A Laputa, ormai l'abbiamo capito, anche le cose che a noi uomini di terra paiono del tutto innocenti (anzi, soprattutto quelle) vengono viste sempre con un certo sospetto: sarà la prospettiva dall'alto, sarà l'aria rarefatta delle alte quote in cui l'isola volante volteggia, o forse è solo la possibilità di guardare agli eventi del mondo con un certo distacco, un po' come gli scienziati guardano allo scontro di particelle lanciate a folle velocità nel LHC di Ginevra, alla ricerca del bosone di Higgs. Ed è proprio la corrispondenza tra due uomini di scienza il tema del dispaccio telepatico della settimana: possibile che sia servita ad uno scopo opposto a quello immediatamente apparente? Se lo domanda il nostro inviato, il Pesce Volante, con quella sua aria un po' così che hanno quelli che vivono a Laputa.
Da accompagnare con un cocktail Manhattan miscelato però con precisione scientifica, per conciliare il relax di questo weekend arrivato alla fine di una settimana veramente da cani per l'economia mondiale.
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Di Giovanni Pesce
Facendo pulizia tra le cartacce lasciate in giro dai figli, ho ritrovato una tesina sul carteggio Einstein - Freud.
L’argomento delle conversazioni dei due mittel-europei, interpretato con gli occhi di un liceale ha una sua valenza, ma visto con gli occhiali di They live assume una ben più tragico significato.
Il Timeline del carteggio è intrigante: Albert Einstein scrive la sua lettera a Freud il 30 luglio 1932. Il giorno dopo, il 31 luglio 1932, si svolgono le elezioni politiche tedesche che permetteranno l’ascesa al potere di tale Hitler Adolfo, oscuro imbianchino di origini austriache.
L’argomento di discussione è inserito in questa domanda che Einstein pone a Freud.” C’e un modo di liberare gli uomini dalla fatalità della guerra?”.
In realtà, la Società delle Nazioni aveva sollecitato a Einstein “di invitare una persona di suo gradimento ad un franco scambio di opinioni su un problema qualsiasi, da lui scelto”; ed Einstein sceglie l’argomento guerra, come interlocutore Freud e come data il 30 Luglio 1932.
Questi tre elementi fanno già scattare una serie di “early warnings” di tipo cospirazionistico.
Penso che i miei ragionamenti filosofici siano abbastanza modesti e neanche minimamente paragonabili a quelli di un buon liceale o ad una qualunque delle recensioni presenti sul Web, però gli occhiali di Carpenter mi danno una possibilità in più per sottolineare frasi come:
Sapevano i due studiosi di che cosa stava per bollire nel pentolone europeo e mondiale?
E’ mia opinione che i due, nonostante il loro impegno antimilitarista, alimentando i discorsi sulla guerra, abbiano acceso i fornelli del gran calderone della WW2, coinvolgendo sull’argomento la comunità scientifica internazionale.
Qui al Centro di Igiene Mentale di Laputa si propende per l’ipotesi del megacopione che è stato distribuito a tutti i componenti della sceneggiata (banchieri, politici, scienziati della Royal Society); pertanto a ciascuno è stato affidato un ruolo e una tempistica ben precisi.
Il 30 gennaio 1933, il caporale Hitler Adolfo entra sul palcoscenico del teatro e fa la sua prima battuta “Sono il nuovo Cancelliere della Germania.”
Le battute successive sono abbastanza conosciute.
Da accompagnare con un cocktail Manhattan miscelato però con precisione scientifica, per conciliare il relax di questo weekend arrivato alla fine di una settimana veramente da cani per l'economia mondiale.
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Di Giovanni Pesce
Facendo pulizia tra le cartacce lasciate in giro dai figli, ho ritrovato una tesina sul carteggio Einstein - Freud.
L’argomento delle conversazioni dei due mittel-europei, interpretato con gli occhi di un liceale ha una sua valenza, ma visto con gli occhiali di They live assume una ben più tragico significato.
Il Timeline del carteggio è intrigante: Albert Einstein scrive la sua lettera a Freud il 30 luglio 1932. Il giorno dopo, il 31 luglio 1932, si svolgono le elezioni politiche tedesche che permetteranno l’ascesa al potere di tale Hitler Adolfo, oscuro imbianchino di origini austriache.
L’argomento di discussione è inserito in questa domanda che Einstein pone a Freud.” C’e un modo di liberare gli uomini dalla fatalità della guerra?”.
In realtà, la Società delle Nazioni aveva sollecitato a Einstein “di invitare una persona di suo gradimento ad un franco scambio di opinioni su un problema qualsiasi, da lui scelto”; ed Einstein sceglie l’argomento guerra, come interlocutore Freud e come data il 30 Luglio 1932.
Questi tre elementi fanno già scattare una serie di “early warnings” di tipo cospirazionistico.
Penso che i miei ragionamenti filosofici siano abbastanza modesti e neanche minimamente paragonabili a quelli di un buon liceale o ad una qualunque delle recensioni presenti sul Web, però gli occhiali di Carpenter mi danno una possibilità in più per sottolineare frasi come:
Ma sono perfettamente consapevole del fatto che l’istinto aggressivo opera anche in altre forme e in altre circostanze (penso alle guerre civili, per esempio, dovute un tempo al fanatismo religioso, oggi a fattori sociali; o, ancora, alla persecuzione di minoranze razziali). (Lettera Einstein)oppure
Noi presumiamo che le pulsioni dell’uomo siano soltanto di due specie, quelle che tendono a conservare e a unire - da noi chiamate sia erotiche (esattamente nel senso di Eros nel Convivio di Platone) sia sessuali, estendendo intenzionalmente il concetto popolare di sessualità, - e quelle che tendono a distruggere e a uccidere; queste ultime le comprendiamo tutte nella denominazione di pulsione aggressiva o distruttiva. (Risposta Freud)Come posso valutare serenamente questa strategia della tensione scientifica?
Sapevano i due studiosi di che cosa stava per bollire nel pentolone europeo e mondiale?
E’ mia opinione che i due, nonostante il loro impegno antimilitarista, alimentando i discorsi sulla guerra, abbiano acceso i fornelli del gran calderone della WW2, coinvolgendo sull’argomento la comunità scientifica internazionale.
Qui al Centro di Igiene Mentale di Laputa si propende per l’ipotesi del megacopione che è stato distribuito a tutti i componenti della sceneggiata (banchieri, politici, scienziati della Royal Society); pertanto a ciascuno è stato affidato un ruolo e una tempistica ben precisi.
Il 30 gennaio 1933, il caporale Hitler Adolfo entra sul palcoscenico del teatro e fa la sua prima battuta “Sono il nuovo Cancelliere della Germania.”
Le battute successive sono abbastanza conosciute.
Chissa???....perche'no!Abbiamo visto che nulla avviene per caso...
ReplyDeleteLe scienze sociali non hanno la stessa precisione che riscontrano i nostri astronomi di Laputa, però spesso si adattano a pennello a certe teorie "particolari".
ReplyDeleteSaluti a tutti