Monday, October 15, 2007

The show must go on


Ora siamo un impero e quando agiamo, generiamo la nostra realtà. E mentre voi studi
ate quella realtà, noi agiamo ancora, generando altre nuove realtà, che potrete studiare a loro volta, e così andranno le cose. Siamo attori della storia… e a voi, a tutti voi, non rimane che studiare ciò che facciamo.
(Dichiarazione raccolta da Ron Suskind, forse di Karl Rove)
Torna a far parlare di sé il caso del dr. Kelly, l'esperto che stava per smascherare le bugie sulle armi di distruzione di massa in Iraq e fu trovato morto il 17 luglio 2003 in un bosco nell'Oxfordshire, pochi giorni dopo la sua testimonianza davanti alla commissione d'inchiesta parlamentare che indagava sulla vicenda. Il giorno prima aveva salutato la moglie uscendo per una passeggiata.

Ufficialmente si sarebbe suicidato a seguito della lotta tra la BBC e il governo sul famoso dossier "sexed up" sulle presunte armi di distruzione di massa che lo aveva messo sotto i riflettori: per la polizia avrebbe ingerito 29 pastiglie di co-proxamol – nonostante tutto ciò che fu trovato nello stomaco del dr Kelly fosse l'equivalente di un quinto di pastiglia – e si sarebbe inflitto tagli profondi sul polso sinistro con un coltello da giardiniere. Come se non bastasse, sul petto di Kelly vennero rinvenuti 4 elettrodi adesivi, da elettrocardiogramma.

Last but not least, nulla nel suo comportamento nei giorni precedenti il fatto conferma l'ipotesi del suicidio. Ora (dopo soli quattro anni), grazie alla ricerca indipendente del liberale Norman Baker, veniamo a conoscenza di ancora un altro fondamentale particolare, che curiosamente non pare aver interessato più di tanto gli inquirenti.
Nuovi dubbi sono stati sollevati sul suicidio del Dott David Kelly dopo che è emerso che nessuna impronta digitale è stata trovata sulla lama che si presume abbia usato per uccidersi.

L'Inchiesta Hutton sulla morte dell'esperto d'armi del Ministero della difesa concluse che Kelly si era tagliato un polso con un coltello da giardino smussato e che aveva ingerito una dose eccessiva di pillole.

Ma il candidato liberale Norman Baker ha portato avanti una sua ricerca personale allorché alcuni esperti legali misero in discussione la versione ufficiale degli eventi. Ha ora richiesto di riaprire il caso dopo che la polizia di Thames Valley ha rivelato che sulla lama non è stata trovata alcuna impronta digitale.

Il deputato di Lewes ha fatto la scoperta presentando una richiesta Freedom of Information alla polizia. La mancanza di impronte digitali è particolarmente strana dal momento che le annotazioni della polizia hanno anche rivelato che l'esperto di guerra batteriologica non indossava guanti quando è morto – né ne furono trovati sulla scena del decesso.
Questa gente è capace di mentire di fronte al mondo intero per portare avanti i propri piani di morte, ed è ovviamente pronta ad uccidere chiunque le si ponga d'ostacolo. Tutto ciò con l'attiva complicità della quasi totalità dei maggiori mezzi di comunicazione – le vere armi di d/istruzione di massa – che mai si sognarono di dirci la loro "onesta opinione" sul patetico show di Powell con la fialetta, o sulle bombe al Gatorade, farina e acqua ossigenata. Si limitano invece a diffondere le velenose menzogne degli assassini, gli forniscono alibi e copertura, testimoniano il falso. Lo spettacolo della guerra, già da tempo programmato, doveva andare in onda, costi quel che costi.

Solo i colpevoli del delitto, e i loro complici, hanno interesse ad occultare le prove e sviare le indagini.
Solo chi aveva un movente può essere il colpevole.
Il movente, in questo caso, è il genocidio in Iraq.
Fate i proverbiali due conti.

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