Friday, August 8, 2008

Bruce Ivins: il film

Riporto questo nuovo articolo di Raimondo sul mistero dell'antrace, in cui l'autore esamina questa volta la narrativa costruita sul personaggio del suicida Ivins, che cerca di dipingerlo come un maniaco senza risparmiare su dettagli scabrosi quanto inutili ai fini dell'indagine.

Emerge la malsana collusione tra ufficiali federali e media nella produzione di fiction sempre più simili a qualche improponibile sceneggiato televisivo, e sempre meno interessata alla rappresentazione di una realtà che non sia quella decisa a tavolino in qualche ufficio governativo.

La realtà per i proles: finta come un orgasmo pornografico.

___________________________

Mistero dell'antrace: la storia di FBI e media è ridicola e sinistra

Di Justin Raimondo


Suona come un brutto film per la tv: uno – scienziato pazzo – un sociopatico violento, “un nerd con un lato oscuro,” che aveva già provato ad uccidere svariate persone, ossessionato dalla pornografia e fissato con una– particolare associazione studentesca femminile – diffonde una quantità di mortale antrace con la posta degli Stati Uniti, uccidendo cinque persone, infettandone altre 17 e terrorizzando il paese. Il suo movente, oltre al puro desiderio di vendetta antisociale: ha il brevetto per un vaccino per l'antrace ed inoltre vuole dirigere l'attenzione della nazione al problema apparentemente trascurato e poco finanziato del bioterrorismo. Così imparano!

Suona come una qualche detestabile fiction, tuttavia la FBI sta vendendo questa congerie di logori cliché come i fatti reali che riguardano la presunta colpevolezza di Bruce E. Ivins, il cui suicidio di pochi giorni fa chiude apparentemente il caso vecchio di 7 anni del terrorismo all'antrace che ha sconcertato gli investigatori ed ha acceso una luce crudele sui loro metodi e standard di comportamento.

La vera chicca dev'essere la presunta “ossessione per l'associazione studentesca femminile” nutrita da Ivins – un mite padre di famiglia universalmente apprezzato dai suoi colleghi e vicini. Questo è il tipo di soggetto da B-movie caro a Hollywood, in cui il retto padre borghese di due figli ed il marito devoto è in realtà un magma psicopatico appena sotto la superficie, che ribolle di rancore e perfino odio per le donne che hanno rifiutato le sue avance nel – passato – una versione maschile di Carrie, che si mostra nella sua vera veste di incarnazione virtuale della misantropia per sfogare la sua vendetta sul sesso femminile e sul mondo intero.

Tutto ciò naturalmente passa l'esame di Hollywood, poiché comprende tutti i pregiudizi sociali così cari a quel tempio della corruzione culturale, tuttavia nel mondo reale uno guarda di traverso e si domanda: questi tizi stanno scherzando? Perché questo piano d'azione ha pochissimo se non niente a che fare con i fatti conosciuti. L'unico collegamento che le lettere all'antrace hanno con l'associazione studentesca femminile Kappa Kappa Gamma è il fatto che le lettere del New Jersey sono state spedite da una casella postale non lontano da dove l'organizzazione di Princeton mantiene un armadietto di deposito. Nessuno scherzo: quello è il collegamento, in toto. Così anche se Ivins ha effettivamente avuto un interesse insolito per questa associazione studentesca femminile – presumibilmente perché una delle appartenenti una volta lo respinse quando era un allievo all'università di Cincinnati – che cosa c'entri questo armadietto con tutto il resto, compreso il suo presunto movente, è cosa nota soltanto a quei geni della FBI.

Chiaramente, il vero e unico scopo dell'aver tirato in ballo l'associazione studentesca femminile è di dipingere un morto come pervertito e di illuminarlo della luce sinistra adeguata per il cattivo in questa grezza narrativa dei media. L'aspetto pornografico ha lo stesso scopo: Ivins avrebbe apparentemente affittato una cassetta postale sotto altro nome, che usava per ricevere foto di donne bendate, presumibilmente in pose suggestive.

No, –non è molto gradevole, e allora? Questo fa di lui l'assassino dell'antrace?

