostri avventurieri possano essere classificati.
Il pirata è un uomo di mare che agisce contro tutti i naviganti, senza obbligo di rispettare alcuna regola; la pirateria è molto antica e già Cesare e Pompeo dovettero organizzarsi per difendersi dai pirati del Mediterraneo Orientale. Il corsaro è, invece, una persona autorizzata a rapinare le navi mercantili.
Il corsaro è, invece, una persona autorizzata a rapinare le navi mercantili nemiche, e, come 007, “con licenza di uccidere” nemici in battaglia; quindi il corsaro gode dei diritti collegati allo status di combattente regolare: avere una patria, una bandiera ed il diritto di non essere passato per le armi, se preso prigioniero.
Questi diritti derivavano da una "lettera di corsa e rappresaglia" che era un'autorizzazione del sovrano, concessa al proprietario di un mercantile, con la quale si prevedeva che, nel caso in cui la nave o il carico andassero rubati o distrutti, il mercante potesse reagire attaccando a sua volta il nemico per rifarsi delle perdite. La Marineria inglese sfruttò questa opportunità di guerriglia marittima per imporre il proprio imperio sui mari senza doversi esporre troppo “in primis” dal punto di vista economico e militare. Francis Drake ed Henry Morgan, e un tale Giuseppe Garibaldi ottennero una “patente de corso” per poter esercitare la “guerra di corsa” nelle acque delle Americhe.
Il genovese Capitan Giuseppe Bavastro aveva ottenuto il patentino di corsaro da Napoleone, mentre l'ammiraglio Andrea Doria soprannominato il Corsaro aveva offerto i suoi servizi “di corsa” a Francia, Spagna e Vaticano.
I bucanieri invece sono dei pirati di terra, che riuniti in bande, in qualche occasione, sono stati utilizzati dal Governo Inglese per contrastare i traffici commerciali Francesi e Spagnoli.
Il termine filibustiere proveniente dall'olandese vrijbuiter (freebooter), identifica una doppia realtà: o un aderente ad gruppo di liberi predatori di bottini oppure un partecipante ad una spedizione militare in un paese straniero per rovesciarne il regime.
I più importanti filibustieri del secondo tipo sono stati Narciso López, e Giovanni Quitman a Cuba e in Nicaraugua William Walker.
Nel 1853, William Walker, leader un esercito di mercenari, tentò un’azione militare alla filibustiera in Nicaragua per conquistarne il controllo politico ed ottenere così il controllo economico del movimento merci e passeggeri tra gli Oceani Atlantico e Pacifico.
Nonostante il sostegno da parte del Presidente degli Stati Uniti, Franklin Pierce, bisnonno materno di George Walker Bush, il nostro filibustiere venne destituito tramite una controrivoluzione organizzata da Cornelius Vanderbilt ex-concessionario della tratta commerciale Atlantico-Pacifico tra San Juan del Norte e San Juan del Sur.
Attualmente ritroviamo un uso moderno della filibusteria: tra le proposte del progetto 1962 Northwoods pensato per creare un “casus belli” per gli Stati Uniti contro Cuba, vi era quella di costruire una azione filibustiera con falsa bandiera cubana contro un’altra nazione caraibica.
Immaginerete quindi la gioia quando, poche ore fa, il trasmettittore telepatico ha ripreso inaspettatamente a ticchettare, battendo una storia di pirati dei Caraibi. Il Pesce Volante ha ricominciato le sue ardite evoluzioni con la capsula temporale!
Orsù, lasciamoci ancora una volta trasportare nella calda atmosfera di un'epoca avventurosa e affascinante come poche, e speriamo che il nostro inviato non ci lasci di nuovo troppo tempo senza i suoi dispacci. Come sempre, buon fine settimana.
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Di Giovanni Pesce
Penso che la penna di Emilio Salgari costituirebbe un valido aiuto nella scrittura di queste brevi note dedicate ai fratelli filibustieri.
Un’importante punto di partenza nel discutere le azioni di questi è la definizione del nome della categoria nella quale i nostri avventurieri possano essere classificati.
Il pirata è un uomo di mare che agisce contro tutti i naviganti, senza obbligo di rispettare alcuna regola; la pirateria è molto antica e già Cesare e Pompeo dovettero organizzarsi per difendersi dai pirati del Mediterraneo Orientale. Il corsaro è, invece, una persona autorizzata a rapinare le navi mercantili.
Il corsaro è, invece, una persona autorizzata a rapinare le navi mercantili nemiche, e, come 007, “con licenza di uccidere” nemici in battaglia; quindi il corsaro gode dei diritti collegati allo status di combattente regolare: avere una patria, una bandiera ed il diritto di non essere passato per le armi, se preso prigioniero.
