Sono il nuovo nemico dello stato, la lotta contro di loro dev'essere senza quartiere, nessuna pietà per i nuovi untori, gli affamatori del popolo, gli esseri immondi che impediscono al governo di funzionare correttamente e di distribuire ricchezza e sicurezza ai cittadini: sono gli evasori fiscali. Responsabili, si affrettano a sentenziarlo esponenti dei più diversi schieramenti, di favolosi ammanchi nei conti dello stato, il cui valore complessivo, si sente sussurrare nei corridoi romani, sfiora il PIL di intere piccole nazioni.
Per combattere questa piaga nulla è lasciato al caso: per il coraggioso attacco alle basi campane degli infidi nemici dello stato (leggi: ristoranti, pizzerie e discoteche) sono stati mobilitati 180 nuclei ispettivi della Guardia di Finanza. Il risultato? Un duro colpo alla rete criminosa dei lavoratori in nero:
Soprattutto, non saranno mica altre, le spese “che non fanno quadrare i conti,” mi vien da pensare. Come quella di mantenere una casta di pianificatori chiaramente dediti alla pianificazione del loro personale futuro, a botte di centinaia di milioni di euro l'anno, ad esempio. Per fargli decidere – in nome del bene comune, è ovvio – spese come queste:
Quanto ci costino gli evasori non lo possiamo sapere con certezza, quello che ci costano gli invasori invece sì. E gli evasori, in genere, non attaccano elettrodi ai testicoli della gente come curioso effetto collaterale.
Per combattere questa piaga nulla è lasciato al caso: per il coraggioso attacco alle basi campane degli infidi nemici dello stato (leggi: ristoranti, pizzerie e discoteche) sono stati mobilitati 180 nuclei ispettivi della Guardia di Finanza. Il risultato? Un duro colpo alla rete criminosa dei lavoratori in nero:
160 violazioni all’obbligo di emissione di scontrini e ricevute fiscali, la scoperta di 3 evasori totali e l’individuazione di 240 lavoratori in nero e 51 lavoratori irregolari, di cui tre minori. Sono questi gli importanti risultati dell’operazione “Al chiaro di luna”, scattata in tutte le province della Campania, nella notte tra sabato 21 e domenica 22 luglio, e condotta da funzionari dell’Agenzia delle Entrate e da personale della Guardia di Finanza che hanno svolto 413 controlli finalizzati a contrastare i fenomeni di evasione fiscale e contributiva nonché il lavoro nero.Ora, io vorrei credere che il denaro recuperato con questa operazione sia stato almeno sufficiente per coprirne il costo, ma sarebbe una prova di capacità di calcolo che da parte di un'istituzione statale temo sia decisamente improbabile. Ma se anche fosse, è davvero l'evasione che non fa quadrare i conti? Non sarà che mantenere la guerra all'evasione ci costa più dell'evasione stessa (che direttamente, tra l'altro, non mi costa nulla), difetto questo che perseguita inevitabilmente tutte le varie guerre organizzate dallo stato contro questo o quell'altro problema?
Soprattutto, non saranno mica altre, le spese “che non fanno quadrare i conti,” mi vien da pensare. Come quella di mantenere una casta di pianificatori chiaramente dediti alla pianificazione del loro personale futuro, a botte di centinaia di milioni di euro l'anno, ad esempio. Per fargli decidere – in nome del bene comune, è ovvio – spese come queste:
Poco più di un miliardo (1.040,5 milioni di euro) è questa la cifra stanziata dal governo per finanziare le missioni all'estero, dalla Bosnia al Libano, dal Darfur al Sudan, per l'anno 2007. Una quantità di denaro che servirà a sostenere non solo il settore militare e le sue attività, ma anche gli interventi umanitari offerti dal nostro paese alle popolazioni locali. Questo è quanto stabilito dal decreto per la proroga delle missioni internazionali approdato oggi alla Camera per essere sottoposto domani a votazione. A metterne in pericolo l'approvazione, in particolare al Senato dove la situazione numerica è tristemente conosciuta, il passaggio relativo all'Afghanistan, per il quale sono previsti 310 milioni di euro da investire nelle spese militari e 50 milioni per interventi di ricostruzione; a cui si andranno ad aggiungere i 500 milioni da erogare a favore della Conferenza di pace proposta dal ministro degli Esteri Massimo D'Alema.Al di là della simpatica differenza tra la cifra stanziata per interventi di ricostruzione e quella per la Conferenza di pace (bello l'uso delle maiuscole) proposta da D'Alema, ed il classico esempio di neolingua, le missioni umanitarie per dire guerre di invasione, quello che mi preme far notare è la dimensione stratosferica della cifra stanziata per un solo anno (!) di missioni all'estero, spesa inoltre di cui è ignoto il ritorno: siamo forse più felici, più sicuri, più ricchi, grazie a queste missioni? Non credo proprio.
Quanto ci costino gli evasori non lo possiamo sapere con certezza, quello che ci costano gli invasori invece sì. E gli evasori, in genere, non attaccano elettrodi ai testicoli della gente come curioso effetto collaterale.
Caro Paxtibi,
ReplyDeleteCHE ORRORE! E noi "comuni mortali" che non arriviamo a fine mese... :)
500 milioni per una Conferenza di pace spero sia un refuso.
ReplyDeleteNo?
Sì?
Non sa...
Blessed be
Sarà un refuso – voglio sperare, non ho il coraggio di andare a controllare – ma rimane il fatto che qua se ne vanno centinaia di milioni per un "servizio" che nessuno ha richiesto, e che per inciso prevede anche l'ammazzamento di qualche sfigato dall'altra parte del mondo, e tutti zitti. Ma per gli evasori, nessuna pietà: ogni volta che un fottuto politico si presenta in tv, stai tranquillo che una sferzata "agli evasori" non manca mai. E il gregge dietro compatto, dàgli all'untore, allo strozzino, ecco il nemico del popolo! Salvo poi fare le retate di poveracci che lavorano in nero perché non possono fare altrimenti, o di negozianti che fanno un po' di cresta perché magari hanno il mutuo che scade.
ReplyDeleteIn pratica abbiamo metà della popolazione che odia l'altra metà perché non paga anche lei senza fiatare il conto dello stato e delle sue guerre.
ogni volta che un fottuto politico si presenta in tv, stai tranquillo che una sferzata "agli evasori" non manca mai. E il gregge dietro compatto, dàgli all'untore, allo strozzino, ecco il nemico del popolo!... In pratica abbiamo metà della popolazione che odia l'altra metà perché non paga anche lei senza fiatare
ReplyDeleteHai descritto benissimo i sistemi con cui si governa il popolo nella versione democratica di 1984 in cui ci tocca vivere, con l'odio e con la paura.
Paura del terrorista, dell'arabo e del nemico del nostro modo di vivere e odio verso i traditori del sistema che pone fine alla storia, la grande democrazia in cui tutti debbono contribuire per avere i servizi. Vedrete che fra poco gli evasori verranno dipinti come quinta colonna del terrorismo, quelli colpevoli per la morte del povero paracadutista della Folgore che si e' beccato una pallottola non fermata dal giubbotto antiproiettile che lo Stato buono, per colpa degli evasori cattivi, non si e' potuto permettere di comprare.
Intanto gli evasori veri, e grandi beneficiari dell'elemosina miliardaria di stato (come quello che di nome inizia come Finocchio e finisce come Travestito, tanto per non avere dubbio sulle abitudini sessuali della Casa Regnante dei Padroni)sentitamente ringraziano.