Monday, May 5, 2008

«I am not an animal!»

The Elephant Man ( '80) di David Lynch è più di un film: è un inno alla bellezza dell'individuo contrapposta alla bassezza stolida e conformista della massa. Nell'Inghilterra del 19mo secolo il deforme John Merrick è considerato e trattato come un mostro a causa del suo aspetto fisico, o per la delicatezza rara del suo animo, per la sua intelligenza? Eppure, procedendo nella visione della pellicola diventa chiaro, evidente, che i veri mostri che l'ispirata regia di Lynch ci mostra sono gli altri, il confuso branco dei “normali,” sempre oscillante tra orrore e aggressione.
Vi parrà strano, ma il mio pensiero è che una persona veramente normale dovrebbe senza esitazione immedesimarsi nel protagonista, e soffrire con lui. Molto.


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