Un altro elemento di questo thriller di terza categoria è l'aspetto da simil-Sherlock Holmes “scientifico” dello smascheramento di Ivins come il presunto assassino. Secondo tutti quegli anonimi funzionari della FBI e del governo, che stanno facendo trapelare notizie più veloce di quanto si siano mai mossi su questo caso, nuove tecniche scientifiche, che non erano disponibili al tempo del fiasco con Steven Hatfill, hanno definitivamente permesso di seguire le tracce del particolare tipo di antrace utilizzato negli attacchi fino ad una singola boccetta nel laboratorio di Ivins. Veniamo sommersi da ogni tipo di gergo pseudo-scientifico per rendere convincenti le “prove," ma rimane il fatto che almeno altre 12 persone a Fort Detrick, per non dire degli altri laboratori in tutto il paese, avevano accesso al contenuto di quella boccetta. Con tutto il “tracciamento del genoma” ed il lavoro della scientifica condotto per anni dalla FBI, la realtà è che possono seguire le tracce dell'antrace fino ad un– particolare laboratorio ma non sono in grado, come parecchi esperti hanno precisato, di risalire ad una persona in particolare. Quello richiederebbe del vero lavoro da detective vecchia scuola, e non di appaltarlo agli scienziati, molti dei quali sono (o erano) sulla lista dei sospetti della FBI. (Ivins stesso era stato reclutato con questo compito.)

Tuttavia la FBI non è così interessata ai fatti: quello che cercano è una buona storia, una storia che i media – e di conseguenza, pensano, il –pubblico – trangugeranno senza pensarci troppo. Ah sì, quello svitato ossessivo con la fissazione per le– bimbe bendate dell'associazione femminile – ovviamente il tipo da farsi prendere da un raptus e, purtroppo, è capitato che avesse accesso alle più orribili tossine conosciute dall'umanità, grazie al governo degli Stati Uniti. Non stanno cercando di convincere una giuria; dopo tutto, il tizio è morto. La FBI e quelli nell'amministrazione che hanno usato gli attacchi all'antrace per giustificare una guerra vogliono soltanto convincere il pubblico americano, un insieme di persone che considerano così poco da non importunarlo con delicatezze come la logica e le prove reali. Basta raccontar loro una storia, una bella storia –– ah, e non dimenticare di renderla piccante con un po' di sesso. Quello funziona sempre.

A meno che non funzioni. I colleghi e gli amici dello scienziato defunto si stanno alzando in sua difesa e la verità su come la FBI ha perseguitato Ivins – e su come lo ha efficacemente condotto al suicidio, dal mio –punto di vista deliberatamente – sta cominciando a uscir fuori. Hanno fatto a Ivins il completo trattamento di Hatfill: gli agenti lo hanno seguito dappertutto, abusando di lui, mostrandogli il dito ed introducendosi indebitamente nel suo spazio privato in misura che sembra quasi inconcepibile. Tuttavia è apparentemente tutto perfettamente legale in questa era del Patriot Act, uno sfrontato assalto ai diritti costituzionali di tutti gli americani permesso in gran parte dagli attacchi all'antrace ed all'atmosfera di paura isterica che hanno provocato.

Ora voglio avventurarmi in un territorio sicuramente selvaggio, ma non più delle stesse lettere all'antrace. Voglio sottolineare che si tratta di pura speculazione da parte mia, o, più esattamente un'angolazione interessante che potrebbe avere– una sua importanza – anche se spero di no.

Un certo numero di recenti articoli sugli attacchi all'antrace hanno rimarcato come i vari obiettivi sembrino curiosamente non collegati: la frase “poco in comune” è spesso impiegata. Tuttavia...

Per cominciare, gli obiettivi Tom Daschle e Patrick Leahy non sono soltanto dei qualsiasi anziani senatori degli Stati Uniti. Sono democratici e, cosa più importante, sono –– o, nel caso di Daschle, erano – capi del comitato democratico del Congresso. Daschle era capo della maggioranza democratica al senato e Leahy era – ed è ancora – direttore del potente Comitato Giudiziario del Senato, una posizione che ha utilizzato a massimo vantaggio del suo partito.

Entrambi gli uomini, in più, furono importanti ostacoli al passaggio del Patriot Act, con Daschle che si rifiutava di assegnare all'amministrazione il potere illimitato che cercava. Insieme a Leahy, Daschle guidò l'opposizione alla versione originale della legge, che non aveva data di scadenza. I democratici, specialmente Daschle e Leahy, perorarono per una data di scadenza biennale, ma quando i loro uffici al Senato diventarono il bersaglio dell'assassino all'antrace, entrambi ci ripensarono e accettarono il compromesso su un'estensione quadriennale.

