Tuesday, January 8, 2008

Ambientalismo cieco

Meno di un mese da quando il congresso degli Stati Uniti ha votato una legge per vietare le lampade a incandescenza a partire dal 2014, la Gran Bretagna – che si appresta a procedere a sua volta con la sostituzione delle vecchie lampadine – attraverso la sua agenzia per l'ambiente, ha reso note al pubblico delle linee guida che invitano all'evacuazione di qualsiasi stanza in cui una lampada a fluorescenza si dovesse rompere.

Sì, perché all'interno di queste lampade si trovano da 6 a 8 milligrammi di mercurio, sostanza tossica. In caso di rottura di una lampadina, quindi, è consigliabile sgomberare la stanza per almeno 15 minuti, secondo la nuova guida di riferimento. I residui non devono essere rimossi con un aspirapolvere, che potrebbe spargere polvere tossica nell'aria, ma con guanti di gomma. Il vetro rotto e tutti i residui devono essere disposti in un sacchetto di plastica sigillato e portati ad un locale punto di riciclaggio ufficiale per un'eliminazione adeguata.

Ricordiamo inoltre che, proprio per la sua pericolosità, è stato vietato l'anno scorso dall'Unione Europea lo smaltimento del mercurio nelle discariche, e questo è un problema che ha il suo risvolto economico: riciclare le lampade rotte o consumate verrà infatti a costare circa 1.000 euro al bidone, costo che ovviamente si scaricherà sui contribuenti. Senza contare che le lampadine a bassa energia sono molto più complesse delle lampadine standard, e richiedono fino a dieci volte più energia per produrle. Insomma, l'eco-fascismo prossimo venturo costa, ma non dobbiamo lamentarci perché è per il bene del pianeta.

Tuttavia, perché le lampade CFL funzionino economicamente devono essere mantenute accese più o meno in continuazione. Più si accendono e spengono, più si accorcia la loro durata, generando un paradosso fondamentale, come spiega un esperto elettrico australiano Rod Elliott. Se gli utenti accenderanno e spegneranno le luci secondo il bisogno, si accorgeranno che le loro lampadine “verdi” hanno una vita molto più corta di quanto promesso.

Ma se mantengono le loro luci accese tutto il tempo per allungarne la vita, finiranno per utilizzare tanta elettricità dalle centrali elettriche (che generano emissioni di CO2) quanto le lampadine incandescenti – annullando così il loro supposto vantaggio. Diciamola tutta: più che una soluzione al problema delle emissioni, sembra la solita truffa ai danni dei contribuenti, ammantata di belle parole e retorica ambientalista.

3 comments:

  1. Ambientalismo cieco e animalismo buonista: questi i primi 2 comandamenti del'uomo moderno!
    Per cui: salviamo il pianeta e non ammazziamo animali (nemmeno i lombrichi), ma fottiamo e insultiamo il vicino di casa!!!!
    Ogni 2 mesi si scopre che la regola del buon ambientalista era sbagliata (per esempio il bioetanolo è durato lo spazio di un mattino)...e si cambia registro. Ma nell'incertezza....fottiamocene del nostro prossimo (ma salviamo le coccinelle!!!)
    Ciao TIBI, buon anno

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  2. È proprio così Tete, ogni tre per due se ne inventano una nuova pur di spillarci soldi, tanto la gente s'è già scordata la stronzata precedente.

    Ma poi davvero, se gli piace così tanto l'idea di essere la colazione del primo predatore che passa perché non si levano dai tre passi e si infilano nudi in qualche caverna? Immagino che vivere di bacche e radici tremando ad ogni scricchiolio debba essere molto gratificante.

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