Questi diritti derivavano da una "lettera di corsa e rappresaglia" che era un'autorizzazione del sovrano, concessa al proprietario di un mercantile, con la quale si prevedeva che, nel caso in cui la nave o il carico andassero rubati o distrutti, il mercante potesse reagire attaccando a sua volta il nemico per rifarsi delle perdite. La Marineria inglese sfruttò questa opportunità di guerriglia marittima per imporre il proprio imperio sui mari senza doversi esporre troppo “in primis” dal punto di vista economico e militare. Francis Drake ed Henry Morgan, e un tale Giuseppe Garibaldi ottennero una “patente de corso” per poter esercitare la “guerra di corsa” nelle acque delle Americhe.
Il genovese Capitan Giuseppe Bavastro aveva ottenuto il patentino di corsaro da Napoleone, mentre l'ammiraglio Andrea Doria soprannominato il Corsaro aveva offerto i suoi servizi “di corsa” a Francia, Spagna e Vaticano.
I bucanieri invece sono dei pirati di terra, che riuniti in bande, in qualche occasione, sono stati utilizzati dal Governo Inglese per contrastare i traffici commerciali Francesi e Spagnoli.
Il termine filibustiere proveniente dall'olandese vrijbuiter (freebooter), identifica una doppia realtà: o un aderente ad gruppo di liberi predatori di bottini oppure un partecipante ad una spedizione militare in un paese straniero per rovesciarne il regime.
I più importanti filibustieri del secondo tipo sono stati Narciso López, e Giovanni Quitman a Cuba e in Nicaraugua William Walker.
Nel 1853, William Walker, leader un esercito di mercenari, tentò un’azione militare alla filibustiera in Nicaragua per conquistarne il controllo politico ed ottenere così il controllo economico del movimento merci e passeggeri tra gli Oceani Atlantico e Pacifico.
Nonostante il sostegno da parte del Presidente degli Stati Uniti, Franklin Pierce, bisnonno materno di George Walker Bush, il nostro filibustiere venne destituito tramite una controrivoluzione organizzata da Cornelius Vanderbilt ex-concessionario della tratta commerciale Atlantico-Pacifico tra San Juan del Norte e San Juan del Sur.
Attualmente ritroviamo un uso moderno della filibusteria: tra le proposte del progetto 1962 Northwoods pensato per creare un “casus belli” per gli Stati Uniti contro Cuba, vi era quella di costruire una azione filibustiera con falsa bandiera cubana contro un’altra nazione caraibica.
“5. A "Cuban-based, Castro-supported" filibuster could be simulated against a neighboring Caribbean nation (in the vein of the 14th of June invasion of the Dominican Republic).”Penso che una pinta di Rhum sia il minimo per digerire queste piraterie statali.
io ho sempre adorato francis drake, debbo essere sincero
ReplyDeleteA me è sempre piaciuta Yolanda, la figlia del corsaro nero.
ReplyDeleteDa ragazzino ho apprezzato molto
anche la figlia di Francis Drake, Gabrielle Drake.
Quanto mi sarebbe piaciuto essere un Bucaniere!!
Pyter
Il fascino della divisa si trasferisce pure alle figlie dei corsari.
ReplyDeletePer valutare il grado di bontà delle medesime figliole occorre utilizzare lo strumento apposito.
Se devo dire la verità non mi sembrate molto preparati ad evitare le gold-digging gals...
ReplyDeletePirati, bucanieri, filibustieri, corsari.
ReplyDeleteE i moderni "pirati dell'aria" come li chiamiamo?
"Pesci volanti" mi sembra approppriato, ma non è che sia molto romantico.
"Pesci volanti" mi sembra approppriato, ma non è che sia molto romantico.
ReplyDeleteNon hai letto “Il vecchio e il mare,” vero? :-)
Il più tranquillo "Pirata dell'aria" che conosco è Ralph Minichiello che nel 1969 dirottò un B707 Twa fino a Roma.
ReplyDeleteFinì quell'avventura a Regina Coeli, in nome omen.
Negli anni 70 e 80 era facile incontrarlo nei ristoranti e gelaterie dove lavorava.
Veri Pirati dell'aria sono stati quegli italiani che hanno bombardato la exJugoslavia "prima" della dichiarazione di guerra.
E che dire di quei pirati che han lasciato piccole scie escrementizie nei cieli tersi di un cartone animato?
ReplyDeletehttp://www.youtube.com/watch?v=CIvqT7Khtb4
Ma più propriamente questi sono certamente corsari.
Dio o qualcun altro li stramaledica.
AutminRic