Ben lontani dall'avere “poco in comune,” come i propagandisti dei media convenzionali vorrebbero, questi due uomini hanno condiviso la loro ferma opposizione allo sfacciato tentativo dell'amministrazione Bush di calpestare la costituzione e di aumentare il suo potere.

Sì, ma gli obiettivi degli assassini all'antrace nei media? La NBC si potrebbe descrivere possibilmente come centrista, o cautamente liberale, ma il New York Post e il National Enquirer, il primo un quotidiano di destra di proprietà di Rupert Murdoch e l'altro un foglio illustrato di pettegolezzi il cui nome è un sinonimo per il giornalismo del genere più laido? Questi due obiettivi sembrano non avere niente in comune, oltre ad un certa predisposizione al tabloid.

Tuttavia, essi condividono in realtà un certo punto, almeno quando si tratta di un soggetto molto particolare, e devo questa comprensione all'anonima “Allie” che ha postato sul sito Newsgarden.org. L'Enquirer ha pubblicato molte foto di celebrità “colte sul fatto,” per così dire, ed una di questa era Jenna Bush, che caduta per terra ubriaca si rotolava sul pavimento con un'altra ragazza per il diletto dei compagni di classe presenti. Il New York Post era un'altra fonte per questo genere specializzato. Come dice “Allie”: “Se andate sulla loro pagina di ricerca e fate una ricerca per Jenna ciò che ottenete è una pletora di articoli sulle gemelle Bush ubriache. Di più e peggio di qualsiasi cosa pubblicata dal National Enquirer.”

“Allie” allora continua elencando la prolifica produzione del Post di pezzi sulla cattiva-ragazza-Jenna, con titoli luridi come “Le scoppiate bambine Bush vogliono bere qualcosa di diverso,” “Colpo doppio: le gemelle Bush entrambe scoperte,” “Jenna si ‘ripulisce’: uno sporco dovere per la piccola Bush,” e un piccolo commento editoriale per spingere la lama fino in fondo: “Regnare nelle leghe minori” [gioco di parole intraducibile, lett. Bush leaguers, NdT] di Linda Stasi.

Come “Allie” espone, tutti gli obiettivi degli attacchi all'antrace hanno effettivamente una cosa in comune: in un modo o nell'altro, hanno incrociato la famiglia Bush, o in un senso molto personale (le prime vittime all'Enquirer ed al Post), oppure politicamente, nel caso di Daschle e di Leahy. Per quanto riguarda gli ultimi due, a contare non era soltanto la loro condizione di capi del partito democratico, ma la loro opposizione attiva all'agenda di Bush durante il dibattito sul Patriot Act.

Per quanto riguarda Tom Brokaw, “Allie” nota che, prima di ricevere la mortale missiva all'antrace, e mentre il paese ancora stava annaspando per effetto del 9/11, Brokaw era stato avvicinato da membri dell'amministrazione che volevano convincerlo a non pubblicare un'intervista con Bill Clinton, ma lui l'ha fatto comunque, così ha dovuto subire la rabbia dei seguaci di Bush.

Sì, ci sono state molte altre vittime degli attacchi all'antrace, con cinque morti e 17 feriti. Leahy e Daschle sono rimasti illesi, come Brokaw, ma l'Enquirer è stato colpito duro e – secondo la tesi di “Allie” – proprio a bersaglio.

In ogni caso, un certo collegamento tra gli obiettivi emerge. Non posso parafrasare la passione dietro l'analisi di Allie, quindi lascerò che parli per sé:
“Chi aveva un movente? Chi aveva un rancore contro l'Enquirer e il New York Post? Chi aveva un rancore contro Brokaw? Chi voleva spaventare o manipolare il Congresso? In primo luogo per convincerlo ad aggiornarsi indefinitamente, lasciando a Bush il potere della borsa. In secondo luogo per ottenere che il Patriot Act passasse in tutta la sua gloria fascista, senza nemmeno essere letto. Chi?

“È chiaro quanto il naso sulla vostra faccia. Perché i media principali ci girano attorno? Sono ancora terrorizzati?”
Devo dire che non vedo alcuna reale prova per niente di tutto ciò, al di là dello– totalmente circostanziale – e, in quel rispetto, la base della tesi di “Allie” non è diversa dalle “prove” presentate dalla FBI contro il Dott. Ivins. Salvo che, delle due storie, quella della FBI di uno scienziato pazzo guardone di studentesse e ossessionato dalla pornografia è molto meno credibile.

Ad essere fin troppo credibile, tuttavia, è l'abuso sopportato da Ivins e dalla sua famiglia, come riferito dal New York Times:
“Secondo il racconto di un amico vicino del Dott. Ivins, le autorità avevano persino interrogato intensivamente i suoi figli adottivi, Andrew ed Amanda, ora entrambi 24enni, dicendo al figlio che avrebbe potuto ottenere la ricompensa di 2,5 milioni di dollari per la soluzione del caso e comprarsi un'automobile sportiva, e mostrando alla figlia le orribili fotografie delle vittime delle lettere all'antrace e dicendole, ‘vostro padre ha fatto questo.’

“Con l'avanzare dell'investigazione, alcuni colleghi hanno pensato che i metodi della FBI fossero sempre più coercitivi, come il tentativo dell'agenzia di mettere gli scienziati dell'esercito contro uno un altro e il reinterrogare i membri della famiglia.

“Un ex collega, il Dott. W. Russell Byrne, ha detto che gli agenti hanno fatto ripetutamente pressioni sulla figlia del Dott. Ivins per farle riconoscere che suo padre era coinvolto negli attacchi.

“‘Non era un'intervista,’ ha detto il Dott. Byrne. ‘Era un vero e proprio tentativo di intimidazione.’

“Il Dott. Byrne ha detto di aver creduto che il Dott. Ivins fosse stato scelto parzialmente a causa delle sue debolezze personali. ‘Hanno calcolato che era l'anello più debole,’ ha detto. “Se avevano delle prove reali, perché non lo hanno semplicemente arrestato?
Bene, non l'hanno arrestato perché non c'erano prove sufficienti. Così lo hanno condotto al suicidio, come unica alternativa alla confessione di un crimine che non aveva commesso. Il genere di trattamento che Ivins ha dovuto sopportare per mano della FBI e di altri enti governativi avrebbe stroncato chiunque e, secondo tutti i resoconti, alla fineera davvero distrutto, gridava alla sua scrivania, ha sofferto almeno due esaurimenti, ed infine si è tolto quella vita che, dal suo punto di vista, non valeva più la pena di vivere. Perché lo hanno voluto morto, o in prigione, è il centro del mistero di questo orribile episodio negli annali “dell'applicazione di legge.” È difficile credere che tutto questo sia stato fatto soltanto per dimostrare che la FBI fa il suo lavoro, proteggendo la nazione dai terroristi e da altri malintenzionati: la sua monumentale incompetenza, che alcuni hanno interpretato come segno di implicazioni più sinistre, aveva praticamente rovinato la sua reputazione. Tuttavia perché scegliere Ivins? Doveva esserci qualcosa di più della tesi “del punto debole” proposta dal suo amico Dott. Byrne.

Come ho scritto lunedì, la longevità della carriera di Ivins a Fort Detrick – 36 anni –– gli aveva fornito una panoramica dei segreti più profondi e più scuri della turbolenta struttura, compresa la serie di eventi avvenuti negli anni 90, quando ogni tipo di agenti patogeni erano apparentemente spariti ed esperimenti non autorizzati erano stati eseguiti dai freelancers occupati dalla USAMRIID.

Hanno condotto Ivins al suicidio perché sapeva troppo? Non escludo un certo grado di partecipazione da parte di Ivins, che forse consisteva soltanto nella conoscenza di quali avrebbero potuto essere gli esecutori. Tuttavia, dal mio punto di vista, ha preso la colpa di coloro che hanno progettato ed eseguito il primo attacco biologico su terreno americano. Certamente un pazzo solitario non poteva eseguire questo programma tecnicamente difficile e logisticamente complicato per terrorizzare un'intera nazione alla vigilia di eventi così tanto importanti. Questo non è – “complottismo:” è buonsenso. Con lo scagionamento di Steven Hatfill e la demonizzazione postuma di un uomo apparentemente innocente, il paese sta scoprendo l'importanza della –precedentemente quasi dimenticata storia dell'antrace che, potrei aggiungere, noi abbiamo seguito in questo spazio con una certa regolarità anno dopo anno.

No comments:

Post a Comment